Il contesto economico dell’agricoltura del territorio del
Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari
Analisi della struttura del comparto. Punti di forza e di debolezza
L’agricoltura del territorio interessato dal Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari, nell’ambito della provincia di Bari, mostra performance del settore agricolo di grande interesse.
L’analisi dei dati percentuali sul valore aggiunto indicano che mediamente l’agricoltura nella Terra di Bari, ma ciò vale anche per tutta la Puglia, conta di più rispetto alle altre province del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Infatti, se in Italia l’incidenza dell’agricoltura è del 3,5%, nel sud è del 6,3% e in Puglia e nella provincia barese circa del 7,5%. Alla stessa maniera, pur non potendo con precisione elaborare il dato dei comuni che insistono nel territorio del Patto, si può ragionevolmente affermare la similarità dei dati appena esposti.
L’agricoltura è importante anche sotto il profilo occupazionale. Significativo è, infatti, il numero degli operai agricoli occupati dalle aziende. Questo dipende dalla specificità degli ordinamenti colturali più diffusi nella regione che necessitano di un maggiore apporto di manodopera.
Negli ultimi anni, però, si registra un forte calo degli occupati dovuto essenzialmente alla trasformazione in atto nelle aziende agricole: per ristrutturazione ad elevato livello tecnologico nelle grandi aziende o per disimpegno a causa di perdita di competitività nelle piccole. Entrambe le situazioni determinano trend negativi sull’occupazione.
La parcellizzazione fondiaria rappresenta sicuramente un altro punto di debolezza: l’incidenza delle aziende fino a 5 ettari di SAU è di circa l’84%. Le piccole dimensioni limitano fortemente le possibilità competitive delle aziende, sia perché aumentano i costi e sia perché la produzione poco concentrata è difficile da commercializzare.
L’indotto agroalimentare non è ancora adeguatamente sviluppato considerate le sue potenzialità.
La maggioranza delle industrie alimentari dei comuni del Patto si occupa prevalentemente della prima trasformazione dei prodotti, con scarso impiego di tecnologie avanzate. Conseguentemente si ottengono produzioni a basso valore aggiunto e con limitati contenuti di servizio.
Di positivo c’è da segnalare, però, che molte imprese artigianali realizzano prodotti di "nicchia" caratterizzati da un’elevata qualità e tipicità che sempre di più vengono apprezzate dai mercati anche extracomunitari.
Minacce e opportunità
Lo scenario generale economico e politico crea contemporaneamente elementi di minaccia e opportunità per il settore agricolo di non poco conto.
Da un lato si sta sempre più attenuando l’effetto protettivo delle politiche agricole della Unione Europea. Il mercato è globale, senza barriere doganali, con la conseguente competizione con le produzioni di altri paesi realizzata a costi più bassi.
Queste premesse non lasciano gli operatori tranquilli, in un momento in cui c’è bisogno, per essere competitivi, proprio di maggiori investimenti per la riduzione dei costi di riduzione e, soprattutto, per il miglioramento della qualità, per la creazione di nuovi prodotti più vicini alle esigenze del mercato, nonché di una nuova organizzazione della commercializzazione.
Purtroppo, questi mutamenti delle condizioni politiche ed economiche generali trovano spesso impreparati la maggioranza degli operatori. Il sistema agricoltura (cioè gli agricoltori, gli operai, le istituzioni competenti), si è adagiato su vecchi standard lasciando che diffusamente si sia irrigidita la struttura dei costi di produzione e che ci si allontanasse dalle richieste dei nuovi mercati.
C'è da constatare, inoltre, che sono stati compiuti pochissimi passi in avanti nella trasformazione: i produttori sono possessori della materia prima, ma il valore aggiunto e per lo più ad appannaggio degli industriali (spessissimo non della nostra regione).
Individuazione delle principali aree e settori di intervento
Occupiamoci più nel dettaglio territoriale dell’area del Patto dell'Area Metropolitana di Bari, per analizzare i singoli comparti, a nostro avviso più significativi nel territorio del patto, insieme alle prospettive e alle azioni proposte.
L’area in questione, comprendente sia i comuni della costa che quelli dell'interno si caratterizzano per la presenza di un'agricoltura intensiva principalmente contraddistinta da:
Obiettivi, priorità e tipologie di intervento
Per tali comparti produttivi si possono condividere gli stessi obiettivi indicati dal MIPA nella programmazione dei fondi strutturali 2000-2006:
Questi obiettivi costituiscono la strategia di base per far fare all'agricoltura del territorio del patto quel salto di qualità necessario per conquistare e far rimanere nel nostro territorio maggiori quote di valore aggiunto che ora prende altre destinazioni. E’ oggi acclarato che nel mercato globale gli interventi di innovazione sono gli unici che possono garantire la competitività delle aziende.
Nello specifico lavoro di animazione svolto sul territorio per sensibilizzare gli operatori agricoli delle nostre associazioni alle finalità del patto territoriale, sono emerse idee, progetti, esigenze, proprio nella direzione degli obiettivi appena sopra esposti.
In particolare le progettualità e le disponibilità ad investire degli imprenditori si possono agevolmente sintetizzare attraverso la rappresentazione di tre fondamentali direttrici.
La prima, l’ortofrutticoltura, dove sono preponderanti le idee di ampliamento della infrastrutturazione tecnica e logistica per la prima lavorazione e trasformazione dei prodotti. Contemporaneamente gli operatori intendono associare interventi volti alla professionalizzazione della fase della commercializzazione, oggi ancora troppo carente, con riguardo al mercato estero e della grande distribuzione.
La seconda direttrice di attività riguarda una serie di interventi a monte della filiera olivicola, per la quale si necessitano investimenti in meccanizzazione, irrigazione e ammodernamento degli impianti per il miglioramento degli standard di qualità.
La terza direttrice di interventi si sintetizza nell’esigenza del rafforzamento della filiera olivicola negli snodi della trasformazione e commercializzazione dell’olio, così come per l'olivicoltura da mesa. Ci sono, infatti, richieste di interventi sia per il miglioramento delle strutture produttive dei frantoi a favore della qualità, che nello studio di efficaci strumenti di commercializzazione.
Proposte di interventi infrastrutturali
Alla luce delle considerazioni svolte, già riteniamo individuate tracce per la realizzazione di interventi infrastrutturali nella direzione di una migliore offerta di servizi pubblici o pubblico-privati per il settore agricolo.
In particolare si considerano prioritari azioni a supporto della consulenza e dell'assistenza tecnica agli operatori del settore, nonché la realizzazione di apposite strutture a disposizione delle imprese come centri di imbottigliamento, strutture per il trattamento post raccolta dell'uva da tavola e centri di orientamento alla commercializzazione.
In sintesi, i principali fattori di sviluppo dell’agricoltura nel territorio del patto territoriale dell'area metropolitana di Bari, sono:
Confagricoltura
Michele Distefano
Bari, 6-7-99