Sintesi della riunione svolta a Tecnopolis il 22.7.99 tra le organizzazioni di categoria del settore dell'agricoltura, per la concertazione sugli obiettivi prioritari per il Patto Polis.
Presenti: Sig. A. Sgaramella CGIL, sig. L.Romanò CISL, sig. Liuzzi UIL, sig. P. Tarantini Coap/Coldiretti, sigg. I. Spezzacatena e D. Renna Ass. Agric. Reg. Puglia, sigg. G. Porcelli e M. Distefano Confagricoltura, sig. L. Dibello Segr. Patto Polis, sigg. N. Sciacovelli e T. Maggiore Tecnopolis.
Illustrati i motivi dell'incontro si apre il dibattito. Questa riunione avvia la fase di concertazione per la definizione del protocollo di intesa per l'agricoltura del Patto Polis. Sciacovelli richiama tutti a focalizzarsi sugli obiettivi prioritari da porre alla base del patto e di dar seguito alla concertazione anche in assenza di un quadro normativo certo e definito.
Vengono resi disponibili i contributi che Confagricoltura e Coldiretti hanno già predisposto per altri patti e che devono essere condivisi almeno sulle questioni di carattere regionale. Contributi specifici in relazione alle caratteristiche e ai bisogni specifici del territorio del Sud-Est barese saranno forniti nel seguito.
- Ass. Reg. Agric. (Spezzacatena): ricorda le difficoltà legate al fatto che ad oggi la Commissione europea non ha dato l'assenso per gli interventi nel settore dell'agricoltura e della pesca e che l'iniziativa presenta notevoli rischi.
- Coap/Coldiretti (Tarantini): la concentrazione delle produzioni tipiche è elevata. Abbiamo difficoltà a proporci sul mercato per la dimensione delle strutture. E' necessario investire sulle colture protette. Il patto dovrebbe sostenere la promozione e la qualificazione della produzione per superare la concorrenza sul prezzo degli altri paesi mediterranei. In Emilia-Romagna è stata avviata una esperienza di promozione dei prodotti tipici attraverso iniziative a carattere familiare che si sono mostrate eccellenti. E' necessario salvaguardare le biodiversità e l'occupazione, e limitare o coordinare l'acceso alle risorse del Patto, evitando che una o poche iniziative possano assorbirle tutte. Si deve operare per la valorizzazione dei prodotti e la loro commercializzazione, specie per quelli più a rischio (ciliegio, mandorlo, pero, ecc.).
- Ass. Agric. Regione Puglia (Renna): la regione ha predisposto un Piano Regionale per l'agricoltura che è in corso di approvazione. E' necessario rifarsi alle linee ivi indicate per selezionare le azioni più appropriate da portare avanti nel Sud-Est barese. E' d'obbligo puntare su pochi interventi sui quali concentrare le risorse.
- Confagricoltura (Porcelli): Siamo d'accordo sulla concentrazione dell'offerta ma non ci sono margini per grossi interventi strutturali e infrastrutturali. Si possono solo promuovere piccoli interventi mirati nel settore dell'agro-industria così come nella promozione e valorizzazione delle produzioni. E' importante che la concertazione di base sposi le indicazioni della programmazione regionale.
- CGIL (Sgaramella): Non sono poche le difficoltà e le incertezze che insistono sull'avvio di questo patto per l'agricoltura. Meglio sarebbe stato se questo patto avesse avuto un respiro provinciale. Invita ad ampliare il coinvolgimento, chiamando al tavolo della concertazione anche la provincia di Bari e altre associazioni di categoria che non sono state convocate.
- CISL (Romanò): Propone attenzione su quattro punti: 1.Attenzione al mercato del lavoro nel settore, dove c'è grande frammentazione e sacche di lavoro irregolare; 2.il miglioramento in agricoltura deve produrre nuova occupazione che i sindacati vogliono constatare con mano; 3.gli imprenditori devono garantire una ricaduta positiva in termini di redditività e di tipologie di progetti presentati. Le infrastrutture dovrebbero essere orientate a favorire la commercializzazione, lo stoccaggio, la conservazione, ecc., ma su questo devono esprimersi le amministrazioni; 4.bisogna puntare sulla valorizzazione dei prodotti tipici.
- Segr. Patto (Di Bello): occorre elaborare una proposta organica di protocollo di intesa e di bando sui quali lavorare per rendere più fruttuosi gli incontri e raggiungere rapidamente un risultato. Chiede che per il prossimo incontro si possa contare su un elaborato scritto da emendare ed integrare.