PolisJ TrulliGrotteMare
Comuni: Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Conversano, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Ostuni, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Turi
Relazione Finale
|
17 Settembre 1999
INDICE
1. Informazioni generali *
1.1. Il Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare e l'area di intervento *
1.2. Soggetti Promotori e Soggetto Responsabile *
1.3. Elenco delle iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali ordinate secondo graduatoria di priorità *
2.3. compatibilità complessiva del Patto con lo sviluppo ecosostenibile *
I fabbisogni specifici di miglioramento sono riassunti nel protocollo d'intesa e sono costituiti da: *
3.2. Quantificazione degli obiettivi di sviluppo locale *
3.3. Descrizione delle linee di intervento previste e presumibili impatti sul conseguimento degli obiettivi *
3.4. Individuazione e selezione delle iniziative *
6. Completezza, concretezza e coerenza dell'insieme degli impegni dei soggetti coinvolti *
ALLEGATI *
1.1. Il
Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare e l'area di intervento
Il Patto Territoriale Polis è nato dalla volontà
di tutte le forze sociali economiche e produttive dell'area del Sud-Est
barese di dare impulso e sostegno allo sviluppo integrato e coordinato
dei settori economici più trainanti per l'economia locale migliorando,
al tempo stesso, le condizioni sociali della popolazione e la vivibilità
del territorio.
La concertazione tra le parti sociali ha proficuamente
esaltato il ruolo propulsivo delle amministrazioni e si è sviluppata
in una logica di confronto e di collaborazione, tesa a creare le premesse
per il successo dell'iniziativa. Il dialogo sui temi prioritari dello sviluppo
locale, avviato con alterne vicende e con non poche difficoltà,
ha condotto ad un primo documento strategico nel 1997, strutturato
in termini di analisi dei principali comparti economici e produttivi, delle
potenzialità endogene del territorio e dei punti di forza e di debolezza
caratteristici dell'area, che è stato sottoscritto dai promotori
del Patto Territoriale POLIS.
Si è trattato di un passo importante che ha
dato avvio ad una successiva intensa fase di concertazione tra tutte le
forze sociali. Con l'intensificarsi dello sforzo comune di progettazione
da parte di tutti gli attori coinvolti nella concertazione sono stati perfezionati
e sottoscritti dalle parti sociali i protocolli aggiuntivi (protocollo
sugli adempimenti amministrativi, protocollo sulla finanza, protocollo
delle relazioni industriali, protocollo delle relazioni sindacali, protocollo
per la sicurezza e l'ordine pubblico) a completamento del quadro degli
impegni assunti nel Patto Territoriale con lo scopo di garantire le migliori
condizioni operative per lo sviluppo dei singoli progetti imprenditoriali
nel rispetto degli obiettivi complessivi del Patto.
Il Ministero del Bilancio, del Tesoro e della P.E.
ha approvato il Patto Territoriale POLIS inserendolo nella graduatoria
dei Patti ammessi al finanziamento per il Bando del 10 aprile 1999. I sottoscrittori
del Patto stanno provvedendo attualmente a definire il Soggetto Responsabile
dell'attuazione del Patto, ai sensi della delibera CIPE 21.3.97, costituendolo
in forma di Società a r.l.
L'ampia partecipazione a questa Società fornisce
ampie garanzie di riuscita del programma di sviluppo locale. La Società,
che si costituirà a breve, opererà per promuove nuove iniziative
finalizzate ad accrescere la competitività del sistema delle imprese
e per favorire la nuova occupazione nei settori economici trainanti del
territorio.
L'area d'intervento del Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare è delimitata dai confini amministrativi dei Comuni
aderenti al Patto Territoriale Polis e dai Comuni che fanno parte del Consorzio
Turistico Intercomunale "Trulli Mare Grotte". Il territorio di riferimento
del Patto risulta interprovinciale per la presenza di alcuni comuni che
ricadono nel territorio delle province di Taranto e di Brindisi, oltre
che di Bari.
Il territorio interessato, integrato con l’appendice
dell’arco salentino assume la configurazione di un vero e proprio distretto
turistico per la ricchezza del patrimonio artistico culturale ivi presente
ed è destinato ad avere rilevanze centrali nei processi di assetto
turistico territoriale regionale e nazionale con rilevanti ricadute di
carattere economico.
Con uno sviluppo territoriale di oltre 1000 kmq,
il territorio del Patto PolisJ
TrulliGrotteMare è localizzato sul bordo adriatico della Murgia
centrale, in una zona caratterizzata dalla presenza di giacimenti storici
e culturali di enorme valore e da una costa tra le più belle tra
quelle che si affacciano sul mare Adriatico.
La popolazione complessivamente interessata è
pari a 373.318 abitanti che risiedono nei 16 comuni del comprensorio,
legati da forti omogeneità sul piano economico e sociale.
|
|
|
|
ALBEROBELLO |
40,34
|
10.842
|
269
|
CASTELLANA GROTTE |
67,96
|
18.354
|
271
|
CISTERNINO |
54.04
|
12.223
|
227
|
CONVERSANO |
126,92
|
23.764
|
188
|
FASANO |
128.89
|
40.142
|
312
|
LOCOROTONDO |
14.122
|
||
MARTINA FRANCA |
46.000
|
||
MOLA DI BARI |
50,72
|
26.461
|
522
|
MONOPOLI |
156,82
|
48.461
|
310
|
NOCI |
148,82
|
19.461
|
131
|
OSTUNI |
23.00
|
33.608
|
147
|
POLIGNANO A MARE |
62,50
|
16.630
|
267
|
PUTIGNANO |
99,13
|
27.933
|
282
|
RUTIGLIANO |
53,25
|
17.030
|
320
|
SAMMICHELE DI BARI |
33,87
|
7.191
|
212
|
TURI |
70,75
|
11.096
|
157
|
Area Patto PolisJ TrulliGrotteMare |
1043,18
|
373.318
|
258
|
L'ammissibilità alle agevolazioni previste
per i patti territoriali per le imprese del settore turistico che propongono
di svolgere le attività definite dagli artt.6 e 9 della legge 17.5.83,
n.217 e per le ulteriori attività indicate come priorità
regionali per la Regione Puglia, rappresenta un impulso determinante per
il settore del turismo che nell'area del Sud-Est Barese assume un grande
rilievo economico.
Già i promotori del Patto territoriale Polis
nell'indicare le priorità da porre alla base del patto avevano individuato
nel turismo una componente economica promettente per l'intero comprensorio,
stante l'inestimabile patrimonio storico-culturale e ambientale esistente
e la necessità di potenziare e innovare l'offerta turistica del
territorio.
Il tavolo di concertazione per questo Patto Territoriale
Specializzato per il Turismo è stato composto dai sottoscrittori
del Patto Polis ulteriormente allargato sia ai Comuni aderenti al Consorzio
Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare" (alcuni dei quali non rientranti
tra i sottoscrittori del Patto Polis), sia alle associazioni e alle rappresentanze
di categoria del settore turistico-alberghiero che hanno operato positivamente
per pervenire al presente protocollo d'intesa.
1.2. Soggetti Promotori
e Soggetto Responsabile
Al primo nucleo di sottoscrittori del Patto Territoriale
PolisJ TrulliGrotteMare
si aggiungono altri promotori sia di amministrazioni di altri comuni appartenenti
al Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare", sia di associazioni
imprenditoriali che hanno attivamente partecipato durante la fase di concertazione
portando il proprio contributo di idee e di progetti per il settore turistico
e assumendo, per parte propria, gli impegni ed obblighi già sottoscritti
nel Patto Territoriale Polis.
La compagine del promotori del Patto per il Turismo
diventa quindi composta da:
Le Amministrazioni pubbliche:
dei Comuni di:
Alberobello
Castellana grotte
Cisternino
Conversano
Fasano
Locorotondo
Martina Franca
Mola di Bari
Monopoli
Noci
Ostuni
Polignano a Mare
Putignano
Rutigliano
Sammichele di Bari
Turi
Provincia di Bari
Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare"
Camera di Commercio di Bari
Le Organizzazioni sindacali:
CGIL
CISL
UIL
UGL
Le Confederazioni Provinciali di categoria:
CNA e CNA Assoedili
CONFARTIGIANATO
COAP scrl
CIA
Ass. Prov. Produttori Patate
ENAIP
CNCD
Associazione import-export
Associazione Sviluppo POLIS
Confcommercio
Confesercenti
Federcommercio
APT
Ente Bilaterale per il Turismo
Ente Bilaterale per il Turismo
Fiavet
Faita
Ordine dei geologi di Puglia
Collegio Ragionieri e Periti Comm.
Enti di Ricerca, Formazione e Trasferimento tecnologico
Università di Bari
Politecnico di Bari
Tecnopolis
Gli Istituti di Credito:
Banca Puglia e Basilicata
Monte dei Paschi di Siena
Banca Popolare di Bari
Istituto S. Paolo di Torino
Banco di Roma
Banco di Napoli
Cassa Rurale ed artigiana
Istituto di Credito Artigiancassa
Finpuglia
BNL spa
Caripuglia
1.3. Elenco delle
iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali ordinate secondo graduatoria
di priorità
Le domande di finanziamento per il patto territoriale sono state
presentate, secondo lo schema fornito dal Ministero, da imprese operanti
nel settore turistico-alberghiero di cui all'artt.6 e 9 della legge 17.5.83,
n.217, ammesso dall'art.9 della Legge 27 dicembre 1997, n.449, ai benefici
della Legge 19 dicembre 1992, n. 488 e successive modifiche ed integrazioni
e dalle successive disposizioni attuative contenute nella Circolare del
19-3-99, nonché dal D.M. del MICA del 20 luglio 98 e dal D.M. del
MICA del 19 marzo 1999 o da altri regimi di aiuto nazionale o regionale
previsti per il settore del turismo di cui al punto 2.1 della delibera
CIPE del 21 marzo 1997 e approvati dalla U.E..
I promotori hanno inteso limitare l'acceso al patto territoriale
ai progetti di investimento il cui investimento agevolabile fosse superiore
a 100 milioni di lire (51.645,69 EURO) e il cui contributo richiesto fosse
non superiore a 5.809 milioni di lire (3.000.000 EURO).
Inoltre, le risorse rese disponibili dal Ministero con la delibera CIPE del 9.6.99 pari a 50 miliardi massimo per ciascun patto specializzato sono state suddivise, per le iniziative imprenditoriali del patto territoriale PolisJ TrulliGrotteMare per tipologia di attività nel seguente modo:
In caso di residuo di risorse in alcune delle tre precedenti categorie,
queste sono rese disponibili, con la stessa ponderazione percentuale, tra
le altre categorie che richiedano risorse in eccesso per i progetti imprenditoriali
presentati.
Le domande di agevolazione sono state corredate dalla seguente documentazione:
Tutte le predette indicazioni sono state riportate
nel bando per la presentazione delle richieste di agevolazione agli investimenti
delle imprese riportato per completezza integralmente in appendice alla
presente relazione finale di istruttoria tecnico amministrativa.
La fase di istruttoria è stata svolta con
l'assistenza della società Tecnopolis, inserita, in ATI con Finpuglia,
nell'elenco delle società convenzionate con il Ministero del Bilancio,
del Tesoro e della P.E..
L'istruttoria è stata condotta valutando i
seguenti aspetti:
I progetti imprenditoriali proposti per essere inseriti
nel patto territoriale sono stati 128 e su questi si è provveduto
ad applicare la griglia di indicatori stabilita nel bando al fine di valutare
le iniziative ammissibili, complete in termini di documentazione almeno
in quella parte essenziale per la concreta fattibilità tecnico-economica
e finanziaria.
L'applicazione dei criteri di selezione ha consentito
di definire una lista delle iniziative secondo un ordine di preferenza
come disposto al punto 1.10 del comunicato del Ministero del Bilancio del
29-7-98.
In un successivo paragrafo viene dettagliato l'insieme
degli indicatori utilizzati dai promotori per la valutazione delle iniziative
imprenditoriali e per la costituzione dell'ordine di preferenza delle iniziative
proposte.
Le iniziative imprenditoriali utilmente collocate
in graduatoria in base alle risorse diponibili, incrementate del 20% come
stabilito al punto 1.10 dello stesso comunicato ministeriale del 29-7-98,
sono state inviate per la successiva fase di istruttoria bancaria, unitamente
alla richiesta di istruttoria da parte del legale rappresentante del soggetto
delegato dai promotori e di tutta la ulteriore documentazione indicata
al punto 2.1 del già citato comunicato del Ministero del Tesoro
del 29-7-98.
La seguente Tavola 1.1 riassume gli investimenti
totali, agevolabili e i relativi oneri per lo Stato secondo l'ordine di
preferenza in precedenza descritto. Le iniziative sono ordinate in base
alle tre fasce di suddivisione percentuale (10, 30 e 60 percento) delle
risorse disponibili, così come innanzi descritto in questo stesso
paragrafo.
Tavola 1.1
INIZIATIVE PRODUTTIVE
preferenza |
|
(Milioni di lire) |
(Milioni di lire) |
(Milioni di lire) |
|
|
199
|
199
|
67
|
|
|
236
|
236
|
63
|
|
|
125
|
125
|
44
|
|
|
259
|
259
|
91
|
|
|
990
|
990
|
346
|
|
|
998
|
998
|
247
|
|
|
879
|
879
|
308
|
|
|
532
|
532
|
187
|
|
|
848
|
848
|
308
|
|
|
679
|
679
|
190
|
|
|
643
|
643
|
225
|
|
|
159
|
159
|
52
|
|
|
355
|
355
|
109
|
|
|
1.143
|
1.143
|
400
|
|
|
988
|
988
|
311
|
|
|
986
|
986
|
345
|
|
|
922
|
922
|
319
|
|
|
745
|
745
|
267
|
|
|
942
|
942
|
297
|
|
|
647
|
647
|
242
|
|
|
963
|
963
|
480
|
|
|
545
|
545
|
200
|
|
|
218
|
218
|
72
|
|
|
433
|
433
|
157
|
|
|
492
|
492
|
248
|
|
|
942
|
896
|
340
|
|
|
261
|
261
|
100
|
|
|
468
|
468
|
164
|
|
|
740
|
740
|
336
|
|
|
247
|
247
|
122
|
|
|
423
|
423
|
223
|
|
|
976
|
976
|
371
|
|
|
390
|
390
|
183
|
|
|
626
|
626
|
206
|
|
|
344
|
344
|
201
|
|
|
1.132
|
1.132
|
412
|
|
|
232
|
232
|
89
|
|
|
615
|
615
|
279
|
|
|
589
|
589
|
319
|
|
|
7.769
|
7.769
|
1.239
|
|
|
31.133
|
31.133
|
5.809
|
|
|
3.731
|
3.721
|
1.003
|
|
|
2.603
|
2.603
|
712
|
|
|
2.442
|
2.442
|
681
|
|
|
3.874
|
3.874
|
1.045
|
|
|
2.186
|
2.186
|
759
|
|
|
2.292
|
2.292
|
693
|
|
|
6.622
|
6.622
|
1.828
|
|
|
11.056
|
11.056
|
3.049
|
|
|
4.900
|
4.900
|
1.645
|
|
|
8.563
|
8.500
|
2.627
|
|
|
1.904
|
1.904
|
717
|
|
|
3.599
|
3.599
|
1.305
|
|
|
4.049
|
4.049
|
1.512
|
|
|
3.208
|
3.208
|
1.126
|
|
|
6.079
|
6.079
|
2.056
|
|
129.921
|
129.802
|
36.727
|
|
|
|
5.266
|
5.266
|
2.198
|
|
|
7.350
|
7.350
|
2.410
|
|
|
3.180
|
2.980
|
1.312
|
In totale, delle 128 richieste pervenute solo 88 hanno superato l'istruttoria
tecnico-amministrativa e sono state inserite nella graduatoria.
Di queste 88 solo le 56 riportate nella precedente tabella sono state inoltrate alla banca convenzionata per l'istruttoria bancaria, essendosi posizionate ai primi posti in graduatoria, assorbendo il volume massimo di agevolazioni per le quali, ai sensi del punto 1.10 del comunicato ministeriale del 29-7-98, è possibile la successiva istruttoria bancaria.
In appendice è riportato, comunque, l'elenco completo delle
iniziative che hanno superato l'istruttoria tecnico amministrativa.
Oltre le 56 iniziative imprenditoriali anzidette, nella tabella,
a titolo indicativo sono riportati i tre progetti di investimento immediatamente
seguenti in graduatoria.
Come si evince dalla tabella precedente, le iniziative imprenditoriali
trasmesse alla successiva fase di istruttoria bancaria sono distribuite
nel seguente modo:
La successiva Tavola 1.2 riporta l'elenco degli interventi proposti
in ordine di preferenza per le infrastrutture funzionali alle iniziative
imprenditoriali proposte dagli Enti pubblici promotori del Patto Specializzato
PolisJ TrulliGrotteMare.
Tavola 1.2
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI
2. CORRETTO
INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO
2.1. Descrizione
sintetica della situazione di riferimento
Nonostante il ricco patrimonio naturale e paesaggistico,
lo sviluppo del turismo in Puglia ha raggiunto andamenti di rilievo solo
a partire dalla seconda metà del decennio, sia dal punto di vista
della capacità ricettiva (aumentata a circa 180.000 posti letto),
sia in relazione alle presenze turistiche, cresciute nell'ultimo triennio
di circa l'8% l'anno.
I risultati più favorevoli sono stati raggiunti
nei casi in cui è stato possibile accentuare il rapporto esistente
tra il turismo ed il resto dell'economia regionale nel suo complesso, a
partire ad esempio dalla valorizzazione dei beni culturali e dallo stesso
sistema commerciale, il cui contributo allo sviluppo delle attività
turistiche appare tradizionalmente elevato.
Occorre intervenire per sostenere i processi di riorganizzazione,
innovazione ed ammodernamento, che si rendono quanto mai necessari alla
luce delle profonde trasformazioni verificatesi negli ultimi anni, e favorire
il miglioramento strutturale dell'offerta congiuntamente alla riorganizzazione
del sistema produttivo soprattutto in direzione di una più elevata
qualificazione e specializzazione dei servizi.
In particolare, è necessario promuovere una
più stretta integrazione con la valorizzazione delle risorse naturali,
ambientali e culturali da un lato, e con i collegamenti infrastrutturali
dall'altro, concentrando gli interventi su quelle aree regionali a maggiore
vocazione turistica (nelle diverse componenti, marina, congressuale, rurale,
religiosa, culturale, termale, etc.).
La Regione Puglia presenta una eccezionale dotazione
di risorse ambientali e culturali, ma solo una minima parte di esse è
valorizzata a livello turistico nazionale e internazionale. La Puglia è
dotata di rilevanti beni artistici, storico-culturali e siti archeologici
di rilevante interesse non solo regionale, ma in molti casi di interesse
nazionale ed internazionale. Nella regione si contano circa 5.000 beni
immobili e siti archeologici e storico-culturali. Di questi pochi sono
quelli pienamente recuperati e fruibili dal pubblico.
L'attività turistica in Puglia, ancora poco
sviluppata in rapporto ad altre regioni italiane e mediterranee, sconta
da un lato un grave ritardo nella qualità e nella diversificazione
dell'offerta ricettiva (rispetto ad una articolazione della domanda per
fascia di età, reddito e condizioni sociali), dall'altro una scarsa
attività promozionale tesa a far conoscere all'esterno della regione
le ricchezze di natura turistica di cui è dotata e ad incentivare
il flusso turistico nazionale ed internazionale verso la regione.
Secondo dati del 97 forniti dalle A.P.T., il numero
degli esercizi alberghieri in tutta la Puglia era di 631 unità,
di cui quasi la metà collocati nella fascia da 3 stelle, con 48.814
posti letto, 12.28 ogni 1.000 abitanti (vedi tabella seguente).
In un recente studio del Touring Club Italiano, la
provincia di Bari è all’ottantesimo posto in Italia per "turisticità"
effettiva, con un numero di presenze per abitante dello 0,91% ed una percentuale
di addetti per abitanti del 0,62% (il dato si riferisce agli addetti ristoranti
e alberghi). Con un rapporto del 3,7% del numero di alberghi e ristoranti
sul totale delle imprese operanti nel sistema produttivo locale; e di 6,2%
ogni mille abitanti per quanto riguarda il numero di addetti negli alberghi
e ristoranti.
Le infrastrutture di collegamento giocano un ruolo
non indifferente per lo sviluppo dell'economia turistica pugliese, già
svantaggiata dalla distanza geografica rispetto ai poli di maggiore generazione
di domanda turistica, e alle aree ad alto reddito dell'Europa Centrale
e Settentrionale.
Alla fragilità strutturale dell'offerta corrisponde
una debole presenza di turismo straniero che rappresenta la componente
di domanda più ricca e che quindi genera i più elevati effetti
moltiplicativi sul reddito e sull'occupazione.
L'industrializzazione dell'offerta turistica, come in altri Paesi, deve basarsi sulla creazione di:
Il turismo attualmente impiega il 9% della forza
lavoro occupata, di cui però solo 534.000 sono le unità impegnate
a tempo pieno (fonte INAIL). La creazione di un posto di lavoro nel turismo
comporta, da parte del settore pubblico, un investimento di 150- 200 milioni
di lire, vale a dire quattro o cinque volte meno che nei tradizionali comparti
industriali. Tuttavia, poiché le attività produttrici di
beni e servizi direttamente acquistati dai turisti sono, nella loro maggioranza,
caratterizzate da un impiego intensivo di manodopera, accade che per ogni
posto di lavoro creato nel turismo se ne genera un altro in un differente
settore economico, contribuendo l’industria turistica a ridurre il tasso
di disoccupazione e attenuando lo squilibrio fra offerta e domanda di lavoro.
Pur nella consapevolezza che il Dlgs 469/97 regionalizza
le politiche del lavoro, i promotori del Patto sono convinti che il settore
del turismo possa farsi promotore di un processo di svolta del mercato
del lavoro in termini di maggiore formazione, maggiore professionalità
e maggiore regolarità. Uno stimolo in questa direzione può
venire dagli Enti Bilaterali nazionali e regionali previsti dai CCNL stipulati
dalle organizzazioni sindacali e datoriali nell'ambito di questo Patto
per il Turismo, con la stipula di protocolli aggiuntivi nel settore della
formazione per un rapporto più stretto tra scuola e lavoro con il
coinvolgimento diretto delle imprese.
Le presenze degli italiani e degli stranieri nelle strutture ricettive insediate nelle località marine hanno un'incidenza ancora bassa rispetto al totale nazionale. Nel 1997 le presenze degli stranieri hanno rappresentato il 12% sul totale, e gli arrivi poco più del 10%. L'attrazione della domanda internazionale è rappresentativa della capacità competitiva del settore turistico pugliese, misurata in termini di ospitalità ed indica la potenzialità di rafforzamento o anche solo di tenuta nel medio e lungo termine.
Su fronte del turismo culturale dal 1991 al 1994
le presenze alberghiere nelle città d'arte sono incrementate del
17% contro l'11% di quelle balneari. Dall'indagine dell'ENIT del 1995,
dei 45.000 MLD che l'Italia ha ricavato dal turismo straniero il 40% proviene
da quello culturale.
Il Piano regionale di sviluppo per il turismo prevedeva
negli anni scorsi il rilancio e la rivalorizzazione del settore secondo
i seguenti obiettivi:
Obiettivo principale del Piano Operativo Regionale
in preparazione è quello di valorizzare il settore turistico regionale
nel suo complesso, incoraggiando i processi d'integrazione e di concentrazione
dell'offerta turistica pugliese, consolidando e potenziando azioni già
in atto nelle aree protette e nelle aree già oggetto di politiche
di intervento pubblico e quindi facendo leva sull’omogeneità culturale
dei bacini di riferimento.
Questo obiettivo verrà perseguito con
la localizzazione di distretti turistici attuali e potenziali della
Regione e nell'ambito dei distretti con la costruzione di matrici territorio/prodotto
turistico.
Gli assi prioritari dello sviluppo regionale sono,
quindi individuati in:
In questa ottica risultare propulsiva l'integrazione
tra il Patto Polis e il Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli, Grotte,
Mare" che raccoglie i Comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino,
Conversano, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci, Ostuni,
Polignano a Mare, Putignano, e che ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere
e valorizzare l'ingente patrimonio artistico, monumentale ed ambientale
esistente. Sette di questi Comuni aderiscono, infatti, al Patto Territoriale
POLIS.
La promozione di un distretto turistico per
questo territorio diviene essenziale. Il Distretto turistico (o sistema
locale di sviluppo turistico) è infatti definito, nella bozza di
rapporto interinale sulla "Ospitalità" della Regione Puglia, come
un'area a specializzazione turistica consolidata o emergente in cui va
massimizzata la crescita del settore produttivo specifico enfatizzando
le possibili esternalità positive ed il raggiungimento di una massa
critica sia dimensionale di offerta che di scambio tra imprese.
Le debolezze del settore del turismo in Puglia riguardano
soprattutto lo scarso utilizzo delle strutture ricettive rispetto agli
standard nazionali, la scarsa valorizzazione del patrimonio culturale (artistico,
folcloristico, storico, archeologico), il deterioramento ambientale e un
insufficiente sistema dei trasporti.
Le tabelle che seguono consentono di tracciare un
quadro sintetico della situazione dell'offerta turistica a livello regionale
e provinciale.
Le strutture ricettive della provincia di Bari totalizzano circa 17.000 posti-letto; ricevono ogni anno circa 450.000 clienti, per un totale di circa 1.400.000 pernottamenti, come si deduce dalle tabelle seguenti. La media dei posti letto per 1000 abitanti è pari a 10.87, estremamente bassa rispetto alla media regionale (42.14) e a quella nazionale (58,97).
Il valore medio dei pernottamenti per posto letto è pari a 84,77 ed è, invece, allineato al dato nazionale (85.57) e superiore a quello regionale (44.44). Il numero dei pernottamenti rapportati agli arrivi, infine, è pari a 3.32, leggermente inferiore al dato regionale (4.91) e a quello nazionale (4.26). Questo valore evidenza in genere il minore periodo di soggiorno per ciascun arrivo.
Il Prodotto Interno Lordo a prezzi costanti relativo a tale attività in Puglia è pari a circa 1.300 miliardi di lire, e nella Provincia è stimabile in un valore superiore a 250 miliardi di lire per anno. L'1,89% del PIL regionale è formato dal settore della ricettività turistica che, a livello nazionale, costituisce circa il 5% del PIL del settore.
Deve purtroppo evidenziarsi la scarsità di imprese turistiche, in generale, con 107 imprese turistiche per 100.000 abitanti in Italia, che scende a 42 in Puglia (con l'eccezione della Provincia di Lecce per la numerosità dei campeggi e della disponibilità di affittacamere e agriturismo). I posti letto in hotel ammontano a 31 per 1000 abitanti in Italia che scendono a 12 per 1000 abitanti in Puglia.
Un'analisi interessante può essere condotta
osservando i flussi in termini di arrivi e pernotti da parte degli stranieri.
Si può constatare come la provincia di Bari abbia un elevato numero
di arrivi e pernotti (seconda solo alla provincia di Foggia, per il Gargano)
ma possiede un numero di pernotti/arrivi di stranieri molto più
modesto di quanto non accada nelle altre provincie. Ciò è
anche dovuto la carenza di ricettività in periodi di punta in occasione
di particolari eventi e/o manifestazioni (come quelle fieristiche).
Si tratterebbe di dati sostanzialmente positivi,
se non apparisse in tutta la sua gravità il sostanziale sotto-utilizzo
del potenziale turistico, rappresentato da una struttura d'offerta di ricettività
turistica di un ordine di grandezza inferiore al dato medio nazionale.
|
|
|
|
|
HOTEL |
ALTRI |
|
PER |
PER |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AB. |
AB. |
AB. |
||
Bari
|
149
|
74
|
12420
|
4206
|
16626
|
8,12
|
2,75
|
10,87
|
9,74
|
4,84
|
14,58
|
Brindisi
|
56
|
46
|
5271
|
10453
|
15724
|
13,34
|
26,46
|
39,81
|
14,18
|
11,65
|
25,82
|
Foggia
|
219
|
155
|
14362
|
75846
|
90208
|
20,52
|
108,35
|
128,87
|
31,29
|
22,14
|
53,43
|
Lecce
|
146
|
653
|
12380
|
24500
|
36880
|
16,18
|
32,03
|
48,21
|
19,08
|
85,36
|
104,44
|
Taranto
|
61
|
103
|
4238
|
3396
|
7634
|
7,37
|
5,91
|
13,28
|
10,61
|
17,91
|
28,52
|
Puglia |
631
|
1031
|
48671
|
118401
|
167072
|
12,28
|
29,86
|
42,14
|
15,91
|
26,00
|
41,92
|
Italia |
34296
|
26450
|
1738031
|
1609990
|
3348021
|
30,61
|
28,36
|
58,97
|
60,40
|
46,58
|
106,99
|
HOTEL + ALTRI |
|
|
|
|
|
|||||
Area |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Prov. Bari |
378755
|
1305961
|
45373
|
103545
|
424128
|
1409506
|
84,77722
|
3,448036
|
2,282084
|
3,323303
|
Prov. Brindisi |
116643
|
695613
|
20467
|
73807
|
137110
|
769420
|
48,93284
|
5,963607
|
3,606146
|
5,611699
|
Prov. Foggia |
451664
|
2336426
|
71883
|
540500
|
523547
|
2876926
|
31,89214
|
5,172929
|
7,519163
|
5,495067
|
Prov. Lecce |
270478
|
1697751
|
32238
|
186928
|
302716
|
1884679
|
51,10301
|
6,276854
|
5,798375
|
6,225898
|
Prov. Taranto |
112502
|
442858
|
11916
|
41624
|
124418
|
484482
|
63,46371
|
3,936446
|
3,493118
|
3,893986
|
reg. Puglia |
1330042
|
6478609
|
181877
|
946404
|
1511919
|
7425013
|
44,442
|
4,870981
|
5,203539
|
4,910986
|
Italia |
39587608
|
173494221
|
27581077
|
113000571
|
67168685
|
286494792
|
85,57138
|
4,382539
|
4,097033
|
4,265303
|
%Puglia/Italia |
3,36%
|
3,73%
|
0,66%
|
0,84%
|
2,25%
|
2,59%
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE (MECU '94) |
34.654
|
698.690
|
4,96%
|
|
HOTEL & ALTRI (MECU '94) |
656
|
23.153
|
2,84%
|
|
(HOTEL & ALTRI)/TOTALE |
1,89 %
|
3,31 %
|
In merito alle previsioni dei Fondi Strutturali
'94-'99 per il settore del turismo si deve osservare un ritardo (ultimamente
in riduzione) nella capacità di spesa regionale sul turismo. Il
90% della domanda turistica in Puglia è regionale e nazionale. Vanno
pertanto rafforzate le attività di promozione finalizzate ad aumentare
la quota di presenze straniere ed è necessario ridurre al minimo
l'"effetto stagione", innovando l'offerta del prodotto turistico.
E' evidente, quindi, che il recupero di una base
economica forte per l'intera provincia passa sicuramente attraverso il
potenziamento dell'offerta, unito all'attrazione della domanda di turismo
con prodotti nuovi, che siano anche in grado di diminuire l'effetto stagione.
La valorizzazione dei beni culturali assume, un'importanza strategica per la riqualificazione del turismo e l’individuazione di nuove attività economiche che puntano esclusivamente sulla valorizzazione delle risorse artistiche ed ambientali locali per produrre reddito e nuove occasioni di lavoro, in particolare per i giovani.
Negli ultimi anni si è assistito in Italia
ad una profonda trasformazione del turismo, che sarà sempre più
evidente nel prossimo futuro: non si può più parlare soltanto
di ‘turismo di massa’, caratterizzato da un’offerta molto omogenea e fatto
di grandi numeri. Cominciano a farsi spazio nuove forme di domanda turistica
nelle diverse componenti: marina, congressuale, rurale, religiosa, culturale,
termale, ecc., che secondo gli esperti rappresentano una reazione da un
lato alla decontestualizzazione delle opere d’arte, dall’altro ai ritmi
della vita quotidiana e alla sempre minore vivibilità delle aree
urbane e metropolitane.
Perché l'attrazione di visitatori si accompagni
ad un'autentica valorizzazione delle risorse locali, siano esse ambientali
o artistico-culturali, è necessario avere le capacità per
individuare l’immagine più autentica da promuovere dei luoghi e
del patrimonio di riferimento.
Questo anche in considerazione del fatto che la tendenza
a riscoprire i piccoli centri - che sta riguardando sempre più anche
le regioni dell’Italia meridionale - è legata alla domanda di esperienza
urbana che proviene da gruppi sempre più numerosi di turisti, i
quali ricercano la soddisfazione di quei bisogni che la propria città
nell’esperienza quotidiana non può soddisfare.
Sotto questo aspetto, occorre sicuramente ripensare
il rapporto fra città e mare, fra città ed hinterland, i
rapporti con il Centro-Nord, con l'Europa e con il Mediterraneo, nella
molteplice dimensione dei trasporti, della qualità e della sicurezza
dell'ambiente e della vita, della cultura e dello sport.
Non si può dimenticare, infine, che il turismo
è un tipico settore trainante per una serie di altre attività,
dalle costruzioni, al commercio, ai servizi, tanto da fare stimare recentemente,
in uno studio promosso dal Dipartimento del Turismo presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri, che almeno un quinto del PIL nazionale è
imputabile ad attività direttamente ed indirettamente connesse con
il turismo ed il tempo libero.
Il fatto che tuttora questo territorio fatichi ad
attrarre visitatori è comprensibile per i seguenti fattori di criticità:
Il
turismo nell'area del Patto POLIS e le prospettive e gli orientamenti degli
operatori del settore
L’intero comprensorio dei comuni del Patto PolisJ
TrulliGrotteMare è dotato di risorse paesaggistiche e naturalistiche
unite a vestigia storiche ed architettoniche di assoluto valore, che rafforzano
l’ipotesi di una vocazione turistica del territorio.
Per avere un'idea del potenziale turistico del comprensorio
gli unici dati disponibili con carattere di ufficialità sono i dati
forniti dal Comune di Castellana, per gli accessi alle grotte, e dal Comune
di Alberobello per i visitatori dei trulli: nel 1996 vi sono stati circa
245.000 visitatori per le grotte e circa un milione di persone si è
fermato ad Alberobello per visitare le caratteristiche strutture abitative.
Il settore del turismo nell'area è caratterizzato
da una tipologia di turismo ‘fuori porta’ legato agli stranieri che arrivano
ma restano per un brevissimo periodo prima di transitare verso la penisola
salentina o verso la Grecia. Occorre porre in essere azioni di promozione
del territorio orientate a valorizzare percorsi, che inducano i visitatori
a una permanenza più lunga di una giornata, e in relazione a ciò
va quantitativamente e qualitativamente migliorata la capacità ricettiva
dell’area, soprattutto va differenziata.
L’area dei comuni del patto offre circa un terzo
della disponibilità di posti letto della provincia di Bari, con
una concentrazione delle strutture alberghiere nel territorio di Monopoli
e una diradazione dell’offerta negli altri comuni. Mancano pressochè
totalmente i campeggi, ma anche gli affittacamere e la disponibilità
di case per le ferie, che potrebbero attrarre un segmento molto particolare
(anche se non ancora quantitativamente rilevante) della domanda turistica
di tipo stanziale. Le azioni da promuovere devono dunque prioritariamente
mirare al potenziamento della struttura ricettiva.
La valorizzazione dei beni culturali assume, nel
comprensorio del patto PolisJ
TrulliGrotteMare, un'importanza strategica per la riqualificazione del
turismo e l’individuazione di nuove attività economiche che puntano
esclusivamente sulla valorizzazione delle risorse artistiche ed ambientali
locali per produrre reddito e nuove occasioni di lavoro, in particolare
per i giovani.
L’affermazione sempre maggiore di questo segmento
di domanda turistica che si è ormai creato una propria nicchia di
mercato, non può che suggerire agli operatori del settore di puntare
su alcuni eventi per promuovere i luoghi, il che è tanto più
rilevante quanto meno si tratta di luoghi noti: con l’evento si calamitano
persone verso patrimoni artistico-culturali poco conosciuti.
Il potenziamento delle strutture e lo sviluppo di
attività nel settore della ricettività turistica è
assunta come condizione essenziale per la valorizzazione e la maggiore
fruizione del patrimonio artistico-cultarale disponibile nell'area del
Patto.
E’ evidente che valorizzare i patrimoni artistico-culturali
dei comuni del patto PolisJ
TrulliGrotteMare richiede sforzi di organizzazione, di creatività
e di preparazione che vanno ben al di là, pur non potendone prescindere,
dei servizi di ricezione turistica in senso stretto (alberghi, pensioni,
campeggi, ristoranti, villaggi turistici, bar, ecc..).
Si fa, in questa sede, riferimento a tutti quei servizi
che consentono una fruizione diversa e più completa di singoli beni
artistici o di una parte del patrimonio di un territorio: servizi informativi
in senso lato, servizi d'animazione, servizi di accoglienza turistica e
servizi accessori che completano la fruizione di un percorso artistico-culturale.
I Comuni da segnalare nell’ambito del Patto Territoriale
PolisJ TrulliGrotteMare
per le maggiori potenzialità di sviluppo turistico sono: Conversano,
Polignano a Mare, Monopoli, Castellana, Alberobello, Locorotondo, Mola
di Bari, Noci, Ostuni, Putignano, Fasano e Martina Franca. Tutti questi
comuni sono definiti ‘turisticamente rilevanti’ dalla Legge regionale
n.23/96.
Numerose sono le attività e i progetti
che interessano il comprensorio del Patto. Una breve sintesi delle
più significative iniziative in corso permette di meglio mettere
a fuoco la dinamicità del sistema turistico locale, le potenzialità
presenti e l'attenzione che al turismo dedicano sia le amministrazioni
locali e regionale, sia gli operatori del settore.
La descrizione di queste iniziative, seppure molto
sommaria e sintetica, evidenzia la vitalità del settore turistico,
l'impegno delle amministrazioni locali e la determinazione degli operatori
turistici che intendono fare del turismo, in questo comprensorio, uno dei
settori più trainanti dell'economia locale.
Se è vero che il sistema dell'offerta turistica
di un territorio è costituito dall'insieme delle strutture ricettive,
delle infrastrutture e dei servizi utilizzabili dal turista, anche se ad
esso non specificatamente destinati, e dal modo in cui queste componenti
si integrano funzionalmente fra loro secondo una logica di rete,
il Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare si inserisce come opportunità reale e concreta
in grado di suscitare progettualità ed iniziative che aiutino il
settore turistico ad uscire da una "posizione residuale" per ancorarsi
ad uno stadio propulsivo di irradiamento di ricchezza e di occupazione.
Il Patto Territoriale deve costituire uno strumento
significativo per il rilancio dell’occupazione, per lo sviluppo locale
e per ridurre il lavoro illegale e irregolare, migliorando la qualità
della vita delle popolazioni soprattutto nelle periferie emarginate e degradate
in cui si annidano sacche di attività illegali e irregolari che
incidono negativamente sull’intero progresso sociale ed economico dell’area
del Patto.
Il potenziamento infrastrutturale legato alle iniziative
del Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare produrrà sicuramente una maggiore vivibilità
del territorio e contribuirà a mitigare l’attuale divario di sviluppo
esistente tra le aree costiere e le aree interne. Questa dicotomia che
incide profondamente nel tessuto sociale come in quello economico deve
trovare la giusta soluzione in un equilibrio e valorizzazione nell’utilizzo
integrato del territorio dell’area del patto.
In sintesi, i punti di forza del settore turismo
possono ricondursi ai seguenti:
Peraltro, i punti di maggiore debolezza sono:
I dati della tavola seguente mostrano, in riferimento ad alcuni dei comuni del patto, circa un terzo della disponibilità di posti letto della provincia, con una concentrazione delle strutture alberghiere nel territorio di Monopoli e una diradazione dell’offerta negli altri comuni. Mancano pressochè totalmente i campeggi, ma anche gli affittacamere e la disponibilità di case per le ferie, che potrebbero attrarre un segmento molto particolare (anche se non ancora quantitativamente rilevante) della domanda turistica di tipo stanziale.
Le azioni da promuovere devono dunque prioritariamente
mirare, come già accennato al potenziamento della struttura ricettiva.
2.2. Individuazione
delle finalità generali del Patto e relazione con la programmazione
regionale
Il Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare intende determinare, nel quadro appena delineato, un complesso
organico di interventi misurati sulle peculiarità del sistema turistico
del territorio, perseguendo un disegno unitario di sviluppo del settore
e contribuendo ad aumentare l'occupazione in un ambito, come quello del
turismo, che appare particolarmente promettente.
Gli obiettivi fissati in precedenza in seno al partenariato
nella concertazione per il Patto Territoriale POLIS sono di seguito riportati:
Come si può notare, gli obiettivi 4, 5 e 8
sono direttamente collegati al turismo dell'area e furono posti dai promotori
alla base del Patto POLIS, prima di avviare questa iniziativa di Patto
Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare.
Unitamente a questi obiettivi di carattere generale
che investono trasversalmente le attività economiche del territorio
del Patto, sono stati individuati i seguenti obiettivi prioritari di
sviluppo da porre specificatamente alla base del Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare:
2.3. compatibilità
complessiva del Patto con lo sviluppo ecosostenibile
Particolare attenzione è stata riposta dai
promotori del Patto Specializzato per il Turismo nel promuovere, insieme
allo sviluppo imprenditoriale locale, la tutela dell'ambiente e il risparmio
energetico. Infatti, tra gli indicatori utilizzati per l'ammissione dei
progetti di investimento al Patto Territoriale è stato inserito
anche l'indicatore adottato per la valutazione dei progetti della 488/turismo
che prevede un aumento percentuale del 5% sul punteggio complessivo qualora
si intenda adeguarsi alla certificazione ambientale ISO14001.
Dalla tabella riassuntiva riportata in allegato si
evince che 42 delle 56 iniziative ammesse al patto territoriale hanno aderito
o intendono aderire alla certificazione ambientale. Il risultato che in
termini percentuali è di oltre il 70% dei progetti imprenditoriali,
è sicuramente un successo per i promotori che hanno sensibilizzato
gli imprenditori e le associazioni di categoria rispetto ai temi della
tutela ambientale.
La seguente tabella mostra la distribuzione in termini
assoluti e percentuali dei progetti di investimento nelle tre richiamate
tipologie progettuali.
|
N. INIZ. | MEZZI PROPRI | AGEV. RICH. | OCC | INV. TOTALE | ||||||
AGENZIE
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INIZ.<500 ML
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INIZ.>500 ML
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Come si può constatare le 56 iniziative sono
distribuite per oltre il 50% in progetti di investimento compreso entro
i 500 ML, mentre oltre l'80% degli investimenti, dei mezzi propri e delle
agevolazioni richieste è associato ai progetti di investimento superiori
a 500ML.
3. Validità
ed efficacia delle singole iniziative in relazione agli obiettivi di sviluppo
locale
3.1. Individuazione
dei fabbisogni e degli obiettivi di intervento
I fabbisogni specifici
di miglioramento sono riassunti nel protocollo d'intesa e sono costituiti
da:
Per quanto riguarda le opere di carattere infrastrutturale
è necessario focalizzare gli interventi su:
In relazione agli obiettivi di sviluppo locale, le iniziative ammesse all'interno del patto territoriale per il turismo mirano ristabilire un migliore equilibrio tra la capacità ricettiva del territorio e la potenzialità dell'offerta turistica espressa dall'enorme patrimonio storico, architettonico e ambientale esistente nell'area.
In particolare, vengono in parte risolti i problemi
più importanti che si trovano alla base di uno sviluppo sostenibile
nel settore del turismo, quali:
Lo sviluppo di occupazione qualificata, accompagnata
da opportune misure di formazione, soprattutto rivolte ai giovani che si
avviano al lavoro, rappresenta un'esigenza trasversale del settore turistico
alberghiero e costituisce elemento di particolare importanza sostenuto
dai promotori del Patto, ed in particolare dai sindacati, in tutte le politiche
di sviluppo locale.
3.2. Quantificazione
degli obiettivi di sviluppo locale
Il programma di sviluppo nel settore del turismo
ha impegnato notevolmente i promotori nell'indicare gli indirizzi più
vantaggiosi ed efficaci per lo sviluppo equilibrato del territorio.
Il punto di partenza resta, come già accennato
in precedenza, il sotto-dimensionamento della struttura ricettiva che va
potenziata soprattutto in ragione della presenza di siti di notevole pregio
storico e naturalistico, in un'ottica di sviluppo di distretti turistici
(come indicato nei piani di programmazione regionale) in cui massimizzare
gli interventi sia di carattere imprenditoriale sia di carattere infrastrutturale.
E' con queste premesse che il piano di sviluppo integrato
dell'area del Sud-Est barese Polis-TrulleGrotteMare ha impostato sia gli
obiettivi sia azioni di sensibilizzazione del sistema imprenditoriale al
fine di promuovere gli investimenti e aumentare l'occupazione del settore
del turismo.
Non è necessario qui richiamare il valore
del patrimonio e dei giacimenti storici, culturali e di tradizioni di cui
è ricca l'area e di cui in allegato si riportano, a titolo puramente
esemplificativo, alcune schede sintetiche che illustrano le caratteristiche
salienti dei comuni che aderiscono al patto per il turismo e intendono,
con questo, valorizzare le potenzialità dell'offerta turistica.
3.3. Descrizione
delle linee di intervento previste e presumibili impatti sul conseguimento
degli obiettivi
Il potenziamento delle strutture e lo sviluppo di
attività nel settore della ricettività turistica è
assunta come condizione essenziale per la valorizzazione e la maggiore
fruizione del patrimonio artistico-cultarale disponibile nell'area del
Patto.
Il fatto che tuttora la Puglia centrale, cioè quel territorio coincidente con la provincia di Bari, e in particolare con il comprensorio di POLIS, fatichi ad attrarre visitatori è comprensibile per i seguenti fattori di criticità:
E’ evidente che per valorizzare i patrimoni artistico-culturali dei comuni di POLIS è necessario sviluppare i servizi di ricezione turistica in senso stretto (alberghi, pensioni, campeggi, villaggi turistici, ecc...).
I Comuni da segnalare nell’ambito del patto per le
maggiori potenzialità di sviluppo turistico sono: Conversano, Polignano,
Monopoli, Castellana, Alberobello. Tutti i comuni individuati sono definiti
‘turisticamente rilevanti’ in provincia di Bari dalla Legge regionale n.23/96.
Il turismo, in tale ottica,
può essere un efficace strumento per conseguire i seguenti risultati:
In coerenza con quanto fin qui detto, le azioni da favorire nell’ambito
del patto territoriale POLIS sono tutte quelle orientate a:
Le amministrazioni pubbliche che hanno sottoscritto
il Patto hanno previsto un insieme di progetti infrastrutturali strettamente
funzionali alle iniziative imprenditoriali proposte all'interno del Patto
stesso.
A partire dalla fase di realizzazione del patto territoriale,
tuttavia, è sentire comune di tutti i soggetti promotori del patto
stesso la necessità di allestire nuove progettazioni e reperire
risorse aggiuntive (di provenienza regionale, nazionale e comunitaria)
per realizzare nuove infrastrutture di potenziamento complessivo dell’area,
nel quadro più ampio di azioni finalizzate ad accrescere l’attrattività
dell’area del sud-est barese per gli investimenti dall’estero e da altre
aree dell’Italia nel settore del turismo.
Rispetto ai progetti di infrastrutture presentati
da parte delle amministrazioni comunali sottoscriventi il protocollo di
intesa del Patto Territoriale POLIS, le priorità, come già
accennato in precedenza sono state le seguenti:
3.4. Individuazione
e selezione delle iniziative
Per la selezione dei progetti di investimento delle
imprese da includere nel Patto Territoriale è stato pubblicato un
bando (riportato in allegato) con l'invito agli imprenditori ad aderire
con proprie iniziative di investimento al Patto Territoriale.
Nel medesimo bando sono stati riportati i criteri
adottati dai Promotori per la selezione delle iniziative imprenditoriali
e la formulazione della graduatoria di merito che costituisce l'ordine
di priorità degli interventi secondo quanto stabilito dalla comunicazione
del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica
del 29.7.98.
I criteri adottati dai Promotori sono ispirati a
valutare l'efficacia ed efficienza della singola iniziativa imprenditoriale
sia sotto il profilo produttivo ed occupazionale, sia sotto l'aspetto di
ecocompatibilità.
In particolare, i 5 indicatori assunti per la valutazione
dei progetti di investimento, mutuati dalla legge 488 e integrati con altri
criteri riportati nel bando sono:
Ini = (Ii - M) / D
Dove:
Ii = valore da normalizzare del singolo indicatore
M = media degli n valori da normalizzare (pari a quelli delle iniziative)
D = deviazione standard.
Dall'esame delle proposte imprenditoriali avanzate
emergono i seguenti dati di sintesi.
Le iniziative imprenditoriali presentate a seguito
del bando pubblico sono state in totale 128 delle quali 88 sono
risultate ammissibili al finanziamento, coerenti con gli obiettivi del
Patto e sufficientemente documentate per l'istruttoria tecnica e per la
successiva istruttoria bancaria.
Dato il breve tempo che gli imprenditori hanno avuto
a disposizione per la redazione delle proprie proposte imprenditoriali,
il risultato ottenuto, sia in termini di numerosità delle proposte
di investimento, sia in termini di qualità progettuale, è
da ritenersi soddisfacente.
Le 128 iniziative proposte prevedevano investimenti
per 354.830 MLD e richiedevano un'agevolazione di 128.871 MLD. Si tratta
senza dubbio di un ambito territoriale nel quale gli imprenditori hanno
manifestato l'interesse a investire nel settore del turismo. Il volume
delle agevolazioni richieste superiore ai 100MLD lascia trasparire il fatto
che questo patto specializzato per il turismo, in questa specifica area,
avrebbe potuto assumere le stesse dimensioni di un patto nei settori produttivi
del manifatturiero, piuttosto che essere limitato ai 50MLD assegnati ai
patti specializzati dal Ministero del Tesoro.
Delle 88 iniziative che hanno superato la fase di
istruttoria tecnica, seppure non perfettamente e completamente corredate
dalla tutta la documentazione richiesta nel bando, solo 56, come accennato
in precedenza, hanno assunto una posizione nella graduatoria dell'ordine
di preferenza tale da consentirne il successivo inoltro all'istituto bancario
convenzionato con il Ministero che i promotori hanno prescelto per l'istruttoria
bancaria.
La tabella seguente mostra la distribuzione per tipologia
e dimensione di intervento dei mezzi propri da investire, delle agevolazioni
richieste, dell'occupazione prevista a regime e dell'investimento totale.
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N. INIZ. | MEZZI PROPRI | AGEV. RICH. | OCC | INV. TOTALE | ||||||
AGENZIE
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INIZ.<500 ML
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INIZ.>500 ML
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In sintesi i 56 progetti imprenditoriali ammissibili
al finanziamento prevedono un totale di investimenti di 130 MLD
di cui circa 36,7 MLD a carico dello Stato, con un contributo di
capitali privati pari a 93,4 MLD con la creazione di nuova occupazione
per 901 nuove unità nel periodo '99-2003.
Le iniziative selezionate dalla graduatoria da avviare
alla successiva istruttoria bancaria prevedono un finanziamento a valere
sulle risorse destinate dal CIPE non superiore al 20% del limite massimo
di 50 MLD stabiliti dalla Delibera CIPE del 29.6.99.
La selezione delle iniziative da ammettere alla istruttoria
bancaria è stata operata rispettando la ripartizione delle risorse
nei quattro settori ammissibili secondo quanto stabilito dai Promotori
e riportato nel bando in allegato.
La distribuzione degli investimenti e delle agevolazione
per ciascuno dei Comuni aderenti al patto è riportata nella seguente
tabella.
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N. INIZ. | MEZZI PROPRI | AGEV. RICHIESTA | NUOV. OCC | INV. TOTALE | ||||
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4. Coerenza
e integrazione tra le diverse iniziative e validità complessiva
del Patto
L'analisi dei progetti imprenditoriali presentati
al Patto Polis risultano in linea con il quadro del settore del turismo
tracciato dai promotori nel protocollo di intesa e risulta, inoltre, in
linea con le finalità di sviluppo del territorio che i promotori
hanno programmato durante la fase di concertazione e definite sempre nel
protocollo di intesa.
Le vocazioni specifiche nell'ambito del territorio
e dei comuni a maggiore vocazione turistica trovano conferma e si rafforzano
nelle iniziative proposte dagli imprenditori.
L'analisi del sistema delle strutture turistiche
esistenti e delle potenzialità insite nell'offerta per le diverse
aree geografiche del territorio del Patto già condotta nel protocollo
di intesa si ritrova rafforzata in termini sia di ampliamento che di nuove
iniziative tese a rafforzare la ricettività turistica e il miglioramento
dell'offerta ricettiva con l'annessione di ulteriori servizi che mirano
ad aumentare l'attrattività turistica di tipo residenziale rispetto
a quella di transito che, come detto, caratterizza negativamente l'area
in oggetto.
Non a caso nel settore del Turismo si è riconfermato
la volontà degli imprenditori ad investire basata anche sulla percezione
consolidata di un mercato vivace ed in espansione, in base alla domanda
turistica oggi altamente diversificata ma allo stesso tempo esigente.
La connessione esistente tra le la maggior parte
delle proposte imprenditoriali e le iniziative infrastrutturali proposte
getta i presupposti di una buona riuscita del progetto integrato del patto
territoriale e fa intravedere buone opportunità di crescita del
mercato e dell'occupazione.
La coerenza di ciascuna iniziativa proposta con gli obiettivi del Patto è stata valutata caso per caso verificandone l'efficacia rispetto al sistema turistico locale.
Non a caso gli stessi imprenditori hanno proposto
investimenti orientati a rafforzare il settore soprattutto in aree dove
la domanda è in fase di crescita in quanto si tratta di territori
ad alta vocazione turistica e dotati di un ricco patrimonio che può
essere vantaggiosamente valorizzato.
Queste considerazioni dimostrano, tra l'altro, una
capacità imprenditoriale ed un livello di maturità nella
cultura d'impresa che costituiscono carattere essenziale della proposta
del Patto Polis-TrulliGrotteMare.
La crescita occupazione prevista a fronte delle iniziative
imprenditoriali di circa 1000 nuove unità rappresenta un dato estremamente
promettente per un'area, come quella del Patto, afflitta da livelli di
disoccupazione eccessivamente alti.
Il rapporto tra nuovi occupati ed investimenti previsti
è in media di 1,45 per 100 milioni, superiore ai valori di 1,1 per
100ML riscontrati nel patto territoriale relativo al manifatturiero e sta
ad indicare la particolare attenzione che gli imprenditori hanno dedicato
a questo parametro altamente significativo per le prospettive di sviluppo
economico ma soprattutto sociale di tutto il territorio del Patto.
5. Fattibilità giuridica
e amministrativa del Patto
Massima attenzione è stata rivolta sia dai
promotori che dagli imprenditori alla rapida cantierabilità di tutte
le iniziative che si andavano a proporre all'interno del patto.
Il richiamo costante alla verifica puntuale, progetto
per progetto, di tutti gli adempimenti necessari per l'avvio e la realizzazione
dei progetti di investimento (previsti anche al punto B.16 del modulo di
domanda) ha consentito in questa fase finale di poter contare su iniziative
per le quali gli atti necessari e le autorizzazioni di merito non ancora
prodotte sono limitate a quelle per le quali gli stessi Uffici Tecnici
dei Comuni garantiscono la coerenza dei tempi di rilascio con i tempi di
avvio e realizzazione delle iniziative.
Il contatto costante delle imprese con le amministrazioni
e la particolare disponibilità di queste ultime ha permesso di configurare
un insieme di progetti la cui fattibilità giuridica ed amministrativa
è coerente con i tempi di svilluppo previsti nei Patti territoriale
e limitata a soli 48 mesi.
La sottoscrizione di uno specifico protocollo amministrativo,
aggiuntivo rispetto a quanto già indicato in termini di impegni
dei sottoscrittori nel protocollo di intesa, conferma, inoltre, gli impegni
delle amministrazioni ad avviare la sperimentazione dello sportello unico
per le imprese per minimizzare i tempi necessari al rilascio delle autorizzazioni
necessarie allo sviluppo delle iniziative proposte nel Patto.
Gli imprenditori hanno preferito, nella grande maggioranza
dei casi, localizzare le proprie iniziative in aree già destinate
ad attività insediative di tipo turistico ovvero nelle quali nulla
ostasse l'insediamento proposto. Dal canto loro le amministrazioni, nel
proporre progetti di infrastrutturazione, hanno puntato sul miglioramento
e sul completamento di opere infrastrutturali e di pregio turistico e destinate
a sostenere lo sviluppo integrato del settore.
6. Completezza,
concretezza e coerenza dell'insieme degli impegni dei soggetti coinvolti
Il quadro delle Amministrazioni e degli Enti che
hanno sottoscritto il Patto raccoglie in pratica tutti gli enti con poteri
di controllo e di autorizzazione che, rispetto alle iniziative imprenditoriali
avanzate nel Patto POLIS-TrulliGrotteMare, saranno chiamati a diverso titolo
a predisporre gli atti amministrativi e le autorizzazioni necessarie per
l'avvio e la realizzazione delle iniziative previste.
Questa condizione dà forti garanzie in merito
alla rapida cantierabilità di ciascuna iniziativa ammessa al Patto
e al raggiungimento complessivo degli obiettivi che i Sottoscrittori si
sono dati per lo sviluppo locale nel settore del turismo.
La completezza delle singole schede di iniziative
imprenditoriali e infrastrutturali sia sotto il profilo tecnico sia sotto
quello amministrativo consente di avviare gli ulteriori accertamenti di
carattere economico-finanziario e di integrare la documentazione prodotta,
laddove necessario, per offrire maggiori garanzie di concreta praticabilità
tecnica, economica e finanziaria delle iniziative.
La concretezza delle iniziative imprenditoriali assicura
il raggiungimento di migliori condizioni della struttura turistica ricettiva
sia in termini di potenziamento dell'attuale sia in termini di diversificazione
mirante ad aumentare l'attrattività turistica per le diverse componenti
del turismo presenti nell'area (turismo storico, religioso, congressuale,..).
Le iniziative infrastrutturali puntualizzano un'azione
diretta a sostenere, soprattutto con le necessarie opere di urbanizzazione
e di viabilità, le nuove iniziative imprenditoriali, concentrandosi
sui distretti turistici più importanti nell'ambito delle diverse
amministrazioni comunali.
Particolare attenzione è stata rivolta alla
coerenza di ciascuna delle iniziative imprenditoriali proposte nel Patto
con gli obiettivi di sviluppo fissati dalle forze sociali coinvolte e la
coerenza complessiva di ciascuna di queste iniziative produttive tra esse
nel territorio del Patto.
Le infrastrutture previste, inoltre, supportano in
modo coerente le iniziative imprenditoriali andando a promuovere principalmente
completamenti e/o ampliamenti di opere di sicuro e diretto impatto positivo
con la crescita delle attività del settore del turismo.
Dalle schede tecniche analizzate non si rilevano
ulteriori necessità negoziali con altre strutture territoriali competenti
per concessione ed autorizzazione rispetto agli insediamenti produttivi
e alle opere infrastrutturali previste nel Patto POLIS-TrulliGrotteMare.
Caratterizzazione turistica
dei Comuni del Patto PolisJ TrulliGrotteMare
ALBEROBELLO (Prov. BARI)
Il toponimo di questa singolare cittadina viene fatto derivare da Sylva Arboris Belli, una selva di folte querce che occupava il territorio abitato sin dal secolo XIII. La storia di questa singolare cittadina risale alla seconda metà del XVI secolo, quando piccolo feudo sotto il dominio degli Acquaviva, conti di Conversano, cominciò a popolarsi di contadini che resero la "Selva" (così denominata) fertile. I Conti autorizzavano i coloni a costruire le abitazioni a secco, in modo da poter esser diruite in caso di ispezione regia, poiché la nascita di un agglomerato urbano esigeva il pagamento del tributo secondo la "Prammatica de Baronibus"; con l’astuta proposta si evitava il balzello. Correva l’anno 1797 e un gruppo di coraggiosi Alberobellesi, stanco della precaria condizione, si recò a Taranto per chiedere ausilio al re Ferdinando IV di Borbone che ascoltò e promise. Il 27 maggio 1797 il Re inviò il Decreto con il quale il piccolo villaggio divenne libero. Le dimore a trullo sono dall’uso esterno della pietra a sfoglie, le "chiancole", che rivestono il cono e creano il meraviglioso centro urbano, unico al mondo.
E' il paese più caratteristico e fiabesco del mondo. Il merito va alla singolare architettura del Trullo, abitazione di incerta origine, con una base rettangolare sormontata da un tetto rovesciato. E' una cittadina-monumento unica nel suo genere e, per la sua singolarità architettonica, posta sotto la tutela dell'UNESCO, che l'ha riconosciuta patrimonio dell'intera umanità. Conserva tradizioni legate alla civiltà contadina e custodisce gelosamente i segreti della povera, ma gustosa cucina locale. Tra le informazioni turistiche più rilevanti ci sono: Rione Monti: comprende circa mille trulli raggiungibili da sette strade artistiche, che confluiscono alla sommità del colle, laddove domina la Chiesa di Sant’Antonio, anch’essa a trullo - Aia Piccola: la denominazione "aia" richiama un ampio spiazzo che nei tempi addietro era utilizzato per la battitura del grano. La zona offre al meglio l’idea del vecchio borgo medioevale - La Chiesa a Trullo: con le offerte alberobellesi e di quelli emigrati nelle americhe, il sac. Antonio Lippolis fa erigere la chiesa a trullo. Il fronte è coronato da tre quinte, è abbellito da un rosone e da due finestre a tutto sesto come la porta d’ingresso. La cupola è a trullo e al disopra un lucernario si eleva per m. 3,20. L’interno è a croce greca. - Il Trullo Sovrano: costruito nella seconda metà del 700 ed ubicato alle spalle del santuario, è un trullo a due piani ove non si contano i vani - Il Trullo siamese: è composto di due coni che si amplettano - La Casa d’Amore: la Casa d’Amore è il segno della vittoria degli alberobellesi sul divieto imposto dai Conti di Conversano di non usare la malta né di apportare modifiche ai trulli. Durante la sua costruzione si fa uso, per la prima volta, di calce e bolo - Il Santuario. il prospetto della chiesa è del 1885 ed è in stile neoclassico. Il completamento dell’esterno è avvenuto in anni successivi, rispettando il progetto dell’Arch. Antonio Curri. Il decoro interno è recente. Oltre alle belle statue dei due santi anargiri, Cosma e Damiano, protettori della città, nel santuario si possono ammirare altri simulacri, gli affreschi, gli altari, il coro, un organo a croce e molti quadri a sfondo religioso. E’ meta di pellegrini.
In Alberobello insistono n. 10 Hotels,
n. 5 Aziende Agrituristiche, n. 2 Camping, n. 27 Ristoranti e n. 4 Pub.
CASTELLANA GROTTE (Prov. Bari)
Al primitivo villaggio di "Castellano" (di cui si ha notizia certa a fine del secolo XI) e che andò distrutto nel corso del secolo successivo, successe, nel dicembre del 1171, l’attuale comunità castellanese che, con la concessione dell’Abate Eustasio del Convento di S. benedetto di Conversano, signore feudale del "vicus kastellano", ai coloni di terra d’Otranto Nicola e Coste, ebbe il suo primo ordinamento giuridico ed i primi patti statutari. Fu così che l’Abbazia Benedettina di Conversano cumulò la giurisdizione temporale e quella spirituale, esercitando giurisdizione "quasi-episcopale" sul clero e sul popolo di Castellana. Nella giurisdizione ecclesiastica subentrarono nel 1266 le monache Benedettine, la cui "Badessa" assunse, caso rarissimo nella Cristianità, le insegne ed alcuni poteri episcopali.
Dal 1456 la giurisdizione temporale pervenne alla Casa Acquaviva d’Aragona, duchi d’Atri, che la conservarono, quasi interrottamente, sino all’eversione feudale del 1806.
A metà del XVI secolo la forma "Castellana" sostituì l’antico nome di "Castellano". Dai primi decenni del XVIII secolo di rafforzò la lotta contro gli abusi e le usurpazioni baronali della "Magnifica Università", mai dimenticata del "Privilegio" di Re Ladislao con il quale Castellana fu dichiarata "libera Città Regia", privilegio poi revocato per l’influenza sul Re della potente Casa Acquaviva.
Nel periodo risorgimentale, spinti da aspirazioni di ordinamenti più liberi e giusti, numerosi castellanesi, di ogni ceto, per affermare gli ideali di indipendenza e di unità della Patria, aderirono alla locale "Vendita" carbonara, conoscendo il carcere e l’esilio.
Castellana, per secoli ed ancora oggi, terra di coloni
e piccoli proprietari, ha nella cultura contadina le radici profonde della
comunità. Dalla fine dell’Ottocento, anche grazie all’apporto determinante
del lavoro dei Castellanesi emigrati all’estero, la cittadina ha conosciuto
un notevole sviluppo sociale, economico e culturale che ha consentito la
crescita del settore artigianale, dei servizi e delle professioni.
Il 1938 segnò, come è noto, la scoperta
delle GROTTE da parte del Prof. Franco Anelli che per primo si calò
nella cupa voragine della GRAVE. L’eccezionale complesso speleologico,
rinomato in Italia e all’estero, si estende per vari rami a sud-ovest della
città dalla quale dista 2 km. Si tratta di un favoloso mondo sotterraneo
caratterizzato da ampie caverne, maestosi canyon e suggestivi corridoi,
magnificamente decorati da concrezioni alabastrine, dalle più svariate
forme e colori, che offrono al visitatore un senso di emozione unica nel
suo genere.
Castellana ha molto da offrire ai visitatori, anche dal punto di vista artistico-monumentale. Basti pensare alla Chiesa Madre, instile romanico pugliese, a quella di S. Frnacesco d’Assisi, ove si contano pregevoli sculture in pietra di Fra’Luca Principino, del Purgatorio e di San Giuseppe, al Convento degli Alcantarini, dimora di pregevoli affreschi, al tempietto bizantino di S. Bartolomeo di Padula, di recente restaurato, e alle rovine di Genna, poste su una collina dalla quale si può godere un vastissimo orizzonte. Castellana annovera un buon numero di feste di vecchia data, alle quali si sono nel tempo aggiunti nuovi appuntamenti di incontro popolare, a volte legati a ricorrenze di carattere religioso.
Il Parco dei Dinosauri, un percorso didattico negli
ambienti e nei paesaggi delle ere antiche, attrae molti visitatori, soprattutto
bambini.
Buone le attrezzature alberghiere, per le quali esiste
un’apprezzata scuola. Si dispone di oltre 200 posti letto in albergo, rinomati
ristoranti ed oltre 10 in aziende agrituristiche.
CISTERNINO (Prov. Brindisi)
Distesa su di un’ampia collina, estrema propaggine della Murgia, a circa 400 metri di altezza, Cisternino guarda a sud-ovest l'incantevole Valle d’Itria cosparsa di caratteristici trulli o costruzioni di pietra "viva", di ulivi, di mandorli, di viti e gode di un clima temperato e salubre, anche per la vicinanza del mare Adriatico (15 Km.)
Una leggenda vuole che Cisternino prenda la sua denominazione da un antico centro greco che, a sua volta, prese il nome dal suo fondatore Sturnoi, compagno di Diomede, ambedue profughi della guerra di Troia. Nel 1647, seguendo il glorioso esempio del Napoletano Masianello, Cisternino insorse contro il Vescovo-Barone e nella prima metà dell’ottocento fu sede di un nucleo mazziniano della "Giovane Italia". Nel 1848, poi, si oppose al servaggio dei Borboni. Tre sono le opere di maggiore interesse artistico che possono essere ammirate nel centro abitato di Cisternino, La Chiesa Madre, intitolata a San Nicola, esempio di romanico pugliese e del suo sempre continuo distinguersi da se stesso (è una delle poche Chiese in Puglia con il tetto a capriata), il Palazzo del Governatore ed il Palazzo Vescovile o Baronale in via Castello, anticamente sede estiva del Vescovo.
Diverse sono le ditte che a Cisternino hanno subito un notevole sviluppo negli ultimi 20/30 anni, trasformandosi da semplici botteghe artigiane in aziende a più alto livello economico. Nel settore tessile sono sorte numerose ditte artigiane di confezioni, mentre altri settori hanno subito lo stesso sviluppo, come quelli che ruotano attorno all’imptrenditoria edile, dove si distinguono aziende per la realizzazione di serramenti. Nella campagna cistranese lunghi filari di viti si susseguono alternandosi ad ulivi centenerai, in un unico significativo colpo d’occhio. E’ questo il paesaggio tipico della campagna che si estende tutto intorno a Cisternino. Una terra generosa di frutti e dalla quale i contadini, da sempre, ricavano in maggior parte olio e vino in gran quantità. Prodotti peraltro di ottima qualità, che vengono apprezzati per la loro genuinità non solo sul teritorio, ma anche in altre regioni, indispensabili accompagnatori delle varie specialità della cucina locale. Alla moda e fornitissimi sono i numerosi negozi di Cisternino dove è possibile effettuare i propri acquisti per quanto riguarda i generi di vario interesse.
Nel contesto urbano si possono ammirare opere di grande interesse storico: La Chiesa Madre, intitolata a San Nicola di Patara, sorge sui ruderi della primitiva abbazia basiliana, con le forme romanico-pugliesi, fu ampliata in epoche diverse. E’ uno dei templi più antichi e significativi della Puglia e, una delle poche Chiese col tetto a capriate. Nell’interno a tre navate, con ottimi capitelli e fregi si ammirano una Madonna con il cardellino, delicata scultura in pietra di Stefano da Putignano (1518), la cripta ed alcune tele della scuola di Luca Giordano. La Torre di Porta Grande in piazza Garibaldi, anticamente costituiva la porta principale di accesso al paese che era circondato e protetto da solide scale. L’antica torre normanno-sveva è in fase di restauro. - Palazzo del Governatore: era annesso alla Porta Piccola o Porta di S. Maria (era questa una delle porte di accesso al paese), se ne può ammirare l’artistico-elegante prospetto all’imbocco della porta in Via S. Lucia. - Torre del vento facente parte dell’antico palazzo Capace. Palazzo Vescovile o Baronale in Via Castello anticamente sede estiva del Vescovo - Torre o palazzo Amati sul ponte della Madonnina.
La ricettività turistica è assicurata
dagli Hotel: "Aia del Vento", "Falco d’Oro" - "Lo Smeraldo" - "Villa Cenci".
CONVERSANO (Prov. Bari)
Adagiata su una piacevole collina delle Murge, a pochi chilometri dall'Adriatico, immersa nel verde della fertile campagna che la circonda, unisce tradizione e sviluppo, il fascino della sua lunga storia con la ricchezza dei tanti monumenti di arte, la tranquillità del centro di provincia con la varietà di una economia in espansione. La sua origine risale ad epoche preistoriche, quando nelle grotte naturali e sulle alture del territorio furono organizzate le prime forme di popolamento, le cui tracce si rinvengono in prossimità di depressioni carsiche del terreno (i cosiddetti "laghi") che si prestavano alle coltivazioni e all'allevamento. "Norba" era il nome antico di questo abitato, i cui resti archeologici si osservano in alcuni punti della città odierna ed i cui materiali (VII-II sec. a.C.) sono esposti nel Museo Civico. Un'idea della città ci viene fornita dai resti delle sue imponenti "mura megalitiche". La ripresa dell'insediamento sulla collina si ebbe nei primi secoli del Medioevo con il casale "Cupersanum", documentato da preziose pergamene, donde sarebbe derivato il nome moderno di Conversano.
Numerosi i monumenti e le opere d’arte: Castello (XI-XVIII sec.), Cattedrale (XII-XV sec.), Monastero S. Benedetto definito "Monstrum Apuliae", S. Maria dell’Isola, Chiesa di S. Caterina, Castello Marchione, Chiesa S.Cosma, Chiesa Carmine. Il Museo archeologico, ospitato presso il complesso di S. Benedetto, raccoglie in una ricca esposizione, importanti materiali rivenienti dai villaggi preistorici del Sud-Est barese. Il Museo è oggi dotato di una struttura espositiva permanente che ospita mostre e rasseggne di grande valore cultuale.
Fervida attività economica a carattere agricola e artigianale, con raccolta di prodotti tipici:mandorle, olive e soprattutto ciliege "ferrovia". Esisono stabilimenti vinicoli, oleari e conservieri, attrezzate botteghe artigiane per la lavorazione del legno e del ferro battuto. Importante emittente televisiva è Telenorba.
Numerose le Fiere (S. Flaviano, 24 novembre - SS.
Pietro e Paolo, 29 giugno - sagra bocconotto, 1^ Domenica d'agosto) - Manifestazioni
Culturali (stagione teatrale, manifestazioni estive "Con il Vento di Scirocco",
presepe vivente, passione vivente, cavalcata di San Rocco) - Manifestazioni
Sportive - Concerti di musica varia - Rassegna Cinematografica.
L'attività ricettiva è assicurata da:
Grand’Hotel d’Aragona - Azienda agrituristica "Masseria del Pino".
FASANO (Prov. Brindisi)
Alle pendici della Murgia che degrada dolcemente verso il mare, l'attuale città di Fasano deriva dal Casale di S. Maria de Fajano, in costruzione nel 1088 ad opera degli abitanti di Egnazia, città messapica e poi romana.
La storia della città ha lasciato tracce monumentali che costituiscono un'offerta turistica di eccezionale interesse. Dal Parco Archeologico di Egnazia e il suo Museo Archeologico Nazionale, al comprensorio culturale-architettonico-naturalistico delle gravine, dalle lame con gli insediamenti rupestri, dalle masserie fortificate.
Il mare, con la scogliera interrotta da piccole calette con sabbia fine e acqua trasparente nel borgo marinaro di Savelletri e il lunghissimo arenile di Torre Canne con i suoi grandi alberghi e le Terme.
La collina con gli insediamenti di Selva, Laureto, Canale di Pirro, un tempo ricoperta solo di boschi, ora un immenso giardino con ville e antichi trulli, vigneti e geometrie di muretti a secco, fa da cornice alla Valle d'Itria.
Fasano è sicuramente un centro in cui l'agricoltura, con le sue rinomate produzioni, costituisce l'attività tradizionale; un posto di rilievo è occupato dall'artigianato con le antiche lavorazioni del legno, del ferro e del rame.
Nel centro storico la maestosa Chiesa Matrice è stata edificata nel sec. XVI. Tra gli altri monumenti di rilievo: la Chiesa di S. Nicola di fine 700, la Chiesa di S. Antonio Abate del 1600, la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa del SS. Rosario entrambe del sec. XVII.
L'offerta turistica attuale, con oltre 2000 posti
letto tra strutture alberghiere ed extra-alberghiere è completata
dallo Zoosafari-Fasanolandia 120 ettari di parco faunistico, in uno splendido
scenario, vivono allo stato libero leoni, zebre, orsi, struzzi, scimmie,
circa 1000 animali, di oltre 40 specie, che i visitatori possono ammirare
da vicino, stando comodamente seduti nella propria automobile. Parco divertimenti,
drive-in ristoranti, bar, shopping, completano il parco faunistico.
LOCOROTONDO (Prov. Bari)
A Locorotondo la Murgia degrada e s'incontra con la Valle d'Itria. Armoniosamente tondeggiante è ricca di vigneti pregiati da cui si ricava un vino bianco D.O.C. che ha assunto la stessa denominazione della località in cui ha origine.
Il vigneto è la principale coltura, ma a Locorotondo è coltivata anche una rara varietà di oliva della "oliva rosa", dalla quale si ricava un pregiatissimo olio extra-vergine di oliva, privo di valori di acidità.
Alcuni studiosi fanno ricdalire le origini di questa città a parecchi secoli prima di Cristo, ad opera di una colonia greca.
Entrandovi non si può non restare incantati dal fascino che si sprigiona dalle sue casette bianche (cummerse) con i loro balconi fioriti.
La Chiesa Matrice è dedicata a S. Giorigio e fu edificata tra il 1790 ed il 1825 e colpisce per il suo aspetto maestoso.
La Chiesa dell'Ospedale è del sec. XVI detta di S'Anna, Chiesa Madonna della Greca del 1520, la Chiesa Spirito Santo edificata nel 1600, il vecchio Palazzo Comunale sede della Biblioteca civica e centro di coordinamento di iniziative culturali, Palazzo Morelli, la Chiesa di S. Nicola e la Chiesa Madre ed altri monumenti testimoniano il ricco passato di Locorotondo e le tradizioni oggi ancora conservate.
Molto ricercati i piatti tipici della cucina: purè
di fave e cicorie campestri; orecchiette integrali con le cime di rapa;
l'acciuga e la mollica di pane fritto.
MARTINA FRANCA (Prov. Taranto)
Tra le mete turistiche pugliesi, Martina Franca si segnala per la molteplicità delle sue proposte.
In primo luogo il centro storico ricco di stratificazioni architettoniche ed artistiche - che partendo dal periodo angioino culminano nell'architettura civile e religiosa barocca - è tra i meglio conservati della zona.
Le sue campagne sono disseminate da migliaia di trulli e di numerose masseire (a corte, a pignon, ecc.) che rendono il paesaggio altamente suggestivo e di notevole interesse artistico.
La natura carsica del territorio murgiano ha, poi, reso possibile il formarsi di un cospicuo patrimonio speleologico ancora in attesa di adeguata valorizzazione.
Non mancano anche siti archeologici tra i quali il più noto è quello di "Badessa-Monte del Forno" posto a cavallo delle strade per Noci ed Alberobello.
Infine da ricordare le specialità eno-gastronomiche
ed il Festival Musicale della Valle d'Itria, manifestazione di livello
internazionale giunta al venticinquesimo anno di vita che costituisce il
fiore all'occhiello delle attività culturali martinesi.
MOLA DI BARI (Prov. Bari)
Vanta un'antica tradizione marinara che risale al XVI secolo, quando i marinai molesi per attività di commercio si spingevano fino alle coste dalmate, alle isole dell'Egeo e all'Africa settentrionale. Gli oltre 1200 pescatori impegnano una flottiglia di pescherecci che è tra le più consistenti della Puglia e conta 113 imbarcazioni iscritte all'Ufficio Marittimo. Di queste, 43 con stazza superiore a 10 tonnellate effettuano pesca costiera ravvicinata, e 70 effettuano pesca costiera locale.
Il mercato ittico è una tappa d'obbligo per il turista amante del pesce fresco.
Anche l'agricoltura caratterizza l'economia locale con i prodotti tipici come il pomodoro molese ed il carciofo.
Prospiciente il lungomare sorge l'originale Castello a forma di poligono stellato, considerato inespugnabile per la complessa struttura architettonica.
Dal castello ci si addentra nel nucleo medioevale del centro storico dove si trova la Chiesa Matrice in puro stile romanico.
Risalente al XVI secolo è la Chiesa di S. Maria di Loreto con un campanile di 50 metri ed un magnifico esempio di rosone rinascimentale, scolpito in pietra dura.
Il teatro comunale, in stile neoclassico, fu realizzato
nel 1888 ed è intitolato all'illustre musicista molese Nicolò
Van Westerhout.
MONOPOLI (Prov. Bari)
Monopoli è adagiata su una costa bassa, frastagliata e ricca di stupende insenature che ospitano lunghe spiagge e dune sabbiose color oro sulle quali cresce una fitta vegetazione mediterranea. L’entroterra è collinoso e densamente popolato; nelle contrade, veri e propri villaggi, continua ad essere tramandata la civiltà contadina.
Monopoli dal greco Monos-polis, che significa città unica, singolare, era un casale o villaggio che, come tanti nella Puglia Peucezia, doveva far da corona a Gnatia, emporium dell’Adriatico. L’etimo di Monopoli, nella sua accezione letterale di città unica, probabilmente fu coniato dopo il confluire, verso nord, degli abitanti di Gnatia, distrutta da Totila - re dei Goti - nel 545 d.c. Nei secoli successivi, come buona parte dell’Italia Meridionale fu governata da Normanni, Bizantini e Svevi. Nel 1484, con l’arrivo dei Veneziani, cominciò per essa un periodo di notevole crescita economica, dovuta in particolar modo allo sviluppo delle attività del suo porto, situato in posizione strategica e considerato unico rifugio sicuro ed attrezzato fra Bari e Brindisi, nonchè sbocco di un vasto retroterra, ricco di prodotti richiesti su mercati esteri (olio, mandorle, carrube, vino) e centro importatore di numerose altre merci, indispensabili all’economia locale. E’ del 1530, con il concludersi della dominazione veneziana, un tentativo di trasformare Monopoli in Baronia o Marchesato, tentativo frustrato dalla decisa opposizione del popolo monopolitano che volle riscattarsi, pagando all’Imperatore 51.000 ducati d’oro. Ridiventata città libera sotto il governo spagnolo, nel 1545, sempre con pubblico denaro, Monopoli ampliò le sue mura di cinta e nel 1552 fu ingrandito e restaurato l’antico castello di Enrico IV e Federico II, ad opera del Marchese Don Ferrante Loffredo su ordine di Carlo V. Alla dominazione spagnola che si concluse nel 1713 subentrò quella austriaca che si concluse nel 1734, quando i Borboni si insediarono a Napoli per cingere la corona meridionale. Successivamente la Città seguì tutte le vicissitudini che interessarono il Regno di Napoli, fino a quando nel 1860 fu annessa al Regno d’Italia, seguendo le sorti di tutta la nazione.
Di particolare importanza turistica sono: Castello cinquecentesco CarloV, Basilica Cattedrale, Chiesa di S. Maria Amalfitana, Chiesa della Madonna del Soccorso, Chiesa di S. Domenico, Chiesa di S. Maria del Suffragio, mura di cinta del XVI sec., torre civica con colonna infame, ospedale Gerosolomitano, Abbazia Benedettina (Castello S. Stefano), Cripte e Santuari Rupestri: Cristo Campanarello, Spirito Santo, Procopio, S. Giovanni da Staveta, Madonna della Stella, Grotta delle Mura (interessante testimonianza del Paleolitico), Giacimenti Musteriani di Cala Corvino e Cala Camicia (medio Paleolitico), Ville e Masserie fortificate.
I Musei: Archeologico Ginnasiale Galileo Galilei; Cattedrale; Collezione Meo Evoli; Palazzo Rendella (area archeologica).
Le attività economiche prevalenti sono: Agricoltura, Industria, Commercio, Trasporti e comunicazioni, credito e assicurazioni, servizi alle imprese, noleggio, servizi pubblici e privati. Tra i prodotti del settore agricolo da segnalare olive, mandorle e prodotti ortofrutticoli che sono esportati al mercato nazionale ed oltre confine. Notevole nel settore industriale la produzione olearia e la cantieristica navale, la ceramica, la lavorazione e produzione di materie plastiche, prefabbricati per costruzioni edili e per irrigazione. Nel settore artigianale troviamo la lavorazione del ferro battuto, del rame e di altri metalli, lavori di ricamo, mobilifici, tendifici, estratti per liquori.
L’aspetto paesaggistico, i suoi tesori d’arte e di cultura, precedentemente elencati, rappresentano requisiti sufficienti perchè Monopoli si imponga a livello nazionale ed internazionale come località turistica di notevole rilevanza, inoltre, non manca di folklore. La cittadinanza è molto legata ad alcune manifestazioni, nella quasi totalità di origine religiosa, che impongono ancora oggi un preciso rituale.
L'attività ricettiva è fornita da:
Clio Residence, Max Hotel, Hotel Vill. Cala Corvino, Hotel Papillon, Hotel
Vill. Torre Cintola, Residence La Corvetta, Hotel Res. Porto Giardino,
Hotel Lido Torre Egnazia, Hotel Vecchio Mulino, Il Melograno, Camping De
Meo, Camping S. Stefano, Camping Monacelle.
NOCI (Prov. Bari)
Noci, le cui origini secondo una vecchia tradizione risalgono al VI secolo d.C., conta quasi 20.000 abitanti e deve il suo nome ai numerosi alberi di noci esistenti anticamente nella zona. Con i suoi 420 metri di altidudine è il comune più elevato del comprensorio del Consorzio "Trulli, Grotte, Mare". Il suo territorio, avrio ed ondulato, è caratterizzato da numerosi boschi di fragno, fra i quali s'insinuano i fondi seminativi dominati dalle tipiche architetture e strutture rurali (masserie e trulli). Esso comprende gran parte dell'oasi protetta di Barsento, definita con legge della Regione Puglia "Riserva naturale orientata".Le prime forme di popolamento umano nel territorio nocese risalgono ad epoca remota. Nel sito di Barsento è attestata la presenza di un antichissimo villaggio preistorico messapico.
Per la sua felice posizione geografica, per la salubrità dell'aria, per la mitezza del clima, Noci, che è dotata tra l'altro di buone attrezzature ricettive (alberghiere, extralberghiere e agrituristiche) e di ottimi ristoranti e trattorie tipiche, si pone come meta preferita di villegianti e di turisti, a cui può offrire sereni e ridenti paesaggi, tanto verde e numerose possibilità di svago.Degno di considerazione è il patrimonio artistico nocese. Monumenti insigni sono: Barsento, chiesa abbaziale del VI secolo, fatta costruire, secondo la tradizione storiografica, per volere di S. Gregorio Magno; la Chiesa Madre (Sec. XIV) dalla facciata gotico-romanica; il Santuario di Santa Maria della Croce (Sec. XV), nel quale è conservato un affresco della Vergine di notevole valore storico ed artistico; l'Abbazia Benedettina della Madonna della Scala con una bella chiesina romanica del secolo XII.Nel campo del folklore e delle tradizioni popolari e religiose sono da citare: le feste patronali di S. Rocco ( 1^ domenica di settembre), della Madonna della Croce ( 3 maggio) e dei SS. Medici Cosma e Damiano ( 2^ domenica di ottobre); l'ultrasecolare pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Croce (maggio); la processione di Cristo Casaboli la sera del Venerdì santo; le feste campestri del 31 maggio, nei pressi del Santuario di S. Maria della Croce, e dell'8 settembre, a Barsento. Da trenta anni opera, a livello interregionale, il Gruppo folkloristico "la Murgia".Fra le manifestazioni periodiche più importanti sono da segnalare l'Europa Jazz Festival e il Festival internazionale del folklore.
Un posto preminente, nella tradizione musicale nocese, è occupato dal Gran Concerto Bandistico " Città di Noci", che da oltre cento anni si esibisce sulle piazze di tutta Italia e alla cui guida si sono succeduti i migliori maestri.
Nell'economia del paese sono rappresentati tutti
i settori produttivi. Una posizione di rilievo è occupata dalle
imprese di costruzioni edili e delle attività connesse e da quelle
del trattamento acque. Fiorenti sono le industrie alimentari (casearie,
salumifici, industrie della cioccolata) e dell'abbigliamento. Numerosi
i centri di elaborazione dati. Sviluppato il settore terziario. Notevole
l'allevamento del bestiame, specialmente bovino.
OSTUNI (Prov. Bari)
L'incantata città bianca sorge su tre colli, su di un terriorio che dagli ultimi rilievi della Murgia va fino all'Adriatico.
Questa cittadina, dall'aspetto orientaleggiante, offre allo sguardo uno scenario fantastico e suggestivo. Con il candore delle sue casette imbiancate a calce, in contrasto con la pietra bruno-rosata dei suoi monumenti, sembra quasi emergere dalla verdeggiante campagna di ulivi su cui si affaccia.
Attivo centro agricolo, commerciale, turistico ed artigianale, con la caratteristica lavorazione del ferro battuto, è l'eredità di millenni di storia, come testimoniati dai numerosi reperti archeologici, dalle sue cripte rupestri e le sue grotte.
Nel Museo della Civiltà preclassica della Murgia meridionale, si può osservare un reperto strabiliante del corpo di una donna risalente addirittura a 25 mila anni fa.
E' stata messapica, romana, dominio dei Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, ciascuno dei quali ha lasciato la sua impronta.
La cattedrale, del secolo XV, ha una facciata tardo-gotica con caratteristici archetti e tre porte ogivali. Il Palazzo Vescovile, edificato nel 1750, è situato nella piazza antistante il Duomo.
Il borgo antico, recintato da mura Angioine, fortificate in seguito con 13 torri dagli Aragonesi, incorpora i resti del Castello eretto nel 1198.
Tra le chiese, numerose, la Cripta della Madonna della Nova, San Biagio del secolo XII, il Santuario di S. Oronzo.
A pochi chilometri sorge Villanova, zona balneare
della marina di Ostuni, con moderne attrezzature e insediamenti turistici.
POLIGNANO A MARE (Prov. Bari)
Polignano si erge a picco sul mare, con una costa ricca di insenature, cale e grotte naturali. Il centro storico è un piccolo gioiello di origini medievali, molto ben conservato cui si accede attraverso una porta incastonata nel palazzo feudale.
Centro agricolo-peschereccio e stazione balneare, sorge sul luogo della città greca Neapolis (poi Polineanum), come testimoniano alcune monete ritrovate nella zona. Nel medioevo fu una città fortificata, mentre nel corso del secolo XVI apparteneva a Venezia.
Le sue splendide grotte, la più famosa grotta Palazzese e le altrettanto belle grotta Ardito e grotta delle Rondini, attirano numerosi visitatori.
Al borgo si accede attraverso una grande porta che consente di entrare nel labirinto dei suoi candidi vicoli medievali, ricchi di casette dall'aria orientale, imbiancate a calce bianca o rosa, con splendidi balconi, sempre adorni di fiori.
Sorprendenti terrazze sul mare, da dove si può godere la vista di un mare limpido e cristallino con le sue insenature e le sue grotte.
Al centro del borgo si trova la Chiesa Madre, consacrata nel 1295 e più volte rimaneggiata, in stile tardo-rinascimentale con un maestoso campanile quadrangolare.
Il vicino Monastero di S. Vito, eretto direttamente sulla costa si erge maestoso e custodisce le reliquie del Martire.
Famosa per il gelato artigianale la cui tradizione non teme la concorrenza e attira numerose persone da paesi vicini, in tutte le stagioni per gustare quest'ottimo gelato.
Le osterie lungo la costa servono pesce fresco, spaghetti con le cozze e zuppa di pesce.
Il calendario folcloristico e delle tradizioni è
ricco di appuntamenti durante tutto l'anno.
PUTIGNANO (Prov. Bari)
Putignano ha una storia molto ricca e testimoniata dal borgo antico composto da stretti viottoli che si fanno largo tra case basse e linde, bianche dimore medievali e un ricco patrimonio di chiese. Famoso il Carnevale di Putignano che risale al 1363 e si consolida nella satira con la manifestazione della sfilata dei carri allegorici che sono delle vere e proprie opere d'arte dei maestri cartapestai.
E' uno dei centri più dinamici ed operosi della Murgia, sia nel settore agricolo e zootecnico sia in quello industriale. L'attività agricola si presenta molto florida con pregiate e svariate colture, mentre il prospero allevamento permette di organizzare delle fiere zootecniche di rilievo regionale e nazionale.
E' una città i cui insediamenti industriali risalgono ad epoche pionieristiche. Tra le industrie si ricordano quella antica e famosa della produzione della felpa, ma soprattutto la confezione di abiti da sposa, la cui fama oltrepassa i confini nazionali. Naturalmente il settore dell'abbigliamento e delle calzature è quello che principalmente alimenta l'industria moderna. Molto fiorente la lavorazione del legno.
Dal 1086 al 1358 fu feudo dei Benedettini di Monopoli e fu in questo periodo che iniziò la sua espansione.
Tra le chiese più ammirate è la Cattedrale,
dedicata a S. Pietro, del secolo XII e successivamente rifatta in forme
barocche. Tra i palazzi è da segnalare il Palazzo Romanazzi nel
quale ha sede il Museo civico.
Bando per la presentazione delle richieste di agevolazione
agli investimenti delle imprese
Premessa
La delibera CIPE n.77 del 9 giugno 1999, pubblicata sulla G.U. n.182
del 5.8.99, al punto 4 ha fissato per il 10 ottobre 1999 il termine di
scadenza di un bando per nuovi patti territoriali per le aree obiettivo
1, riservando ad essi 859 miliardi di lire, dei quali 350 miliardi di lire
destinati a patti specializzati nei settori del turismo, dell'agricoltura
e della pesca.
Il presente Bando è rivolto a tutte le imprese che operano nel settore turistico-alberghiero ammissibili ai sensi della Legge 488/92, come integrata in base all'art.9, comma 1, della legge n.449/97 e al D.M. del MICA del 20 luglio 98, che intendono presentare la richiesta di agevolazione in relazione a iniziative imprenditoriali da includere nel Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare specializzato per il Turismo.
In particolare, possono richiedere l'ammissione alle agevolazioni le
imprese che svolgono attività di gestione delle strutture individuate
e definite dall'art.6 della legge 17.5.83, n.217, quelle che gestiscono
le attività indicate come priorità regionali per la Regione
Puglia nel D.M. del MICA del 19 marzo 1999, nonché le agenzie di
viaggio e turismo di cui all'art.9 della predetta legge 217/83 e che propongano
progetti di investimento il cui investimento agevolabile sia superiore
a 100 milioni di lire (51.645,69 EURO).
Il contributo massimo concedibile è stabilito nella misura massima prevista in materia di aiuti di stato, per le PMI pari a 40% ESN + 15% ESL, per le grandi imprese pari al 40% ESN.
Il contributo richiesto non potrà essere maggiore di 5.809
milioni di lire (3.000.000 EURO).
Le risorse disponibili per le iniziative imprenditoriali del patto territoriale PolisJ TrulliGrotteMare saranno suddivise per tipologia di attività nel seguente modo:
In caso di residuo di risorse in alcune delle tre precedenti categorie,
esse verranno rese disponibili, con la stessa ponderazione percentuale,
tra le altre categorie che richiedano, invece, risorse in eccesso per i
progetti imprenditoriali presentati.
Al presente Bando sono allegati il modulo di Domanda, la Scheda Tecnica
e gli Allegati.
Le unità locali dovranno essere localizzate nei Comuni di:
Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Conversano, Fasano, Locorotondo,
Martina Franca, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Ostuni, Polignano a Mare,
Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Turi.
Obiettivi del Patto territoriale
Gli obiettivi del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare inseriti nel Protocollo di Intesa di concerto con i promotori del Patto Territoriale e i rappresentanti del settore turistico-alberghiero, sono:
Requisiti ed iniziative ammissibili
Saranno ammesse le proposte di progetti imprenditoriali:
Il plico contenente, a pena di decadenza, l'intera documentazione dovrà essere consegnata a mano, con allegata dichiarazione in duplice copia dei documenti prodotti, entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 10 settembre 1999 alla Segreteria del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare, presso il Comune di Monopoli, Via Garibaldi 6, Monopoli.
Il plico dovrà riportare l'indicazione "CONTIENE
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE DI PROGETTI IMPRENDITORIALI PER
IL PATTO TERRITORIALE POLISJ
TRULLIGROTTEMARE.
Non potranno essere prese in considerazione le domande pervenute prima
della emissione del presente Bando, né quelle spedite oltre il termine
di scadenza di cui sopra.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti gli interessati
potranno rivolgersi allo Sportello Informativo della Segreteria del Patto
PolisJ TrulliGrotteMare,
presso il Comune di Monopoli nei giorni 20 agosto 1999 e 1,2 e 6 settembre
1999, dalle ore 9 alle ore 12.
Copie del Bando, del Modulo di Domanda e degli Allegati, sono disponibili
presso le sedi dei Comuni del Patto e sul sito Internet: http://www.tno.it/patti/polis
Per le spese ammissibili sono applicati i criteri previsti dalla Legge
488/1992-Turismo e successive modificazioni ed integrazioni, e dalle relative
disposizioni applicative.
Ai fini della decorrenza dell'ammissibilità delle spese, fermo
restando quant'altro previsto dalla disciplina della Legge 488/92, il termine
di riferimento è quello relativo alla data di inizio dell'istruttoria
bancaria comunicata al Ministero del Bilancio, di cui sarà data
tempestiva comunicazione agli imprenditori.
Sono ammesse alle agevolazioni anche le spese per beni acquisiti tramite
locazione finanziaria, purché il bene oggetto di locazione venga
utilizzato dall'impresa durante tutto il periodo di realizzazione dell'investimento,
e fermo restando il vincolo quinquennale di destinazione del bene stesso
all'investimento agevolato. Le spese ammesse ad agevolazione a tale titolo
sono pertanto quelle relative ai canoni pagati dall'impresa durante il
periodo di realizzazione dell'investimento, al netto di interessi, spese
ed eventuali quote riferite alla manutenzione ed alla assistenza tecnica
contenute nel canone.
Le principali condizioni per l'erogazione del contributo sono che l'iniziativa
abbia raggiunto uno stato d'avanzamento almeno proporzionale alla quota
da erogare e che l'impresa abbia versato/accantonato una quota corrispondente
del capitale proprio.
Le spese d'investimento dovranno essere sostenute entro il termine di
48 mesi dalla data di inizio dell'istruttoria del Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare.
In relazione alla durata del programma di investimento, l'erogazione
delle agevolazioni potrà avvenire in 2, 3 ovvero 4 quote annuali
di pari importo.
Il livello dell'apporto di mezzi propri da parte dell'impresa, da dimostrare
all'atto della richiesta di ogni singola erogazione delle agevolazioni,
resta stabilito nei termini di cui al punto 2.9 lettera d) della Delibera
CIPE del 21 marzo 1997 e, pertanto, dev'essere non inferiore al 30 percento
del totale dell'investimento proposto.
Criteri di selezione delle iniziative imprenditoriali
e graduatorie di merito
Gli indicatori previsti per l'elaborazione della graduatoria di merito
dei progetti imprenditoriali sono:
Ai fini del calcolo del presente indicatore, il
capitale proprio da investire nell’iniziativa non può essere superiore
alla differenza tra il totale dell’investimento e l’agevolazione richiesta
(riportati in D6 della Scheda Tecnica);
Per occupati attivati dall’iniziativa si intende
la differenza tra gli occupati medi annui a regime e gli occupati medi
annui relativi all’anno precedente la presentazione della domanda;
A ciascuna iniziativa viene, pertanto, attribuito
un punteggio numerico intero compreso tra zero e trenta sulla base dei
punteggi attribuiti dalla regione a ciascuno di detti elementi o alle combinazioni
degli elementi stessi, così come approvati dal Ministero; tale punteggio
costituisce il valore dell’indicatore regionale dell’iniziativa medesima.
Ai fini di cui sopra:
- il punteggio relativo al territorio viene attribuito con riferimento all’ubicazione dell’unità locale indicata al punto B1 della Scheda Tecnica allegata al Modulo di domanda; quello relativo all’attività, con riferimento al punto B4.2; quello relativo alla tipologia, con riferimento al punto B5 (si veda l’Allegato);
Ini = (Ii - M) / D
Dove:
Ii = valore da normalizzare del singolo indicatore
M = media degli n valori da normalizzare (pari a quelli delle iniziative)
D = deviazione standard.
Documentazione da allegare alla
domanda
La documentazione indicata di seguito deve essere allegata alla domanda
di agevolazione a pena la decadenza dall'inserimento dell'iniziativa
proposta nel Patto Territoriale PolisJ
TrulliGrotteMare.
DISPOSIZIONI FINALI
Il Modulo di Domanda, la Scheda Tecnica e gli Allegati devono intendersi parte integrante del presente Bando.
Il trattamento dei dati acquisiti in fase istruttoria avverrà nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 675/96.
Un'eventuale proroga alla data di scadenza indicata nel presente bando potrà essere concessa solo nel caso di proroga dei termini di scadenza fissati dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della P.E. per i patti territoriali. Di questo sarà data tempestiva notizia agli imprenditori.
Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Bando, valgono
le norme della Legge 488/92, come integrata in base all'art.9, comma 1,
della legge n.449/97 e dal D.M. del MICA del 20 luglio 98, dalle disposizioni
attuative contenute nella Circolare del 19 marzo 1999, nella delibera CIPE
sulla disciplina per la programmazione negoziata del 21 marzo 1997 e successive
modificazioni e integrazioni, e nella delibera CIPE n. 77, del 9 giugno
1999.
Monopoli, 17 Agosto 1999
Il Sindaco del Comune di Monopoli
Prof. Walter Lagana'