PATTO
TERRITORIALE SPECIALIZZATO PER L'AGRICOLTURA
DELL'AREA
METROPOLITANA DI BARI
Comuni: Adelfia,
Bari, Bitetto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cellamare, Modugno, Noicattaro,
Sannicandro, Triggiano, Valenzano
Bando per la presentazione delle richieste di agevolazione
agli investimenti delle imprese
Premessa
La delibera CIPE n.77 del 9 giugno 1999, pubblicata sulla G.U. n.182
del 5.8.99, al punto 4 ha fissato per il 10 ottobre 1999 il termine di
scadenza di un bando per nuovi patti territoriali per le aree obiettivo
1, riservando ad essi 859 miliardi di lire, dei quali 350 miliardi di lire
destinati a patti specializzati nei settori del turismo, dell'agricoltura
e della pesca. Il presente Bando è rivolto a tutte le imprese
che operano nel settore dell'agricoltura e della pesca.
Finalità degli interventi è innestare processi d’innovazione
atti ad orientare lo sviluppo agricolo dell’area, nel quadro degli obiettivi
della politica agricola comunitaria, verso segmenti a più alto valore
aggiunto, promuovendo interventi di integrazione tra la produzione agricola
e la lavorazione, trasformazione e commercializzazione, ed in una logica
di progetti tesi a valorizzare sinergie delle filiere agroalimentari di
maggior interesse per l’area del Patto.
In particolare, potranno essere presentate progetti di investimento
per:
-
Interventi destinati al miglioramento
delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti
agricoli
-
Aiuti a favore della pubblicità
dei prodotti agricoli
-
Investimenti strutturali nella produzione
primaria
Al presente Bando sono allegati il modulo di Domanda, la Scheda Tecnica
e gli Allegati.
Le unità produttive dovranno essere localizzate nei Comuni di:
Adelfia, Bari, Bitetto, Bitritto,
Capurso, Casamassima, Cellamare, Modugno, Noicattaro, Sannicandro, Triggiano,
Valenzano.
Le iniziative imprenditoriali dovranno essere:
-
coerenti con le finalità e gli obiettivi del Patto Territoriale,
oltre che con il contesto economico e sociale di riferimento;
-
presentate utilizzando il modulo di Domanda, la Scheda Tecnica e l'intera
documentazione da allegare in duplice copia, di cui un solo modulo
di domanda in bollo, sottoscritto dal legale rappresentante dell'impresa
o dal suo procuratore speciale che si assume le responsabilità conseguenti
al rendere mendaci dichiarazioni. La richiesta dovrà essere corredata
da una fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore..
-
Le spese d'investimento dovranno essere sostenute entro il termine di 48
mesi dalla data di inizio dell'istruttoria del Patto Territoriale Specializzato
per l’Agricoltura dell'Area Metropolitana di Bari.
-
In relazione alla durata del programma di investimento, l'erogazione delle
agevolazioni potrà avvenire in 2, 3 ovvero 4 quote annuali di pari
importo.
-
Ai fini della decorrenza dell'ammissibilità delle spese, il termine
di riferimento è quello relativo alla data di inizio dell'istruttoria
bancaria comunicata al Ministero del Bilancio, di cui sarà data
tempestiva comunicazione agli imprenditori.
-
Il livello dell'apporto di mezzi propri da parte dell'impresa, da dimostrare
all'atto della richiesta di ogni singola erogazione delle agevolazioni
dev'essere non inferiore al 20 percento del totale dell'investimento proposto.
Il plico contenente, a pena di decadenza, l'intera documentazione, con
allegata dichiarazione in duplice copia dei documenti prodotti, dovrà
pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 10 settembre 1999
alla S.p.A. "Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari", presso
la C.C.I.A.A. di Bari, Corso Cavour, 2 - 70123 Bari (tel. 080/5283681,
fax 080/5751208).
Il plico dovrà riportare l'indicazione "CONTIENE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
ALLA SELEZIONE DI PROGETTI IMPRENDITORIALI PER IL PATTO TERRITORIALE PER
L'AGRICOLTURA - AREA METROPOLITANA DI BARI.
Non potranno essere prese in considerazione le domande pervenute prima
della emissione del presente Bando, né quelle pervenute oltre il
predetto termine.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi
allo Sportello Informativo della Segreteria del Patto Territoriale dell'Area
Metropolitana di Bari presso Tecnopolis, st. prov. per Casamassima km.3,
70010 Valenzano (BA) (tel. 080/4670649, Fax 080/4670650) nei giorni 30
e 31 agosto e 1, 2, 3, 6 e 7 settembre 1999 dalle ore 9,30 alle ore 12.30.
Copie del Bando, del Modulo di Domanda e degli Allegati, sono disponibili
presso le sedi dei Comuni del Patto, le segreterie del Patto (CCIAA di
Bari e Tecnopolis) e sul sito Internet: http://www.tno.it/patti/
Obiettivi del Patto territoriale
Gli obiettivi del Patto Territoriale specializzato per l'Agricoltura
dell'Area Metropolitana di Bari inseriti nel Protocollo di Intesa di concerto
con i promotori del Patto Territoriale e i rappresentanti del settore agricolo,
sono:
-
Promuovere l'innovazione produttiva e la valorizzazione dei prodotti agricoli,
mirando al completamento delle filiere di produzione - trasformazione -
commercializzazione, con:
-
Interventi nel settore della trasformazione e commercializzazione
-
Interventi per la valorizzazione e la promozione dei prodotti
-
Sviluppo delle produzioni locali
-
Valorizzare le produzioni locali tipiche attraverso: il miglioramento degli
standard qualitativi dei prodotti e dell’efficienza dei processi produttivi,
la riduzione dei costi di produzione;
-
Stimolare l’attivazione di strategie di marketing per la valorizzazione
dei prodotti agricoli e agro-industriali dell’area, specie delle produzioni
tipiche, attraverso attività integrate di promozione e commercializzazione
delle produzioni DOP e IGP e DOC e IGT.
-
Favorire l’insediamento di nuove imprese agricole e il miglioramento di
quelle gestite da agricoltori anche associati;
-
Contribuire a ripristinare l’equilibrio tra produzione e capacità
di mercato, al miglioramento dell’efficienza delle aziende agricole mediante
il rafforzamento e la riorganizzazione delle loro strutture e la promozione
di attività e servizi complementari;
-
Contribuire allo sviluppo del tessuto sociale delle zone rurali, assicurando
un equo tenore di vita per gli agricoltori, incrementando l’occupazione
e riducendo il fenomeno del lavoro irregolare;
-
Contribuire alla tutela dell’ambiente e alla conservazione dello spazio
naturale, compresa la salvaguardia durevole delle risorse naturali in agricoltura;
-
Promuovere ed attuare processi di innovazione nei sistemi integrati agricoli
ed agro-industriali, al fine di mantenere un elevato grado di competitività
sui mercati internazionali;
-
Favorire processi di riconversione produttiva, di ammodernamento e di diversificazione
economica nei sistemi locali agricoli e rurali a bassi sviluppo, al fine
di mantenere e/o accrescere il tessuto economico-produttivo locale, frenando
i processi di esodo e di degrado ambientale tuttora in corso;
-
Promuovere azioni orizzontali di sostegno dell'adattamento alla riforma
della PAC da parte delle imprese agricole operanti nelle aree del patto.
Requisiti ed iniziative ammissibili
1. Interventi destinati al miglioramento
delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti
agricoli
I contributi sono volti a favorire un ampliamento e miglioramento della
base produttiva agro-alimentare dell’area del Patto Territoriale.
L’azione è finalizzata alla valorizzazione delle produzioni locali
tipiche attraverso il miglioramento degli standard qualitativi dei prodotti
e dell’efficienza dei processi, nel rispetto del Reg. CE 951/97, Decisione
96/C29/03 e dei criteri fissati dalla decisione della Commissione 94/173/CE,
e successive modificazioni ed integrazioni, per gli investimenti di trasformazione
e commercializzazione dei prodotti agricoli e silvicoli.
Saranno favoriti gli investimenti diretti a ridurre costi di produzione,
a promuovere la qualità, a migliorare le condizioni di vita e di
lavoro, nel rispetto dell’ambiente e ad incrementare l’occupazione.
I comparti di intervento previsti sono:
-
Olio di Oliva
-
Olive da mensa
-
Ortofrutticoli freschi e trasformati
-
Uva da tavola
-
Vitivinicoltura
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo le persone fisiche o giuridiche o
le associazioni di tali persone, che sostengono l’onere finanziario dell’investimento.
Non è ammessa la presentazione di più domande a valere
su un’unica iniziativa produttiva né la presentazione di un’unica
domanda relativa a più iniziative produttive.
Interventi previsti
|
Tipologia di aiuto
|
1) |
Investimenti connessi alla tutela dell’ambiente,
con la prevenzione degli inquinamenti e con la eliminazione dei rifiuti |
2) |
Investimenti per la realizzazione, ristrutturazione,
ammodernamento ed acquisizione di impianti di lavorazione e di stoccaggio
di prodotti freschi e trasformati |
3) |
Investimenti per la realizzazione o ristrutturazione
di laboratori di analisi finalizzata alla valorizzazione qualitativa ed
al miglioramento dello stato sanitario delle produzioni |
4) |
Investimenti per la realizzazione di piattaforme
specializzate per la GDO, piattaforme IFCO |
5) |
Acquisto attrezzature d’ufficio ed attrezzature
informatiche finalizzate al progetto d’investimento |
6) |
Spese per programmi informatici, telematici,
e software finalizzati al progetto d’investimento presentato |
7) |
Spese di acquisto-noleggio mediante leasing,
per le attrezzature e i macchinari, senza patto di riservato dominio, con
riscatto finale entro 4 anni e comunque entro il termine massimo necessario
alla realizzazione del programma |
8) |
Spese per la progettazione tecnica per la definizione
ed organizzazione delle attività |
Conformemente alla programmazione regionale di cui all’asse 4, Misura
4.4.2 del Programma Operativo Plurifondo Regione Puglia, sono ammissibili
tra gli altri previsti dalla citata normativa i seguenti interventi.
Per il settore olio di oliva sono ammissibili i seguenti interventi:
-
ammodernamento e ristrutturazione per gli impianti di trasformazione, senza
aumento della capacità produttiva. Aumenti di capacità sono
ammissibili per il singolo investimento esclusivamente nel caso di utilizzazione
di eguale capacità abbandonata, sull’area di riferimento, a partire
dal 1 gennaio 1994;
-
adeguamento degli impianti alle normative igienico sanitarie e ambientali;
-
adeguamento del processo produttivo alla lavorazione di produzioni controllate
e certificate (DOP, da Agricoltura Integrata, da Agricoltura biologica);
-
organizzazione di sistemi di qualità aziendali;
-
miglioramento della organizzazione e integrazione della filiera, in modo
da legare la produzione alla trasformazione e commercializzazione del prodotto;
Sono esclusi:
-
investimenti comportanti aumento della produzione
-
investimenti relativi alla estrazione o alla raffinazione dell'olio di
sanse
Per il settore ortofrutta sono ammissibili i seguenti investimenti:
-
Impianti di ricezione, prima lavorazione, trasformazione, conservazione,
condizionamento, confezionamento e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli
presenti nella zona, fermo restando le esclusioni specifiche previste dalla
Decisione della Commissione 94/173/CE.
-
Sviluppo dei processi di trasformazione, che esaltino le produzioni aventi
particolari connotati di provenienza e tecniche di produzione come le tecniche
di agricoltura biologica o di agricoltura integrata;
-
introduzione di innovazioni sia di prodotti che di processi comprese le
misure per la prevenzione dell’inquinamento, l’eliminazione dei rifiuti
ed il recupero di imballaggi e recipienti;
-
miglioramento dell’organizzazione e dell’integrazione della filiera in
modo da legare la trasformazione alla produzione.
Sono esclusi:
-
investimenti tesi apotenziare la capacità di commercializzazione
per prodotti di cui negli ultimi tre anni si siano constatati ingenti ritiri
dal mercato dovuti a produzione eccedentaria;
-
investimenti comportanti un incremento della capacità di trasformazione,
salvo che nella stessa impresa o in altre determinate venga abbandonata
una capacità equivalente, oppure salvo per prodotti particolari
per i quali è comprovato un significativo incremento degli sbocchi.
Questo divieto in Puglia non si applica in cui sia comprovata una insufficienza
di impianti di trasformazione;
Per il settore vini sono ammissibili solo i seguenti investimenti:
-
investimenti necessari per il raggruppamento di imprese o di associazioni
a condizione che la nuova capacità di trasformazione sia inferiore
almeno del 20% alla preesistente capacità totale abbandonata;
-
investimenti aventi come obiettivo la tutela dell’ambiente, la prevenzione
dell’inquinamento, l’eliminazione dei rifiuti ed il recupero di imballaggi
e recipienti;
-
investimenti relativi alle produzioni ottenuti con agricoltura biologica
conformemente al Reg. CEE 2092/91;
-
investimenti promossi da organismi che raggruppino, in primo luogo, i produttori
e gli altri operatori economici, intesi a migliorare il controllo della
qualità od a ridurre le rese vitivinicole, con l’effetto di favorire
la ristrutturazione del settore;
Per i settori citati valgono le ammissibilità, le esclusioni e le
limitazioni previste dalla citata decisione Comunitaria 94/173/CE, 96/C29/03,
951/97.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative per:
-
la costruzione, la ristrutturazione, il completamento e l’acquisizione
dei beni immobili, escluso l’acquisto del terreno;
-
l’acquisto di macchine ed attrezzature nuove, compreso i programmi informatici
ed il software
-
le spese per la progettazione tecnica, in particolare gli oneri per architetti,
ingegneri, consulenti, le spese per studi di fattibilità entro il
limite massimo del 12% delle spese di cui alle lettere a) e b).
Per il punto 2) è consentita l’ammissibilità della spesa
relativa all’acquisto del terreno purchè di pertinenza all’impianto,
ai sensi del punto 4.4 dell’orientamento 98/C74/06.
Le spese si considerano al netto di IVA.
Sono escluse le seguenti spese:
-
spese riferite ad investimenti per la commercializzazione e trasformazione
dei prodotti provenienti da paesi terzi
-
l’acquisto di mezzi mobili non strettamente necessari al ciclo produttivo;
-
le spere relative all’accumulo di scorte;
-
le spese relative all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature usati;
-
le spese di funzionamento e gestione;
-
le spese di acquisto di immobilizzazioni non pertinenti alle finalità
dell’investimento;
-
le spese previste per il commercio al dettaglio;
-
le spese per mobili ed arredo.
Non sono ammissibili le iniziative di importo inferiore a lire 100 ml
e quelle di importo superiore a lire 2.500 ml, considerando complessivamente
l'organicità dell'intervento in rapporto al territorio anche in
termini di redditività.
Misura delle agevolazioni
Il contributo è concesso sotto forma di sovvenzione in conto
capitale.
Le agevolazioni concedibili sono pari al massimo al 75% del costo
totale dell’investimento ritenuto ammissibile.
Le agevolazioni sono accordate nel rispetto delle linee direttrici e
nel rispetto dei limiti fissati dalla Decisione della Commissione 94/173/CE,
Reg. CE 96/C29/03, 98/C74/06, del Reg. CE 951/97, e conformi alle azioni
nei settori riportati nel POP Puglia 1994/99.
2. Aiuti a favore della pubblicità
dei prodotti agricoli
I contributi sono volti a favorire la valorizzazione delle produzione tipiche
dell’area del Patto.
L’azione è finalizzata a stimolare l’attivazione di strategie
di marketing mix per la valorizzazione delle produzioni tipiche dell’area
per stimolare attività integrate di promozione e commercializzazione
delle produzioni DOP e IGP e DOC e IGT (Reg. 2081/92 e 2082/92)
I comparti di intervento sono:
-
Olio di Oliva
-
Olive da Mensa
-
Ortofrutticoli freschi e trasformati
-
Uva da tavola
-
Vitivinicoltura
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo unicamente soggetti che rispondono
a forme giuridiche associative.
Interventi previsti
La misura persegue gli obiettivi attraverso le seguenti azioni specifiche:
A) |
Pubblicità dei prodotti di qualità
e dell’alimentazione sana
(nel rispetto dell’art. 30 del Trattato) |
B) |
Promozione delle produzioni tipiche
(Reg. 2081/92 e 2082/92) |
C) |
Promozione dei prodotti tradizionali protetti
da leggi nazionali o regionali
(Atlante del patrimonio gastronomico D.L.vo 173/98, art
8) |
D) |
Promozione dei prodotti biologici
(Reg. CEE 2092/91) |
L'azione si svilupperà non solo attraverso l'individuazione e
il riconoscimento dei pregi e della tipicità di alcuni prodotti
agricoli che caratterizzano l'agricoltura della zona del Patto e che sono
legati all'origine geografica, ma anche attraverso la qualificazione dei
processi produttivi industriali delle produzioni agroalimentari, la loro
certificazione, il loro controllo e la loro tutela, tramite l'istituzione
e la gestione di appositi disciplinari di produzione e di commercializzazione,
unitamente all'introduzione di sistemi di qualità previsti dalla
regolamentazione comunitaria, che garantisce il rispetto di standard qualitativi
per tipologia di prodotto attestandone la specificità con un marchio
di qualità garantita.
A tal fine saranno seguite due direttrici: l’una comporterà il
finanziamento per definire le caratteristiche di qualità e tipicità,
per la redazione e il riconoscimento dei disciplinari di produzione a Denominazione
di Origine Protetta (DOP) e a Indicazione Geografica Protetta (IGP), l’altra
comporterà il finanziamento dell’attività di progettazione
e realizzazione di marchi collettivi di qualità per peculiari produzioni
che abbiano ricevuto o sia in corso di acquisizione il riconoscimento ai
sensi del Reg. CEE n.2081/92 e n. 2082/92.
L’organizzazione e la realizzazione di un programma di attività
promozionali e formative a favore delle denominazioni di origine e delle
indicazioni geografiche e dei marchi di qualità garantita che rappresentano
un fattore importante per favorire la diffusione della cultura della qualità
presso produttori e i consumatori per consentire di valorizzare sui mercati
il processo di qualificazione intrapreso, informando i consumatori sulle
qualità specifiche dei prodotti tipici regionali dell'area.
La promozione del marchio di qualità garantita dovrà essere
compatibile con la regolamentazione comunitaria in materia di pubblicità
dei prodotti agricoli (87/C302/06), mirata in primo luogo a far conoscere
al consumatore le menzioni di origine e di qualità e le normative
che lo regolano e lo tutelano, in secondo luogo, a promuovere i prodotti
di qualità che rispondono a norme più rigorose e specifiche
di quelle previste dalla legislazione comunitaria e nazionale e sottoposte
a controlli specifici espletati in armonia alle normative internazionali
di qualità ISO 9000.
Pertanto, le azioni promozionali avranno, principalmente un carattere
"istituzionale" legate alla diffusione della conoscenza delle denominazioni
e alla diffusione del marchio e dei concetti di salubrità, minor
impatto ambientale e maggiore sicurezza per i consumatori che lo ispirano
e, secondariamente, di promozione commerciale dei prodotti marchiati.
Gli interventi ammissibili riguarderanno:
-
l’individuazione dei prodotti che, sia per vocazione agronomica, sia per
potenzialità di mercato, possono essere oggetto dell’azione di qualificazione/
valorizzazione e quindi entrare nell’elenco dei prodotti meritevoli di
una menzione di geografica e di qualità.
-
la definizione degli obiettivi di qualità e la prefigurazione di
standard di prodotto, anche in base a indagini motivazionali su panel significativi
adatti alle esigenze del comparto industriale.
-
la traduzione degli standard di prodotto in specifiche di prodotto (requisiti
e/o prescrizioni tecniche di qualità);
-
l’individuazione delle relazioni tra specifiche di prodotto e processi
produttivi, attraverso l’elaborazione di procedure circa le tecniche di
produzione (disciplinari). Questi ultimi regoleranno tutte le fasi di coltivazione
ed in particolare la preparazione dei terreni, la fertilizzazione, l’irrigazione,
la difesa fitosanitaria, la raccolta. Specifici disciplinari regoleranno
le fasi post-raccolta, come la pre-refrigerazione, la difesa post-raccolta,
le procedure di conservazione, di selezione, di confezionamento e di trasporto.
In dettaglio, le iniziative promozionali riguarderanno:
-
partecipazione a mostre e fiere nazionali ed internazionali;
-
inserzioni pubblicitarie su giornali e riviste;
-
spot pubblicitari e promo-sponsorizzazioni di trasmissioni su network;
-
campagne promozionali mirate ai vari mercati;
-
azioni promozionali attraverso associazioni di produttori agricoli e/o
consorzi fra cooperative agricole;
-
realizzazione di un catalogo dei prodotti agricoli tipici pugliesi di qualità
garantita in varie lingue da utilizzare nei vari circuiti distributivi;
-
realizzazione di depliant, brochures e materiali informativi vari per i
consumatori;
-
realizzazione di materiale pubblicitario per i punti vendita tradizionali
o della grande distribuzione.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative per
-
Spese per l’acquisto di attrezzature di ufficio;
-
Spese per l’acquisto di attrezzature informatiche, ivi compresi programmi
informatici, telematici e software, direttamente legate all’attuazione
della presente misura;
-
Spese per studi di mercato e piani di marketing strategico
-
Spese per la redazione disciplinari e linee guida per i controlli
-
Spese per realizzazione e registrazioni marchi commerciali comuni
-
Spese per partecipazione a fiere ed iniziative promozionali
-
Spese per la produzione di inserti pubblicitari ed informativi, manifestazioni
pubbliche
-
Spese per la progettazione tecnica per la destinazione ed organizzazione
della attività.
Le spese si considerano al netto di IVA.
Sono escluse le seguenti spese:
-
l’acquisto di terreni
-
l’acquisto di mezzi mobili non strettamente necessari al ciclo produttivo;
-
le spese relative all’accumulo di scorte;
-
le spese relative all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature usati;
-
le spese di funzionamento e gestione;
-
le spese di acquisto di immobilizzazioni non pertinenti alle finalità
dell’investimento;
Non sono ammissibili le iniziative di importo inferiore a lire 100 ml
e quelle di importo superiore a lire 400 ml.
Misura dei contributi
Il contributo è concesso sotto forma di sovvenzione in conto
capitale.
Le agevolazioni concedibili sono pari al massimo al 50% del costo
totale dell’investimento ritenuto ammissibile, nel rispetto dei limiti
fissati dalla regolamentazione degli Stati in materia 87/C302/06, conformi
alle azioni nei settori riportati nel POP Puglia 1994/99.
3. Investimenti strutturali nella
produzione primaria
L’intervento vuol favorire il sostegno agli investimenti nelle aziende
agricole contribuendo al miglioramento dei redditi agricoli, nonché
delle condizioni di vita, di lavoro e di produzione.
I singoli progetti saranno finalizzati a raggiungere gli obiettivi indicati
dal Reg. CE 950/97.
-
Contribuire a ripristinare l’equilibrio
-
Contribuire all’efficienza delle aziende agricole
-
Mantenere in essere una comunità agricola vitale per lo sviluppo
locale
-
contribuire a tutelare e migliorare le condizioni dell'ambiente
I comparti di intervento sono:
-
Olio di Oliva
-
Olive da Mensa
-
Ortofrutticoli freschi e trasformati
-
Uva da tavola
-
Vitivinicoltura
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo gli imprenditori agricoli a titolo
principale singoli o associati che possiedono i requisiti richiesti dal
Reg. CE 950/97 art. 5 e 9.
In particolare il regime di aiuti agli investimenti è limitato
alle aziende agricole il cui titolare:
-
esercita l'attività agricola a titolo principale.
-
possiede una sufficiente capacità professionale;
-
presenti un piano di miglioramento materiale dell'azienda. Tale piano deve
dimostrare che gli investimenti sono giustificati riguardo alla situazione
dell'azienda e alla sua economia, e che la sua realizzazione produce un
miglioramento duraturo di tale situazione;
-
si impegna a tenere la contabilità semplificata.
Il regime di aiuti è limitato alle aziende agricole il cui reddito
da lavoro per Unità di Lavoro Umana (ULU) è inferiore a 1,2
volte il reddito di riferimento dei lavoratori non agricoli, come dal Reg.
CE 950/97.
Nel caso di aziende associate almeno i due terzi dei membri devono possedere
i requisiti di cui ai comma precedenti.
Non è ammessa la presentazione di più domande a valere
su un’unica iniziativa produttiva né la presentazione di un’unica
domanda relativa a più iniziative produttive.
Interventi previsti
Sono ammessi alle agevolazioni interventi riguardanti programmi di miglioramento
materiale delle aziende agricole, nel rispetto di quanto previsto.
Aiuti alle aziende agricole
ai sensi dell’art.12, comma 2, Reg. 950/97 |
A) |
Per la diversificazione delle attività
delle aziende agricole, in particolare tramite attività turistiche
artigianali o tramite la fabbricazione e vendita diretta dei prodotti ottenuti
in azienda |
Aiuti alle aziende agricole
ai sensi dell’art.12, comma 3, Reg. 950/97 |
B) |
Costruzione di fabbricati aziendali |
"
|
C) |
Opere di miglioramento fondiario |
"
|
D) |
Trasferimento per pubblica utilità |
"
|
E) |
Investimenti destinati alla protezione e al
miglioramento dell'ambiente |
Per gli investimenti citati valgono le ammissibilità, le esclusioni
e le limitazioni previste dal Reg. CE 950/97.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative per:
-
la costruzione, la ristrutturazione, il completamento e l’acquisizione
dei beni immobili, escluso l’acquisto del terreno;
-
l’acquisto di macchine ed attrezzature nuove, compreso i programmi informatici
ed il software
-
le spese generali, in particolare gli oneri per tecnici agricoli, consulenti,
le spese per studi di fattibilità entro il limite massimo del 5%.
Le spese si considerano al netto di IVA.
Sono escluse le seguenti spese:
-
l’acquisto di terreni
-
l’acquisto di bestiame vivo suino e avicolo, nonché di vitelli da
macello
-
l’acquisto di mezzi mobili non strettamente necessari al ciclo produttivo;
-
le spere relative all’accumulo di scorte;
-
le spese relative all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature usati;
-
le spese di funzionamento e gestione;
-
le spese di acquisto di immobilizzazioni non pertinenti alle finalità
dell’investimento;
Per le iniziative D) ed E) di cui al comma 3, art.12, Reg. 950/97 non
sono ammissibili le iniziative di importo superiore a 90.000 ECU per ULU
oppure complessivi 180.000 ECU per azienda che richieda un fabbisogno lavorativo
superiore ad una ULU.
Per le aziende associate i predetti limiti possono essere aumentate
in funzione del numero di aziende associate, fino ad un massimo di 720.000
ECU.
Misura dei contributi
Il valore totale delle agevolazioni, espresso in percentuale del volume
d'investimento e il seguente:
|
Tipologia di aiuto
|
Zone svantaggiate
Direttiva 75/268/Ce
|
Altre zone
|
A) |
Per la diversificazione delle attività
delle aziende agricole, in particolare tramite attività turistiche
artigianali o tramite la fabbricazione e vendita diretta dei prodotti ottenuti
in azienda |
75%
|
35%
|
B) |
Costruzione di fabbricati aziendali |
da 45% a 80%
|
da 35% a 70%
|
C) |
Opere di miglioramento fondiario |
da 45% a 80%
|
da 35% a 70%
|
D) |
Trasferimento per pubblica utilità |
da 45% a 80%
|
da 35% a 70%
|
E) |
Investimenti destinati alla protezione e al
miglioramento dell'ambiente |
da 45% a 80%
|
da 35% a 70%
|
La percentuale per le tipologie B,C,D,E è stabilita elevabile
in base all’intensità massima di agevolazione richiedibile.
Criteri di selezione delle iniziative
imprenditoriali e graduatorie di merito
Le iniziative istruite positivamente, saranno oggetto
di apposita graduatoria, formulata sulla base dei punteggi attributi ai
seguenti indicatori:
-
Rapporto tra il capitale proprio immesso nell'iniziativa
e l'investimento complessivo.
Ai fini del calcolo del presente indicatore, il capitale
proprio da investire nell’iniziativa non può essere superiore alla
differenza tra il totale dell’investimento e l’agevolazione richiesta (riportati
in D6 della Scheda Tecnica);
-
Rapporto tra il numero di occupati attivati dall'iniziativa
e l'investimento complessivo dell’investimento.
Per occupati attivati dall’iniziativa si intende la
differenza tra gli occupati medi annui a regime e gli occupati medi annui
relativi all’anno precedente la presentazione della domanda;
-
Rapporto tra il totale degli immobilizzi agevolabili e
l'agevolazione richiesta per il programma di investimento (riportati
in D6 della Scheda Tecnica);
-
Composizione societaria.
E’ attribuito un punteggio pari a 10 alle iniziative
presentate da: Cooperative, associazioni dei produttori, costituite in
misura non inferiore al 51% da produttori agricoli singoli o associati;
Società di capitali le cui quote di partecipazione spettino, in
misura non inferiore al 51%, a produttori agricoli a titolo principale
e/o coltivatori diretti singoli o associati; Società di persone
costituite in misura non inferiore al 51% da produttori agricoli a titolo
principale e coltivatori diretti singoli e/o associatii. Per le iniziative
non presentate dalle tipologie precedentemente descritte verrà attribuito
un punteggio pari a 9;
-
Indicatore ambientale.
E’ attribuito un punteggio fino a punti 10 ai progetti
che prevedono interventi per una organica politica della qualità
ambientale dell’impresa e per il riciclo dei sottoprodotti o residui di
lavorazione nonché l’eliminazione o la depurazione dei rifiuti.
Il punteggio sarà attribuito a seconda delle informazioni tecniche
ed economiche che l’impresa fornirà esplicitamente nella Scheda
tecnica allegata al modulo di domanda;
-
Produzioni da agricoltura biologica.
Saranno attribuiti punti 10 ai progetti che prevedono
investimenti che prevedono in modo significativo l’impiego di materie prime
provenienti da agricoltura biologica ai sensi del Reg. CEE 2092/91. Per
le altre iniziative verranno attribuiti 9 punti);
Il punteggio è ottenuto calcolando i valori degli
indicatori normalizzati relativi agli indicatori 1, 2, 3, 4, 5 e 6 suddetti
mediante la seguente formula:
Ini = (Ii - M) / D
Dove: Ini= valore normalizzato per l'iniziativa
n dell'indicatore i (i=1,2,3,4,5,6)
Ii = valore da
normalizzare del singolo indicatore
M = media degli n valori da normalizzare (pari
a quelli delle iniziative)
D = deviazione standard;
La somma algebrica degli indicatori normalizzati fornirà
il punteggio finale ottenuto dall'iniziativa e determinerà la posizione
della stessa nella graduatoria che conterrà i progetti di investimento
da proporre al finanziamento.
Documentazione da allegare alla
domanda
La documentazione indicata di seguito deve essere allegata alla domanda
di agevolazione a pena la decadenza dall'inserimento dell'iniziativa
proposta nel Patto Territoriale.
-
Scheda Tecnica (Allegata).
-
Business plan (redatto secondo le indicazioni riportate in
allegato) contenente gli elementi e i dati per la valutazione dell’iniziativa
(con particolare cura all’analisi degli obiettivi che si intendono raggiungere,
dei tempi di realizzazione delle opere e formulazione del giudizio di convenienza
economica; composto di due parti:
-
la prima, descrittiva, è obbligatoria per tutte le
imprese; in essa deve essere espressamente indicata e sviluppata la coerenza
e la funzionalità dell'iniziativa alle finalità ed agli obiettivi
del Patto;
la seconda, analitica e numerica (per iniziative progettuali
che prevedono investimenti agevolabili superiori a un miliardo di lire)
con riferimento all’azienda nel suo complesso. che sviluppi alcuni prospetti
relativi ai conti economici, ai flussi di cassa, alle attività e
passività, alle fonti ed agli impieghi, per ciascun esercizio, dagli
ultimi consuntivi precedenti la sottoscrizione della domanda di agevolazione
a quello di entrata a regime dell’iniziativa da agevolare;
-
Planimetria generale, in adeguata scala, dalla quale risultino
la dimensione e la configurazione del suolo aziendale, delle superfici
coperte, di quelle destinate a viabilità interna, a verde, disponibili,
ecc.;
-
Dichiarazione comunale in merito all’impatto ambientale,
ove previsto dalla normativa in vigore.
-
Titolo di proprietà o di possesso dei terreni. In
caso di affitto la pratica deve essere corredata dell’autorizzazione del
proprietario ad eseguire gli investimenti (se non espressamente contemplata
nel contratto di affitto).
-
Visura catastale dei terreni relativamente alle particelle
interessate (ove necessario)
-
Principali elaborati grafici relativi a ciascuna opera prevista
dal programma, in adeguata scala e debitamente quotati, firmati, a norma
di legge, dal progettista e controfirmati dall’imprenditore o dal legale
rappresentante dell’impresa o suo procuratore speciale.
-
Computo metrico analitico relativo alle opere da realizzare.
-
Bilanci relativi ai due esercizi precedenti la data di sottoscrizione
del modulo di domanda, corredata degli allegati esplicativi, Bilancio aziendale
agricolo e per le imprese che non sono tenute alla redazione del bilancio
Dichiarazione dei redditi relativi agli stessi due esercizi; qualora l’ultimo
bilancio non fosse ancora stato approvato può esserne trasmessa
bozza sottoscritta dai legali rappresentanti dell’impresa e corredata degli
allegati esplicativi delle varie poste; le imprese che non dispongono ancora
di tali due bilanci devono allegare quello/i disponibile/i e la situazione
patrimoniale dei soci riferita agli ultimi due anni (per le società
di capitali, i bilanci).
-
Certificato di vigenza, ovvero per le imprese individuali,
di iscrizione, rilasciato dalla competente CCIIA, corredato della dicitura
antimafia ai sensi del DPR 252/98 (in alternativa compilare gli allegati).
-
Per le cooperative e/o associazioni di agricoltori: elenco
dei soci conferitori con relative produzioni interessate, prospetto sinottico
contenente nome, cognome dei soci aderenti all’iniziativa, data di nascita,
codice fiscale, domicilio, superficie arre interessate, foglio e particella,
agro e varietà.
-
Eventuale documentazione attestante la qualifica di IATP
(Imprenditore Agricolo a Titolo Principale) particolarmente richiesta per
azioni sull'intervento 3; numero P. IVA.
-
Copia del decreto di autorizzazione ad esercitare l’attività
vivaistica (solo per i progetti riguardanti il vivaismo).
-
Per le altre tipologie di imprese: contratti di acquisto
di materie prime di origine agricola.
-
Atto costitutivo e statuto della società
-
Documentazione che attesti la proroga della validità
della società (ove necessario)
-
Certificato di iscrizione all’INPS.
-
Certificato di iscrizione presso il Registro delle imprese,
nonché il certificato prefettizio attestante per le Cooperative
la iscrizione della medesima alla sezione "Agricola".
-
Dichiarazione attestante che la società non si trova
nelle situazioni previste dall’art.2359.
-
Dichiarazione dell’impresa attestante la conoscenza delle
normative comunitarie in materia di agevolazioni nei settori indicati.
-
Delibera della società di leasing relativa agli investimenti
da acquisire in locazione finanziaria
-
Documentazioni varie ed aggiornate attestanti la capacità
di apporto dei mezzi propri per l’iniziativa proposta.
-
Atto preliminare di acquisto, o di locazione, dell’area o
dei fabbricati aziendali.
-
Comunicazione della Banca deliberante di disponibilità
della concessione del finanziamento a m/l termine previsto a copertura
dei fabbisogni finanziari connessi con la realizzazione dell’iniziativa
in progetto.
-
Dichiarazione attestante che l’incremento di produzione effettiva
derivante dalla realizzazione del singolo progetto è inferiore al
20% della produzione abbandonata (ove necessario).
-
Preventivi ed offerte delle ditte fornitrici di macchinari,
impianti o attrezzature e relazione giustificativa delle scelte operate.
Disposizioni finali
Il Modulo di Domanda, la Scheda Tecnica e gli Allegati devono intendersi
parte integrante del presente Bando.
Il trattamento dei dato acquisiti in fase istruttoria avverrà
nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 675/96.
Un'eventuale proroga alla data di scadenza indicata nel presente bando
potrà essere concessa solo nel caso di proroga dei termini di scadenza
fissati al 10 ottobre 1999 dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della
P.E., nella delibera n.77 del 9 giugno 99. Di questo sarà data tempestiva
notizia agli imprenditori.
Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Bando, valgono
le discipline e i Regolamenti CE 950/97, 951/97, 952/97, 2468/98, 2328/91,
SFOP 2080/93, POP Puglia 94/99, la Decisione della CE 94/173/CE, 96/C29/03,
87/C302/06 e gli orientamenti comunitari in materia 96/C/29/03 e 87/C302/06
e successive modificazioni e integrazioni, ed in particolare le disposizioni
attuative dei Patti Territoriali e le eventuali ulteriori disposizioni
integrative che i Ministeri competenti potrebbero emanare.
Bari, 20 Agosto 1999
Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari S.p.A.
Il Presidente
Dott. Giovanni Gentile