PATTO TERRITORIALE SPECIALIZZATO
PER L'AGRICOLTURA E LA PESCA DELLA CONCA BARESE
Comuni: Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terlizzi
Bando per la presentazione delle richieste di agevolazione
agli investimenti delle imprese
Premessa
La delibera CIPE n.77 del 9 giugno 1999, pubblicata sulla G.U. n.182 del 5.8.99, al punto 4 ha fissato per il 10 ottobre 1999 il termine di scadenza di un bando per nuovi patti territoriali per le aree obiettivo 1, riservando ad essi 859 miliardi di lire, dei quali 350 miliardi di lire destinati a patti specializzati nei settori del turismo, dell'agricoltura e della pesca. Il presente Bando è rivolto a tutte le imprese che operano nel settore dell'agricoltura e della pesca.
Finalità degli interventi è innestare processi d’innovazione atti ad orientare lo sviluppo agricolo dell’area, nel quadro degli obiettivi della politica agricola comunitaria, verso segmenti a più alto valore aggiunto, promuovendo interventi di integrazione tra la produzione agricola e la lavorazione, trasformazione e commercializzazione, ed in una logica di progetti tesi a valorizzare sinergie delle filiere agroalimentari di maggior interesse per l’area del Patto.
In particolare, potranno essere presentate progetti di investimento per:
3. Investimenti strutturali nella produzione primaria
4. Impianti di trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca e dell’acquacoltura
Le unità produttive dovranno essere localizzate nei Comuni di:
Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terlizzi.
Al presente Bando sono allegati il modulo di richiesta di agevolazioni, la Scheda Tecnica, gli Allegati e le istruzioni per la compilazione.
Le iniziative imprenditoriali dovranno essere:
Il plico contenente, a pena di decadenza, l'intera documentazione dovrà essere consegnata a mano, con allegata dichiarazione in duplice copia dei documenti prodotti, entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 10 settembre 1999 alla Segreteria Tecnica del Patto Territoriale, Palazzo di Città del Comune di Terlizzi, 70038 Terlizzi.
Il plico dovrà riportare l'indicazione "CONTIENE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE DI PROGETTI IMPRENDITORIALI PER IL PATTO TERRITORIALE SPECIALIZZATO PER L'AGRICOLTURA E PESCA DELLA CONCA BARESE".
Non potranno essere prese in considerazione le domande pervenute prima della data di emissione del presente Bando, né quelle pervenute oltre il termine di scadenza di cui sopra.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti gli interessati potranno telefonare allo 08035420306 della stessa Segreteria Tecnica del Patto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.
Copie del Bando, del Modulo di Domanda e degli Allegati, sono disponibili presso le sedi dei Comuni del Patto e sul sito Internet: http://www.tno.it/patti/concabarese.
Obiettivi del Patto territoriale
Gli obiettivi del Patto Territoriale specializzato per l'Agricoltura e la Pesca della Conca Barese inseriti nel Protocollo di Intesa di concerto con i promotori del Patto Territoriale mirano a conseguire i seguenti obiettivi, anche in raccordo con gli indirizzi programmatici regionali, nazionali e comunitari:
1. Innovazione e valorizzazione del settore floricolo ed agro-alimentare sia attraverso interventi diretti che nelle strutture di filiera mediante(obiettivo 1 del Patto Conca Barese):
2. Modernizzazione e riorientamento delle imprese della pesca, sviluppo delle strutture a terra finalizzato a raggiungere parametri di assoluta efficienza nel processo di valorizzazione dei prodotti, in linea con gli indirizzi delle politiche comunitarie di settore mediante: (obiettivo 2 del Patto Conca Barese)
3. Realizzazione di strutture per la salvaguardia dell’ambiente. Ció al fine di un utilizzo anche economico della risorsa ambiente in un percorso ideale "dalla campagna al mare" (obiettivo 6 del Patto Conca Barese);
4. Creazione di un sistema integrato "agro-ittico-alimentare", finalizzato a gestire in modo combinato i tre settori richiamati: (obiettivo 8 del Patto Conca Barese).
Requisiti ed iniziative ammissibili
1. Interventi destinati al miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli
I contributi sono volti a favorire un ampliamento e miglioramento della base produttiva agro-alimentare dell’area del Patto Territoriale.
I comparti di intervento previsti sono:
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo le persone fisiche o giuridiche o le associazioni di tali persone, che sostengono l’onere finanziario dell’investimento.
Non è ammessa la presentazione di più domande a valere su un’unica iniziativa produttiva né la presentazione di un’unica domanda relativa a più iniziative produttive.
Interventi previsti
|
Tipologia di aiuto |
1) |
Investimenti connessi alla tutela dell’ambiente, con la prevenzione degli inquinamenti e con la eliminazione dei rifiuti |
2) |
Investimenti per la realizzazione, ristrutturazione, ammodernamento ed acquisizione di impianti di lavorazione e di stoccaggio di prodotti freschi e trasformati |
3) |
Investimenti per la realizzazione o ristrutturazione di laboratori di analisi finalizzata alla valorizzazione qualitativa ed al miglioramento dello stato sanitario delle produzioni |
4) |
Investimenti per la realizzazione di piattaforme specializzate per la GDO, piattaforme IFCO |
5) |
Acquisto attrezzature d’ufficio ed attrezzature informatiche finalizzate al progetto d’investimento |
6) |
Spese per programmi informatici, telematici, e software finalizzati al progetto d’investimento presentato |
7) |
Spese di acquisto-noleggio mediante leasing, per le attrezzature e i macchinari, senza patto di riservato dominio, con riscatto finale entro 4 anni e comunque entro il termine massimo necessario alla realizzazione del programma |
8) |
Spese per la progettazione tecnica per la definizione ed organizzazione delle attività |
Conformemente alla programmazione regionale di cui all’asse 4, Misura 4.4.2 del Programma Operativo Plurifondo Regione Puglia, sono ammissibili tra gli altri previsti dalla citata normativa i seguenti interventi.
Per il settore olio di oliva sono ammissibili i seguenti interventi:
Sono esclusi:
Per il settore ortofrutta sono ammissibili i seguenti investimenti:
Sono esclusi:
Per il settore vini sono ammissibili solo i seguenti investimenti:
Per i settori citati valgono le ammissibilità, le esclusioni e le limitazioni previste dalla citata decisione Comunitaria 94/173/CE, 96/C29/03, 951/97.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative per:
Per il punto 2) è consentita l’ammissibilità della spesa relativa all’acquisto del terreno purchè di pertinenza all’impianto, ai sensi del punto 4.4 dell’orientamento 98/C74/06.
Le spese si considerano al netto di IVA.
Sono escluse le seguenti spese:
Non sono ammissibili le iniziative di importo inferiore a lire 100 ml e quelle di importo superiore a lire 2.500 ml, considerando complessivamente l'organicità dell'intervento in rapporto al territorio anche in termini di redditività.
Misura delle agevolazioni
Il contributo è concesso sotto forma di sovvenzione in conto capitale.
Le agevolazioni concedibili sono pari al massimo al 75% del costo totale dell’investimento ritenuto ammissibile.
Le agevolazioni sono accordate nel rispetto delle linee direttrici e nel rispetto dei limiti fissati dalla Decisione della Commissione 94/173/CE, Reg.CE 96/C29/03, 98/C74/06, del Reg. CE 951/97, e conformi alle azioni nei settori riportati nel POP Puglia 1994/99.
2. Aiuti a favore della pubblicità dei prodotti agricoli
I contributi sono volti a favorire la valorizzazione delle produzione tipiche dell’area del Patto.
I comparti di intervento sono:
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo unicamente soggetti che rispondono a forme giuridiche associative.
Interventi previsti
La misura persegue gli obiettivi attraverso le seguenti azioni specifiche:
A) |
Pubblicità dei prodotti di qualità e dell’alimentazione sana (nel rispetto dell’art. 30 del Trattato) |
B) |
Promozione delle produzioni tipiche (Reg. 2081/92 e 2082/92) |
C) |
Promozione dei prodotti tradizionali protetti da leggi nazionali o regionali (Atlante del patrimonio gastronomico D.L.vo 173/98, art 8) |
D) |
Promozione dei prodotti biologici (Reg. CEE 2092/91) |
L'azione si svilupperà non solo attraverso l'individuazione e il riconoscimento dei pregi e della tipicità di alcuni prodotti agricoli che caratterizzano l'agricoltura della zona del Patto e che sono legati all'origine geografica, ma anche attraverso la qualificazione dei processi produttivi industriali delle produzioni agroalimentari, la loro certificazione, il loro controllo e la loro tutela, tramite l'istituzione e la gestione di appositi disciplinari di produzione e di commercializzazione, unitamente all'introduzione di sistemi di qualità previsti dalla regolamentazione comunitaria, che garantisce il rispetto di standard qualitativi per tipologia di prodotto attestandone la specificità con un marchio di qualità garantita.
A tal fine saranno seguite due direttrici: l’una comporterà il finanziamento per definire le caratteristiche di qualità e tipicità, per la redazione e il riconoscimento dei disciplinari di produzione a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e a Indicazione Geografica Protetta (IGP), l’altra comporterà il finanziamento dell’attività di progettazione e realizzazione di marchi collettivi di qualità per peculiari produzioni che abbiano ricevuto o sia in corso di acquisizione il riconoscimento ai sensi del Reg. CEE n.2081/92 e n. 2082/92.
L’organizzazione e la realizzazione di un programma di attività promozionali e formative a favore delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche e dei marchi di qualità garantita che rappresentano un fattore importante per favorire la diffusione della cultura della qualità presso produttori e i consumatori per consentire di valorizzare sui mercati il processo di qualificazione intrapreso, informando i consumatori sulle qualità specifiche dei prodotti tipici regionali dell'area.
La promozione del marchio di qualità garantita dovrà essere compatibile con la regolamentazione comunitaria in materia di pubblicità dei prodotti agricoli (87/C302/06), mirata in primo luogo a far conoscere al consumatore le menzioni di origine e di qualità e le normative che lo regolano e lo tutelano, in secondo luogo, a promuovere i prodotti di qualità che rispondono a norme più rigorose e specifiche di quelle previste dalla legislazione comunitaria e nazionale e sottoposte a controlli specifici espletati in armonia alle normative internazionali di qualità ISO 9000.
Pertanto, le azioni promozionali avranno, principalmente un carattere "istituzionale" legate alla diffusione della conoscenza delle denominazioni e alla diffusione del marchio e dei concetti di salubrità, minor impatto ambientale e maggiore sicurezza per i consumatori che lo ispirano e, secondariamente, di promozione commerciale dei prodotti marchiati.
Gli interventi ammissibili riguarderanno:
In dettaglio, le iniziative promozionali riguarderanno:
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative per:
Le spese si considerano al netto di IVA.
Sono escluse le seguenti spese:
Non sono ammissibili le iniziative di importo inferiore a lire 100 ml e quelle di importo superiore a lire 400 ml.
Misura dei contributi
Il contributo è concesso sotto forma di sovvenzione in conto capitale.
Le agevolazioni concedibili sono pari al massimo al 50% del costo totale dell’investimento ritenuto ammissibile, nel rispetto dei limiti fissati dalla regolamentazione degli Stati in materia 87/C302/06, conformi alle azioni nei settori riportati nel POP Puglia 1994/99.
3. Investimenti strutturali nella produzione primaria
L’intervento vuol favorire il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole contribuendo al miglioramento dei redditi agricoli, nonché delle condizioni di vita, di lavoro e di produzione.
I singoli progetti saranno finalizzati a raggiungere gli obiettivi indicati dal Reg. CE 950/97.
I comparti di intervento previsti sono:
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo gli imprenditori agricoli a titolo principale singoli o associati che possiedono i requisiti richiesti dal Reg. CE 950/97 art. 5 e 9.
In particolare il regime di aiuti agli investimenti è limitato alle aziende agricole il cui titolare:
Il regime di aiuti è limitato alle aziende agricole il cui reddito da lavoro per Unità di Lavoro Umana (ULU) è inferiore a 1,2 volte il reddito di riferimento dei lavoratori non agricoli, come dal Reg CE 950/97.
Nel caso di aziende associate almeno i due terzi dei membri devono possedere i requisiti di cui ai comma precedenti.
Non è ammessa la presentazione di più domande a valere su un’unica iniziativa produttiva né la presentazione di un’unica domanda relativa a più iniziative produttive.
Interventi previsti
Sono ammessi alle agevolazioni interventi riguardanti programmi di miglioramento materiale delle aziende agricole, nel rispetto di quanto previsto.
Aiuti alle aziende agricole ai sensi dell’art.12, comma 2, Reg. 950/97 |
A) |
Per la diversificazione delle attività delle aziende agricole, in particolare tramite attività turistiche artigianali o tramite la fabbricazione e vendita diretta dei prodotti ottenuti in azienda |
Aiuti alle aziende agricole ai sensi dell’art.12, comma 3, Reg. 950/97 |
B) |
Costruzione di fabbricati aziendali |
" |
C) |
Opere di miglioramento fondiario |
" |
D) |
Trasferimento per pubblica utilità |
" |
E) |
Investimenti destinati alla protezione e al miglioramento dell'ambiente |
Per gli investimenti citati valgono le ammissibilità, le esclusioni e le limitazioni previste dal Reg. CE 950/97.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative per:
Le spese si considerano al netto di IVA.
Sono escluse le seguenti spese:
Per le iniziative D) ed E) di cui al comma 3, art.12, Reg. 950/97 non sono ammissibili le iniziative di importo superiore a 90.000 ECU per ULU oppure complessivi 180.000 ECU per azienda che richieda un fabbisogno lavorativo superiore ad una ULU.
Per le aziende associate i predetti limiti possono essere aumentate in funzione del numero di aziende associate, fino ad un massimo di 720.000 ECU.
Misura dei contributi
Il valore totale delle agevolazioni, espresso in percentuale del volume d'investimento e il seguente:
|
Tipologia di aiuto |
Zone svantaggiate Direttiva 75/268/Ce |
Altre zone |
A) |
Per la diversificazione delle attività delle aziende agricole, in particolare tramite attività turistiche artigianali o tramite la fabbricazione e vendita diretta dei prodotti ottenuti in azienda |
75% |
35% |
B) |
Costruzione di fabbricati aziendali |
45% (°) |
35% (°°) |
C) |
Opere di miglioramento fondiario |
45% (°) |
35% (°°) |
D) |
Trasferimento per pubblica utilità |
45% (°) |
35% (°°) |
E) |
Investimenti destinati alla protezione e al miglioramento dell'ambiente |
45% (°) |
35% (°°) |
(°) l’intensità massima di agevolazioni è elevabile fino all’80%
(°°) l’intensità massima di agevolazioni è elevabile fino all’70%
4. Impianti di trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca e dell’acquacoltura
L’intervento è finalizzato a promuovere la valorizzazione della pesca filiera tipica dell'area rispetto alle tendenze dei mercati locali, nazionali ed internazionali.
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo gli Operatori del settore della pesca, singoli o associati, Società consortili (anche con omologazione in corso) con l’eventuale partecipazione minoritaria degli Enti Locali, compresi i Consorzi di filiera formati da produttori, trasformatori, trasportatori e commercianti all’ingrosso, nonché le Aziende ittico-conserviere.
Interventi previsti
Sono ammessi alle agevolazioni interventi riguardanti programmi di miglioramento materiale delle aziende, nel rispetto di quanto previsto dal regolamento SFOP 2080/93 e le successive ed ulteriori regolamentazioni in materia di pesca Reg. CE 97/C/100/05, CEE 2468/98.
Tipologia A: Infrastrutture per la raccolta e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura dal momento dello sbarco sino alla fase del prodotto finito ed acquacoltura;
Tipologia B: Riqualificazione di mercati ittici esistenti; attrezzaggio di impianti a terra, compresi quelli per la lavorazione del pescato.
Spese ammissibili
Sono ammesse alle agevolazioni anche le spese per beni acquisiti tramite locazione finanziaria, fermo restando vincolo quinquennale di destinazione del bene stesso all’investimento agevolato. Le spese ammesse ad agevolazione a tale titolo sono pertanto quelle relative ai canoni (al netto dell’IVA) pagati dall’impresa durante il periodo di realizzazione dell’investimento, al netto di interessi, spese ed eventuali quote riferite alla manutenzione ed all’assistenza tecnica contenute nel canone stesso.
Non sono ammissibili:
Misura dei contributi
Le agevolazioni concedibili consistono in un contributo in conto capitale sono pari al massimo al 75% del totale delle spese ammissibili.
Per la tipologia B è previsto un massimale complessivo per intervento pari a 100.000 EURO.
Le agevolazioni sono concedibili nel rispetto dei limiti fissati dalla Decisione della Commissione 94/173/CE, 97/C/100/05, reg. CE 2468/98 e SFOP e/o da altre disposizioni in materia.
5. Nuovi impianti e sperimentazioni in acquacoltura
L’intervento è finalizzato a promuovere il settore dell’acquacoltura, filiera tipica dell'area del Patto, settore che sviluppa l’allevamento o la coltura di organismi acquatici, grazie all'impiego di tecniche particolari (ripopolamento delle acque, nutrimento degli esemplari, difesa dai predatori, ecc.) al fine di aumentare, al di là delle capacità naturali dell’ambiente, la resa degli organismi in questione, che rimangono di proprietà di una persona fisica o giuridica durante tutta la fase di allevamento o di coltura compreso il raccolto.
Destinatari dei contributi
Operatori dell’acquacoltura anche in forma associata.
Interventi previsti
Interventi materiali riguardanti:
Realizzazione di nuovi impianti di acquacoltura e/o maricoltura, progetti di riqualificazione di impianti esistenti che prevedano allevamenti di pregio, insediamento di riproduzione artificiale e svezzamento di specie ittiche marine ad elevato contenuto tecnologico, i lavori di sistemazione o di miglioramento dei circuiti idraulici all’interno delle imprese acquicole, l’acquisto o istallazione di attrezzature di macchinari nuovi e destinati esclusivamente alla produzione acquicola, comprese le imbarcazioni di servizio e le attrezzature di tipo informatico e telematico.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono relative a:
Sono ammesse alle agevolazioni anche le spese per beni acquisiti tramite locazione finanziaria, fermo restando vincolo quinquennale di destinazione del bene stesso all’investimento agevolato. Le spese ammesse ad agevolazione a tale titolo sono pertanto quelle relative ai canoni (al netto dell’IVA) pagati dall’impresa durante il periodo di realizzazione dell’investimento, al netto di interessi, spese ed eventuali quote riferite alla manutenzione ed all’assistenza tecnica contenute nel canone stesso.
Non sono ammissibili:
- le spese per immobili destinati ad uffici.
- le spese di parte corrente e di gestione o comunque non riconducibili alle categorie di cui sopra e quelle relative all’I.V.A. .
Misura dei contributi
Le agevolazioni consistono in un contributo in conto capitale per il 60% del totale delle spese ammissibili, con un massimale per intervento pari a 375.000 EURO.
Le agevolazioni sono accordate nel rispetto delle linee direttrici del 23/3/97 (97/C/100/05) e del reg. CE 2468/98 e SFOP e/o da altre disposizioni in materia.
6. Attrezzature portuali
Gli investimenti devono presentare un interesse per l’intera comunità del porto e contribuire allo sviluppo generale dello stesso e al miglioramento dei servizi offerti ai pescatori.
Tali investimenti devono riguardare in particolare impianti ed attrezzature destinati:
Destinatari dei contributi
Possono beneficiare del contributo gli Operatori del settore della pesca, singoli o associati, Società consortili (anche con omologazione in corso) con l’eventuale partecipazione minoritaria degli Enti Locali, compresi i Consorzi di filiera formati da produttori, trasformatori, trasportatori e commercianti all’ingrosso, nonché le Aziende ittico-conserviere.
Interventi previsti
Interventi materiali volti a migliorare le condizioni di igiene e di salute dell’uomo o degli animali e la qualità dei prodotti o a ridurre i danni all’ambiente.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono relative a:
Sono ammesse alle agevolazioni anche le spese per beni acquisiti tramite locazione finanziaria, fermo restando vincolo quinquennale di destinazione del bene stesso all’investimento agevolato. Le spese ammesse ad agevolazione a tale titolo sono pertanto quelle relative ai canoni (al netto dell’IVA) pagati dall’impresa durante il periodo di realizzazione dell’investimento, al netto di interessi, spese ed eventuali quote riferite alla manutenzione ed all’assistenza tecnica contenute nel canone stesso.
Non sono ammissibili:
- le spese per immobili destinati ad uffici.
- le spese di parte corrente e di gestione o comunque non riconducibili alle categorie di cui sopra e quelle relative all’I.V.A. .
Misura dei contributi
Le agevolazioni consistono in un contributo in conto capitale per il 75% del totale delle spese ammissibili.
Le agevolazioni sono accordate nel rispetto delle linee direttrici del 23/3/97 (97/C/100/05) e del reg. CE 2468/98 e SFOP e/o da altre disposizioni in materia.
Criteri di selezione delle iniziative imprenditoriali e graduatorie di merito
Le iniziative istruite positivamente, saranno oggetto di apposita graduatoria, formulata sulla base dei punteggi attributi ai seguenti indicatori:
Ai fini del calcolo del presente indicatore, il capitale proprio da investire nell’iniziativa non può essere superiore alla differenza tra il totale dell’investimento e l’agevolazione richiesta (riportati in D6 della Scheda Tecnica);
Per occupati attivati dall’iniziativa si intende la differenza tra gli occupati medi annui a regime e gli occupati medi annui relativi all’anno precedente la presentazione della domanda;
E’ attribuito un punteggio pari a 10 alle iniziative presentate da: Cooperative, associazioni dei produttori, costituite in misura non inferiore al 51% da produttori agricoli singoli o associati; Società di capitali le cui quote di partecipazione spettino, in misura non inferiore al 51%, a produttori agricoli a titolo principale e/o coltivatori diretti singoli o associati; Società di persone costituite in misura non inferiore al 51% da produttori agricoli a titolo principale e coltivatori diretti singoli e/o associati. Per le iniziative non presentate dalle tipologie precedentemente descritte verrà attribuito un punteggio pari a 9;
E’ attribuito un punteggio fino a punti 10 ai progetti che prevedono interventi per una organica politica della qualità ambientale dell’impresa e per il riciclo dei sottoprodotti o residui di lavorazione nonché l’eliminazione o la depurazione dei rifiuti. Il punteggio sarà attribuito a seconda delle informazioni tecniche ed economiche che l’impresa fornirà esplicitamente nella Scheda tecnica allegata al modulo di domanda;
Saranno attribuiti punti 10 ai progetti che prevedono investimenti che prevedono in modo significativo l’impiego di materie prime provenienti da agricoltura biologica ai sensi del Reg. CEE 2092/91. Per le altre iniziative verranno attribuiti 9 punti);
Il punteggio è ottenuto calcolando i valori degli indicatori normalizzati relativi agli indicatori 1, 2, 3,4,5 e 6 suddetti mediante la seguente formula:
Ini = (Ii - M) / D
Dove: Ini= valore normalizzato per l'iniziativa n dell'indicatore i (i=1,2,3,4,5,6)
Ii = valore da normalizzare del singolo indicatore
M = media degli n valori da normalizzare (pari a quelli delle iniziative)
D = deviazione standard.
La somma algebrica degli indicatori normalizzati fornirà il punteggio finale ottenuto dall'iniziativa e determinerà la posizione della stessa nella graduatoria che conterrà i progetti di investimento da proporre al finanziamento.
Documentazione da allegare alla domanda
La documentazione di richiesta di agevolazioni dovrà essere corredata di:
- la seconda, analitica e numerica con riferimento all’azienda nel suo complesso. che sviluppi alcuni prospetti relativi ai conti economici, ai flussi di cassa, alle attività e passività, alle fonti ed agli impieghi, per ciascun esercizio, dagli ultimi consuntivi precedenti la sottoscrizione della domanda di agevolazione a quello di entrata a regime dell’iniziativa da agevolare;
Disposizioni finali
Il Modulo di domanda di richiesta di agevolazioni, la Scheda Tecnica e gli Allegati devono intendersi parte integrante del presente Bando.
Il trattamento dei dato acquisiti in fase istruttoria avverrà nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 675/96.
Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Bando, valgono le discipline e i Regolamenti CE 950/97, 951/97, 952/97, 2468/98, 2328/91, SFOP 2080/93, POP Puglia 94/99, la Decisione della CE 94/173/CE, 96/C29/03, 87/C302/06 e gli orientamenti comunitari in materia 96/C/29/03 e 87/C302/06 e successive modificazioni e integrazioni, ed in particolare le disposizioni attuative dei Patti Territoriali e le eventuali ulteriori disposizioni integrative che i Ministeri competenti potrebbero emanare.
Terlizzi, 18 agosto 1999
Patto Territoriale della Conca Barese
Il Coordinatore
Prof. Guglielmo Minervini
(Sindaco di Molfetta)