PATTO TERRITORIALE SPECIALIZZATO PER L'AGRICOLTURA

DELL'AREA METROPOLITANA DI BARI

Comuni: Adelfia, Bari, Bitetto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cellamare, Modugno, Noicattaro, Sannicandro, Triggiano, Valenzano

Bando per la presentazione delle richieste di agevolazione
agli investimenti delle imprese


 


Premessa

La delibera CIPE n.77 del 9 giugno 1999, pubblicata sulla G.U. n.182 del 5.8.99, al punto 4 ha fissato per il 10 ottobre 1999 il termine di scadenza di un bando per nuovi patti territoriali per le aree obiettivo 1, riservando ad essi 859 miliardi di lire, dei quali 350 miliardi di lire destinati a patti specializzati nei settori del turismo, dell'agricoltura e della pesca. Il presente Bando è rivolto a tutte le imprese che operano nel settore dell'agricoltura e della pesca.

Finalità degli interventi è innestare processi d’innovazione atti ad orientare lo sviluppo agricolo dell’area, nel quadro degli obiettivi della politica agricola comunitaria, verso segmenti a più alto valore aggiunto, promuovendo interventi di integrazione tra la produzione agricola e la lavorazione, trasformazione e commercializzazione, ed in una logica di progetti tesi a valorizzare sinergie delle filiere agroalimentari di maggior interesse per l’area del Patto.

In particolare, potranno essere presentate progetti di investimento per:
 
 

  1. Interventi destinati al miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli
  2. Aiuti a favore della pubblicità dei prodotti agricoli
  3. Investimenti strutturali nella produzione primaria
Al presente Bando sono allegati il modulo di Domanda, la Scheda Tecnica e gli Allegati.

Le unità produttive dovranno essere localizzate nei Comuni di:

Adelfia, Bari, Bitetto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cellamare, Modugno, Noicattaro, Sannicandro, Triggiano, Valenzano.

Le iniziative imprenditoriali dovranno essere:

Il plico contenente, a pena di decadenza, l'intera documentazione, con allegata dichiarazione in duplice copia dei documenti prodotti, dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 10 settembre 1999 alla S.p.A. "Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari", presso la C.C.I.A.A. di Bari, Corso Cavour, 2 - 70123 Bari (tel. 080/5283681, fax 080/5751208).

Il plico dovrà riportare l'indicazione "CONTIENE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE DI PROGETTI IMPRENDITORIALI PER IL PATTO TERRITORIALE PER L'AGRICOLTURA - AREA METROPOLITANA DI BARI.

Non potranno essere prese in considerazione le domande pervenute prima della emissione del presente Bando, né quelle pervenute oltre il predetto termine.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi allo Sportello Informativo della Segreteria del Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari presso Tecnopolis, st. prov. per Casamassima km.3, 70010 Valenzano (BA) (tel. 080/4670649, Fax 080/4670650) nei giorni 30 e 31 agosto e 1, 2, 3, 6 e 7 settembre 1999 dalle ore 9,30 alle ore 12.30.

Copie del Bando, del Modulo di Domanda e degli Allegati, sono disponibili presso le sedi dei Comuni del Patto, le segreterie del Patto (CCIAA di Bari e Tecnopolis) e sul sito Internet: http://www.tno.it/patti/
 

Obiettivi del Patto territoriale

Gli obiettivi del Patto Territoriale specializzato per l'Agricoltura dell'Area Metropolitana di Bari inseriti nel Protocollo di Intesa di concerto con i promotori del Patto Territoriale e i rappresentanti del settore agricolo, sono:
 

  1. Promuovere l'innovazione produttiva e la valorizzazione dei prodotti agricoli, mirando al completamento delle filiere di produzione - trasformazione - commercializzazione, con:
  1. Valorizzare le produzioni locali tipiche attraverso: il miglioramento degli standard qualitativi dei prodotti e dell’efficienza dei processi produttivi, la riduzione dei costi di produzione;
  2. Stimolare l’attivazione di strategie di marketing per la valorizzazione dei prodotti agricoli e agro-industriali dell’area, specie delle produzioni tipiche, attraverso attività integrate di promozione e commercializzazione delle produzioni DOP e IGP e DOC e IGT.
  3. Favorire l’insediamento di nuove imprese agricole e il miglioramento di quelle gestite da agricoltori anche associati;
  4. Contribuire a ripristinare l’equilibrio tra produzione e capacità di mercato, al miglioramento dell’efficienza delle aziende agricole mediante il rafforzamento e la riorganizzazione delle loro strutture e la promozione di attività e servizi complementari;
  5. Contribuire allo sviluppo del tessuto sociale delle zone rurali, assicurando un equo tenore di vita per gli agricoltori, incrementando l’occupazione e riducendo il fenomeno del lavoro irregolare;
  6. Contribuire alla tutela dell’ambiente e alla conservazione dello spazio naturale, compresa la salvaguardia durevole delle risorse naturali in agricoltura;
  7. Promuovere ed attuare processi di innovazione nei sistemi integrati agricoli ed agro-industriali, al fine di mantenere un elevato grado di competitività sui mercati internazionali;
  8. Favorire processi di riconversione produttiva, di ammodernamento e di diversificazione economica nei sistemi locali agricoli e rurali a bassi sviluppo, al fine di mantenere e/o accrescere il tessuto economico-produttivo locale, frenando i processi di esodo e di degrado ambientale tuttora in corso;
  9. Promuovere azioni orizzontali di sostegno dell'adattamento alla riforma della PAC da parte delle imprese agricole operanti nelle aree del patto.


Requisiti ed iniziative ammissibili
 

1. Interventi destinati al miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli
 
I contributi sono volti a favorire un ampliamento e miglioramento della base produttiva agro-alimentare dell’area del Patto Territoriale.

L’azione è finalizzata alla valorizzazione delle produzioni locali tipiche attraverso il miglioramento degli standard qualitativi dei prodotti e dell’efficienza dei processi, nel rispetto del Reg. CE 951/97, Decisione 96/C29/03 e dei criteri fissati dalla decisione della Commissione 94/173/CE, e successive modificazioni ed integrazioni, per gli investimenti di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e silvicoli.

Saranno favoriti gli investimenti diretti a ridurre costi di produzione, a promuovere la qualità, a migliorare le condizioni di vita e di lavoro, nel rispetto dell’ambiente e ad incrementare l’occupazione.

I comparti di intervento previsti sono:

Destinatari dei contributi

Possono beneficiare del contributo le persone fisiche o giuridiche o le associazioni di tali persone, che sostengono l’onere finanziario dell’investimento.

Non è ammessa la presentazione di più domande a valere su un’unica iniziativa produttiva né la presentazione di un’unica domanda relativa a più iniziative produttive.

Interventi previsti
 
 
 
Tipologia di aiuto
1) Investimenti connessi alla tutela dell’ambiente, con la prevenzione degli inquinamenti e con la eliminazione dei rifiuti
2) Investimenti per la realizzazione, ristrutturazione, ammodernamento ed acquisizione di impianti di lavorazione e di stoccaggio di prodotti freschi e trasformati
3) Investimenti per la realizzazione o ristrutturazione di laboratori di analisi finalizzata alla valorizzazione qualitativa ed al miglioramento dello stato sanitario delle produzioni
4) Investimenti per la realizzazione di piattaforme specializzate per la GDO, piattaforme IFCO
5) Acquisto attrezzature d’ufficio ed attrezzature informatiche finalizzate al progetto d’investimento
6) Spese per programmi informatici, telematici, e software finalizzati al progetto d’investimento presentato
7) Spese di acquisto-noleggio mediante leasing, per le attrezzature e i macchinari, senza patto di riservato dominio, con riscatto finale entro 4 anni e comunque entro il termine massimo necessario alla realizzazione del programma
8) Spese per la progettazione tecnica per la definizione ed organizzazione delle attività

Conformemente alla programmazione regionale di cui all’asse 4, Misura 4.4.2 del Programma Operativo Plurifondo Regione Puglia, sono ammissibili tra gli altri previsti dalla citata normativa i seguenti interventi.

Per il settore olio di oliva sono ammissibili i seguenti interventi:

Sono esclusi: Per il settore ortofrutta sono ammissibili i seguenti investimenti: Sono esclusi: Per il settore vini sono ammissibili solo i seguenti investimenti: Per i settori citati valgono le ammissibilità, le esclusioni e le limitazioni previste dalla citata decisione Comunitaria 94/173/CE, 96/C29/03, 951/97.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese relative per:

  1. la costruzione, la ristrutturazione, il completamento e l’acquisizione dei beni immobili, escluso l’acquisto del terreno;
  2. l’acquisto di macchine ed attrezzature nuove, compreso i programmi informatici ed il software
  3. le spese per la progettazione tecnica, in particolare gli oneri per architetti, ingegneri, consulenti, le spese per studi di fattibilità entro il limite massimo del 12% delle spese di cui alle lettere a) e b).
Per il punto 2) è consentita l’ammissibilità della spesa relativa all’acquisto del terreno purchè di pertinenza all’impianto, ai sensi del punto 4.4 dell’orientamento 98/C74/06.

Le spese si considerano al netto di IVA.

Sono escluse le seguenti spese:

Non sono ammissibili le iniziative di importo inferiore a lire 100 ml e quelle di importo superiore a lire 2.500 ml, considerando complessivamente l'organicità dell'intervento in rapporto al territorio anche in termini di redditività.
 

Misura delle agevolazioni

Il contributo è concesso sotto forma di sovvenzione in conto capitale.

Le agevolazioni concedibili sono pari al massimo al 75% del costo totale dell’investimento ritenuto ammissibile.

Le agevolazioni sono accordate nel rispetto delle linee direttrici e nel rispetto dei limiti fissati dalla Decisione della Commissione 94/173/CE, Reg. CE 96/C29/03, 98/C74/06, del Reg. CE 951/97, e conformi alle azioni nei settori riportati nel POP Puglia 1994/99.
 

2. Aiuti a favore della pubblicità dei prodotti agricoli I contributi sono volti a favorire la valorizzazione delle produzione tipiche dell’area del Patto.

L’azione è finalizzata a stimolare l’attivazione di strategie di marketing mix per la valorizzazione delle produzioni tipiche dell’area per stimolare attività integrate di promozione e commercializzazione delle produzioni DOP e IGP e DOC e IGT (Reg. 2081/92 e 2082/92)

I comparti di intervento sono:


Destinatari dei contributi

Possono beneficiare del contributo unicamente soggetti che rispondono a forme giuridiche associative.
 

Interventi previsti

La misura persegue gli obiettivi attraverso le seguenti azioni specifiche:
 
 
A) Pubblicità dei prodotti di qualità e dell’alimentazione sana 

(nel rispetto dell’art. 30 del Trattato)

B) Promozione delle produzioni tipiche 

(Reg. 2081/92 e 2082/92)

C) Promozione dei prodotti tradizionali protetti da leggi nazionali o regionali 

(Atlante del patrimonio gastronomico D.L.vo 173/98, art 8)

D) Promozione dei prodotti biologici

(Reg. CEE 2092/91)

L'azione si svilupperà non solo attraverso l'individuazione e il riconoscimento dei pregi e della tipicità di alcuni prodotti agricoli che caratterizzano l'agricoltura della zona del Patto e che sono legati all'origine geografica, ma anche attraverso la qualificazione dei processi produttivi industriali delle produzioni agroalimentari, la loro certificazione, il loro controllo e la loro tutela, tramite l'istituzione e la gestione di appositi disciplinari di produzione e di commercializzazione, unitamente all'introduzione di sistemi di qualità previsti dalla regolamentazione comunitaria, che garantisce il rispetto di standard qualitativi per tipologia di prodotto attestandone la specificità con un marchio di qualità garantita.

A tal fine saranno seguite due direttrici: l’una comporterà il finanziamento per definire le caratteristiche di qualità e tipicità, per la redazione e il riconoscimento dei disciplinari di produzione a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e a Indicazione Geografica Protetta (IGP), l’altra comporterà il finanziamento dell’attività di progettazione e realizzazione di marchi collettivi di qualità per peculiari produzioni che abbiano ricevuto o sia in corso di acquisizione il riconoscimento ai sensi del Reg. CEE n.2081/92 e n. 2082/92.

L’organizzazione e la realizzazione di un programma di attività promozionali e formative a favore delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche e dei marchi di qualità garantita che rappresentano un fattore importante per favorire la diffusione della cultura della qualità presso produttori e i consumatori per consentire di valorizzare sui mercati il processo di qualificazione intrapreso, informando i consumatori sulle qualità specifiche dei prodotti tipici regionali dell'area.

La promozione del marchio di qualità garantita dovrà essere compatibile con la regolamentazione comunitaria in materia di pubblicità dei prodotti agricoli (87/C302/06), mirata in primo luogo a far conoscere al consumatore le menzioni di origine e di qualità e le normative che lo regolano e lo tutelano, in secondo luogo, a promuovere i prodotti di qualità che rispondono a norme più rigorose e specifiche di quelle previste dalla legislazione comunitaria e nazionale e sottoposte a controlli specifici espletati in armonia alle normative internazionali di qualità ISO 9000.

Pertanto, le azioni promozionali avranno, principalmente un carattere "istituzionale" legate alla diffusione della conoscenza delle denominazioni e alla diffusione del marchio e dei concetti di salubrità, minor impatto ambientale e maggiore sicurezza per i consumatori che lo ispirano e, secondariamente, di promozione commerciale dei prodotti marchiati.

Gli interventi ammissibili riguarderanno:
 

  1. l’individuazione dei prodotti che, sia per vocazione agronomica, sia per potenzialità di mercato, possono essere oggetto dell’azione di qualificazione/ valorizzazione e quindi entrare nell’elenco dei prodotti meritevoli di una menzione di geografica e di qualità.
  2. la definizione degli obiettivi di qualità e la prefigurazione di standard di prodotto, anche in base a indagini motivazionali su panel significativi adatti alle esigenze del comparto industriale.
  3. la traduzione degli standard di prodotto in specifiche di prodotto (requisiti e/o prescrizioni tecniche di qualità);
  4. l’individuazione delle relazioni tra specifiche di prodotto e processi produttivi, attraverso l’elaborazione di procedure circa le tecniche di produzione (disciplinari). Questi ultimi regoleranno tutte le fasi di coltivazione ed in particolare la preparazione dei terreni, la fertilizzazione, l’irrigazione, la difesa fitosanitaria, la raccolta. Specifici disciplinari regoleranno le fasi post-raccolta, come la pre-refrigerazione, la difesa post-raccolta, le procedure di conservazione, di selezione, di confezionamento e di trasporto.
In dettaglio, le iniziative promozionali riguarderanno: Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese relative per

Le spese si considerano al netto di IVA.

Sono escluse le seguenti spese:

Non sono ammissibili le iniziative di importo inferiore a lire 100 ml e quelle di importo superiore a lire 400 ml.

Misura dei contributi

Il contributo è concesso sotto forma di sovvenzione in conto capitale.

Le agevolazioni concedibili sono pari al massimo al 50% del costo totale dell’investimento ritenuto ammissibile, nel rispetto dei limiti fissati dalla regolamentazione degli Stati in materia 87/C302/06, conformi alle azioni nei settori riportati nel POP Puglia 1994/99.
 

3. Investimenti strutturali nella produzione primaria

L’intervento vuol favorire il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole contribuendo al miglioramento dei redditi agricoli, nonché delle condizioni di vita, di lavoro e di produzione.

I singoli progetti saranno finalizzati a raggiungere gli obiettivi indicati dal Reg. CE 950/97.

I comparti di intervento sono: Destinatari dei contributi

Possono beneficiare del contributo gli imprenditori agricoli a titolo principale singoli o associati che possiedono i requisiti richiesti dal Reg. CE 950/97 art. 5 e 9.

In particolare il regime di aiuti agli investimenti è limitato alle aziende agricole il cui titolare:

Il regime di aiuti è limitato alle aziende agricole il cui reddito da lavoro per Unità di Lavoro Umana (ULU) è inferiore a 1,2 volte il reddito di riferimento dei lavoratori non agricoli, come dal Reg. CE 950/97.

Nel caso di aziende associate almeno i due terzi dei membri devono possedere i requisiti di cui ai comma precedenti.

Non è ammessa la presentazione di più domande a valere su un’unica iniziativa produttiva né la presentazione di un’unica domanda relativa a più iniziative produttive.
 

Interventi previsti

Sono ammessi alle agevolazioni interventi riguardanti programmi di miglioramento materiale delle aziende agricole, nel rispetto di quanto previsto.
 
Aiuti alle aziende agricole ai sensi dell’art.12, comma 2, Reg. 950/97 A) Per la diversificazione delle attività delle aziende agricole, in particolare tramite attività turistiche artigianali o tramite la fabbricazione e vendita diretta dei prodotti ottenuti in azienda
Aiuti alle aziende agricole ai sensi dell’art.12, comma 3, Reg. 950/97 B) Costruzione di fabbricati aziendali
"
C) Opere di miglioramento fondiario
"
D) Trasferimento per pubblica utilità
"
E) Investimenti destinati alla protezione e al miglioramento dell'ambiente

Per gli investimenti citati valgono le ammissibilità, le esclusioni e le limitazioni previste dal Reg. CE 950/97.
 

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese relative per:

Le spese si considerano al netto di IVA.

Sono escluse le seguenti spese:

Per le iniziative D) ed E) di cui al comma 3, art.12, Reg. 950/97 non sono ammissibili le iniziative di importo superiore a 90.000 ECU per ULU oppure complessivi 180.000 ECU per azienda che richieda un fabbisogno lavorativo superiore ad una ULU.

Per le aziende associate i predetti limiti possono essere aumentate in funzione del numero di aziende associate, fino ad un massimo di 720.000 ECU.

Misura dei contributi

Il valore totale delle agevolazioni, espresso in percentuale del volume d'investimento e il seguente:
 
 
 
Tipologia di aiuto
Zone svantaggiate

Direttiva 75/268/Ce

Altre zone
A) Per la diversificazione delle attività delle aziende agricole, in particolare tramite attività turistiche artigianali o tramite la fabbricazione e vendita diretta dei prodotti ottenuti in azienda
75%
35%
B) Costruzione di fabbricati aziendali
da 45% a 80%
da 35% a 70%
C) Opere di miglioramento fondiario
da 45% a 80%
da 35% a 70%
D) Trasferimento per pubblica utilità
da 45% a 80%
da 35% a 70%
E) Investimenti destinati alla protezione e al miglioramento dell'ambiente
da 45% a 80%
da 35% a 70%

La percentuale per le tipologie B,C,D,E è stabilita elevabile in base all’intensità massima di agevolazione richiedibile.
 

Criteri di selezione delle iniziative imprenditoriali e graduatorie di merito

Le iniziative istruite positivamente, saranno oggetto di apposita graduatoria, formulata sulla base dei punteggi attributi ai seguenti indicatori:
 

  1. Rapporto tra il capitale proprio immesso nell'iniziativa e l'investimento complessivo.

  2.  

     

    Ai fini del calcolo del presente indicatore, il capitale proprio da investire nell’iniziativa non può essere superiore alla differenza tra il totale dell’investimento e l’agevolazione richiesta (riportati in D6 della Scheda Tecnica);
     
     

  3. Rapporto tra il numero di occupati attivati dall'iniziativa e l'investimento complessivo dell’investimento.

  4.  

     

    Per occupati attivati dall’iniziativa si intende la differenza tra gli occupati medi annui a regime e gli occupati medi annui relativi all’anno precedente la presentazione della domanda;
     
     

  5. Rapporto tra il totale degli immobilizzi agevolabili e l'agevolazione richiesta per il programma di investimento (riportati in D6 della Scheda Tecnica);

  6.  

     
     
     

  7. Composizione societaria.

  8.  

     

    E’ attribuito un punteggio pari a 10 alle iniziative presentate da: Cooperative, associazioni dei produttori, costituite in misura non inferiore al 51% da produttori agricoli singoli o associati; Società di capitali le cui quote di partecipazione spettino, in misura non inferiore al 51%, a produttori agricoli a titolo principale e/o coltivatori diretti singoli o associati; Società di persone costituite in misura non inferiore al 51% da produttori agricoli a titolo principale e coltivatori diretti singoli e/o associatii. Per le iniziative non presentate dalle tipologie precedentemente descritte verrà attribuito un punteggio pari a 9;
     
     

  9. Indicatore ambientale.

  10.  

     

    E’ attribuito un punteggio fino a punti 10 ai progetti che prevedono interventi per una organica politica della qualità ambientale dell’impresa e per il riciclo dei sottoprodotti o residui di lavorazione nonché l’eliminazione o la depurazione dei rifiuti. Il punteggio sarà attribuito a seconda delle informazioni tecniche ed economiche che l’impresa fornirà esplicitamente nella Scheda tecnica allegata al modulo di domanda;
     
     

  11. Produzioni da agricoltura biologica.
Saranno attribuiti punti 10 ai progetti che prevedono investimenti che prevedono in modo significativo l’impiego di materie prime provenienti da agricoltura biologica ai sensi del Reg. CEE 2092/91. Per le altre iniziative verranno attribuiti 9 punti); Il punteggio è ottenuto calcolando i valori degli indicatori normalizzati relativi agli indicatori 1, 2, 3, 4, 5 e 6 suddetti mediante la seguente formula:

Ini = (Ii - M) / D


 






Dove: Ini= valore normalizzato per l'iniziativa n dell'indicatore i (i=1,2,3,4,5,6)

Ii = valore da normalizzare del singolo indicatore

M = media degli n valori da normalizzare (pari a quelli delle iniziative)

D = deviazione standard;
 

La somma algebrica degli indicatori normalizzati fornirà il punteggio finale ottenuto dall'iniziativa e determinerà la posizione della stessa nella graduatoria che conterrà i progetti di investimento da proporre al finanziamento.
 

Documentazione da allegare alla domanda

La documentazione indicata di seguito deve essere allegata alla domanda di agevolazione a pena la decadenza dall'inserimento dell'iniziativa proposta nel Patto Territoriale.
 
 

  • la seconda, analitica e numerica (per iniziative progettuali che prevedono investimenti agevolabili superiori a un miliardo di lire) con riferimento all’azienda nel suo complesso. che sviluppi alcuni prospetti relativi ai conti economici, ai flussi di cassa, alle attività e passività, alle fonti ed agli impieghi, per ciascun esercizio, dagli ultimi consuntivi precedenti la sottoscrizione della domanda di agevolazione a quello di entrata a regime dell’iniziativa da agevolare;

  • Disposizioni finali

    Il Modulo di Domanda, la Scheda Tecnica e gli Allegati devono intendersi parte integrante del presente Bando.

    Il trattamento dei dato acquisiti in fase istruttoria avverrà nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 675/96.

    Un'eventuale proroga alla data di scadenza indicata nel presente bando potrà essere concessa solo nel caso di proroga dei termini di scadenza fissati al 10 ottobre 1999 dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della P.E., nella delibera n.77 del 9 giugno 99. Di questo sarà data tempestiva notizia agli imprenditori.

    Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Bando, valgono le discipline e i Regolamenti CE 950/97, 951/97, 952/97, 2468/98, 2328/91, SFOP 2080/93, POP Puglia 94/99, la Decisione della CE 94/173/CE, 96/C29/03, 87/C302/06 e gli orientamenti comunitari in materia 96/C/29/03 e 87/C302/06 e successive modificazioni e integrazioni, ed in particolare le disposizioni attuative dei Patti Territoriali e le eventuali ulteriori disposizioni integrative che i Ministeri competenti potrebbero emanare.

    Bari, 20 Agosto 1999
     
     

    Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari S.p.A. Il Presidente  
     
     
    Dott. Giovanni Gentile