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Roma, 22 giugno 2000
Le iniziative per l’accelerazione
delle politiche per lo sviluppo
Con la delibera relativa alla politica
di programmazione negoziata adottata oggi dal Comitato interministeriale
per la programmazione economica (CIPE), si compie un importante, ulteriore
passo nel complessivo riordino dell’intero campo delle politiche di sviluppo,
per accelerarne l’applicazione e consentire che esse abbiano la massima
efficacia nel minor tempo possibile.
La delibera CIPE, infatti, fa seguito
ad una serie di altri importanti atti:
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la direttiva del Ministro del Tesoro
che ha definito compiti e scadenze a cui gli uffici dovranno attenersi
per la piena operatività delle strategie per le politiche di sviluppo;
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la costituzione dell’Unità per
la finanza di progetto;
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l’individuazione del nuovo capo del
Dipartimento per le politiche di sviluppo;
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la definizione delle modalità di
collaborazione con la società Sviluppo Italia;
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l’adozione del regolamento che
disciplina l’individuazione del responsabile unico e del soggetto responsabile
del contratto d’area e del patto territoriale, le loro modalità
di finanziamento e i criteri per la revoca delle agevolazioni.
Ecco in sintesi il piano di lavoro elaborato
dal Ministero del Tesoro per le politiche di sviluppo:
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Disposizioni generali
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Il regolamento che disciplina l’individuazione,
la costituzione ed il finanziamento del responsabile unico del contratto
d’area e del soggetto responsabile del patto territoriale, le modalità
di finanziamento dei patti territoriali e dei contratti d’area nonché
i criteri per la revoca delle agevolazioni ha la funzione di definire un
quadro operativo certo per facilitare l’azione di tutti gli operatori.
Il regolamento si applica ai soli patti le cui iniziative imprenditoriali
siano finanziate con fondi statali. Per quanto riguarda i patti le cui
iniziative sono finanziate con fondi statali regionali, l’applicazione
del decreto avverrà solo in assenza di un apposito regolamento regionale.
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Il Ministero preparerà, entro l’estate,
le regole per la regionalizzazione dei patti e, d’intesa con il Ministero
dell’Industria, Commercio e Artigianato, definirà le modalità
di attuazione dei bandi territoriali della legge 488/92 rivolti ai patti
territoriali o ai contratti d’area.
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Con la delibera di oggi, il Cipe ha, infine,
emanato alcune disposizioni in ordine a: (a) l’ammissibilità delle
spese sostenute per l’acquisto di beni in regime di locazione finanziaria;
(b) le modalità di erogazione delle
relative agevolazioni;
(c) il riconoscimento quali spese ammissibili
degli oneri per le fidejussioni e per gli accertamenti finali sulle iniziative
realizzate.
2. Patti territoriali di prima generazione
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Il Cipe, con la delibera di oggi, ha abrogato
il termine quadriennale di durata dei patti, prevedendolo solo come termine
per il completamento dei singoli investimenti. Ciò permetterà
il riutilizzo delle risorse provenienti dalla rimodulazione.
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In base alla delibera CIPE del 17 marzo
2000, possono essere dichiarate decadute dai competenti uffici del Ministero
le iniziative che non abbiano prodotto la documentazione integrativa richiesta
entro il 1° luglio 2000. Ciò allo scopo di avviare la rimodulazione.
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Gli uffici competenti del Ministero provvederanno
nei prossimi giorni a sollecitare in proposito i soggetti responsabili
e a definire le regole del processo di rimodulazione delle risorse, adottando
per le iniziative conseguenti alla rimodulazione, le regole vigenti per
i patti di seconda generazione. Le risorse rinvenienti dalle dichiarazioni
di decadenza delle iniziative saranno riassegnate ai patti di origine che
dovranno provvedere alla rimodulazione entro il 31 dicembre 2000.
3. Patti territoriali di seconda generazione
a) Bando del 30 novembre 1998 e
successivi
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Il Cipe, con delibera di oggi, ha stabilito
che il procedimento di revoca delle iniziative possa essere attivato dai
competenti uffici del Ministero entro 16 mesi dalla data dei trasmissione
alla Cassa Depositi e Prestiti del relativo patto territoriale. Per le
iniziative inserite nei patti di cui si sia resa necessaria la notifica
alla UE , il termine decorrerà dalla data di ricezione della autorizzazione
comunitaria.
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Gli uffici competenti del Ministero provvederanno
a rendere note ai soggetti responsabili le disposizioni che riguardano
le revoche e attiveranno, non appena possibile, le relative procedure.
Le risorse rinvenienti dalle dichiarazioni di decadenza delle iniziative
potranno anche essere riassegnate ai Patti di origine in presenza, fra
l’altro, di rigide condizioni di cantierabilità .
b) Bando del 10 aprile 1999
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Gli uffici competenti del Ministero avvieranno
nelle prossime settimane l’attività di monitoraggio, verificheranno
le cause che eventualmente ostacolano l’avvio delle iniziative ancora ferme
e il regolare svolgimento di quelle che stentano a tenere il passo con
le previsioni progettuali, solleciteranno la presentazione di formali rinunce
dei soggetti imprenditoriali.
c) Bando del 10 ottobre 1999
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Gli uffici competenti del Ministero, entro
giugno, dichiareranno l’eventuale ammissibilità al finanziamento
dei 28 patti meridionali ed dei 4 patti centro-settentrionali per i quali
non è previsto alcun finanziamento statale, sottoponendola eventualmente
a condizioni.
d) Ultimo bando nazionale
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Gli uffici competenti del Ministero provvederanno
a richiedere agli istituti di credito l’elenco delle istruttorie avviate
entro il 31 maggio 2000.
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Ai patti territoriali la cui istruttoria
sia stata avviata entro il 31 maggio 2000 e conclusa entro il 30 settembre
2000, il Ministero proporrà di riservare un ultimo bando nazionale
che incorporerà le regole definite ai fini del processo di regionalizzazione.
3. Patti territoriali specializzati
a) Bando del 10 ottobre 1999
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Gli uffici competenti del Ministero, entro
giugno, dichiareranno l’eventuale ammissibilità al finanziamento
dei 3 patti specializzati nel settore turistico, sottoponendola eventualmente
a condizioni.
b) Bando del 15 maggio 2000
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Il Ministro del Tesoro, del Bilancio e
della Programmazione economica ha emanato il decreto che definisce la composizione
del Gruppo tecnico che coadiuverà gli uffici competenti del Ministero
nella valutazione delle istruttorie e ne ha attribuito la presidenza al
prof. Paolo De Castro.
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Gli uffici competenti del Ministero, entro
il corrente mese, dichiareranno l’eventuale ammissibilità al finanziamento
dei 92 patti specializzati nel settore agricolo, sottoponendola eventualmente
a condizioni.
4. Contratti d’area
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Gli uffici competenti del Ministero avvieranno
nelle prossime settimane l’attività di monitoraggio, verificheranno
le cause che eventualmente ostacolano l’avvio delle iniziative ancora ferme
e il regolare svolgimento di quelle che stentano a tenere il passo con
le previsioni progettuali, solleciteranno la presentazione di formali rinunce
dei soggetti imprenditoriali.
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Il Cipe, con delibera di oggi, ha esteso
anche ai contratti d’area le procedure per la rimodulazione delle risorse
previste per i patti territoriali.
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Nel corso delle prossime settimane, si
procederà al varo dei contratti d’area di Salerno, Avellino e Montalto
di Castro.
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D’intesa con le parti sociali, il Governo
ha deciso di limitare il numero dei protocolli aggiuntivi, ammettendo solo
quelli che riguardano le regioni Obiettivo 1 e relativi a contratti d’area
rimasti al di sotto dei 300 miliardi di lire di investimenti e in possesso
dei necessari requisiti (Agrigento, Gela, Messina, Sulcis-Iglesiente, Porto
Torres, Torrese-Stabiese).
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Il Cipe, con la delibera odierna, ha stabilito
che le agevolazioni alle imprese nei suddetti protocolli aggiuntivi possano
essere concesse dal Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato sulla
base di una graduatoria specifica per ciascuna area e con le modalità
ed i criteri di cui alla legge 488/92.
5. Contratti di programma
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Con propria direttiva agli uffici il Ministro
ha identificato – il 16 giugno scorso - un insieme di criteri per la selezione
dei contratti di programma. Le iniziative dovranno rispondere a criteri
di economicità, ampiezza dei riflessi sul tessuto economico e sociale,
immediata realizzabilità. Nel caso di iniziative relative a comparti
di competenza esclusiva degli Enti regionali sarà richiesta la disponibilità
degli enti stessi al co-finanziamento.
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Gli uffici competenti del Ministero renderanno
noto entro il mese di luglio lo status delle singole iniziative e procederanno
alla stipula di circa 10 contratti di programma entro il 2000, di cui 5
entro l’estate.
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Nel caso dei comparti agricolo ed agro-industriale,
gli uffici competenti del Ministero attiveranno immediatamente forme di
collaborazione con la società Sviluppo Italia intese ad esplorare
la possibilità di forme addizionali di finanziamento.
Questo insieme di iniziative offre a tutti
gli operatori un quadro di certezze e imprime alle politiche di sviluppo
l’accelerazione necessaria perché tutti gli strumenti approntati
svolgano la loro piena efficacia operativa nel più breve tempo possibile.
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