Situazione delle iniziative in corso
(Alla data del 22/10/1999)
Le procedure per l’erogazione dei 60 miliardi assegnati al Patto Territoriale di Bari sono state avviate ai primi di ottobre. Presso Tecnopolis, che assicura l’assistenza tecnica, sono tuttora in corso gli incontri con le imprese destinatarie dei contributi. Vengono riferiti i risultati della valutazione dei progetti (effettuata dal Banco di Napoli) e viene illustrata la documentazione necessaria ad ottenere l’erogazione. La società Patto Territoriale dell’Area Metropolitana di Bari Spa è pronta ad inoltrare le richieste di volta in volta che perverranno i documenti di un numero significativo di imprese. Al 22/10, per una sola impresa era già tutto pronto. La Cassa Depositi e Prestiti risulta in grado di disporre l’accreditamento delle somme entro 2 o 3 settimane. Dai dati forniti dal Ministero si rileva che, al 7/10/99, in tutta Italia, solo 7 Patti Territoriali avevano avviato le erogazioni. Di questi, nessuno della Puglia.
La società non ha avviato in precedenza le procedure per l’erogazione,
perché era in attesa dell’emanazione di un Decreto ministeriale
di attuazione di una norma introdotta con il Collegato alla Finanziaria
1999. A modifica delle disposizioni originarie, in essa è previsto
che la gestione delle erogazioni avvenga a cura del Soggetto Responsabile,
anziché mediante la Cassa DD.PP. Il Decreto, annunciato per i primi
di settembre, è finalmente pronto. Secondo il Ministero, l’avvio
delle erogazioni con la Cassa DD.PP. non impedirà, nel seguito,
che le erogazioni successive avvengano a cura della società Soggetto
Responsabile.
Per il Protocollo Aggiuntivo (che costituisce il completamento del Patto Territoriale, nel limite delle risorse a disposizione), il Ministero del Tesoro ha comunicato, in data 28/9/99, che in via generale (quindi, per il Patto di Bari e per tutti gli altri Patti Territoriali) la presentazione è subordinata a erogazioni sul Patto già finanziato di ammontare almeno pari al 50 per cento della prima quota anticipabile. Per questo motivo, nell’attesa che per il Patto di Bari si verifichi tale condizione, il Banco di Napoli ha dovuto sospendere la valutazione dei progetti pubblici e privati, che erano stati selezionati da Tecnopolis.
In proposito, va rilevato che il Ministero ha fornito l’informazione
a soli 12 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle
richieste di finanziamento. La condizione posta, peraltro, non trova alcun
riscontro nella vigente normativa di riferimento.
Il Patto specializzato per il Turismo, dopo la selezione dei progetti
a cura di Tecnopolis, è stato oggetto dell’istruttoria a cura di
un pool di banche costituito da Mediosud (capofila), Banca Nazionale del
Lavoro e Mediocredito Toscano. Al momento è all’esame del Ministero
del Tesoro che, entro il 30/11/99, pubblicherà la graduatoria elaborata
in base agli indicatori previsti dalla normativa, calcolati per ciascun
Patto.
Per il Patto specializzato per l’agricoltura, mentre era in corso la presentazione delle domande da parte dei soggetti interessati, si è appreso che un emanando Decreto del Ministero del Tesoro, di concerto con il Ministero delle Risorse Agricole, avrebbe stabilito criteri e modalità di valutazione dei progetti d’investimento. In questa prospettiva, il Ministero del Tesoro ha invitato le banche a non assumere incarichi per l’istruttoria.
Nella situazione illustrata, i progetti pubblici e privati d’investimento non sono stati neppure selezionati da Tecnopolis, né sono stati inoltrati all’istruttoria bancaria, prevista a cura del pool di banche costituito da Mediocredito Toscano (capofila), Banca Nazionale del Lavoro e Mediosud.
Come per il Protocollo Aggiuntivo, quindi, il Patto Agricolo non è stato inviato a Roma. Secondo le informazioni fornite dal Ministero del Tesoro, il Bando previsto dalla Delibera Cipe del 9/6/99, deve quindi ritenersi praticamente annullato. Nel mese di marzo o di aprile del prossimo anno, potrebbe essere pubblicato un nuovo Bando.