Protocollo d'intesa
PATTO TERRITORIALE SPECIALIZZATO
PER L'AGRICOLTURA E LA PESCA
"CONCA BARESE"
dei comuni di
Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terlizzi
12 luglio 1999
La deliberazione dell'11 novembre 1998 (G.U. n. 4 del 7 gennaio 1999), in attuazione dell'articolo 10 del decreto legislativo del 30 aprile 1998, n.173 (deliberazione n. 127/98), estende gli strumenti previsti per la programmazione negoziata all'agricoltura ed alla pesca, colmando un vuoto determinato dalla precedente esclusione (deliberazione CIPE del 21 marzo 1997 punto 2.1.) e consentendo lo sviluppo più omogeneo dell'area Conca Barese. La stessa delibera, tuttavia, al punto 4. subordina tale estensione alla programmazione negoziata dell'agricoltura e della pesca all'esito della notifica alla Commissione europea nelle parti normative soggette a disposizioni comunitarie. Allo stato attuale si è in attesa del parere favorevole della Commissione.
Il presente documento di Protocollo di Intesa del "Patto Territoriale Conca Barese specializzato per l'agricoltura e la pesca" (nel seguito indicato come Patto specializzato), conclude la fase di concertazione tra i soggetti sottoscrittori così come disposto dalla Delibera CIPE del 21.3.97 al punto 2.10.1.a.
Esso è sottoscritto dai sindaci dei sette Comuni già promotori del Patto Territoriale Conca Barese, dalle Rappresentanze delle OO.SS., delle Associazioni di Categoria, degli Enti Pubblici interessati, delle Banche.
Il presente protocollo d'intesa è scaturito:
Il Patto Territoriale Conca Barese raccoglie le aree dei comuni di Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terlizzi.
Obiettivo primario del Patto Conca Barese è quello di favorire, attraverso la concertazione, lo sviluppo economico del territorio, al fine di aumentarne l’occupazione, il reddito prodotto e la qualità della vita.
Gli obiettivi fissati sono i seguenti:
1. innovazione e valorizzazione del settore agro-alimentare sia attraverso interventi diretti che nelle strutture di filiera (trasformazione, etc.);
2. modernizzazione e riorientamento delle imprese della pesca, sviluppo delle strutture a terra (commercializzazione, conservazione, manipolazione e trasformazione dei prodotti) finalizzato a raggiungere parametri di assoluta efficienza nel processo di valorizzazione dei prodotti, in linea con gli indirizzi delle politiche comunitarie di settore;
3. realizzazione e potenziamento delle infrastrutture destinate ai trasporti, alle comunicazioni e agli insediamenti produttivi;
4. sviluppo ed innovazione nel settore manifatturiero;
5. incentivazione delle iniziative che, nell’ambito degli strumenti normativi esistenti tipo "contratto di programma", possano far decollare progetti di sviluppo del "sistema" delle piccole e medie imprese del territorio;
6. realizzazione di strutture per la salvaguardia dell’ambiente. Ció al fine di un utilizzo anche economico della risorsa ambiente in un percorso ideale "dalla campagna al mare";
7. sviluppo del turismo sia attraverso la realizzazione di apposite infrastrutture che il recupero e valorizzazione dell’ingente patrimonio storico, artistico e culturale;
8. creazione di un sistema integrato "agro-ittico-alimentare", finalizzato a gestire in modo combinato i tre settori richiamati.
L'obiettivo ultimo, perciò, è quello di armonizzare i vari interessi e di ricercare le azioni adeguate ai bisogni della comunità attraverso la definizione di un complesso di iniziative concrete che possono essere misurate ed identificate nelle schede progettuali.
Il Patto Territoriale Conca Barese è stato promosso, con la sottoscrizione di un primo documento d'intenti il 28 settembre 1996, dai Comuni di Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi ed integrato con la partecipazione del Comune di Palo del Colle con delibera di C.C. n.94 del 8/10/97.
Dopo la firma di tale documento i Comuni e gli altri sottoscrittori (Sindacati, Banche, Enti ed Associazioni di categoria) hanno attivato una fase di sensibilizzazione e di ascolto del territorio che ha portato alla raccolta di 210 idee imprenditoriali di sintesi e di 21 possibili interventi infrastrutturali a supporto dello sviluppo del territorio (utilizzando la modulistica a suo tempo predisposta dal CNEL).
Il Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 6/11/97 a conclusione della fase di concertazione tra le parti sociali, nella quale sono stati individuati sia gli obiettivi del Patto Territoriale, nonché gli impegni e gli obblighi di ciascun sottoscrittore, sono stati inviati, con l’elenco delle idee imprenditoriali/infrastrutturali raccolte al Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica in data 3-12-97.
Il percorso individuato ha realizzato una vera costituzione dal basso di ipotesi di sviluppo dell’area territoriale.
La delibera CIPE del 21/3/97 ha individuato gli interventi ammissibili nei settori dell'industria, agroindustria, servizi, turismo ed apparato infrastrutturale.
La fase di ascolto ha raccolto molte iniziative imprenditoriali afferenti ai settori primari dell’agricoltura e della pesca escluse dalla delibera stessa.
Nel mese di ottobre del 1998 i Soggetti Promotori hanno raccolto tramite bando pubblico le schede progettuali delle imprese interessate a richiedere le agevolazioni in relazione allo sviluppo di iniziative imprenditoriali nell’ambito del Patto Territoriale.
Il raggruppamento temporaneo di impresa composto da Finpuglia e Tecnopolis, soggetto incaricato dell'istruttoria tecnico-amministrativa del Patto, ha valutato complessivamente 92 richieste di agevolazioni presentate da privati.
Di queste, 8 richieste di agevolazioni appartenenti al comparto agricolo (importanti in termini di investimenti e di nuova occupazione da produrre) sono state escluse dalla successiva fase di istruttoria.
Il Banco di Napoli, soggetto incaricato dell'istruttoria bancaria, ha valutato complessivamente 53 iniziative imprenditoriali ed a conclusione positiva della fase ha inviato tutta la documentazione al Ministero del Tesoro, del Bilancio e della P.E..
In data 31 maggio 1999 è stata definita dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della P.E. la graduatoria relativa al bando di cui alla delibera CIPE n.11 del 19 febbraio 1999. Il Patto Conca Barese, nella citata graduatoria, si è classificata al 7 posto.
Gli investimenti ammissibili ammontano a 52,148 mld con una quota di cofinanziamento a carico dello stato di 35,380 mld. Le iniziative imprenditoriali approvate sono state 27 che determineranno un incremento occupazionale di 136 unità.
Alla data è in fase di costituzione una società consortile mista, denominata "Consorzio per lo sviluppo dell'area Conca Barese" che ha come scopo principale" ………. quello di rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti aderenti al Patto, nell'ambito delle previsioni normative nazionali ed europee sui Patti territoriali, concernenti tutti i settori previsti dalle stesse, promuovendo e favorendo lo sviluppo integrato del territorio, secondo le indicazioni di carattere strategico contenuto nel Patto territoriale…..".
L'area del Patto territoriale con una popolazione di circa 270.000 abitanti di cui oltre il 7% interessata da attività agricole, della pesca ed agroindustriali si caratterizza per la presenza soprattutto di:
Oliveti prevalentemente specializzati, mandorleti, ortofrutticoltura (in particolare orticoltura, cerasicoltura, viticoltura da mensa), viticoltura da vino, floricoltura, florovivaismo e vivaismo, pesca ed itticoltura.
Questi comparti necessitano di interventi specifici di ristrutturazione, ammodernamento e creazione di nuove strutture, di diversificazione varietale, di meccanizzazione, di concertazione dell'offerta e di miglioramento delle condizioni di commercializzazione dei prodotti, con particolare attenzione a tutte quelle tecniche di salvaguardia dell'ambiente.
Il Patto Conca Barese, copre un'area dalle notevoli potenzialità di sviluppo non solo per l'agricoltura e la pesca, in senso lato, ma anche per il settore agroindustriale, zootecnico ed agrituristico. Tali potenzialità concorrono all'integrazione (ed allo sviluppo) di altri settori produttivi e dei servizi collegati.
Tuttavia queste potenzialità sono influenzate da:
La deliberazione CIPE dell'11 novembre 1998 indica che l'estensione al settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura degli strumenti di programmazione negoziata deve essere particolarmente finalizzata a:
Alla luce della sintetica elencazione delle vocazioni produttive e dei fattori limitanti dell'area Conca Barese, esposti al punto 4 del presente Protocollo d'Intesa e con riferimento agli obiettivi generali di sviluppo già fissati dal Patto Conca Barese e riportati al punto 3, il Patto Territoriale specializzato intende perseguire i seguenti obiettivi specifici, anche in raccordo con gli indirizzi programmatici regionali, nazionali e comunitari:
I sottoscrittori del presente protocollo d'intesa si impegnano a sottoscrivere incondizionatamente il Patto territoriale entro 60gg. dal decreto di approvazione del Patto stesso ed inoltre si impegnano secondo le specificazioni che seguono.
Enti Locali e soggetti pubblici
Premesso:
Le Amministrazioni si impegnano a:
Associazioni di categoria
Le Associazioni di categoria si impegnano a:
Organizzazioni sindacali
Banche e istituti finanziari
Le banche e gli istituti finanziari, nei limiti dei loro statuti, assumono l'impegno a:
I sottoscrittori del Patto Territoriale si impegnano a delegare il compito del coordinamento e dell'attuazione degli interventi del Patto specializzato, alla costituenda società denominata Consorzio per lo sviluppo dell'area Conca Barese, contemporaneamente i sottoscrittori del Patto si impegnano a costituire l'Associazione del Patto Territoriale Conca Barese con funzioni di indirizzo, verifica e controllo degli obiettivi concordati.
I sottoscrittori del Protocollo di Intesa
Copia di questo documento viene inoltrato alla Regione Puglia secondo le disposizioni normative attuali sulla programmazione negoziata, allo scopo di verificarne la congruità e la convergenza con la programmazione regionale in materia di agricoltura e pesca.
Alla data del presente documento hanno espresso formale atto di promozione del Patto specializzato e lo hanno sottoscritto i seguenti soggetti:
AMMINISTRAZIONI COMUNALI
ORGANIZZAZIONI SINDACALI
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
ENTI
BANCHE
Come segue