3 caratteristiche del sistema economico della provincia di isernia

I risultati dell’indagine dell’Istituto Tagliacarne sullo stato delle economie provinciali evidenziano, per la Provincia di Isernia, una modestissima crescita tra il 1991 e il 1997. In tale arco temporale, infatti, la crescita del Pil pro capite ha consentito di recuperare solo due posizioni rispetto alle altre province italiane, attestandosi sul valore di 22.058.000. Rispetto alla media europea il tenore di reddito pro capite della Provincia di Isernia si attesta al 72%, valore inferiore alla soglia "Obiettivo 1" del 75%.

Il numero totale degli occupati nella Provincia, nel 1996, ammontava a 29.000, così distribuiti:

Il numero totale delle imprese presenti sul territorio provinciale, nello stesso periodo, era di 5.061, con una densità imprenditoriale pari al 6,1%.

Il tasso di disoccupazione media nella Provincia di Isernia si attestava su valori superiori al 17%, indice notevolmente più alto della media nazionale.

Fonte: Istituto Tagliacarne

Non mancano, tuttavia, segnali di una possibile ripresa economica. Sorprende soprattutto l’incidenza sull’economia provinciale dell’export: nel 1997 essa superava il 20% del reddito prodotto.

Fonte: Istituto Tagliacarne

I comparti che mostrano una maggiore dinamicità sono il turismo, l’agricoltura e il manifatturiero, mentre perseverano in uno stato di crisi le costruzioni e il commercio che tradizionalmente hanno rappresentato l’ossatura dell’economia provinciale.

Il turismo, in particolare, pur rappresentando il settore in grado di assicurare le migliori performance di fatturato, di utile e di occupazione, non presenta investimenti significativi nel contesto della Provincia di Isernia.

Esso resta, comunque, un settore labour intensive, in quanto la crescita dei flussi turistici e il consequenziale incremento di fatturato delle aziende turistiche genera in modo proporzionale aumento di occupazione e maggiore propensione verso formule di lavoro flessibili. Tale rilevazione ha, di fatto, portato ad inserire il settore turistico tra gli obiettivi di politica economica volti a favorire lo sviluppo occupazionale.

 

 

4 struttura del comparto turistico nella provincia di isernia

4.1 Tipologie turistiche

Il concetto di turismo si evolve rapidamente e sempre più si riferisce a contesti geografici allargati piuttosto che a singole iniziative.

Dal lato dell’offerta si rende necessaria una rivalutazione dell’area geografica e del suo patrimonio di risorse, al fine di creare le premesse per uno sviluppo locale integrato ed ecosostenibile.

Tale approccio si basa necessariamente sull’analisi delle singole tipologie di turismo, evidenziandone le potenzialità di crescita, di integrazione e di reciproco beneficio con altri comparti economici che caratterizzano il contesto locale.

La diffusione dei concetti di "destination marketing" e di "co-marketing" evidenzia come gli operatori privati e pubblici abbiano compreso la necessità di promuovere l’immagine di un’area piuttosto che quella della singola iniziativa, area all’interno della quale è necessario enfatizzare i fattori di attrazione espressi in termini di patrimonio ambientale, culturale e artistico.

E’ noto, infatti, che la percezione turistica di una determinata area è sempre più la risultante di diverse tipologie d’offerta, alcune delle quali, benché non sempre le più incidenti in termini economici, hanno un effetto di stimolo nei confronti dei flussi di visitatori.

L’analisi strutturale del turismo nella Provincia di Isernia evidenzia, invece, che tale processo, seppure auspicabile, ancora non è entrato a far parte delle linee di sviluppo del comparto, fenomeno confermato dalla ridotta influenza di alcune tipologie di turismo che nel panorama provinciale, considerate le potenzialità attrattive delle stesse, dovrebbero assumere un peso determinante nel promuovere l’immagine del turismo.

Fonte: Molisetur

La cartina del Molise, suddivisa per aree turistiche, evidenzia che il territorio della Provincia di Isernia comprende per la totalità le aree dell’Alto Molise e del Volturno, in parte quelle del Matese e solo marginalmente quelle del Molise Centrale.

Le aree del Matese e dell’Alto Molise presentano un patrimonio naturalistico importantissimo che, in prospettiva, può rappresentare uno dei fattori di maggiore sviluppo dell’intero comparto turistico regionale.

I territori dell’Alto Molise, in particolare, offrono risorse ambientali di estrema bellezza. In questa area, infatti, ad una altezza compresa tra i 1300 e i 1550 metri s.l.m., è presente una flora varia, con imponenti distese naturali di abeti, faggi e prati.

La prevalente presenza nei territori dell’Alto Molise di boschi e di prati favorisce la crescita spontanea di funghi e tartufi di elevatissima qualità: pregiati sono i funghi porcini e i tartufi bianchi e neri.

La presenza in queste aree di tali specialità ha favorito, nel tempo, l’organizzazione di una serie di manifestazioni tese a diffondere la conoscenza dei prodotti e delle zone di produzione, consentendo un processo di integrazione tra territorio e gastronomia locale tipica.

Non mancano motivi di attrazione nel periodo invernale, infatti, quando il clima non certo mite impedisce di usufruire della tranquillità di boschi e prati incontaminati, sui rilievi è possibile praticare sport invernali.

L’Alto Molise, tuttavia, non è solo ambiente: in esso è possibile rinvenire attrazioni uniche quali siti archeologici e produzioni artigianali.

L’area del Volturno, al pari di quella del Molise Centrale, si presenta ricca di opere d’interesse storico, come le abbazie, frutto del periodo del monachesimo, ed i castelli, testimonianza di nobili e signorotti che hanno abitato le colline molisane nel Medioevo. Tali complessi sono visitabili ed alcuni presentano un discreto stato di conservazione.

Dal punto di vista paesaggistico l’area del Volturno, oltre a vantare le bellissime sorgenti del fiume da cui prende il nome, annovera la presenza del massiccio delle Mainarde, parte integrante del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Ciascuna delle aree geografiche analizzate presenta caratteristiche peculiari, in termini di patrimonio ambientale, culturale ed artistico tali da rappresentare interessanti fattori di sviluppo dell’intero turismo provinciale.

A tale sviluppo possono contribuire anche la tutela e la valorizzazione del cosiddetto "turismo alternativo" come quelli d’affari, religioso e dei tratturi.

Il turismo congressuale e d’affari è connesso con lo sviluppo economico/industriale di alcune aree, soprattutto quelle con maggiore presenza di insediamenti manifatturieri.

 

Il turismo religioso è in grado di attirare, anche in vista del prossimo Giubileo, consistenti flussi di pellegrini.

Il turismo dei tratturi, infine, è in grado di inquadrare il turismo provinciale in un più ampio contesto geografico esteso oltre che all’intero territorio molisano anche alle regioni limitrofe.

Il quadro turistico provinciale sopra descritto, seppure succinto, evidenzia che l’area è in grado di puntare su un’offerta turistica notevolmente differenziata e complementare, nell’ambito di un disegno unitario di sviluppo dell’intero comparto.

4.2 I flussi turistici

I flussi turistici nella Provincia di Isernia, analizzati su base dati 1996, rappresentano circa il 23% del totale regionale per quanto concerne gli arrivi, mentre le presenze si attestano su valori di poco superiori al 18%.

Dal quadro sinottico fornito si evince che la Provincia di Isernia, nonostante il ricco patrimonio paesaggistico e culturale, ancora non ha trovato una propria dimensione turistica. Oltre al valore assoluto dei flussi presenti in tale area, preoccupa notevolmente la scarsa propensione dei turisti a fermarvisi, segno inequivocabile di una generale carenza dei servizi resi e della mancanza di un adeguata promozione delle diverse opportunità turistiche.

Fonte: E.P.T. di Isernia

I dati forniti dall’Ente Provinciale per il Turismo di Isernia evidenziano, per il periodo 1993 – 1996 un trend dei flussi turistici altalenante, che solo nel ’96 ha fatto rilevare un significativo passo in avanti con il +9,2%.

Interessante si dimostra anche l’analisi della composizione dei flussi turistici in termini di visitatori italiani e stranieri.

La componente straniera costituisce l’anello più debole del comparto turistico nella Provincia di Isernia. Ciò crea rilevanti problematiche di carattere economico, poiché i flussi stranieri rappresentano tradizionalmente la componente turistica a maggiore valore aggiunto e capacità di spesa.

Fonte: E.P.T. di Isernia

La presenza del turismo estero nella Provincia di Isernia, oltre ad assumere valori assoluti modesti, ha manifestato negli ultimi anni un trend decrescente, segno della mancanza di una immagine turistica internazionale della Provincia e, più in generale, della Regione.

Fonte: E.P.T. Isernia

I flussi turistici regionali e nazionali, viceversa, hanno evidenziato un maggiore dinamismo soprattutto a partire dal ’95, tuttavia, anche in questo caso, i valori assoluti non sono congrui rispetto alle potenzialità dell’area.

Nella definizione dei flussi turistici è importante tener conto che una parte rilevante di arrivi e presenze non utilizza strutture ricettive alberghiere e/o complementari, sfuggendo così alle rilevazioni statistiche. Numerosi sono, infatti, i turisti italiani e stranieri che rispondono a tale tipologia, stante il flusso migratorio che ha interessato in passato le popolazioni del Meridione.

I dati forniti dalla Agenzia Romana per la Preparazione del Giubileo, relativi alla stima di arrivi e presenze registrati e non nella Provincia di Isernia, evidenziano valori significativamente superiori rispetto a quelli rilevati dall’E.P.T. di Isernia.

Prov. Isernia

Stime 1995

Statistiche 1995

Differenza

Stime 2000

Incremanto

Arrivi

76.484

33.369

43.115

85.764

9280

Presenze

212.832

77.389

135.443

238.655

25.823

Fonte: Agenzia romana per la Preparazione del Giubileo e E.P.T. Isernia

Le stime dei flussi provinciali confermano che la parte rilevante di arrivi e presenze non utilizza le strutture ricettive alberghiere e complementari. Tale fenomeno è imputabile sia alle motivazioni prevalenti del soggiorno in provincia, (visita a parenti e/o amici), sia alla carenza di un sistema di ricettività diversificato per tipologia e diffusione sul territorio.

4.3 Caratteristiche della ricettività

La provincia di Isernia presenta in prevalenza strutture ricettive alberghiere, mentre poco sviluppate sono quelle alternative, quali gli agriturismi, che presentano un elevato grado di attitudine alla promozione dell’attività turistica in funzione delle caratteristiche territoriali.

Fonte: itineris piccola società coperativa a r. l. - isernia

Fonte: itineris piccola società coperativa a r. l. - isernia

Poco incisiva si presenta anche la disponibilità di posti letto in strutture pensionistiche, che per l’intero territorio provinciale ammontano a 82.

Fonte: itineris piccola società coperativa a r. l. - isernia

Fonte: itineris piccola società coperativa a r. l. - isernia

In totale l’offerta di ricettività della Provincia di Isernia, relativamente alle strutture registrate, ammonta a circa 1520 posti letto, con un’ampia prevalenza delle strutture alberghiere che da sole coprono quasi l’80% della ricettività totale.

La qualità degli alberghi presenti nell’area è discreta. Il numero maggiore di strutture, infatti, si concentra nelle categorie a quattro e tre stelle, che offrono la maggiore ricettività.

4.4 Punti di forza e punti di debolezza del sistema turistico

Il sistema turistico della Provincia di Isernia presenta notevoli punti di debolezza di ordine strutturale ed infrastrutturale che, di fatto, limitano le potenzialità di sviluppo del comparto.

I punti di debolezza strutturali possono così riassumersi:

I punti di debolezza infrastrutturali possono così riassumersi:

La Provincia di Isernia, tuttavia, presenta caratteristiche territoriali e culturali che, se adeguatamente valorizzate, possono rappresentare un punto di forza, soprattutto in funzione dei nuovi scenari della domanda turistica.

Il turismo del 2000, infatti, sarà sempre meno un turismo di massa e sempre più un turismo di nicchia: l’integrazione territoriale, quindi, rappresenterà uno dei fondamentali fattori critici di successo.

I punti di forza che possono determinare il salto di qualità del turismo nell’area sono:

 

 

5 Le infrastrutture nella Provincia di Isernia

 

Le infrastrutture giocano un ruolo fondamentale nel determinare il potenziale attrattivo di una determinata area.

La provincia di Isernia presenta un indicatore infrastrutturale (Italia = 100; riferimento 1995/’96) pari a 55,0. Ad essere maggiormente penalizzate sono le infrastrutture preposte a supportare il sistema dei trasporti in generale. Tale aspetto rappresenta uno dei fattori antituristici per eccellenza, considerate le caratteristiche morfologiche del territorio provinciale e le tipologie turistiche offerte da tale area, per lo più di tipo short break.

Fonte: Istituto Tagliacarne

Particolarmente basso si presenta anche l’indicatore infrastrutturale relativo ai servizi alle imprese, che nel caso specifico della Provincia di Isernia assume il valore di 35.4 (Italia = 100). In particolare, la carenza di infrastrutture leggere e di un sistema integrato di servizi alle imprese penalizza il comparto turistico, limitando, di fatto, la possibilità di implementare politiche di co-marketing e di destination marketing volte alla promozione del territorio e delle singole iniziative imprenditoriali.