PROTOCOLLO D'INTESA PATTO TERRITORIALE TURISTICO DELLA PROVINCIA DI ISERNIA

 

 

1 introduzione *

2 Caratteristiche territoriali e demografiche della provincia di isernia *

3 caratteristiche del sistema economico della provincia di isernia *

4 struttura del comparto turistico nella provincia di isernia *

4.1 Tipologie turistiche nella Provincia di Isernia *

4.2 I flussi turistici nella Provincia di isernia *

4.3 Caratteristiche della ricettività nella Provincia di Isernia *

4.4 Punti di forza e punti di debolezza del sistema turistico della Provincia di Isernia *

5 Le infrastrutture nella Provincia di Isernia *

6 Gli obiettivi del Patto Turistico della Provincia di Isernia *

7 Coerenza dell’iniziativa con la programmazione regionale, nazionale e comunitaria *

8 Il soggetto promotore *

9 Impegni ed obblighi dei sottoscrittori *

10 Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa *

 

 

 

1 introduzione

 

Nonostante la Regione Molise abbia evidenziato negli ultimi anni un dinamismo economico per certi aspetti superiore rispetto ad altre aree geografiche del Meridione, la Provincia di Isernia presenta tutt’oggi problematiche di ordine economico, ambientale e sociale, tali da richiedere un intervento di politica territoriale volto a promuovere uno sviluppo locale integrato che abbia quale obiettivo simultaneamente i servizi, le infrastrutture e le attività produttive.

Il documento programmatico redatto dalla Regione Molise per il 2000 – 2006 evidenzia i settori strategici per lo sviluppo regionale, ponendo il turismo tra gli obiettivi prioritari.

Per rilanciare il settore turistico nel contesto regionale e provinciale è indispensabile attuare una "politica per il turismo" in grado di incentivare contemporaneamente l’imprenditoria e la risoluzione dei problemi infrastrutturali. Tale politica trova naturale applicazione nella programmazione dal basso (bottom up), l’unica in grado di garantire attraverso il "partenariato sociale" il diretto coinvolgimento di tutti i soggetti dello sviluppo locale.

Un’adeguata "politica per il turismo" deve avere caratteristiche trasversali, tali da coinvolgere nell’attività di programmazione i Comuni, le Province, le Regioni e il Governo centrale.

I vantaggi relativi alla definizione di una politica d’intervento mirata nel comparto del turismo si manifesta soprattutto nelle aree del Mezzogiorno d’Italia, laddove il ritardo di sviluppo del settore è in gran parte attribuibile alla presenza di fattori antituristici. Tali fattori hanno impedito che in quest’importante area del nostro paese il comparto turistico esercitasse una funzione anticongiunturale, assorbendo forza lavoro rifiutata o espulsa dai settori industriali maturi.

In effetti, la caratteristica di settore "labour intensive", con una quota rilevante di investimenti in risorse umane, consente di individuare proprio nel turismo uno dei comparti dell’economia in grado di offrire rapidi tempi di sviluppo per le aree depresse, a patto che le manovre di politica economica regionali, nazionali ed internazionali dedichino allo stesso la dovuta attenzione.

La Provincia di Isernia, riconoscendo al comparto turistico una funzione fondamentale per lo sviluppo locale integrato, per la tutela dell’ambiente e, non da ultimo, per l’impatto occupazionale, ha inteso promuovere il "Patto Turistico della Provincia di Isernia".

I patti provinciali, infatti, in quanto promossi dall’Ente Pubblico preposto istituzionalmente alla programmazione, al coordinamento e alla promozione dello sviluppo locale, garantiscono il perseguimento degli obiettivi stabiliti dal partenariato sociale, attraverso l’effettivo supporto degli interventi infrastrutturali all’iniziativa privata.

A tal fine l’Amministrazione provinciale di Isernia presenta un proprio documento preliminare con cui avviare una contestuale e indispensabile azione di sensibilizzazione del territorio.

Tale documento, modificato sulla base delle indicazioni del "partenariato sociale" e sottoscritto da tutti i soggetti ad esso aderenti, costituisce il "protocollo d’intesa" del "Patto Turistico della Provincia di Isernia" e conclude la fase di concertazione tra i soggetti sottoscrittori così come disposto dalla Delibera CIPE del 23.03.1997 al punto 2.10.1.a.

 

 

2 Caratteristiche territoriali e demografiche della provincia di isernia

L’area oggetto del presente Protocollo d’intesa, finalizzato alla realizzazione di un Patto Territoriale per il Turismo, è quella che insiste sull’intero territorio della Provincia di Isernia.

Le caratteristiche orografiche del territorio evidenziano un’elevata diversificazione altimetrica dei Comuni della Provincia di Isernia. Il territorio provinciale, infatti, presenta una superficie montuosa pari all’81% e per la restante parte una superficie di collina.

Tale fattore ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi uno dei maggiori limiti allo sviluppo delle attività economiche tradizionali, quali l’agricoltura, l’agro-industria e il manifatturiero, viceversa rappresentando un’incredibile opportunità di sviluppo locale relativamente alle attività turistiche, soprattutto per effetto delle ridotte distanze che separano le varie località della Provincia.

Le aree montane, in particolare, sono rimaste ancorate ad economie rurali di tipo tradizionale, non sfruttando le potenzialità turistiche del territorio e i benefici economici che l’integrazione turismo-agricoltura-artigianato può rappresentare per l’intera Provincia.

Il Patto turistico della Provincia di Isernia intende promuovere, attraverso un programma omogeneo, l’integrazione tra le diverse tipologie di turismo praticabili in tale area geografica, nonché le possibili sinergie con gli altri comparti dell’economia provinciale.

La Provincia di Isernia è costituita da 52 Comuni e insiste su una superficie di 1436,2 Kmq.. La popolazione, al 1996, era pari a 92.298 abitanti, pari a circa il 28% del totale regionale con una densità demografica (persone per Kmq) di 70.

Fonte: Istituto Tagliacarne

Fonte: Istituto Tagliacarne

La tabella di seguito riportata, elaborata su dati 1993, evidenzia la realtà territoriale provinciale sia in termini di superficie che di popolazione, disaggregando le due tipologie di parametri rispetto a ciascuna realtà comunale. Inoltre, si pone in rilievo il dato relativo alla densità demografica, parametro che assume valori notevolmente inferiori rispetto alla media nazionale.

 

I dati demografici rilevati dall’Istat nel corso del 1996, aggregati a livello provinciale, evidenziano per la Provincia di Isernia un lieve calo della popolazione complessiva residente rispetto ai dati del 1993 pari a 474 unità.

Il saldo demografico riferito al ’95, disaggregato per tipologia di variazione, è riportato nella seguente tabella.

Fonte: Istat; variazioni ‘96/’95

Nonostante il lieve miglioramento dello scenario economico provinciale, la Provincia di Isernia continua a scontare un lento ma costante calo della popolazione. I dati relativi al 1996 evidenziano che tale calo è prevalentemente imputabile al calo delle nascite e quindi all’invecchiamento della popolazione residente.

Significativo è inoltre il saldo migratorio verso altri Comuni regionali e nazionali, che negli ultimi anni sta assumendo una dimensione negativa notevole. Viceversa, il saldo migratorio con i Paesi esteri fa registrare un, seppure modesto, andamento positivo.

Il calo demografico, inoltre, interessa in particolare le aree interne della Provincia, segno inequivocabile che la mancata evoluzione della struttura economica di tali aree ha inciso negativamente sulla sopravvivenza di alcuni Comuni montani.

 

3 caratteristiche del sistema economico della provincia di isernia

I risultati dell’indagine dell’Istituto tagliacarne sullo stato delle economie provinciali evidenzia, per la Provincia di Isernia, una modestissima crescita tra il 1991 e il 1997. In tale arco temporale, infatti, la crescita del Pil pro capite ha consentito di recuperare solo due posizioni rispetto alle altre provincie italiane, attestandosi sul valore di 22.058.000. Rispetto alla media europea il tenore di reddito pro capite della Provincia di Isernia si attesta al 72%, valore inferiore alla soglia "Obiettivo 1" del 75%.

Il numero totale degli occupati nella Provincia, nel 1996, ammontava a 29.000, così distribuiti:

Il numero totale delle imprese presenti sul territorio provinciale, nello stesso periodo, era di 5.061, con una densità imprenditoriale pari al 6,1%.

Il tasso di disoccupazione media della Provincia di Isernia si attesta su valori superiori al 17%, indice notevolmente superiore alla media nazionale.

Fonte: Istituto Tagliacarne

Non mancano, tuttavia, segnali di una possibile ripresa economica. Sorprende soprattutto l’incidenza sull’economia provinciale dell’export; nel 1997, infatti, l’incidenza di tale componente superava il 20% del reddito prodotto.

Fonte: Istituto Tagliacarne

I comparti che mostrano una maggiore dinamicità sono rappresentati dal turismo, dall’agricoltura e dal manifatturiero, mentre perseverano in uno stato di crisi il comparto delle costruzioni e del commercio che tradizionalmente hanno rappresentato l’ossatura dell’economia provinciale.

Il turismo, in particolare, pur rappresentando il settore in grado di assicurare le migliori performance di fatturato, di utile e occupazionali, non presenta investimenti significativi nel contesto della Provincia di Isernia.

In effetti, la rilevazione che il turismo è un settore labour intensive, fattore dimostrato dal fatto che la crescita dei flussi turistici e il consequenziale incremento di fatturato delle aziende turistiche genera in modo proporzionale aumenti di occupazione, e la maggiore propensione verso formule di lavoro flessibili, particolarmente utilizzate in tale comparto, hanno, di fatto, portato ad inserire il settore turistico tra gli obiettivi di politica economica volti a favorire lo sviluppo occupazionale.

 

 

4 struttura del comparto turistico nella provincia di isernia

4.1 Tipologie turistiche nella Provincia di Isernia

Il concetto di turismo si evolve rapidamente e sempre più fa riferimento a contesti geografici allargati piuttosto che a singole iniziative.

Dal lato dell’offerta si rende necessaria una rivalutazione dell’area geografica e del patrimonio di risorse in essa presente, al fine di creare le premesse per uno sviluppo locale integrato ed ecosostenibile.

Tale approccio si basa necessariamente sull’analisi delle singole tipologie di turismo, evidenziandone le potenzialità di crescita, di integrazione e reciproco beneficio con altri comparti economici che caratterizzano il contesto locale.

La diffusione dei concetti di "destination marketing" e di "co-marketing" evidenzia come sia gli operatori privati che pubblici abbiano compreso la necessità di promuovere l’immagine di un’area piuttosto che quella della singola iniziativa, area all’interno della quale è necessario enfatizzare i fattori di attrazione espressi in termini di patrimonio ambientale, culturale e artistico.

E’ noto, infatti, che la percezione turistica di una determinata area è sempre più la risultante di diverse tipologie d’offerta, alcune delle quali, benché non sempre le più incidenti in termini economici, hanno un effetto di stimolo nei confronti dei flussi di visitatori.

L’analisi strutturale del turismo nella Provincia di Isernia evidenzia che tale processo, seppure auspicabile, ancora non è entrato a far parte delle linee di sviluppo del comparto, fenomeno confermato dalla ridotta influenza di alcune tipologie di turismo che nel panorama provinciale, considerate le potenzialità attrattive delle stesse, dovrebbero assumere un peso determinante nel promuovere l’immagine del turismo.

Fonte: Molisetur

La cartina del Molise, suddivisa per aree turistiche, evidenzia che il territorio della Provincia di Isernia ricomprende per la totalità le aree dell’Alto Molise e del Volturno, in parte quelle del Matese, mentre solo marginalmente quelle del Molise Centrale.

Le aree del Matese e dell’Alto Molise presentano un patrimonio naturalistico importantissimo che, in prospettiva, può rappresentare uno dei fattori di maggiore sviluppo dell’intero comparto turistico regionale.

I territori dell’Alto Molise, dal canto loro, offrono risorse ambientali di particolare bellezza. In questa area, infatti, ad una altezza compresa tra i 1300 e i 1550 metri s.l.m., è presente la flora più varia, con imponenti distese di abeti, di faggi e di prati naturali.

La prevalente presenza nei territori dell’Alto Molise di boschi e di prati naturali favorisce la crescita spontanea di funghi e tartufi di elevatissima qualità. Famosi sono soprattutto i pregiatissimi funghi porcini e i tartufi bianchi e neri.

La presenza in queste aree di tali specialità ha favorito, nel tempo, l’organizzazione di una serie di manifestazioni tese a diffondere la conoscenza dei prodotti e delle zone di produzione, favorendo un processo di integrazione tra territorio e gastronomia locale tipica.

Non mancano motivi di attrazione nel periodo invernale. Quando, infatti, il clima non certo mite impedisce di usufruire della tranquillità di boschi e prati incontaminati, sui rilievi, infatti, è possibile praticare gli sport invernali.

L’alto Molise, tuttavia, non è solo ambiente. In tale area della regione, infatti, è possibile rinvenire attrazioni uniche (siti archeologici, produzioni artigianali).

L’area del Volturno, al pari di quella del Molise Centrale, si presenta ricca di opere d’interesse storico, come i castelli, che ancora oggi sono visitabili e che presentano uno stato di conservazione ottimale, testimonianza di nobili e signorotti che hanno abitato le colline molisane nel Medioevo, e le abbazie, frutto del periodo del monachesimo.

Dal punto di vista paesaggistico l’area del Volturno, oltre a vantare le bellissime sorgenti del fiume da cui prende il nome, annovera la presenza del massiccio delle Mainarde, parte integrante del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Ciascuna delle aree geografiche analizzate presentano caratteristiche peculiari in termini di patrimonio ambientale, culturale e artistico, tali da poter rappresentare interessanti fattori di sviluppo dell’intero turismo provinciale, scopo al quale possono contribuire attivamente anche la tutela e la valorizzazione di formule turistiche alternative come quello religioso e quello dei tratturi, quest’ultimo in grado di proporre il turismo provinciale in un contesto geografico allargato, abbracciando cioè anche la Provincia di Campobasso e le regioni limitrofe.

Oltre alle potenzialità turistiche connesse con il patrimonio paesaggistico e culturale della Provincia, notevole interesse desta la possibilità di sviluppo di nicchie turistiche, quale quello congressuale e d’affari, già oggi importanti, connesse con lo sviluppo economico/industriale di alcune aree, soprattutto quelle con maggiore presenza di insediamenti manifatturieri.

Il quadro fornito circa le attrazioni turistiche della provincia di Isernia, seppure succinto, evidenzia che l’area è in grado di puntare su un’offerta turistica notevolmente differenziata e complementare, nel quadro di un disegno unitario di sviluppo dell’intero comparto.

4.2 I flussi turistici nella Provincia di isernia

I flussi turistici nella Provincia di Isernia, analizzati su base dati 1996, rappresentano circa il 23% del totale regionale per quanto concerne gli arrivi, mentre le presenze si attestano su valori di poco superiori al 18%.

Dal quadro sinottico fornito si evince che la Provincia di Isernia, nonostante un ricco patrimonio paesaggistico e culturale, ancora non ha trovato una propria dimensione turistica. Oltre al valore assoluto dei flussi presenti in tale area, preoccupa notevolmente la scarsa propensione dei turisti a fermarsi in tale area geografica, segno inequivocabile della carenza dei servizi resi e della mancanza di una sostanziale diversificazione delle opportunità turistiche.

Fonte: E.P.T. di Isernia

I dati forniti dall’Ente Provinciale per il Turismo di Isernia evidenziano, per il periodo 1993 – 1996,un trend dei flussi turistici altalenante, che solo nel ’96 ha fatto rilevare un significativo passo in avanti con il +9,2%.

Interessante si dimostra anche l’analisi della composizione dei flussi turistici in termini di visitatori italiani e stranieri.

La componente straniera rappresenta l’anello più debole del comparto turistico nella Provincia di Isernia. Ciò crea rilevanti problematiche di carattere economico, poiché i flussi stranieri rappresentano tradizionalmente la componente turistica a maggiore valore aggiunto e capacità di spesa.

Fonte: E.P.T. di Isernia

La presenza del turismo estero nella Provincia di Isernia, oltre ad assumere valori assoluti modesti, ha manifestato negli ultimi anni un trend decrescente, segno della mancanza di una immagine turistica internazionale della Provincia e, più in generale, della Regione.

Fonte: E.P.T. Isernia

I flussi turistici regionali e nazionali, viceversa, hanno evidenziato un maggiore dinamismo soprattutto a partire dal ’95, tuttavia, anche in questo caso, i valori assoluti non sono congrui rispetto alle potenzialità dell’area.

Nella definizione dei flussi turistici a livello provinciale è importante tenere conto che una parte rilevante di arrivi e presenze non utilizzano strutture ricettive alberghiere e/o complementari, cosicché una parte di tali flussi sfugge alle rilevazioni statistiche. Nel caso specifico della Provincia di Isernia, a causa del flusso migratorio degli anni passati, notevole è la presenza di turisti stranieri e nazionali che rispondono a tale tipologia.

I dati forniti dalla Agenzia Romana per la Preparazione del Giubileo, relativi alla stima di arrivi e presenze registrati e non registrati nella Provincia di Isernia, evidenziano valori significativamente superiori rispetto a quelli rilevati dall’E.P.T. di Isernia.

Prov. Isernia

Stime 1995

Statistiche 1995

Differenza

Stime 2000

Incremanto

Arrivi

76.484

33.369

43.115

85.764

9280

Presenze

212.832

77.389

135.443

238.655

25.823

Fonte: Agenzia romana per la Preparazione del Giubileo e E.P.T. Isernia

Le stime dei flussi provinciali confermano che la parte rilevante di arrivi e presenze non utilizzano le strutture ricettive alberghiere e complementari. Tale fenomeno è imputabile sia alle motivazioni prevalenti del soggiorno in provincia, prevalentemente per visita a parenti e/o amici, ma anche per la mancanza di un sistema di ricettività diversificato sia per quanto riguarda la tipologia, sia per la diffusione sul territorio.

4.3 Caratteristiche della ricettività nella Provincia di Isernia

La provincia di Isernia presenta in prevalenza strutture ricettive alberghiere, mentre ancora non particolarmente sviluppate sono le strutture alternative, quali gli agriturismi, strutture che presentano un elevato grado di attitudine alla promozione dell’attività turistica in funzione delle caratteristiche territoriali.

Fonte: Rielaborazione dati Amministrazione Provinciale di Isernia

Fonte: Rielaborazione dati Amministrazione Provinciale di Isernia

Poco incisiva si presenta anche la disponibilità di posti letto in strutture pensionistiche, che per l’intero territorio provinciale ammontano a 82.

Fonte: Fonte: Rielaborazione dati Amministrazione provinciale di Isernia

Fonte: Rielaborazione dati Amministrazione provinciale di Isernia

In totale l’offerta di ricettività della Provincia di Isernia, relativamente alle strutture registrate, ammonta a circa 1520 posti letto, con un’ampia prevalenza delle strutture alberghiere che da sole coprono quasi l’80% della ricettività totale.

La qualità degli alberghi presenti nell’area è discreta. Il numero maggiore di strutture, infatti, si concentra nella categoria a quattro stelle, tuttavia è la categoria a tre stelle ad offrire la maggiore ricettività.

4.4 Punti di forza e punti di debolezza del sistema turistico della Provincia di Isernia

Il sistema turistico della Provincia di Isernia presenta notevoli punti di debolezza di ordine strutturale e infrastrutturale che, di fatto, limitano le potenzialità di sviluppo del comparto.

I punti di debolezza strutturali possono così riassumersi:

I punti di debolezza infrastrutturali possono così riassumersi:

La Provincia di Isernia, tuttavia, presenta caratteristiche territoriali e culturali che, se adeguatamente promosse, possono rappresentare un punto di forza, soprattutto in funzione dei nuovi scenari della domanda turistica.

Il turismo del 2000, infatti, sarà sempre meno un turismo di massa e sempre più un turismo di nicchia: l’integrazione territoriale, quindi, rappresenterà uno dei fondamentali fattori critici di successo.

I punti di forza che possono determinare il salto di qualità del turismo nell’area in oggetto sono:

 

 

5 Le infrastrutture nella Provincia di Isernia

 

Le infrastrutture giocano un ruolo fondamentale nel determinare il potenziale attrattivo di una determinata area.

La provincia di Isernia presenta un indicatore infrastrutturale (Italia = 100; riferimento 1995/’96) pari a 55,0. Ad essere maggiormente penalizzate sono le infrastrutture preposte a supportare il sistema dei trasporti in generale. Tale aspetto rappresenta uno dei fattori antituristici per eccellenza, considerate le caratteristiche morfologiche del territorio provinciale e le tipologie turistiche offerte da tale area, per lo più di tipo short break.

Fonte: Istituto Tagliacarne

Particolarmente basso si presenta anche l’indicatore infrastrutturale relativo ai servizi alle imprese, che nel caso specifico della Provincia di Isernia assume il valore di 35.4 (Italia = 100). In particolare, la carenza di infrastrutture leggere e di un sistema integrato di servizi alle imprese penalizza il comparto turistico, limitando, di fatto, la possibilità di implementare politiche di co-marketing e di destination marketing volte alla promozione del territorio e delle singole iniziative imprenditoriali.

 

 

6 Gli obiettivi del Patto Turistico della Provincia di Isernia

 

Attraverso il Patto Turistico l’Amministrazione provinciale di Isernia, di concerto con gli altri soggetti sottoscrittori, intende definire un programma organico di interventi finalizzati a:

La finalità del Patto Provinciale, quindi, è quella di promuovere l’attività turistica amplificandone gli effetti indotti sull’intero sistema economico e sociale.

Gli obiettivi di fondo per perseguire tale finalità, nel rispetto delle linee programmatiche regionali, devono riguardare:

 

 

 

 

 

 

7 Coerenza dell’iniziativa con la programmazione regionale, nazionale e comunitaria

 

La fase di verifica dei risultati raggiunti nel periodo di programmazione dei fondi strutturali per il periodo 1994 - ’99 e l’avvio della nuova programmazione per la definizione del QCS 2000 – 2006, rappresentano momenti di fondamentale importanza per individuare gli obiettivi programmatici di sviluppo da attuare nel contesto provinciale, nonché gli strumenti e le modalità d’intervento in grado di assicurare al contesto locale la migliore prospettiva di sviluppo, nel rispetto delle linee guida definite in sede comunitaria e delle priorità espresse a livello regionale.

Il QCS 2000/2006 pone particolare attenzione ad una programmazione degli interventi capace di incidere sulle economie locali. L’Orientamento per il Piano di Sviluppo del Mezzogiorno 2000/2006, predisposto, in base alla "Delibera CIPE 22.12.1998, dal Comitato nazionale per i fondi strutturali comunitari 2000/2006" a partire dai rapporti interinali redatti dalle Amministrazioni centrali e dalle Regioni, conferma la necessità di intervenire nel Mezzogiorno con programmi focalizzati su Sistemi Locali di Sviluppo.

Lo Sviluppo dei Sistemi Locali rappresenta uno degli obiettivi specifici da perseguire con maggiore intensità attivando strumenti di "project financing", tra i quali, nell’ambito delle direttive previste dagli Orientamenti suddetti, il Patto Territoriale rappresenta uno degli strumenti preferenziali per le possibilità operative che lo stesso offre in termini di valorizzazione delle risorse locali.

La Regionale Molise, in occasione del VI° Bando 488/92 Turismo, in base alle disposizioni del D.M. 20 luglio 1998, art. 4, comma 3, lettera a) ha individuato quale priorità turistica la ricettività, vincolando la finanziabilità degli interventi in attività connesse a tale fattore.

Il Piano Operativo Plurifondo Regione Molise 1994/1999 poneva notevole attenzione allo sviluppo dell’attività turistica. In effetti, il Sottoprogramma 3 – Misura 3.1, intitolata "Incentivi agli investimenti turistici", prevede una serie d’interventi strutturali volti alla riqualificazione del comparto e allo sviluppo delle aree interne a minore vocazione.

Nel perseguire tali strategie la Misura individua degli obiettivi prioritari sulla base delle reali carenze del settore, tra cui:

 

In occasione della stesura del P.O.R. la Regione ha ribadito, conformemente agli indirizzi del P.S.M. 2000 – 2006, di assumere quali obiettivi specifici:

Il programma regionale inoltre auspica l’adozione di Programmi Integrati Territoriali, cioè di programmi in grado di attivare simultaneamente più assi. Nel caso di programmi integrati nel comparto turistico gli assi attivati potranno essere:

 

Gli obiettivi del Patto Turistico della Provincia di Isernia rispondono pienamente agli indirizzi comunitari e nazionali in materia di sviluppo locale integrato e di programmazione dal basso.

Nell’ambito della programmazione regionale il Patto rispecchia sia le priorità espresse a supporto dell’intervento della legge 488/92, sia gli orientamenti programmatici del Programma Operativo Plurifondo 1994 - 1999.

Rispetto agli obiettivi fissati dal nuovo Programma Regionale Operativo 2000 – 2006 il Patto si propone non solo come strumento di sviluppo locale, ma come un vero e proprio Programma Integrato territoriale (Pit). In effetti, tra gli obiettivi principali, oltre allo sviluppo del comparto turistico, figurano la tutela del territorio e del patrimonio culturale, il sostegno indiretto ad altri settori dell’economia locale e non da ultimo finalità di carattere sociale.

 

 

 

 

 

 

 

8 Il soggetto promotore

 

Il soggetto promotore del Patto Turistico della Provincia di Isernia è l’Amministrazione Provinciale nella persona del Presidente, suo rappresentante legale pro-tempore, delegato dai soggetti aderenti all’attività di coordinamento e rappresentanza nei confronti delle Amministrazioni pubbliche e di tutti i soggetti terzi............

 

 

9 Impegni ed obblighi dei sottoscrittori

 

La sottoscrizione del Patto per il turismo da parte degli enti, delle associazioni di categoria, dei sindacati del settore e degli istituti di credito comporta l'assunzione di impegni e di obblighi che vengono esplicitati in appositi protocolli allegati al presente protocollo di intesa e costituiscono le basi per lo sviluppo integrato del settore turistico nell'area della Provincia di Isernia.

A titolo indicativo, gli impegni ed obblighi che vengono ad essere assunti in questa iniziativa da parte dei soggetti promotori sono riportati di seguito.

 

La Regione Molise

La Regione Molise si impegna ad inserire il Progetto di Patto tra gli obiettivi programmatici in corso di definizione e ne assicura il perseguimento dei fini strategici in quanto compatibili con gli orientamenti regionali in termini di priorità turistiche e di sviluppo locale integrato

Gli Enti Locali e i Soggetti Pubblici

Gli enti locali e gli altri soggetti pubblici si impegnano, in particolare, a dare piena attuazione alla legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni ed a tutte le altre norme di semplificazione ed accelerazione procedurale.

In particolare, le amministrazioni si dovranno impegnare a:

Organizzazioni imprenditoriali

Le organizzazioni imprenditoriali si potranno impegnare a:

Organizzazioni sindacali

Le organizzazioni sindacali si impegnano a fare applicare tutti gli strumenti di legge e contrattuali nazionali e locali, nonché ad individuare esigenze peculiari del mercato del lavoro locale nel comparto turistico individuando di concerto con le forze imprenditoriali le soluzioni di maggiore garanzia per il sistema occupazionale. E’ obiettivo del sindacato, inoltre, attuare le politiche necessarie per favorire lo sviluppo occupazionale nell’ambito delle linee definite dal Patto.

Banche e istituti finanziari

Le banche e gli istituti finanziari, nei limiti dei loro statuti, potranno assumere l'impegno a:

 

 

10 Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa

 

Il presente Protocollo d'Intesa è il risultato finale della Fase di concertazione tra gli attori dello sviluppo locale e, in particolare tra le associazioni di categoria degli imprenditori, i sindacati, gli istituti di credito e le amministrazioni comunali.

Questo documento conclude la fase di concertazione tra i soggetti sottoscrittori così come disposto dalla Delibera CIPE del 21.3.97 al punto 2.10.1.a..

Il processo di concertazione sugli assi prioritari di sviluppo, svolto attraverso l'accurata analisi dello stato e dei bisogni, dei punti di forza e di debolezza, delle opportunità e delle minacce per il settore del turismo dell'area, si conclude con la sottoscrizione di questo Protocollo d'Intesa in cui sono stati stabiliti, in coerenza con la programmazione regionale, indicazioni puntuali sulle specificità e sulle priorità da assegnare alle diverse tipologie di intervento.

Copia di questo documento viene inoltrato alla Regione Molise secondo le disposizioni normative attuali sulla programmazione negoziata, allo scopo di verificarne la congruità e la convergenza con la programmazione regionale.

Il bando pubblico che segue la sottoscrizione di questo protocollo di intesa consentirà di raccogliere le proposte di investimento da parte delle imprese operanti nel settore turistico-alberghiero e di riempire di contenuti progettuali il presente programma.

I sottoscrittori si impegnano, ai fini del coordinamento e per l’attuazione degli interventi previsti nel Patto, ad individuare nella Amministrazione Provinciale di Isernia il soggetto responsabile, ai sensi della delibera CIPE del 21-3-97.

I firmatari del presente Protocollo d'Intesa sono:

 

ORGANIZZAZIONE FIRMA

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