STATO DI ATTUAZIONE DEI PATTI TERRITORIALI IN ITALIA

 

La situazione dei patti in Italia può essere sintetizzata nel modo seguente.

§         12 Patti sono stati approvati dal Ministero del Tesoro e Bilancio fra il 1996 e il 1997, tutti in aree Ob. 1.

§         10 Patti territoriali per l'occupazione

§         24 Patti sono pervenuti al Ministero del Tesoro e Bilancio per il bando del 30 novembre 1998.

§         15 Patti sono stati finanziati a seguito del bando del 10 aprile 1999.

La seguente tabella illustra la distribuzione di questi 61 patti per regione di appartenenza.

 

Tabella 1 -  Patti territoriali divisi per regione

Regione

Patti

Abruzzo

Sangro Aventino

Teramo

Molise

Matese

Basilicata

Area Sud Basilicata

Matera

Calabria

Vibo Valentia

Alto Tirreno Cosentino

Cosentino

Lametino

Locride

Catanzaro

Campania

Benevento

Caserta

Miglio d'Oro

Agro Nocerino Sarnese

Napoli Nord Est

Avellino

Sele Tanagro

Baronia

Puglia

Brindisi

Lecce

Nord Barese Ofantino

Bari

Castellaneta-Crispiano-Ginosa-Martina Franca

Sistema murgiano

Taranto

Foggia

Conca barese

Polis

Sardegna

Nuoro

Oristano

Sicilia

Caltanissetta

Comprensorio delle Madonie

Enna

Palermo

Siracusa

Alto Belice Corleonese

Calatino Sud Simeto

Catania sud

Messina

Simeto-Etna

Piemonte

Alessandria

Cuneese

Alta Langa-Valle Bormida

Canavese

Veneto

Rovigo

Venezia orientale

Basso Veronese e Colognese

Emilia Romagna

Ferrara

Lazio

Frosinone

Rieti

Pomezia

Toscana

Livorno

Massa Carrara

Maremma Grossetana

Piombino-Val di Cornia

Pisa

Toscana-Umbria

Valdichiana-Amiata-Trasimeno-Orvietano

Emilia Romagna-Toscana-Umbria-Marche

Appennino centrale

Marche

Ascoli Piceno

Liguria

Tigullio-Fontanabuona

 

Come si può constatare, il numero più elevato di patti territoriali approvati si ha in Sicilia e in Puglia con 10 patti per regione.

 

Lo stato di avanzamento dei programmi di investimento dei patti in Italia può essere analizzato sulla base delle erogazioni effettuate a favore delle imprese per i 37 patti (dei 39 approvati con la nuova procedura) ad oggi in fase di attuazione.

 

La seguente tabella riporta le erogazioni effettuate a favore di questi patti territoriali sino a tutto il 16/11/00 (fonte Cassa Depositi e Prestiti).

 

 

Patto

bando

data bando

N. iniziative

Erogato al 16/11/00 (ML)

Finanziamento totale (ML)

distanza dal bando (gg)

erogato/giorno (ML)

Erogato/ fin.tot (%)

1

ALTA LANGA E VALLE BORMIDA

2

10/04/1999

3

54

2.817

535

0,1

1,9%

2

CUNEESE

1

30/11/1998

4

227

9.526

666

0,3

2,4%

3

TIGULLIO FONTANABUONA

2

10/04/1999

6

250

21.160

535

0,5

1,2%

4

RIETI

1

30/11/1998

3

547

13.322

666

0,8

4,1%

5

VENEZIA ORIENTALE

2

10/04/1999

3

659

23.139

535

1,2

2,8%

6

CONCA BARESE

2

10/04/1999

6

1.034

35.431

535

1,9

2,9%

7

LIVORNO E AREA LIVORNESE

1

30/11/1998

12

1.368

77.487

666

2,1

1,8%

8

SISTEMA MURGIANO

1

30/11/1998

5

1.671

45.925

666

2,5

3,6%

9

FROSINONE

1

30/11/1998

9

2.738

48.380

666

4,1

5,7%

10

SELE TANAGRO

1

30/11/1998

14

2.859

77.487

666

4,3

3,7%

11

CANAVESE

2

10/04/1999

16

2.451

98.312

535

4,6

2,5%

12

AREA SUD BASILICATA

1

30/11/1998

10

3.117

16.823

666

4,7

18,5%

13

FERRARA

1

30/11/1998

19

3.139

44.437

666

4,7

7,1%

14

SVILUPPO MAREMMA GROSSETANA

1

30/11/1998

21

3.660

99.781

666

5,5

3,7%

15

SUD-EST BARESE POLIS

2

10/04/1999

16

3.446

66.164

535

6,4

5,2%

16

MATERA

1

30/11/1998

5

5.283

32.118

666

7,9

16,4%

17

PISA

2

10/04/1999

5

4.700

100.680

535

8,8

4,7%

18

BARI

1

30/11/1998

25

6.777

59.962

666

10,2

11,3%

19

PIOMBINO - VAL DI CORNIA

1

30/11/1998

23

7.244

65.338

666

10,9

11,1%

20

MASSA CARRARA

1

30/11/1998

16

8.367

57.446

666

12,6

14,6%

21

VALDICHIANA-AMIATA-TRASIMENO-ORVIETANO

1

30/11/1998

37

9.323

90.213

666

14,0

10,3%

22

ALESSANDRIA

1

30/11/1998

32

9.757

44.154

666

14,7

22,1%

23

FOGGIA

2

10/04/1999

12

7.873

66.922

535

14,7

11,8%

24

ASCOLI PICENO

2

10/04/1999

22

8.054

71.211

535

15,1

11,3%

25

CASTELLANETA, CRISPIANO, GINOSA E M.FRANCA

1

30/11/1998

14

11.029

75.350

666

16,6

14,6%

26

TERAMO

2

10/04/1999

29

10.340

100.790

535

19,3

10,3%

27

BARONIA

2

10/04/1999

22

11.193

65.236

535

20,9

17,2%

28

ALTO TIRRENO COSENTINO

1

30/11/1998

18

14.614

87.722

666

21,9

16,7%

29

TARANTO

1

30/11/1998

25

17.316

77.637

666

26,0

22,3%

30

COSENTINO

1

30/11/1998

41

17.935

87.722

666

26,9

20,4%

31

AVELLINO

1

30/11/1998

20

18.988

53.228

666

28,5

35,7%

32

ROVIGO

1

30/11/1998

42

20.566

84.960

666

30,9

24,2%

33

SIMETO ETNA

2

10/04/1999

20

18.522

100.380

535

34,6

18,5%

34

CATANZARO E SUO COMPRENSORIO

2

10/04/1999

32

19.052

91.259

535

35,6

20,9%

35

LOCRIDE

1

30/11/1998

51

27.403

99.777

666

41,1

27,5%

36

MESSINA

1

30/11/1998

31

29.266

94.841

666

43,9

30,9%

37

LAMETINO

1

30/11/1998

53

31.835

92.366

666

47,8

34,5%

 

Totale al 16/11/2000

 

 

648

342.657

2.379.503

 

14,8

12,8%

 

E’ immediato constatare la situazione relativa ai 7 patti pugliesi (in grassetto) approvati con la nuova procedura (i patti di Brindisi e Lecce sono stati approvati con la vecchia procedura e il patto del Nord-Barese Ofantino è un patto europeo per l’occupazione).

 

Il diagramma seguente riporta l’ammontare delle erogazioni effettuate alle imprese per ciascun patto in ordine crescente di contributo erogato.

 

Il patto di Bari precede i patti Conca Barese e Polis (approvati con il 2° bando) e quello del Sistema Murgiano (approvato con il 1° bando), mentre segue il Patto di Foggia (l’unico del 2° bando ad aver effettuato la maggiore erogazione di contributi), Taranto e Castellaneta (approvati con il 1° bando)

 

Tuttavia, per una analisi compiuta della performance tra i diversi patti territoriali, non si può prescindere dal confronto anche in termini di disponibilità temporale entro cui sono stati erogati i finanziamenti in questione.

 

A questo scopo risulta utile valutare il “tasso di erogazione media giornaliera” definito come rapporto tra il contributo erogato e il numero di giorni trascorsi dalla data del bando di ciascun patto. Questo indice esprime un parametro di velocità nelle erogazioni poiché porta in conto il periodo di tempo nel quale queste sono state effettuate.

 

Nel diagramma seguente è riportato il tasso di erogazione media giornaliera per i 37 patti della nuova procedura in corso di finanziamento, per entrambi i due bandi del 30 novembre 1998 e del 10 aprile 1999.

 

Si può constatare come il patto di Bari risulti posizionato al 18° posto, in vicinanza della mediana della distribuzione, con un’erogazione media giornaliera di 10,2 milioni di lire per giorno a partire dalla data del bando del 10 aprile 1999, e con una percentuale di erogato rispetto al finanziamento totale pari a 11,3%.

 

Il posizionamento dei patti pugliesi nel quadro complessivo dei tassi di erogazione media giornaliera, lascia comprendere come la velocità delle erogazioni dei contributi sia per alcuni relativamente elevata.

 

Seppure la situazione dei patti in Italia sia caratterizzata, in generale, da una inattesa lentezza nelle erogazioni a favore delle imprese, in termini relativi si deve prendere atto del fatto che il patto di Bari presenta una buona performance, perfettamente allineata alle condizioni medie degli altri patti in Italia.

 

I fattori che determinano il rallentamento delle erogazioni sono legati prioritariamente a: difficoltà nell’acquisizione delle concessioni/autorizzazioni amministrative per le localizzazioni degli investimenti, scarsa disponibilità finanziaria delle imprese, frequente richiesta di modificazioni ai programmi di investimento proposti.

 

Questa situazione, effettivamente generalizzata per tutti i patti italiani, ha condotto recentemente il Cipe a deliberare in merito alle revoche dei finanziamenti nei casi in cui i programmi di investimento non vengano avviati entro 16 mesi dall’avvio della attuazione del Patto. Ciò consente di effettuare rimodulazioni dei programmi a favore di iniziative imprenditoriali rapidamente cantierabili e che sono, quindi, nelle condizioni di poter assorbire interamente il finanziamento dello Stato.