Sabato
9 Dicembre 2000 italia
- economia
(NOSTRO SERVIZIO)
BARIIn Puglia i bandi per le risorse comunitarie per la prima annualità del Por
(Piano operativo regionale) 2000-2006 saranno pronti già entro la fine
dell’anno.
La previsione è stata avanzata dal presidente della Giunta regionale, Raffaele
Fitto, dopo che anche il comitato di sorveglianza (guidato da Antonio
Kastrissianakis della direzione generale della Ue per le politiche regionali e
composto anche dai direttori generali di sei ministeri italiani e dai
rappresentanti delle parti sociali) ha dato il via libera al complemento di
programmazione del Por.
In cifre, si tratta di 12mila miliardi di risorse per il finanziamento di
progetti relativi a sei assi prioritari di intervento: risorse naturali,
culturali, umane, sistemi locali, città, reti e nodi di servizio. I progetti, a
regime, dovrebbero attivare nuova occupazione per oltre 20mila addetti l’anno,
di cui 8mila creati direttamente, e dovrebbero consentire una crescita media
del Pil regionale dell’1,5 per cento. Ora il documento sarà sottoposto
all’approvazione definitiva della Giunta regionale, successivamente sarà
inviato alla Commissione Ue per l’informativa ed entrerà nella fase esecutiva
con l’emissione dei bandi di gara per la presentazione delle richieste di
finanziamento.
Già in dicembre arriveranno i primi bandi per le opere infrastrutturali (acquedotti,
fognature, smaltimento rifiuti, aree protette, aree attrezzate per insediamenti
produttivi e per ferrovie locali, interporto) ed entro febbraio i primi fondi
comunitari con le anticipazioni. Nei prossimi mesi si annuncia un vero e
proprio tour de force, dopo quello imposto da Fitto agli uffici e concluso con
il via libera del comitato di sorveglianza, per impegnare le prime due
annualità di spesa entro il 31 dicembre del 2001 e puntare addirittura alle
premialità, se saranno rispettati i tempi e le procedure.
Un obiettivo nemmeno immaginato durante l’attuazione dei Pop ’94-’99, quando
sono stati sciupati fondi a valere sul Feoga per il ritardo nelle procedure di
impegno della spesa.
Per l’asse prioritario delle risorse naturali sono previsti 1.242 milioni di
euro da fondi pubblici e 382 milioni di euro messi a disposizione da privati,
per quello delle risorse culturali 249 milioni di euro pubblici e 7 privati,
per le risorse umane 718 pubblici e 73 privati, per i sistemi locali 274
pubblici e 1.501 privati, per l’asse città 317 pubblici e oltre 62 privati.
Infine, per reti e nodi di servizio, 479 milioni di euro pubblici e 230 milioni
di euro da parte dei privati.
Vincenzo Rutigliano