Per i Patti Territoriali solo 2.000mld



ROMA, 18 DIC - Dopo una lunga fase di stallo, quest’ anno il meccanismo dei patti territoriali è partito ma si scontra tuttora con gli ostacoli dei ritardi. Sui complessivi 7.900 miliardi assegnati ai singoli patti e contratti, infatti, ad ottobre di quest’anno sono stati erogati poco più di 2.000 miliardi, ovvero circa la metà rispetto alle stime di «quanto era ragionevole spendere». I numeri sono stati illustrati oggi dai responsabili del Dipartimento per le politiche dello sviluppo del ministero del Tesoro in occasione della presentazione del ’Terzo rapporto sullo sviluppo territoriale 1999-2000’.
Il tiraggio di cassa sul totale dei 7.900 miliardi stanziati che si sarebbe avuto nell’ipotesi ottimale che l’amministrazione competente, le autorità locali e le imprese attuatrici non avessero avuto alcun ritardo - hanno spiegato al Tesoro - è valutabile in 4.200 miliardi. Il tiraggio effettivo è invece di circa 2.000 miliardi, ovvero circa la metà (il 48,5%). «E’ un risultato molto migliore rispetto a quando eravamo fermi», ha sottolineato Fabrizio Barca del dipartimento per lo sviluppo precisando tuttavia che una «quota ragionevole» delle erogazioni rispetto alle risorse erogabili dovrebbe attestarsi sul 75-80%.
Secondo il direttore del Dipartimento Renato Scognamiglio, tuttavia, quello che il Tesoro si propone non è tanto la ricerca dei colpevoli, quanto piuttosto l’individuazione di soluzioni. «Questo 48,5% - ha spiegato - non è motivo di soddisfazione ma è comunque la fotografia di un miglioramento». Miglioramento «che non è ancora sufficiente», ha sottolineato, assicurando però che «cercheremo di usare un approccio pragmatico per rimuovere le cause dei ritardi».