PATTO TERRITORIALE SPECIALIZZATO PER L'AGRICOLTURA E LA PESCA
"CONCA BARESE"
dei comuni di Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terlizzi
|
RELAZIONE FINALE
|
Molfetta, 10 aprile 2000
INDICE
Premessa e sintesi del documento *
1. Informazioni generali *
2. Corretto inquadramento programmatico *
3. Validità ed efficacia delle singole iniziative in relazione agli obiettivi di sviluppo locale *
4. Coerenza e integrazione tra le diverse iniziative e validità complessiva del Patto *
5. Fattibilità giuridica e amministrativa del Patto *
6. Completezza, concretezza e coerenza dell'insieme degli impegni dei soggetti coinvolti *
ALLEGATO I: Schede comunali di caratterizzazione socioeconomica
ALLEGATO II: Il Bando ed il modulo della domanda di finanziamento
ALLEGATO III: Lettera inviata agli imprenditori per riformulare le domande sui nuovi moduli predisposti dal Ministero
ALLEGATO IV Moduli predisposti dal Ministero per la raccolta di iniziative imprenditoriali da inserire nei patti territoriali
Premessa e sintesi del documento
La presente relazione sviluppata ai sensi del Comunicato del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica (in Gazz. Uff., 29 luglio, n. 175), rivolto ad assicurare trasparenza e pubblicità alle modalità ed ai criteri relativi alle attività di assistenza tecnica e di istruttoria dei patti territoriali e contratti d'area, riporta:
Capitolo 1 |
|
Capitolo 2 |
|
Capitolo 3 |
|
Capitolo 4 |
|
Capitolo 5 |
|
Capitolo 6 |
|
Allegato I |
|
Allegato II |
|
Allegato III |
|
Allegato IV |
|
1.1. Storia del patto Conca Barese e motivazioni che hanno portato allo sviluppo di un Patto specializzato
Il Patto Territoriale Conca Barese raccoglie le aree dei comuni di Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terlizzi.
Obiettivo primario del Patto Conca Barese è quello di favorire, attraverso la concertazione, lo sviluppo economico del territorio, al fine di aumentarne loccupazione, il reddito prodotto e la qualità della vita.
Il Patto Territoriale della Conca Barese è stato approvato con decreto n. 1060 del 31 maggio 1999 del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione, Servizio di Programmazione Negoziata, per un importo complessivo di lire 35.380.400.000.
I Sottoscrittori del Patto hanno costituito l8 novembre 1999, il CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELL'AREA CONCA BARESE Società Consortile a Responsabilità Limitata, Soggetto Responsabile dell'attuazione del Patto Territoriale (secondo quanto previsto dalla delibera CIPE del 21.3.97)
Il Patto Territoriale non specializzato della Conca Barese, trasmesso in istruttoria nel 1998, non ha potuto concedere alla agricoltura ed alla pesca dellarea pari opportunità di sviluppo rispetto ad altri settori delleconomia locale.
La deliberazione dell'11 novembre 1998 (G.U. n. 4 del 7 gennaio 1999), in attuazione dell'articolo 10 del decreto legislativo del 30 aprile 1998, n.173 (deliberazione n. 127/98), ha esteso gli strumenti previsti per la programmazione negoziata all'agricoltura ed alla pesca, colmando un vuoto determinato dalla precedente esclusione (deliberazione CIPE del 21 marzo 1997 punto 2.1.) e consentendo lo sviluppo più omogeneo dell'area Conca Barese.
In data 12 luglio 1999 a Molfetta, i soggetti promotori hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa del "Patto Territoriale Conca Barese specializzato per l'agricoltura e la pesca" (nel seguito indicato come Patto specializzato), a conclusione della fase di concertazione, così come disposto dalla Delibera CIPE del 21.3.97 al punto 2.10.1.a.
Il protocollo è stato sottoscritto dai sindaci dei sette Comuni già promotori del Patto Territoriale Conca Barese, dalle Rappresentanze delle OO.SS., dalle Associazioni di Categoria, dagli Enti Pubblici interessati, dalle Banche.
Il protocollo d'intesa è scaturito:
Il Protocollo dIntesa è stato trasmesso al Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ed alla Regione Puglia Assessorato alla Programmazione, in data 4 agosto 1999.
Il 18 agosto 1999 i Soggetti Promotori hanno promosso, tramite bando pubblico ed utilizzando apposita modulistica, una raccolta di iniziative imprenditoriali da candidare alla selezione di progetti per il Patto territoriale specializzato dellagricoltura e la pesca della Conca Barese ai sensi della delibera CIPE del 9 giugno 1999 (G.U. n. 182 del 5 agosto 1999).
Le iniziative imprenditoriali raccolte con il bando dellagosto 1999 sono state 63.
In data 13 gennaio 2000, i promotori hanno invitato, mediante lettera raccomandata, i 63 imprenditori a riformulare le proposte utilizzando i nuovi moduli predisposti dal Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica (e presenti sul sito Internet dello stesso Ministero nel gennaio 2000)
Utilizzando questultima modulistica è stata condotta lanalisi delle iniziative imprenditoriali da candidare alla fase successiva di istruttoria bancaria.
Al fine di semplificare il lavoro dellistituto di credito, i promotori hanno invitato gli imprenditori a ricopiare le iniziative utilizzando la nuova modulistica elettronica comparsa sul sito del Ministero del Bilancio in data 10 marzo del 2000.
1.2 Delimitazione dell'area d'intervento
Larea di intervento del Patto territoriale specializzato della Conca Barese, coincidente con larea del patto non specializzato, è delimitata dai confini amministrativi dei Comuni di Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terizzi tutti appartenenti alla provincia di Bari.
I comuni facenti capo al Patto costituiscono un insieme socioeconomico omogeneo, anche se, per storia e cultura, ognuno presenta specifiche peculiarità.
Il territorio interessato ha ormai assunto la configurazione di un vero e proprio sistema territoriale, destinato ad avere rilevanze centrali nei processi di assetto territoriale e di trasformazione produttiva delle relazioni tra Puglia e resto delle regioni italiane.
I comuni del Patto si estendono su una superficie di 713 Kmq con una popolazione di circa 270.000 abitanti. Il numero dei residenti varia dai 20.000 del Comune di Palo del Colle ai circa 67.000 del Comune di Molfetta. Data lampiezza del territorio, la densità di popolazione per Kmq 380 non è elevata, anche se ovviamente superiore alla media nazionale (188), meridionale (167) e regionale (208). Con riferimento ai singoli comuni fanno eccezione, verso lalto, Molfetta con una densità di 1.152 abitanti per Kmq e, verso il basso, Ruvo con 112 abitanti per Kmq.
Dal punto di vista geofisico larea è prevalentemente pianeggiante, inserita in una regione a basso tasso montuoso. Il territorio pugliese, infatti, è montuoso solo per l1% (28% Italia), è collinare per il 46% (Italia 53%) e pianeggiante per il restante 53% (Italia 18%). La zona è anche a bassa intensità idrica, sia per assenza di fiumi sia per la scarsa piovosità della zona (su Bari - Palese le precipitazioni nel 90 furono rilevate per 414 millimetri e con frequenza di 53 giorni). I comuni di Giovinazzo, Molfetta e Bisceglie sono marittimi, lestensione della costa è di oltre 20 chilometri ed è compresa tra le città di Bari e Trani.
I soggetti promotori del Patto Territoriale Specializzato Conca Barese sono:
Amministrazioni Comunali:
Organizzazioni sindacali confederali e provinciali:
CGIL provinciale di Bari
UGL
CISL FISBA Nord Barese
CIS U.S.T. Nord Barese
Associazioni di Categoria:
Associazione provinciale Esportatori Ortofrutticoli
Assoflor
ARFLOPUGLIA
Federazione provinciale Coldiretti
Confederazione Italiana Agricoltori
Associazione Provinciale Florovivaisti
Lega Nazionale Coop.ve e Mutue
Enti
C.C.I.A.A. di Bari
Tecnopolis Csata Novus Ortus Scrl
Banche:
Banca Popolare di Bari
Banca Carime SpA
Banca del Salento SpA
Banco di Napoli
I sottoscrittori del Patto Territoriale Specializzato Conca Barese, si sono impegnati nel protocollo dintesa firmato a Molfetta il 12 luglio 1999, a delegare il compito del coordinamento e dell'attuazione degli interventi del Patto specializzato, alla costituenda società denominata Consorzio per lo sviluppo dell'area Conca Barese, contemporaneamente i sottoscrittori del Patto si sono impegnati a costituire l'Associazione del Patto Territoriale Conca Barese con funzioni di indirizzo, verifica e controllo degli obiettivi concordati.
Il Consorzio per lo sviluppo dell'area Conca Barese è una società mista pubblico-privata con le finalità di cui allart.22 della legge 8 giugno 1990 n 142 e successive modifiche ed integrazioni, nella forma di Società Consortile Limitata ai sensi dellart. 2615 ter. del Codice Civile.
Il "Consorzio per lo sviluppo dell'area Conca Barese" ha come scopo principale" . quello di rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti aderenti al Patto, nell'ambito delle previsioni normative nazionali ed europee sui Patti territoriali, concernenti tutti i settori previsti dalle stesse, promuovendo e favorendo lo sviluppo integrato del territorio, secondo le indicazioni di carattere strategico contenuto nel Patto territoriale ..".
La società, costituita per la gestione del Patto Conca Barese già approvato dal Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica, non ha scopi di lucro e gli eventuali risultati positivi di bilancio saranno reinvestiti per le finalità del consorzio.
In data 23 marzo 2000, il protocollo dintesa relativo al Patto Territoriale Specializzato per lagricoltura e la pesca della Conca Barese è stato sottoscritto dal CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELL'AREA CONCA BARESE Società Consortile a Responsabilità Limitata.
La delibera CIPE del 15 febbraio 2000 richiede che, qualora su unarea geografica sia già operante un patto territoriale non specializzato, i soggetti promotori dei patti specializzati devono definire una procedura di concertazione con i soggetti responsabili dei patti territoriali non specializzati, da concludersi con la sottoscrizione di un protocollo dintesa.
Tale protocollo dintesa ha individuato nel Consorzio per lo sviluppo dell'area Conca Barese il soggetto responsabile del coordinamento e dellattuazione del patto specializzato, ai sensi del punto 2.5 della deliberazione del CIPE del 21 marzo 1997.
1.5 Elenco delle iniziative e degli interventi
Le domande di finanziamento per il Patto Territoriale Specializzato Conca Barese, formulate secondo lo schema riportato in allegato II e riformulate secondo la modulistica predisposta dal Ministero e presente sul sito internet del Ministero stesso a gennaio del 2000, unitamente alla scheda tecnica, al business plan ed alla ulteriore documentazione necessaria per l'istruzione bancaria, sono state analizzate da un apposito nucleo di valutazione, composto da rappresentanti dei Soggetti Promotori e da consulenti.
Al paragrafo 3.4 della presente relazione sono riportati i criteri di selezione delle iniziative imprenditoriali e le modalità per la formulazione delle relative graduatorie di merito.
Listruzione tecnico-amministrativa, in conformità a quanto disposto dalla Delibera CIPE del 21.3.97 e dalla Circolare del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica del 16.7.98, è stata finalizzata alla verifica di ammissibilità delle iniziative imprenditoriali e infrastrutturali proposte, alla analisi di congruità con le finalità del Patto dichiarate dai Promotori, e alla completezza della documentazione di progetto allegata alla domanda di agevolazione.
Sono pervenute alla segreteria tecnica del Patto Territoriale Specializzato Conca Barese:
La Circolare del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica del 16.7.98, "Modalità e criteri per lo svolgimento delle attività di assistenza tecnica e di istruttoria dei Patti territoriali e contratti darea" prevede al punto 1.10 che non possono essere ammesse ad istruttoria un complesso di iniziative che comporti un finanziamento eccedente del 20% il limite massimo previsto (nel caso dei patti specializzati da 50 a 60 miliardi di lire) e/o iniziative infrastrutturali per un importo superiore del 50% il relativo limite massimo (nel caso del patto specializzato da 15 a 22,5 miliardi di lire)
Poiché, lammontare complessivo delle agevolazioni delle proposte ammissibili è risultato superiore alle risorse destinabili dal CIPE ai Patti specializzati, si è reso necessario definire lordine di preferenza per lammissione allistruttoria bancaria sia per le iniziative dei privati che per le infrastrutture pubbliche.
La seguente Tavola 1.1 riporta per ciascuna iniziativa imprenditoriale linvestimento totale, linvestimento agevolabile e il relativo onere per lo Stato.
In particolare, i settori di intervento riportati alla Tavola 1.1. fanno riferimento alla seguente codifica:
Codifica settore di intervento |
Descrizione |
Interventi destinati al miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli |
|
Aiuti a favore della pubblicità dei prodotti agricoli |
|
Investimenti strutturali nella produzione primaria |
|
Impianti di trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca e dellacquacoltura |
|
Nuovi impianti e sperimentazioni in acquicoltura |
|
Attrezzature portuali |
Tavola 1.1
INIZIATIVE PRODUTTIVE PROPOSTE(Secondo ordine di preferenza)
Ordine di preferenza |
Settore di intervento |
Investimento totale (Milioni di lire) |
Investimento agevolabile (in milioni di lire) |
Onere per lo Stato (in milioni di lire) |
1 |
3 |
124 |
124 |
55 |
2 |
3 |
361 |
361 |
126 |
3 |
3 |
95 |
95 |
56 |
4 |
3 |
729 |
729 |
331 |
5 |
3 |
127 |
127 |
89 |
6 |
1 |
2.480 |
2.480 |
980 |
7 |
1 |
268 |
268 |
148 |
8 |
3 |
2.881 |
2.881 |
1.556 |
9 |
3 |
66 |
66 |
42 |
10 |
1 |
997 |
997 |
597 |
11 |
3 |
862 |
862 |
690 |
12 |
1 |
2.488 |
2.488 |
1.492 |
13 |
2 |
250 |
250 |
100 |
14 |
5 |
750 |
750 |
450 |
15 |
1 |
2.500 |
1.750 |
1.750 |
16 |
3 |
168 |
206 |
144 |
17 |
2 |
319 |
319 |
159 |
18 |
1 |
560 |
560 |
360 |
19 |
1 |
1.431 |
1.431 |
1.073 |
20 |
1 |
800 |
800 |
640 |
21 |
1 |
2.026 |
2.026 |
1.519 |
22 |
3 |
881 |
881 |
467 |
23 |
3 |
979 |
979 |
679 |
24 |
3 |
103 |
103 |
73 |
25 |
1 |
997 |
997 |
547 |
26 |
3 |
942 |
942 |
546 |
27 |
1 |
1.980 |
1.980 |
990 |
28 |
1 |
866 |
866 |
520 |
29 |
2 |
130 |
130 |
65 |
30 |
1 |
2.443 |
2.443 |
1.880 |
31 |
3 |
270 |
270 |
203 |
32 |
1 |
835 |
835 |
535 |
33 |
1 |
377 |
377 |
245 |
34 |
3 |
895 |
668 |
668 |
35 |
1 |
2.394 |
2.394 |
1.356 |
36 |
3 |
4.767 |
4.767 |
3.337 |
37 |
1 |
779 |
779 |
460 |
38 |
1 |
2.500 |
1.750 |
1.750 |
39 |
1 |
2.498 |
2.498 |
1.396 |
40 |
1 |
601 |
601 |
437 |
41 |
1 |
2.500 |
1.750 |
1.750 |
42 |
3 |
2.047 |
2.047 |
1.433 |
43 |
2 |
91 |
91 |
54 |
44 |
1 |
1.880 |
1.880 |
1.421 |
45 |
1 |
1.315 |
1.315 |
986 |
46 |
2 |
37 |
37 |
26 |
47 |
1 |
1.891 |
1.891 |
1.051 |
48 |
4 |
997 |
997 |
748 |
49 |
1 |
2.438 |
2.438 |
1.500 |
Totali . |
58.715 |
56.275 |
37.479 |
Al paragrafo 3.5 è riportato l'elenco completo e le principali informazioni delle iniziative che hanno superato l'istruttoria tecnica.
La successiva Tavola 1.2 riporta l'elenco degli interventi proposti per le infrastrutture secondo lordine di preferenza concordato dalle Amministrazioni proponenti.
Tavola 1.2
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI PROPOSTI
Ente proponente (1.6) |
Costo di investimento (in milioni di lire) |
Contributo a valere sul patto (in milioni di lire) |
Altre fonti (in milioni di lire) |
|
1 |
Comune di Giovinazzo |
285,0 |
285,0 |
|
2 |
Comune di Giovinazzo |
715,0 |
715,0 |
|
3 |
Comune di Bisceglie |
1270,0 |
1270,0 |
|
4 |
Comune di Molfetta |
1405,4 |
1405,4 |
|
5 |
Comune di Bisceglie |
1530,0 |
1530,0 |
|
6 |
Comune di Palo del Colle |
1597,0 |
1597,0 |
|
7 |
Amministrazione Comunale di Molfetta |
2486,9 |
2486,9 |
|
8 |
Comune di Ruvo di Puglia |
3000,0 |
3000,0 |
|
9 |
Comune di Bitonto |
3996,2 |
3996,2 |
|
10 |
Comune di Terlizzi |
6200,0 |
6200,0 |
|
TOTALE 22485,5 |
0,0 |
Complessivamente sono stati inviati in istruttoria 49 progetti imprenditoriali e 10 infrastrutture per 59.965,5 milioni di lire.
2. Corretto inquadramento programmatico
2.1. Descrizione sintetica della situazione di riferimento
Larea di riferimento del Patto Territoriale Specializzato Conca Barese, con una estensione di oltre 700 Kmq, si sviluppa dal mare ai territori a Nord-Ovest di Bari e comprende i comuni sotto elencati:
Codice ISTAT |
Denominazione |
Superficie totale kmq |
Popolazione residente 91 |
Densità demografica Ab/kmq |
% sul totale popolazione |
72002 |
BISCEGLIE |
68 |
50.157 |
738 |
19% |
72006 |
BITONTO |
173 |
53.772 |
311 |
20% |
72010 |
GIOVINAZZO |
44 |
20.933 |
476 |
8% |
72012 |
MOLFETTA |
58 |
66.839 |
1152 |
25% |
72015 |
PALO DEL COLLE |
80 |
20.027 |
250 |
8% |
72027 |
RUVO DI PUGLIA |
222 |
24.845 |
112 |
10% |
72040 |
TERLIZZI |
68 |
26.433 |
389 |
10% |
TOTALE |
369 |
Comune |
Ospedali (posti letto) |
Alberghi (posti letto) |
Pensioni (posti letto) |
Camping |
Presenza ASI (kmq) |
Bisceglie |
4 (2.300 ) |
4 (193 ) |
|||
Bitonto |
1 (200 ) |
2 (50 ) |
SI (7 KMQ) |
||
Giovinazzo |
3 (453) |
1 (24) |
2 |
||
Molfetta |
1 (234) |
2 (220) |
SI |
||
Palo del Colle |
|||||
Ruvo di Puglia |
1 (100) |
2 (60) |
|||
Terlizzi |
1 (206) |
La tabella che segue fornisce, invece, un quadro sintetico delle strutture finalizzate ad attività economiche presenti allinterno dellarea del Patto.
I comuni di Terlizzi (fiori) e Molfetta (ittico) dispongono di strutture mercatali di rilevanza nazionale.
Comune |
Mercato ittico |
Mercato ortofrutticolo /floricolo |
Zona artigianale |
Porto Peschereccio /Mercantile |
Bisceglie |
SI |
SI/NO |
SI |
SI/NO |
Bitonto |
NO |
NO/NO |
NO |
NO |
Giovinazzo |
NO |
NO/NO |
NO |
SI/NO |
Molfetta |
SI |
SI/NO |
SI |
SI/SI |
Palo del Colle |
NO |
NO/NO |
SI |
NO/NO |
Ruvo di Puglia |
NO |
NO/NO |
NO |
NO/NO |
Terlizzi |
NO |
SI/SI |
NO |
NO/NO |
La tabella che segue riporta alcuni dati sintetici sullo sviluppo del tessuto industriale e sulla relativa occupazione per i diversi comuni dellarea del patto.
Emerge che i comuni dellentroterra hanno maggiori tassi di industrializzazione con i maggiori tassi di occupazione (fatta eccezione per Bisceglie). I comuni di Giovinazzo e Molfetta presentano i tassi più bassi.
Comune |
Tasso di industrializzazione |
Tasso di Occupazione |
Tasso Agricoltura |
Tasso Pesca, piscicoltura, ed attività correlate |
Bisceglie |
1,1 |
31,8 |
3,0 |
0,6 |
Bitonto |
1,2 |
33,1 |
3,5 |
0,0 |
Giovinazzo |
0,3 |
28,04 |
1,1 |
0,1 |
Molfetta |
0,6 |
30,5 |
2,1 |
0,8 |
Palo del Colle |
n.d. |
n.d. |
5 |
0 |
Ruvo di Puglia |
1,3 |
31,9 |
6,1 |
0 |
Terlizzi |
0,3 |
33,6 |
6,5 |
0 |
Lallegato 1 riporta le singole Schede comunali di caratterizzazione socioeconomica.
Le attività nei settori economici prevalenti
Lattività economica è caratterizzata dalla presenza importante del settore primario, della pesca, del commercio e delle istituzioni; sottodimensionato è lapporto delle attività industriali.
Nel settore agroalimentare, gli anni ottanta hanno portato a compimento un processo di razionalizzazione e di concentrazione dellattività produttiva avviatasi sin dagli anni sessanta sullonda della crescente penetrazione di prodotti di provenienza extraregionale. Il preesistente tessuto produttivo, a carattere prevalentemente artigianale, ha incontrato non poche difficoltà a realizzare su scala industriale produzioni caratterizzate, tra laltro, da significative economie di scala, tanto tecnico-produttive quanto commerciali, dallimportanza dei rapporti con la distribuzione e la pubblicità, da importanti innovazioni tecnologiche nei macchinari.
La pesca marittima rimane una attività di primaria importanza nei tre comuni costieri del Patto (Molfetta, Bisceglie e Giovinazzo) pur essendo attraversata da profonda crisi a carattere strutturale.
Secondo il rapporto annuale della capitaneria di porto di Molfetta, al 31 dicembre 1999, il personale addetto alla pesca ed alle attività sussidiarie (a terra) nei comuni di Molfetta, Giovinazzo e Bisceglie sono 1750.
Nellarea sono operanti n° 2 Mercati Ittici allIngrosso, uno, di rilevanza Nazionale, quello di Molfetta e laltro a Bisceglie di interesse locale e Provinciale.
Non risultano operanti impianti di confezionamento e/o trasformazione, ne industrie conserviere di una certa importanza.
Il tasso di industrializzazione (0,8 unità industriali ogni 100 abitanti), è particolarmente basso, nei Comuni di Giovinazzo e Terlizzi (0,3) e Molfetta (0,6), più alto invece è a Bisceglie (1,1), Ruvo (1,3) e Bitonto (1,2).
I Comuni del patto, infatti, sono compresi tra due importanti centri di industrializzazione Pugliesi:
a) Larea industriale di Bari che comprende essenzialmente Bari, Modugno ed in parte anche i comuni di Palo del Colle e di Bitonto. Area caratterizzata anche dalla presenza di industrie facenti capo ad imprenditoria esterna;
b) Il nord Barese formato da Barletta, Andria, Trani, Canosa ed in parte Bisceglie e Ruvo di Puglia. Nella zona operano industrie locali che hanno trovato una loro nicchia sui mercati interni ed in quelli internazionali. E un area che rappresenta una logica continuazione del modello adriatico che partendo dal Nord Est Italiano si propaga per diffusione verso Sud Est.
Come accennato, larea del Patto, con leccezione parziale di Palo del Colle, Bitonto, Bisceglie e Ruvo e del recente agglomerato industriale di Molfetta (vedi le infrastrutture presentate nel prossimo paragrafo) sono invece a scarso livello di industrializzazione non essendosi allargato il modello Barese verso Nord e quello " Barlettano verso Sud.
In particolare sono sviluppate le attività legate allabbigliamento e a quello agroalimentare.
Tali attività sono svolte, in alcuni casi, come micro-sistemi, soprattutto con riferimento al sistema pesca di Molfetta, al sistema moda di Bisceglie, ed in parte a Ruvo di Puglia, allagro-alimentare legato alla produzione di olive.
Più spesso, invece, tali attività sono occasionali o legate al mercato interno o come indotto delle industrie Baresi.
In particolare a Terlizzi lattività è notevolmente sotto dimensionata e le iniziative di un qualche spessore, oltre che al settore dei fiori, fanno capo al settore edile e manifatturiero, nonchè a diversi frantoi oleari con produzioni tipiche. Nellambito dellartigianato si segnalano alcune aziende di ceramica tradizionale e prodotti caratteristici. A Molfetta, di particolare riguardo sono le attività della cantieristica per la produzione e manutenzione di motopesca, della meccanica, della metallurgia e dellabbigliamento. A Bisceglie si riscontra la presenza di numerose imprese manifatturiere dedite al settore della moda, con particolare riguardo alle confezioni sportive, maglierie, intimo uomo-donna, filatura e corredi in genere. Da segnalare nellambito degli altri settori merceologici quelli della produzione di calcestruzzi, marmi e mattonellifici. Da evidenziare in merito allartigianato le aziende che effettuano lavorazioni façon, e gli autotrasporti, in prevalenza rivolti allesportazione di prodotti ortofrutticoli. A Ruvo si segnalano le imprese di abbigliamento, falegnamerie, laterifici. Anche a Bitonto e Palo del Colle sono presenti imprese dellabbigliamento che producono sia marchio proprio sia esternando ai laboratori di façonisti. Nel settore metalmeccanico vi sono realtà di diverse dimensioni, è presente, infatti, sia limpresa artigianale operante nellindotto sia la società per azioni di medie dimensioni.
Questo insufficiente livello industriale non è, fortunatamente endemico, in quanto, anche se con riferimento ai comuni adriatici, nel recente passato larea ha contato un buon numero di attività industriali, nel settore alimentare, laterifizzio, calzaturiero, dellabbigliamento, dei mobili, ecc., costituito da unità che producevano per il mercato locale, prima che unificazione commerciale Italiana spazzasse via queste industrie, che non hanno avuto capacità commerciale e sono state soppiantate dallofferta Nazionale. Vanno anche menzionate, tra le maggiori attività del passato, le ferriere di Giovinazzo ed i cantieri pescherecci Molfettesi sia per lattività diretta sia per lindotto.
Il tasso di attività dellarea, specie per quel che attiene la domanda di lavoro, è strutturalmente basso, soprattutto a causa della scarsa presenza industriale. Il rapporto percentuale addetti alle attività produttive del secondario e del terziario sulla popolazione residente è del 18,3% , contro il 24,6% della provincia il 22% della Puglia e del Mezzogiorno, soprattutto, il 31,7% della media Nazionale.
Sono Giovinazzo (12,6%), Terlizzi (12,6%) e Molfetta (13,9%) a determinare il sotto dimensionamento anzi detto, mentre, Bitonto (24,7%) e Bisceglie (22,8%) sono invece abbastanza in linea con i valori medi Meridionali.
Il sotto-dimensionamento è frutto di molteplici cause: un insufficiente sviluppo produttivo endogeno; una dipendenza dalle attività produttive localizzate nel capoluogo e nelle città vicine (zona industriale di Modugno), gli impieghi sulla flotta nazionale ed internazionale di trasporti marittimi.
Ne deriva una popolazione attiva superiore alla domanda di lavoro con un conseguente reddito disponibile maggiore di quello prodotto in loco.
Infatti, nellinsieme, il reddito percepito in questi comuni dovrebbe attestarsi intorno o poco al di sopra della media meridionale, unitamente ai livelli di disoccupazione e scolarizzazione.
Lofferta di Lavoro - Larea presenta un tasso di disoccupazione elevato, in linea con quello del Mezzogiorno.
Il tasso di attività della popolazione (% della popolazione attiva in condizione professionale su residenti) è di 31,6%, valore inferiore a quello medio Provinciale (32,2%), in linea con quello Regionale (31,5%), migliore di quello Meridionale (30,1%), ma molto inferiore a quello Nazionale (37,6%).
Con riferimento ai singoli comuni si va da un minimo del 28,4% di Giovinazzo ad un massimo del 33,6% di Terlizzi.
Con riferimento alle attività produttive emerge il sotto dimensionamento manifatturiero dellarea (6,6%) rispetto alla media Nazionale (9,7%); se, invece, il confronto è effettuato con la media provinciale, Regionale e Meridionale larea evidenzia un offerta superiore. Con riferimento, poi, ai singoli Comuni, solo Molfetta (4,7%) presenta valori molto sotto dimensionati, mentre gli altri passano dal 6,4% di Giovinazzo al8% di Bitonto.
Laltra attività prevalente è quella commerciale (4,1%), con valori però sotto dimensionati rispetto alla media di tutti gli altri aggregati territoriali di riferimento. In tale settore di attività fa eccezione Bisceglie con un indice del 5,6%.
Quanto agli altri settori di attività vanno segnalati il sovra dimensionamento, rispetto alla media degli altri aggregati territoriali di riferimento, della pesca, delle costruzioni, dei trasporti e dellistruzione.
Tale maggior dimensionamento dellarea è dovuto, nello specifico, alle caratteristiche economiche di Molfetta, con forte presenza nel settore della pesca e di lavoratori operanti nei trasporti marittimi; per le costruzioni alla città di Bitonto; per gli addetti al settore dellistruzione il contributo deriva soprattutto da Molfetta e Bitonto.
Con riferimento ai trasporti, la dotazione infrastrutturale della zona è notevole:
Con riferimento alle aree destinate agli insediamenti produttivi:
Lagglomerato ASI di Molfetta è una infrastruttura intercomunale per insediamenti industriali-artigianali che si estende su una area di circa 400 ettari immediatamente confinante con la zona artigianale di Molfetta. Lagglomerato è collegato direttamente mediante svincoli con la 16 bis, con lautostrada A14 e con il porto. In un "continuum" di collegamenti detta area si riconnette anche allagglomerato industriale di Bari (da cui dista 20 km) al porto di Bari (km 23), allaeroporto Bari-Palese (18 km).
Con finanziamenti CIPE sono state avviate, da parte del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Bari, tutte le procedure per la ristrutturazione di 250 ettari.
La infrastrutturazione consiste in:
Considerando una superficie utile di 200 ettari si può prevedere una capacità di insediamento pari a 300 imprese.
Per quanto precedentemente detto lagglomerato di Molfetta costituisce un apprezzabile quadro di fattori localizzativi, sicuramente incentivanti per lavvio di un processo di sviluppo integrato di una parte cospicua dellhinterland-barese, cui fanno capo centri importanti quali Bisceglie, Trani, Terlizzi, Ruvo, Corato.
Il Corridoio Adriatico ed il Corridoio 8
Il Corridoio Adriatico è un sistema di infrastrutture di comunicazione (strade, ferrovia, porti, aeroporti, interporti, valichi) e di reti informative ad alta velocità che si sviluppa dai valichi dellItalia nord-orientale (Brennero, Tarvisio, villa Opicina) fino ai porti di Otranto e di Taranto lungo la dorsale adriatica.
Il Corridoio 8 è una delle direttrici principali della rete paneuropea individuata dalle specifiche Conferenze dei Ministri dei Trasporti di Creta ('92) e di Helsinki ('97), quale via di comunicazione globale e, quindi, di trasporto terrestre, marittimo, fluviale, ed aereo ma anche di energia e di sistemi di telecomunicazione. Tale Corridoio, collegando il Mar Nero con l'Ardiatico, assume un ruolo rilevamte nell'area geopolitica dei Balcani a sostegno del processo di integrazione est-ovest e di stabilizzazione complessiva dell'area.
Sotto il profilo funzionale si individuano due direttrici: nord-sud e est-ovest. La direttrice nord-sud collega i paesi del centro e nord Europa quali la Germania, lAustria, la Francia con lItalia, la Grecia ed i paesi del Mediterraneo centro-orientale. La diretrice est-ovest rilancia il rupo dellAdriatico quale grande regione transfrontaliera di mediazione tra occidente ed oriente che con lattenuarsi della conflittualità nellarea della ex-yugoslavia può divenire un elemento chiave dellintegrazione politica ed economica della regione balcanica sostenendo lo scambio tra le regioni italiane ed i paesi della costa adriatica orientale (Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia, Albania).
Caratteristica del Corridoio Adriatico è la intermodalità ovvero la possibilità di interazione tramodalità di trasporto diverse (strade, ferrovia, porti, aeroporti, etc) finalizzata al risparmio energetico, allefficienza ed alla tutela dellambiente.
Il Corridoio Adriatico, sul versante italiano, comprende Friuli-Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, regioni cioè che rappresentano il sistema Italia con tutte le sue varietà e contraddizioni, esso può contribuire alla armonizzazione ed alla coesione del sistema Italia e produrre benefici notevolissimi sul piano dello sviluppo economico supportando con le infrastrutture di trasporto un modello di organizzazione delle imprese che si sta diffondendo sempre di più e che rappresenta un elemento di stabilità del sistema economico europeo: la rete delle imprese.
Una impresa è tanto più flessibile, tanto più incline allinnovazione, tanto più resistente alle turbolenze di un mercato sempre più ampio e competitivo quanto più è inserita in una rete di imprese.
Una infrastruttura di trasporti efficiente e moderna, inoltre, facilita processi di decentramento produttivo e di localizzazione degli impianti in aree geografiche competitive (per costo del lavoro, sicurezza, disponiblità di mano dopera, accesso alle reti, etc).
Il territorio del Patto potrà svolgere un ruolo importante nel Corridoio Adriatico sia come direttrice trasversale di trasporto verso la sponda balcanica che come segmento dellasse plurimodale nord-sud così come le aree del Patto destinate agli insediamenti produttivi potranno essere interessate da processi localizzativi (di piccole e medie imprese o da segmenti di grande impresa per effetto di decentramento è produttivo) favoriti dallo sviluppo delle infrastruttura di trasporto.
Nel territorio del Patto vi sono tutte le condizioni affinchè possa nascere un nodo plurimodale (strada, ferrovia, porto e aeroporto) sia di merci che di persone attraverso il protenziamento del sistema dei trasporti e lalta velocità.
2.1.1. Approfondimenti relativi ai comparti agricoli, florovivaismo e pesca
Analisi della struttura del comparto agricolo
Lagricoltura del territorio interessato dal Patto Territoriale della Conca Barese nellambito della provincia di Bari, mostra performance del settore agricolo di grande interesse.
La tabella seguente riporta i principali dati ed indicatori a livello comunale riferiti allagricoltura:
Comune |
ALTITUDINE In metri sul livello del mare |
Pendenza |
RLS / ULA |
RLS / SAU |
BITONTO |
118 |
98,75 |
16,06 |
2,75 |
BISCEGLIE |
16 |
100,00 |
23,67 |
3,76 |
GIOVINAZZO |
7 |
100,00 |
24,59 |
4,05 |
MOLFETTA |
15 |
100,00 |
26,89 |
4,07 |
PALO DEL COLLE |
177 |
100,00 |
17,79 |
2,59 |
RUVO DI PUGLIA |
256 |
97,87 |
18,58 |
2,00 |
TERLIZZI |
190 |
100,00 |
29,28 |
6,04 |
Le zone svantaggiate ai sensi della direttiva CEE n.268/75 ed elencate nelle direttive CEE n. 273/75 e 167/84, comprese nellarea del Patto sono:
Lanalisi dei dati percentuali sul valore aggiunto indicano che mediamente lagricoltura nella Terra di Bari, ma ciò vale anche per tutta la Puglia, conta di più rispetto alle altre province del Mezzogiorno e dellintero Paese. Infatti, se in Italia lincidenza dellagricoltura è del 3,5%, nel sud è del 6,3% e in Puglia e nella provincia barese circa del 7,5%. Alla stessa maniera, pur non potendo con precisione elaborare il dato dei comuni che insistono nel territorio del Patto, si può ragionevolmente affermare la similarità dei dati appena esposti.
Lagricoltura è importante anche sotto il profilo occupazionale. Significativo è, infatti, il numero degli operai agricoli occupati dalle aziende. Questo dipende dalla specificità degli ordinamenti colturali più diffusi nella regione che necessitano di un maggiore apporto di manodopera.
Dai dati del censimento 1991 si possono sintetizzare i seguenti dati:
Comune |
Addetti in agricoltura |
Superficie coltivata |
Bisceglie |
1727 |
6173 |
Bitonto |
1906 |
15385 |
Giovinazzo |
255 |
3134 |
Molfetta |
1965 |
5404 |
Palo del Colle |
1200 |
7465 |
Ruvo di Puglia |
1508 |
5862 |
Terlizzi |
1733 |
4646 |
TOTALE |
Negli ultimi anni, però, si registra un forte calo degli occupati dovuto essenzialmente alla trasformazione in atto nelle aziende agricole: per ristrutturazione ad elevato livello tecnologico nelle grandi aziende o per disimpegno a causa di perdita di competitività nelle piccole. Entrambe le situazioni determinano trend negativi sulloccupazione.
La parcellizzazione fondiaria rappresenta sicuramente un altro punto di debolezza: lincidenza delle aziende fino a 5 ettari di SAU è di circa l84%. Le piccole dimensioni limitano fortemente le possibilità competitive delle aziende, sia perché aumentano i costi e sia perché la produzione poco concentrata è difficile da commercializzare.
Lindotto agroalimentare non è ancora adeguatamente sviluppato considerate le sue potenzialità.
La maggioranza delle industrie alimentari dei comuni del Patto si occupa prevalentemente della prima trasformazione dei prodotti, con scarso impiego di tecnologie avanzate. Conseguentemente si ottengono produzioni a basso valore aggiunto e con limitati contenuti di servizio.
Di positivo cè da segnalare, però, che molte imprese artigianali realizzano prodotti di "nicchia" caratterizzati da unelevata qualità e tipicità che sempre di più vengono apprezzate dai mercati anche extracomunitari.
E necessario precisare a questo punto che lanalisi dei punti di forza e di debolezza appena esposti non si attaglia al settore florovivaistico (particolarmente sviluppato nel comune di Terlizzi e trattato al punto seguente) che pur essendo una attività agricola, presenta specificità tali da esigere un esame a parte.
Lo scenario generale economico e politico crea contemporaneamente elementi di minaccia e opportunità per il settore agricolo di non poco conto.
Da un lato si sta sempre più attenuando leffetto protettivo delle politiche agricole della Unione Europea. Il mercato è globale, senza barriere doganali, con la conseguente competizione con le produzioni di altri paesi realizzata a costi più bassi.
Queste premesse non lasciano gli operatori tranquilli, in un momento in cui cè bisogno, per essere competitivi, proprio di maggiori investimenti per la riduzione dei costi di riduzione e, soprattutto, per il miglioramento della qualità, per la creazione di nuovi prodotti più vicini alle esigenze del mercato, nonché di una nuova organizzazione della commercializzazione.
Purtroppo, questi mutamenti delle condizioni politiche ed economiche generali trovano spesso impreparati la maggioranza degli operatori. Il sistema agricoltura (cioè gli agricoltori, gli operai, le istituzioni competenti), si è adagiato su vecchi standard lasciando che diffusamente si sia irrigidita la struttura dei costi di produzione e che ci si allontanasse dalle richieste dei nuovi mercati.
Larea della Conca Barese, comprendente sia i comuni della costa che quelli dell'interno si caratterizzano per la presenza di un'agricoltura intensiva principalmente contraddistinta da:
Articolate ed in gran parte complete si è presentano alcune filiere di seguito elencate:
Analisi del comparto florovivaistico
Con le sue 22.000 aziende ed oltre 100.000 addetti il comparto floricolo italiano rappresenta il 7% della PLV agricola nazionale e fa da volano economico ad un terziario con oltre 20.000 imprese tra fiorai, ambulanti e garden center impegnati nella distribuzione al dettaglio, a cui si aggiungono i segmenti del commercio allingrosso e dellesportazione ed i servizi di realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato.
La PLV pugliese incide su quella nazionale per il 13% ed è superata solo da Liguria (31%) e Campania (16%).
La floricoltura regionale si è sviluppata su tre direttrici:
Si può ritenere che il fatturato della filiera floricola pugliese sia superiore ai 400 miliardi di lire, con una espansione graduale ma continua anche in termini di superficie coltivata. Tra le coltivazioni il primato spetta alla rosa (40%) che ha soppiantato il garofano (20%).
Sicuramente larea del Patto Conca Barese è una delle aree agricole più specializzate dItalia e dEuropa nella coltivazione delle rose recise, infatti con i suoi 94 ettari di terreno coltivato interamente a serra incide per il 17% sul totale della SAU regionale e per il 22% sulla produzione floricola complessiva nazionale.
In definitiva si può affermare che la floricoltura nellArea Conca barese si trova in una fase di transizione verso un auspicabile miglioramento quantitativo e qualitativo dei prodotti e che risente ancora oggi di un inadeguato sviluppo della rete commerciale.
Le carenze della rete distributiva, delle infrastrutture di trasporto rendono molto problematica lespansione dei flussi di esportazione verso i mercati esteri.
Per altro fattori qualificanti per il comparto floricolo della Conca Barese sono:
lalta professionalità maturata dagli operatori del settore
la presenza dellIstituto professionale di Stato per lAgricoltura di Terlizzi, scuola superiore di indirizzo agrario, ed in particolare floricolo, che spinge le nuove leve verso la formazione di capacità nel settore.
Il nuovo mercato dei fiori di Terlizzi, che quando operativo rappresenterà un riferimento nazionale per la concentrazione e la commercializzazione dei prodotti floricoli.
Analisi della struttura del settore della pesca marittima
Lattività della pesca marittima, nel corso del 1998 ha registrato una diminuzione in percentuale della produzione complessiva pari al 24% rispetto a quella dellanno precedente. Tale decremento è stato caratterizzato sia da condizioni meteomarine poco favorevoli che dalle scarse giornate di pesca. Alla crisi strutturale del settore deve aggiungersi nel corso del 1999 lemmergenza bellica in Adriatico che ha penalizzato non solo i pescatori ma litero settore (commercianti, cantieri ecc..).
Lemmergenza bellica si è sommata ai fattori limitanti dovuti alla politica comunitaria del settore, giustamente orientata al netto contenimento dello sforzo di pesca (ritiro definitivo dallattività, interruzione obbligatoria dellattività dipesca, fermo tecnico settimanale, misure tecniche di conservazione delle risorse).
Molfetta pur rimandendo uno dei principali centri pescherecci nazionali stà progressivamente perdendo centralità nellambito del processo di smercio del prodotto ittico italiano.
Il principale sistema di pesca utilizzato è lo strascico.
La situazione dei mercati ittici e dei centri di raccolta è così distribuita:
CENTRO |
Mercato ittico |
MOLFETTA |
Mercato gestito dallAmministrazione Comunale di rilevanza nazionale. Il pescato confluito nel mercato alimenta sia il mercato locale sia quello dei centri limitrofi e viene smistato verso i centri dellItalia centro settentrionale. Ha un fatturato annuo di circa 17 miliardi di lire |
BISCEGLIE |
Mercato di importanza locale, operante in uno stabile del Comune di Bisceglie, la cui gestione dallottobre 1992 è privata. |
La tabella seguente riporta il valore della produzione per pesci, molluschi e crostacei, in migliaia di lire, per lanno 1998:
CENTRO |
Pesci, Molluschi e Crostacei Valori della produzione anno 1998 in milioni di lire |
MOLFETTA |
15451 |
BISCEGLIE |
13060 |
GIOVINAZZO |
378 |
TOTALE |
28889 |
La tabella seguente riporta il numero di addetti alla pesca ed alle attività sussidiarie presenti nei comuni rivierasci dellarea Conca Barese.
Centro di pesca |
Addetti alla pesca |
Addetti ad attività sussidiarie a terra |
Totale |
MOLFETTA |
1120 |
120 |
1240 |
BISCEGLIE |
410 |
50 |
460 |
GIOVINAZZO |
50 |
0 |
50 |
TOTALE |
La consistenza del personale navigante e di quello addetto alle attività sussidiarie a terra è rimasta sostanzialmente invariata nel 1998 rispetto allanno precedente.
Nellambito del Compartimento marittimo di Molfetta non esistono tonnare, né centri fissi di pesca. Tra Molfetta e Bisceglie sono attive vasche per lingrasso in mare di spigole ed orate.
Lungo la costa sono dislocati ed operanti i seguenti cantieri navali:
CENTRO |
DESCRIZIONE |
MOLFETTA |
N° 7 cantieri navali con 21 operai alle dipendenze e n° 5 officine meccaniche con 18 operai alle dipendenze |
BISCEGLIE |
N° 1 cantieri navali con 2 operai alle dipendenze |
TOTALE |
N° 8 cantieri navali con 23 operai alle dipendenze e n° 5 officine meccaniche con 18 operai alle dipendenze Nel corso del 1998 sono stati commissionati n° 3 unità per un totaledi 100 tonnllate di stazza lorda presunta |
Lunico impianto di refrigerazione esistente nel Compartimento è ubicato a Molfetta sotto la gestione del mercato ittico. Detto impianto è costituito da 4 celle delle quali una per la conservazione del pesce congelato.
Nellambito del Compartiemto non esistono strutture conserviere.
I distributori di carburante e lubrificante sono così distribuiti:
CENTRO |
DESCRIZIONE |
MOLFETTA |
N° 7 distributori |
BISCEGLIE |
N° 2 distributori |
I punti di forza dellarea del Patto
Buona immagine per le caratteristiche di qualità del vino e dellolio extravergine doliva;
Elevata specializzazione produttiva. Lintera area è caratterizzata dalla presenza diffusa di piccole e medie imprese operanti da tempo soprattutto nel settore del tessile-abbigliamento, della meccanica, della produzione, trasformazione e lavorazione dei prodotti agricoli diversi.
Accesso ai mercati internazionali. Seppur con modalità diverse, numerose imprese sono presenti sui mercati internazionali con propri canali di accesso.
Flessibilità produttiva. La natura del processo produttivo consente una notevole flessibilità operativa che accresce la capacità di adattamento delle imprese alle mutevoli condizioni di mercato.
Collocazione geografica. Situata a ridosso del capoluogo regionale, questarea gode di una altissima accessibilità per la presenza dellaeroporto di Bari-Palese, del porto commerciale di Molfetta, della linea ferroviaria e dellautostrada A14.
Reddito pro-capite medio elevato e relativa disponibilità di risparmio per laccumulazione primaria.
Buona qualità del capitale umano. Dovuta allalto tasso di scolarizzazione ed alla vicinanza alle università del capoluogo.
Contiguità con larea industriale di Bari-Modugno. In questarea risultano insediate importanti aziende a capitale locale, centro-settentrionale, che attivano consistenti flussi di relazioni economiche con i territori circostanti. Interessanti, a tale proposito, sembrano le prospettive di nuovi insediamenti esteri, dopo circa venti anni di interruzione.
Aree destinate agli insediamenti produttivi. Sono degni di rilievo: la zona artigianale e per la piccola industria di Molfetta di circa 100 ettari, la zona artigianale di Bisceglie e Bitonto, lagglomerato ASI di Molfetta al confine con il territorio di Bisceglie di circa 400 ettari, lagglomerato ASI di Bisceglie-Bitonto di 800 ettari di futura infrastrutturazione.
Zona transfrontaliera. Con i suoi 20 chilometri di costa il porto commerciale e la sua storia ricca di relazioni commerciali e culturali con i paesi del bacino del Mediterraneo, si presenta come zona frontaliera per eccellenza verso i paesi della ex-Yugoslavia e lAlbania. Per lo sviluppo economico e sociale di queste regioni, il Patto può svolgere un ruolo molto importante.
Corridoio Adriatico. Il territorio del Patto rappresenta un segmento importante del Corridoio Adriatico, il sistema di infrastrutture di comunicazione e di reti informativi ad alta velocità che si sviluppa dai valichi dellItalia nord-orientale fino ai porti di Otranto e di Taranto lungo la dorsale adriatica, lungo la direttrice nord-sud e est-ovest. Lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto adriatiche attribuiranno un ruolo di alto rilievo al territorio del Patto e potrà favorire la localizzazione di piccole e medie imprese o di segmenti di grandi imprese per effetto dei processi di decentramento produttivo.
I punti di debolezza dellarea del Patto
Elevata frammentazione della proprietà agricola, ridotta dimensione delle aziende agricole, limitata propensione allassociazionismo.
Limitata produzione in loco di valore aggiunto per i prodotti dellagricoltura, della pesca a seguito di processi di lavorazione, trasformazione, commercializzazione;
Settore pesca. Il contenimento dello sforzo di pesca e la salvaguardia del patrimonio ittico dellAdriatico precludono le possibiliotà di sviluppo e di innovazione delle imprese della pesca.
Contenutissima dimensione media delle imprese (con qualche eccezione) che rende minima la componente manageriale, relative le potenzialità di commercializzazione autonoma, limitata la disponibilità di capitali per la crescita ulteriore;
Carenza, pur in un comparto dai livelli tecnologici relativamente contenuti e principalmente incorporati nei macchinari, di conoscenze tecniche, tanto relativamente ai prodotti quanto soprattutto rispetto allorganizzazione della produzione ed ai legami con la commercializzazione.
Difficolta di natura finanziaria, tecnica e di personale, da parte di molte imprese, nel predisporre autonomi campionari, condizione necessaria per una più indipendente collocazione sul mercato.
Imprenditorialità per larga parte di prima generazione e quindi con un bagaglio di conoscenze tecnico-commerciali e soprattutto manageriali relativamente contenuto.
Competitività basata in larga misura sul fattore prezzo. Questa circostanza appare particolarmente preoccupante in quanto non dterminata da capacità tecnico-manageriali specifiche delle imprese dellarea.
2.2 Individuazioni delle finalità generali del Patto e relazioni con la programmazione regionale
Obiettivo primario del Patto Conca Barese, da cui il patto specializzato dellagricoltura e della pesca trae origine, è quello di favorire, attraverso la concertazione, lo sviluppo economico del territorio, al fine di aumentarne loccupazione, il reddito prodotto e la qualità della vita.
Gli obiettivi fissati sono i seguenti:
1. innovazione e valorizzazione del settore agro-alimentare sia attraverso interventi diretti che nelle strutture di filiera (trasformazione, etc.);
2. modernizzazione e riorientamento delle imprese della pesca, sviluppo delle strutture a terra (commercializzazione, conservazione, manipolazione e trasformazione dei prodotti) finalizzato a raggiungere parametri di assoluta efficienza nel processo di valorizzazione dei prodotti, in linea con gli indirizzi delle politiche comunitarie di settore;
3. realizzazione e potenziamento delle infrastrutture destinate ai trasporti, alle comunicazioni e agli insediamenti produttivi;
4. sviluppo ed innovazione nel settore manifatturiero;
5. incentivazione delle iniziative che, nellambito degli strumenti normativi esistenti tipo "contratto di programma", possano far decollare progetti di sviluppo del "sistema" delle piccole e medie imprese del territorio;
6. realizzazione di strutture per la salvaguardia dellambiente. Ció al fine di un utilizzo anche economico della risorsa ambiente in un percorso ideale "dalla campagna al mare";
7. sviluppo del turismo sia attraverso la realizzazione di apposite infrastrutture che il recupero e valorizzazione dellingente patrimonio storico, artistico e culturale;
8. creazione di un sistema integrato "agro-ittico-alimentare", finalizzato a gestire in modo combinato i tre settori richiamati.
L'obiettivo ultimo, perciò, è quello di armonizzare i vari interessi e di ricercare le azioni adeguate ai bisogni della comunità attraverso la definizione di un complesso di iniziative concrete che possono essere misurate ed identificate nelle schede progettuali.
Obiettivi specifici per i Sistemi agricoli e della pesca riportati nel Programma Operativo Regionale (POR) Puglia sono:
In base a quanto riportato dal POR, la Puglia si caratterizza per la presenza di numerosi sistemi territoriali connotati da una significativa omogeneità socioeconomica interna e da crescenti livelli di specializzazione produttiva. La quasi totalità di questi sistemi sta attraversando una fase di evoluzione per certi versi critica e decisiva per le prospettive di sviluppo futuro legata alla crescente apertura dei mercati internazionali, alla competitività dei nuovi Paesi emergenti, alla ridefinizione dei ruoli delle economie regionali allinterno della costruzione del mercato unico e della moneta unica europea.
Il POR individua per il sistema territoriale nord-barese i seguenti obiettivi di sviluppo:
Si può concludere pertanto che lobiettivo del patto Conca barese è perfettamente in linea con quanto riportato nel Programma Operativo Regionale.
2.3. Compatibilità complessiva del Patto con lo sviluppo ecosostenibile
Particolare attenzione è stata riposta dai promotori del Patto nel promuovere, insieme allo sviluppo imprenditoriale locale, la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico. Infatti, tra gli indicatori utilizzati per l'ammissione dei progetti di investimento al Patto Territoriale sono stati inseriti due indicatori (descritti al paragrafo 3.4) che favoriscono, a parità di condizione, le iniziative che prevedono:
3.1. Individuazione dei fabbisogni e degli obiettivi di intervento
L'area del Patto territoriale si caratterizza per la presenza soprattutto di:
Oliveti prevalentemente specializzati, mandorleti, ortofrutticoltura (in particolare orticoltura, cerasicoltura, viticoltura da mensa), viticoltura da vino, floricoltura, florovivaismo e vivaismo, pesca ed itticoltura.
Questi comparti necessitano di interventi specifici di ristrutturazione, ammodernamento e creazione di nuove strutture, di diversificazione varietale, di meccanizzazione, di concertazione dell'offerta e di miglioramento delle condizioni di commercializzazione dei prodotti, con particolare attenzione a tutte quelle tecniche di salvaguardia dell'ambiente.
Il Patto Conca Barese, copre un'area dalle notevoli potenzialità di sviluppo non solo per l'agricoltura e la pesca, in senso lato, ma anche per il settore agroindustriale, zootecnico ed agrituristico. Tali potenzialità concorrono all'integrazione (ed allo sviluppo) di altri settori produttivi e dei servizi collegati.
La deliberazione CIPE dell'11 novembre 1998 indica che l'estensione al settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura degli strumenti di programmazione negoziata deve essere particolarmente finalizzata a:
Alla luce della sintetica elencazione delle vocazioni produttive e dei fattori limitanti dell'area Conca Barese e con riferimento agli obiettivi generali di sviluppo già fissati dal Patto Conca Barese entrambi riportati nel capitolo 2, il Patto Territoriale Specializzato intende perseguire i seguenti obiettivi specifici, anche in raccordo con gli indirizzi programmatici regionali, nazionali e comunitari:
3.2. Quantificazione degli obiettivi di sviluppo locale
Obiettivi di carattere trasversale rispetto alle principali direttrici definite allinterno del Patto e innanzi richiamate sono i seguenti punti fondamentali per lo sviluppo locale. Per ciascuno dei settori economici ammessi al finanziamento del patto, limpegno assunto dai Promotori nel corso della concertazione possono essere riassunti nei seguenti quattro punti fondamentali:
1. valorizzare le iniziative che presentano caratteri autopropulsivi di ulteriore sviluppo. Sia nella fase di concertazione che in quella di istruttoria dei progetti imprenditoriali, grande attenzione è stata posta sulle iniziative caratterizzate da elevata innovatività e autopropulsione. Questo allo scopo di avviare, con il Patto Territoriale, un processo di sviluppo che partendo dall'attuazione del "progetto Patto" possa autosostenersi e amplificarsi creando a posteriori ulteriori condizioni ottimali di sviluppo. Nel settore primario, in particolare, è importante migliorare la competitività con interventi in ambito di filierà;
2. realizzare le maggiori ricadute possibili sul piano occupazionale, non tanto in termini assoluti rispetto alle singole iniziative imprenditoriali proposte, quanto in termini di capacità di queste di promuovere ulteriore nuova occupazione anche successivamente alla fase di avvio a regime dei progetti di investimento;
3. favorire la nascita di nuove attività economiche e lampliamento di quelle esistenti. I promotori hanno inteso promuovere nel Patto lo sviluppo di nuove attività economiche altamente innovative per tipologia di produzione e strettamente interconnesse con i settori produttivi prevalenti nel territorio;
4. promuovere la ristrutturazione, la riorganizzazione e la riqualificazione delle imprese che devono cogliere nel Patto Territoriale l'occasione per rivisitare la propria struttura organizzativa e produttiva adeguando i sistemi e i cicli ai nuovi metodi e tecniche di produzione per aumentare la propria capacità produttiva.
Finalità degli interventi è innestare processi dinnovazione atti ad orientare lo sviluppo agricolo dellarea, nel quadro degli obiettivi della politica agricola comunitaria, verso segmenti a più alto valore aggiunto, promuovendo interventi di integrazione tra la produzione agricola/ittica e la lavorazione, trasformazione e commercializzazione, ed in una logica di progetti tesi a valorizzare sinergie delle filiere agroalimentari di maggior interesse per larea del Patto.
In particolare, le linee di intervento previste dai promotori, sono state:
Il settore agroindustriale, soprattutto per i comuni situati a Nord-Ovest del capoluogo, è un settore in crescita anche per la forte vocazione agricola di questi territori e assume una rilevanza strategica per la crescita delleconomia dellintera area e anche per la crescita della base occupazionale.
La rilevanza strategica deriva dalla capacità delle attività di trasformazione dei prodotti della terra di valorizzare le risorse dellagricoltura locale, impedendole di perdere ancora di più quote di mercato, rispetto a quanto già accade nelle tendenze nazionali ed internazionali.
Nellepoca della globalizzazione dei mercati i prodotti della nostra terra sono assediati da due grandi pericoli:
1. la concorrenza dei paesi in via di sviluppo che si affacciano sul Mediterraneo, che si caratterizzano per clima, ambiente e produzioni molto simili a quelle della nostra area, ma che invadono i mercati europei imponendosi a prezzi assolutamente competitivi, vista la presenza di mercati del lavoro assolutamente anomali rispetto a quelli tipici di economie avanzate;
2. la scarsa capacità fino ad ora mostrata dai produttori della nostra area a consolidare le proprie posizioni sul mercato nazionale ed internazionale con azioni congiunte di promozione dei prodotti, costituendosi anche in consorzi per lottenimento di Denominazioni di Origine Controllata e Protetta per i più tipici prodotti agricoli e di trasformazione degli stessi e con una maggiore vocazione al commercio con lestero che punti a fattori di posizione altri rispetto al prezzo.
Il settore agro-industriale consente insediamenti produttivi che, tra tutti quelli che rientrano nellarea dellindustria manifatturiera allargata, hanno bassi livelli di impatto ambientale e consentono, nella misura in cui sostengono le attività agricole, di preservare il nostro territorio agricolo.
Gli interventi nel settore agro-industriale consentono, peraltro, di ottenere se si definiscono congiuntamente adeguate politiche attive del lavoro incrementi occupazionali più ampi e che hanno effetti benefici anche nel settore dellagricoltura e in quello della commercializzazione dei prodotti.
I contributi sono volti a favorire un ampliamento e miglioramento della base produttiva agro-alimentare dellarea del Patto Territoriale.
I comparti di intervento previsti sono:
I contributi sono volti a favorire la valorizzazione delle produzione tipiche dellarea del Patto.
I comparti di intervento sono:
Lintervento vuol favorire il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole contribuendo al miglioramento dei redditi agricoli, nonché delle condizioni di vita, di lavoro e di produzione.
I singoli progetti saranno finalizzati a raggiungere gli obiettivi indicati dal Reg. CE 950/97.
I comparti di intervento previsti sono:
Lintervento è finalizzato a promuovere la valorizzazione della pesca filiera tipica dell'area rispetto alle tendenze dei mercati locali, nazionali ed internazionali.
Possono beneficiare del contributo gli Operatori del settore della pesca, singoli o associati, Società consortili (anche con omologazione in corso) con leventuale partecipazione minoritaria degli Enti Locali, compresi i Consorzi di filiera formati da produttori, trasformatori, trasportatori e commercianti allingrosso, nonché le Aziende ittico-conserviere.
Lintervento è finalizzato a promuovere il settore dellacquacoltura, filiera tipica dell'area del Patto, settore che sviluppa lallevamento o la coltura di organismi acquatici, grazie all'impiego di tecniche particolari (ripopolamento delle acque, nutrimento degli esemplari, difesa dai predatori, ecc.) al fine di aumentare, al di là delle capacità naturali dellambiente, la resa degli organismi in questione, che rimangono di proprietà di una persona fisica o giuridica durante tutta la fase di allevamento o di coltura compreso il raccolto.
Gli investimenti devono presentare un interesse per lintera comunità del porto e contribuire allo sviluppo generale dello stesso e al miglioramento dei servizi offerti ai pescatori.
Tali investimenti devono riguardare in particolare impianti ed attrezzature destinati:
3.4. Individuazione e selezione delle iniziative
Per la selezione dei progetti di investimento delle imprese da includere nel Patto Territoriale della Conca Barese:
I criteri adottati sono ispirati a valutare l'efficacia ed efficienza della singola iniziativa imprenditoriale sotto il profilo produttivo ed occupazionale e sotto l'aspetto di eco-compatibilità.
Le iniziative istruite positivamente, sono state oggetto di apposita graduatoria, formulata sulla base dei punteggi attributi ai seguenti indicatori:
Ai fini del calcolo del presente indicatore, il capitale proprio da investire nelliniziativa non può essere superiore alla differenza tra il totale dellinvestimento e lagevolazione richiesta;
Per occupati attivati dalliniziativa si intende la differenza tra gli occupati medi annui a regime e gli occupati medi annui relativi allanno precedente la presentazione della domanda;
E attribuito un punteggio pari a 10 alle iniziative presentate da imprenditori agricoli a titolo principale (nuova scheda tecnica punto A22), 9 negli altri casi.);
E attribuito un punteggio fino a punti 10 ai progetti che prevedono interventi per una organica politica della qualità ambientale dellimpresa e per il riciclo dei sottoprodotti o residui di lavorazione nonché leliminazione o la depurazione dei rifiuti. Il punteggio sarà attribuito a seconda delle informazioni tecniche ed economiche che limpresa fornirà esplicitamente nella Scheda tecnica allegata al modulo di domanda;
E attribuito un punteggiop di punti 10 ai progetti che prevedono investimenti che prevedono in modo significativo limpiego di materie prime provenienti da agricoltura biologica ai sensi del Reg. CEE 2092/91. Per le altre iniziative verranno attribuiti 9 punti (scheda tecnica bando agosto 1999 punto c.5);
Il punteggio è ottenuto calcolando i valori degli indicatori normalizzati relativi agli indicatori 1, 2, 3,4,5 e 6 suddetti mediante la seguente formula:
Ini = (Ii - M) / D
Dove: Ini= valore normalizzato per l'iniziativa n dell'indicatore i (i=1,2,3,4,5,6)
Ii = valore da normalizzare del singolo indicatore
M = media degli n valori da normalizzare (pari a quelli delle iniziative)
D = deviazione standard.
La somma algebrica degli indicatori normalizzati fornisce il punteggio finale ottenuto dall'iniziativa e determina la posizione della stessa nella graduatoria che contiene i progetti di investimenti da proporre al finanziamento.
3.5 Iniziative imprenditoriali
3.5.1 INIZIATIVE IMPRENDITORIALI ESAMINATE
Le iniziative imprenditoriali raccolte, in base al bando del 18 agosto 1999 ed alla comunicazione del 13 gennaio 2000, si distribuiscono per settore e per comune, come nella tabella seguente:
COMUNI |
N°. Iniziative |
Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli |
Aiuti a favore della pubblicità di prodotti agricoli |
Investimenti strutturali della produzione primaria |
Pesca, acquacoltura ed attrezzature portuali |
|||||
BISCEGLIE |
13 |
21% |
9 |
31% |
0 |
0% |
2 |
8% |
2 |
100% |
BITONTO |
9 |
14% |
5 |
17% |
1 |
14% |
3 |
12% |
0 |
0% |
GIOVINAZZO |
5 |
8% |
3 |
10% |
0 |
0% |
2 |
8% |
0 |
0% |
MOLFETTA |
11 |
17% |
4 |
14% |
2 |
29% |
5 |
20% |
0 |
0% |
PALO DEL COLLE |
6 |
10% |
3 |
10% |
0 |
0% |
3 |
12% |
0 |
0% |
RUVO DI PUGLIA |
6 |
10% |
3 |
10% |
0 |
0% |
3 |
12% |
0 |
0% |
TERLIZZI |
10 |
16% |
2 |
7% |
1 |
14% |
7 |
28% |
0 |
0% |
ALTRO |
3 |
5% |
0 |
0% |
3 |
43% |
0 |
0% |
0 |
0% |
Totale |
63 |
100% |
29 |
100% |
7 |
100% |
25 |
100% |
2 |
100% |
3.5.2 RISULTATO DELLA ANALISI DELLE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI
Dall'esame delle proposte imprenditoriali emergono i seguenti dati di sintesi:
COMUNI |
N°. Iniziative |
Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli |
Aiuti a favore della pubblicità di prodotti agricoli |
Investimenti strutturali della produzione primaria |
Pesca, acquacoltura ed attrezzature portuali |
|||||
BISCEGLIE |
13 |
23% |
9 |
35% |
0 |
0% |
2 |
8% |
2 |
100% |
BITONTO |
9 |
16% |
5 |
19% |
1 |
20% |
3 |
13% |
0 |
0% |
GIOVINAZZO |
4 |
7% |
2 |
8% |
0 |
0% |
2 |
8% |
0 |
0% |
MOLFETTA |
10 |
18% |
3 |
12% |
2 |
40% |
5 |
21% |
0 |
0% |
PALO DEL COLLE |
5 |
9% |
3 |
12% |
0 |
0% |
2 |
8% |
0 |
0% |
RUVO DI PUGLIA |
6 |
11% |
3 |
12% |
0 |
0% |
3 |
13% |
0 |
0% |
TERLIZZI |
9 |
16% |
1 |
4% |
1 |
20% |
7 |
29% |
0 |
0% |
ALTRO |
1 |
2% |
0 |
0% |
1 |
20% |
0 |
0% |
0 |
0% |
Totale |
57 |
100% |
26 |
100% |
5 |
100% |
24 |
100% |
2 |
100% |
La tabella seguente riporta la ripartizione delle schede ammesse in graduatoria suddivise per settore di intervento.
Settore di intervento |
N°. Iniziative |
Nuovi occupati |
Mezzi propri |
Agevolazione richiesta |
Investimento totale |
|||||
Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli |
26 |
45,6% |
183 |
60,0% |
12.089 |
60,9% |
26.023 |
60,9% |
40.645 |
61,5% |
Aiuti a favore della pubblicità di prodotti agricoli |
5 |
8,8% |
7 |
2,3% |
413 |
2,1% |
404 |
0,9% |
827 |
1,3% |
Investimenti strutturali della produzione primaria |
24 |
42,1% |
99 |
32,5% |
6.806 |
34,3% |
15.118 |
35,4% |
22.854 |
34,6% |
Pesca, acquacoltura ed attrezzature portuali |
2 |
3,5% |
16 |
5,2% |
549 |
2,8% |
1.198 |
2,8% |
1.747 |
2,6% |
TOTALE |
57 |
100,0% |
305 |
100,0% |
19.858 |
100,0% |
42.744 |
100,0% |
66.072 |
100,0% |
La tabella seguente riporta la ripartizione delle schede ammesse in graduatoria suddivise per comune.
COMUNI |
N°. Iniziative |
Nuovi occupati |
Mezzi propri |
Agevolazione richiesta |
Investimento totale |
|||||
BISCEGLIE |
13 |
22,8% |
97 |
31,8% |
4.256 |
21,4% |
11.151 |
26,1% |
17.556 |
26,6% |
BITONTO |
9 |
15,8% |
62 |
20,3% |
3.771 |
19,0% |
6.386 |
14,9% |
10.032 |
15,2% |
GIOVINAZZO |
4 |
7,0% |
8 |
2,5% |
1.307 |
6,6% |
2.128 |
5,0% |
3.421 |
5,2% |
MOLFETTA |
10 |
17,5% |
32 |
10,6% |
2.472 |
12,5% |
4.721 |
11,0% |
7.441 |
11,3% |
PALO DEL COLLE |
5 |
8,8% |
19 |
6,2% |
1.195 |
6,0% |
2.139 |
5,0% |
3.843 |
5,8% |
RUVO DI PUGLIA |
6 |
10,5% |
44 |
14,5% |
3.512 |
17,7% |
7.616 |
17,8% |
11.391 |
17,2% |
TERLIZZI |
9 |
15,8% |
42 |
13,9% |
3.278 |
16,5% |
8.538 |
20,0% |
12.257 |
18,6% |
ALTRO |
1 |
1,8% |
1 |
0,3% |
65 |
0,3% |
65 |
0,2% |
130 |
0,2% |
TOTALI |
57 |
100,0% |
305 |
100,0% |
19.858 |
100,0% |
42.744 |
100,0% |
66.072 |
100,0% |
3.5.3 GRADUATORIA DELLE INIZIATIVE IMPRENDITORIALE
La Circolare del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica del 16.7.98, "Modalità e criteri per lo svolgimento delle attività di assistenza tecnica e di istruttoria dei Patti territoriali e contratti darea" prevede al punto 1.10 che non possono essere ammesse ad istruttoria un complesso di iniziative che comporti un finanziamento eccedente del 20% il limite massimo previsto (nel caso dei patti specializzati da 50 a 60 miliardi di lire), poichè le iniziative infrastrutturali presentate ammontano a circa 22.5 miliardi di lire la disponibilità per le iniziative imprenditoriali è di 37,5 miliardi di lire.
Pertanto le iniziative ammesse in istruttoria sono quelle comprese tra il primo ed il quarantanovesimo posto.
I principali dati di sintesi per quanto riguarda le iniziative trasmesse in istruttoria determinano le seguenti statistiche.
SETTORI |
N. INIZIATIVE |
MEZZI PROPRI |
AGEV.RICHIESTA |
NUOV. OCC |
INV. AGEVOL |
INV.TOTALE |
||||||
trasformazione |
25 |
51% |
11.929 |
65% |
25.383 |
68% |
179 |
61% |
37.594 |
67% |
39.845 |
68% |
pubblicità |
5 |
10% |
413 |
2% |
404 |
1% |
7 |
2% |
826 |
1% |
827 |
1% |
produzione |
17 |
35% |
5.498 |
30% |
10.494 |
28% |
90 |
31% |
16.107 |
29% |
16.296 |
28% |
pesca |
2 |
4% |
549 |
3% |
1.198 |
3% |
16 |
5% |
1.747 |
3% |
1.747 |
3% |
TOTALI |
49 |
100% |
18.390 |
100% |
37.479 |
100% |
292 |
100% |
56.275 |
100% |
58.715 |
100% |
La tavola 3.1 riporta la graduatoria delle iniziative imprenditoriali.
Dalle analisi che lapposito nucleo di valutazione ha condotto sulle singole iniziative imprenditoriali proposte si può affermare che quelle ammesse alla successiva istruttoria bancaria delineano prospettive di sviluppo coerenti con le finalità dichiarate dai Promotori e con gli obiettivi posti alla base del Patto Territoriale.
3.6 INIZIATIVE INFRASTRUTTURALI
Le iniziative infrastrutturali proposte dalle Amministrazioni assommano ad un totale previsto di risorse pari a 22.485,5 milioni e sono riportate nel dettaglio nella tavola seguente.
I progetti imprenditoriali presentati al Patto della Conca Barese risultano in linea con il quadro socio-economico-produttivo e con le finalità di sviluppo del territorio che i promotori hanno delineato durante la fase di concertazione e definite nel protocollo di intesa.
Le vocazioni specifiche dei diversi Comuni trovano conferma e si rafforzano nelle iniziative proposte dagli imprenditori.
L'analisi del tessuto produttivo delle diverse aree geografiche del territorio del Patto, già condotta nel protocollo di intesa, si ritrova rafforzata in termini sia di ampliamento che di nuove iniziative nei settori dominanti le diverse economie locali presenti nel Patto.
Non a caso le line di intervento relative agli interventi realtivi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti ed a sostenere le produzioni locali tipiche, ha confermato la volontà degli imprenditori ad investire e la prospettiva di un mercato vivace ed in espansione soprattutto per alcune categorie di prodotti.
La stretta connessione esistente tra le proposte di servizi alle imprese e le iniziative produttive confermano un livello di integrazione progettuale e prospettano una rinnovata capacità di marketing del territorio del Patto.
La coerenza di ciascuna iniziativa proposta con gli obiettivi del Patto è stata valutata caso per caso verificandone l'efficacia rispetto al sistema produttivo delle imprese e dei servizi. Gli investimenti appaiono orientati a rafforzare i settori produttivi in forte crescita di mercato o nuove iniziative in grado di ridurre drasticamente la dipendenza dall'esterno del valore aggiunto sui prodotti. Queste considerazioni dimostrano, tra l'altro, una capacità imprenditoriale ed un livello di maturità nella cultura d'impresa che costituiscono carattere essenziale della proposta del Patto della Conca Barese.
La crescita occupazione prevista a fronte delle iniziative imprenditoriali inviate in istruttoria è di 292 nuove unità rappresenta un dato estremamente promettente per un'area, come quella del Patto, afflitta da livelli di disoccupazione eccessivamente alti.
5. Fattibilità giuridica e amministrativa del Patto
Massima attenzione è stata rivolta sia dai promotori che dagli imprenditori alla rapida cantierabilità di tutte le iniziative proposte all'interno del Patto.
Il richiamo costante alla verifica puntuale, progetto per progetto, di tutti gli adempimenti necessari per l'avvio e la realizzazione dei progetti di investimento ha consentito in questa fase finale di poter contare su iniziative per le quali gli atti necessari e le autorizzazioni di merito sono limitate a quelle per le quali gli stessi Uffici Tecnici dei Comuni garantiscono la coerenza dei tempi di rilascio con i tempi di avvio e realizzazione delle iniziative.
Il contatto costante delle imprese con le amministrazioni e la particolare disponibilità di queste ultime ha permesso di configurare un insieme di progetti la cui fattibilità giuridica ed amministrativa è coerente con i tempi di sviluppo previsti nei Patti territoriale e limitata a 48 mesi.
La sottoscrizione di uno specifico protocollo amministrativo, aggiuntivo rispetto a quanto già indicato in termini di impegni dei sottoscrittori nel protocollo di intesa, conferma, inoltre, gli impegni delle amministrazioni ad avviare iniziative comuni volte a minimizzare i tempi necessari al rilascio delle autorizzazioni necessarie allo sviluppo delle iniziative proposte nel Patto.
Con questi presupposti iniziali è stato relativamente agevole verificare e constatare la fattibilità giuridica ed amministrativa di ogni singola iniziativa imprenditoriale e infrastrutturale.
Il quadro delle Amministrazioni e degli Enti che hanno sottoscritto il Patto raccoglie in pratica tutti gli enti con poteri di controllo e di autorizzazione che, rispetto alle iniziative imprenditoriali avanzate nel Patto della Conca Barese, saranno chiamati a diverso titolo a predisporre gli atti amministrativi e le autorizzazioni necessarie per l'avvio e la realizzazione delle iniziative previste.
Questa condizione dà forti garanzie in merito alla rapida cantierabilità di ciascuna iniziativa ammessa al Patto e al raggiungimento complessivo degli obiettivi che i Sottoscrittori si sono dati per lo sviluppo locale.
La completezza delle singole schede di iniziative imprenditoriali e infrastrutturali sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello amministrativo consente di avviare gli ulteriori accertamenti di carattere economico-finanziario che saranno a breve compiuti dalla banca concessionaria al fine di determinare il pacchetto progettuale definitivo per il Patto.
La concretezza delle iniziative imprenditoriali, tutte mirate allo sviluppo delle specializzazioni produttive del contesto locale, assicura il raggiungimento di migliori condizioni produttive sia in termini di potenziamento degli insediamenti attuali sia in termini di diversificazione mirante a ridurre la dipendenza dai fattori di produzione esterna.
Le iniziative infrastrutturali, nella loro concretezza, puntualizzano un'azione diretta a sostenere, soprattutto con le necessarie opere finalizzate alla commercializzazione dei prodotti, le nuove iniziative imprenditoriali, concentrandosi sulle vocazioni produttive dei comuni
Particolare attenzione è stata rivolta alla coerenza di ciascuna delle iniziative imprenditoriali proposte nel Patto con gli obiettivi di sviluppo fissati dalle forze sociali coinvolte e la coerenza complessiva di ciascuna di queste iniziative produttive tra esse nel territorio del Patto.
Le infrastrutture previste, inoltre, supportano in modo coerente le iniziative imprenditoriali andando a promuovere completamenti e/o ampliamenti di opere di sicuro e diretto impatto positivo con lo sviluppo delle attività produttive.
Dalle schede tecniche analizzate non si rilevano ulteriori necessità negoziali con altre strutture territoriali competenti per concessione ed autorizzazione rispetto agli insediamenti produttivi e alle opere infrastrrutturali previste nel Patto denominato Conca Barese.
ALLEGATO I: Schede comunali di caratterizzazione socioeconomica
BISCEGLIE |
||
Superficie 68 Altezza mt. 16 Popolazione 50.157 Densità 697.2 Famiglie 14.149
Censimento Popolazione Addetti in Agricoltura 1.727 Addetti nellIndustria 4.759 Addetti nella P.A. 4.074 Addetti negli Altri Servizi 4.507
Censimento Agricoltura N. Aziende totali 5.446 di cui con manod. Extrafamiliare 571 " " Conduzione non diretta del coltivatore 308 Totale superficie coltivata 6173 N. Giornate di lavoro totale 265.459 N. Aziende di Allevamento 0 N. Capi di allevamento 0 di cui bovini 0 " " ovini 0
Censimento Industria e Terziario N. Addetti Totali 11.697 di cui Istituzioni 3.792 Industria 513 Commercio 1.290 Altre attività 492 Istituzioni 135
Settore Creditizio sportelli bancari 12 depositi 706.512 impieghi 704.823 |
Utenze Telecom 15.734 Utenze enel 24.492 Partite Iva 7.704 Reddito medio 14.768 Metano si
Indicatori Tasso industrializzazione 1,1 Tasso occupazione 31.8 Agricoltura, caccia silvicoltura 3,0 Pesca piscicoltura e servizi connessi 0,6 Estrazione minerali + produz. Energia 0,3 Att. Manifatturiere 7,3 Costruzioni 2,5 Commercio 5,6 Alberghi e ristorante 0,9 Trasporti etc. 1,3 Servizi finanz. Immob. etc 1,8 P.a. 1,6 Istruzione 1,6 Sanità 4,4 Altri servizi sociali 0,9 Partite Iva su abitanti 16,3 Depositi su abitanti 14,9 Impieghi su abitanti 10,6 Abitanti per sportello 4.000 Utenze telecom su abitanti 33,2 Utenze enel su abitanti 51,7 Giorn. Lav. Tempo indeter./N. impr. agricole 0,01 Giorn. Lav. Tempo detr./N. impr. agricole 13,8 |
Bitonto |
|
Superficie 173 Altezza mt. 118 Popolazione 53.772 Densità 310,8 Famiglie 14.477
Censimento Popolazione Addetti in Agricoltura 1.906 Addetti nellIndustria 7.483 Addetti nella P.A. 4.234 Addetti negli Altri Servizi 4.153
Censimento Agricoltura N. Aziende totali 5.292 di cui con manod. Extrafamiliare 1.034 " " Conduzione non diretta del coltivatore 206 Totale superficie coltivata 15.385 N. Giornate di lavoro totale 638.411 N. Aziende di Allevamento 34 N. Capi di allevamento 1.534 di cui bovini 534 " " ovini 685
Censimento Industria e Terziario N. Addetti Totali 12.243 di cui Istituzioni 1.974 Industria 619 Commercio 1.451 Altre attività 565 Istituzioni 148
Settore Creditizio Impieghi 239.542 Depositi 677.990 Sportelli bancari 13 |
Utenze Telecom 15.530 Utenze enel 23.449 Partite Iva 7.336 Reddito medio 15.463 Metano si
Indicatori Tasso industrializzazione 1,2 Tasso occupazione 33,1 Agricoltura, caccia silvicoltura 3,5 Pesca piscicoltura e servizi connessi 0,0 Estrazione minerali + produz. energia 0,2 Att. manifatturiere 8,0 Costruzioni 5,7 Commercio 4,4 Alberghi e ristorante 0,5 Trasporti etc. 1,4 Servizi finanz. Immob. etc 1.4 P.a. 2,3 Istruzione 3,4 Sanità 1,2 Altri servizi sociali 0,9 Partite Iva su abitanti 13,6 Depositi su abitanti 12,6 Impieghi su abitanti 4,5 Abitanti per sportello 4.167 Utenze telecom su abitanti 28,9 Utenze enel su abitanti 43,6 Giorn. Lav. Tempo indeter./N. impr. agricole 2,8 Giorn. Lav. Tempo detr./N. impr. agricole 43,6 |
GIOVINAZZO |
||
Superficie 44 Altezza mt. 7 Popolazione 20.933 Densità 475.8 Famiglie 6.553
Censimento popolazione Addetti in agricoltura 255 addetti nellindustria 2.165 Addetti nella P.A. 1.939 Addetti negli altri servizi 1.593
Censimento Agricoltura N. Aziende totali 1.688 di cui con manodopera extrafamiliare 231 " " Conduzione non diretta del coltivatore 81 Totale superficie coltivata 3.134 N. Giornate di lavoro totale 138.686 N. Aziende di allevamento 0 N. Capi di allevamento 0 di cui bovini 0 " " ovini
Censimento Industria e Terziario N. Addetti Totali 2.648 di cui Istituzioni 640 Industria 67 Altre attività 415 Commercio 214 Istituzioni 59
Settore Creditizio Sportelli bancari 4 Depositi 188.118 Impieghi 38.409 |
Utenze telecom 6.527 Utenze enel 11.556 Partite Iva 2.522 Reddito medio 16.788 Metano si
Indicatori Tasso industrializzazione 0,3 Tasso occupazione 28.04 Agricoltura, caccia silvicoltura 1.1 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,1 Estrazione minerali + produz. energia 0,5 att. Manifatturiere 6.4 Costruzioni 3.4 Commercio 3.1 Alberghi e Ristoranti 0.7 Trasporti 2.1 Servizi Finanziari e Immobiliari 1.7
Istruzione 1.8 Sanità 1.3 Altri Servizi Sociali 0.9 Partite IVA su abitanti 12 Depositi su abitanti 9 Impieghi su abitanti 1.8 Abitanti per sportello 5.263 Utenze telecom su abitanti 31.2 Utenze enel su abitanti 55.2 Giornate lavorative t. indeterminato/imprese agricole 0.1 Giornate lavorative t. determinato/imprese agricole 22.4 |
Molfetta |
||
Superficie 58 Altezza mt. 15 Popolazione 66.839 Densità 1152,4 Famiglie 21.656
Censimento popolazione Addetti in agricoltura 1.965 addetti nellindustria 5.731 Addetti nella P.A. 5.066 Addetti negli altri servizi 7.624
Censimento Agricoltura N. Aziende totali 3.935 di cui con manodopera extrafamiliare 277 " " Conduzione non diretta del coltivatore 670 Totale superficie coltivata 5.404 N. Giornate di lavoro totale 222.844 N. Aziende di allevamento 16 N. Capi di allevamento 270 di cui bovini 270 " " ovini 0
Censimento Industria e Terziario N. Addetti Totali 9.306 di cui Istituzioni 2.521 Industria 398 Altre attività 761 Commercio 1.288 Istituzioni 161
Settore Creditizio Sportelli bancari 19 Depositi 849.830 Impieghi 365.930 |
Utenze telecom 21.316 Utenze enel 29.943 Partite Iva 7.469 Reddito medio 16.047 Metano si
Indicatori Tasso industrializzazione 0,6 Tasso occupazione 30,5 Agricoltura, caccia silvicoltura 2,1 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,8 Estrazione minerali + produz. energia 0,3 att. Manifatturiere 4,7 Costruzioni 3.6 Commercio 3.4 Alberghi e Ristoranti 1.3 Trasporti 5 Servizi Finanziari e Immobiliari 1.7
Istruzione 3.3 Sanità 1.2 Altri Servizi Sociali 0.9 Partite IVA su abitanti 11.2 Depositi su abitanti 12.7 Impieghi su abitanti 5.5 Abitanti per sportello 3.518 Utenze telecom su abitanti 31.9 Utenze enel su abitanti 44.8 Giornate lavorative t. indeterminato/imprese agricole 0.6 Giornate lavorative t. determinato/imprese agricole 15.5 |
Palo del Colle |
||
Superficie 80 Altezza mt. 177 Popolazione 20.027 Densità 250 Famiglie 6.600
Censimento popolazione Addetti in agricoltura 1.200 addetti nellindustria 2.144 Addetti nella P.A. 1.091 Addetti negli altri servizi 2.684
Censimento Agricoltura N. Aziende totali 2.917 di cui con manodopera extrafamiliare 569 " " Conduzione non diretta del coltivatore 88 Totale superficie coltivata 7.465 N. Giornate di lavoro totale 292.175 N. Aziende di allevamento 2 N. Capi di allevamento 189 di cui bovini 12 " " ovini 180
Censimento Industria e Terziario N. Addetti Totali 2.335 di cui Istituzioni 464 Industria 809 Altre attività 614 Commercio 448 Istituzioni 70
Settore Creditizio Sportelli bancari 4 Depositi 166.590 Impieghi 90.000 |
Utenze telecom 6.000 Utenze enel 6.000 Partite Iva 4.000 Reddito medio 12.000 Metano si
Indicatori Tasso industrializzazione Tasso occupazione Agricoltura, caccia silvicoltura 5% Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0 Estrazione minerali + produz. energia 0,1 att. Manifatturiere 6% Costruzioni 4% Commercio 1% Alberghi e Ristoranti 2% Trasporti 1% Servizi Finanziari e Immobiliari 1%
Istruzione 2% Sanità 1% Altri Servizi Sociali 1% Partite IVA su abitanti Depositi su abitanti Impieghi su abitanti Abitanti per sportello Utenze telecom su abitanti Utenze enel su abitanti Giornate lavorative t. indeterminato/imprese agricole Giornate lavorative t. determinato/imprese agricole |
RUVO DI PUGLIA |
||
Superficie 222 Altezza mt. 256 Popolazione 24.845 Densità 111.9 Famiglie 7.835
Censimento popolazione Addetti in agricoltura 1.508 addetti nellindustria 2.714 Addetti nella P.A. 1.915 Addetti negli altri servizi 1.791
Censimento Agricoltura N. Aziende totali 5.862 di cui con manodopera extrafamiliare 852 " " Conduzione non diretta del coltivatore 300 Totale superficie coltivata 21.133 N. Giornate di lavoro totale 589.327 N. Aziende di allevamento 63 N. Capi di allevamento 12370 di cui bovini 940 " " ovini 9413
Censimento Industria e Terziario N. Addetti Totali 4.689 di cui Istituzioni 1.083 Industria 325 Altre attività 590 Commercio 367 Istituzioni 94
Settore Creditizio Sportelli bancari 7 Depositi 302.648 Impieghi 90.150 |
Utenze telecom 7.394 Utenze enel 12.662 Partite Iva 4.714 Reddito medio 13.115 Metano si
Indicatori Tasso industrializzazione 1,3 Tasso occupazione 31.9 Agricoltura, caccia silvicoltura 6.1 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0 Estrazione minerali + produz. energia 0,1 att. Manifatturiere 6.9 Costruzioni 3.9 Commercio 3.7 Alberghi e Ristoranti 0.8 Trasporti 1.3 Servizi Finanziari e Immobiliari 1.4
Istruzione 2.8 Sanità 1.5 Altri Servizi Sociali 0.9 Partite IVA su abitanti 19 Depositi su abitanti 12.2 Impieghi su abitanti 3.6 Abitanti per sportello 3.571 Utenze telecom su abitanti 29.8 Utenze enel su abitanti 51 Giornate lavorative t. indeterminato/imprese agricole 2.5 Giornate lavorative t. determinato/imprese agricole 31.2 |
TERLIZZI |
|
Superficie 68 Altezza mt. 190 Popolazione 26.433 Densità 388,7 Famiglie 8.188
Censimento popolazione Addetti in agricoltura 1.733 addetti nellindustria 2.750 Addetti ella P.A. 2.323 Addetti negli altri servizi 2.068
Censimento Agricoltura N. aziende totali 4.646 di cui con manodopera extrafamiliare 587 " "Conduzione non diretta del coltivatore 222 Totale superficie coltivata 7.354 N. giornate di lavoro totale 411.121 N.Aziende di allevamento 0 N. Capi di allevamento 0 di cui bovini 0 " " ovini 0
Censimento Industria e Terziario N. Addetti Totali 3.324 di cui Istituzioni 1.101 Industria 81 Altre Attività 372 Commercio 493 Istituzioni 57 Settore Creditizio Sportelli bancari 5 Depositi 230.136 Impieghi 69.097 |
Utenze telecom 7.512 Utenze enel 14.528 Partite Iva 4.934 Reddito medio 13.783 Metano si
Indicatori Tasso industrializzazione 0,3 Tasso occupazione 33,6 Agricoltura, caccia silvicoltura 6,5 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,1 Estrazione minerali + produz. energia 0,3 att. Manifatturiere 7 Costruzioni 3,1 Commercio 4,1 Alberghi e Ristoranti 0,6 Trasporti Ecc. 1.8 Servizi Finanziari ed Immobiliari 1.3 Pubblica Amministrazione 3.4 Istruzione 2.6 Sanita 1.5 Altri servizi Sociali 1.4
Depositi/Abitanti 8.7 Impieghi/Abitanti 2.6 Abitanti/Sportello 5.263 Utenze Telecom/Abitanti 28.4 Utenza Enel/Abitanti 55 Giornate Lavoro tempo indeter/N° Imprese Agricole 0.8 Giornate Lavoro tempo deter/N° Imprese Agricole 17.6 |
ALLEGATO II: Il Bando ed il modulo della domanda di finanziamento
ALLEGATO III: Lettera inviata agli imprenditori per riformulare le domande sui nuovi moduli predisposti dal Ministero
ALLEGATO IV Moduli predisposti dal Ministero per la raccolta di iniziative imprenditoriali da inserire nei patti territoriali