Patto Territoriale Specializzato TURISMO

PolisJ TrulliGrotteMare

Comuni: Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Conversano, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Ostuni, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Turi


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Relazione Finale


 


 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

17 Settembre 1999
 
 

INDICE
 
 

1. Informazioni generali *

 

1.1. Il Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare e l'area di intervento *

1.2. Soggetti Promotori e Soggetto Responsabile *

1.3. Elenco delle iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali ordinate secondo graduatoria di priorità *

2. CORRETTO INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO * 2.1. Descrizione sintetica della situazione di riferimento * Il turismo nell'area del Patto POLIS e le prospettive e gli orientamenti degli operatori del settore * 2.2. Individuazione delle finalità generali del Patto e relazione con la programmazione regionale *

2.3. compatibilità complessiva del Patto con lo sviluppo ecosostenibile *

3. Validità ed efficacia delle singole iniziative in relazione agli obiettivi di sviluppo locale * 3.1. Individuazione dei fabbisogni e degli obiettivi di intervento *

I fabbisogni specifici di miglioramento sono riassunti nel protocollo d'intesa e sono costituiti da: *

3.2. Quantificazione degli obiettivi di sviluppo locale *

3.3. Descrizione delle linee di intervento previste e presumibili impatti sul conseguimento degli obiettivi *

3.4. Individuazione e selezione delle iniziative *

4. Coerenza e integrazione tra le diverse iniziative e validità complessiva del Patto *

6. Completezza, concretezza e coerenza dell'insieme degli impegni dei soggetti coinvolti *

ALLEGATI *
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

1. Informazioni generali

1.1. Il Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare e l'area di intervento
 
 

Il Patto Territoriale Polis è nato dalla volontà di tutte le forze sociali economiche e produttive dell'area del Sud-Est barese di dare impulso e sostegno allo sviluppo integrato e coordinato dei settori economici più trainanti per l'economia locale migliorando, al tempo stesso, le condizioni sociali della popolazione e la vivibilità del territorio.
 
 

La concertazione tra le parti sociali ha proficuamente esaltato il ruolo propulsivo delle amministrazioni e si è sviluppata in una logica di confronto e di collaborazione, tesa a creare le premesse per il successo dell'iniziativa. Il dialogo sui temi prioritari dello sviluppo locale, avviato con alterne vicende e con non poche difficoltà, ha condotto ad un primo documento strategico nel 1997, strutturato in termini di analisi dei principali comparti economici e produttivi, delle potenzialità endogene del territorio e dei punti di forza e di debolezza caratteristici dell'area, che è stato sottoscritto dai promotori del Patto Territoriale POLIS.
 
 

Si è trattato di un passo importante che ha dato avvio ad una successiva intensa fase di concertazione tra tutte le forze sociali. Con l'intensificarsi dello sforzo comune di progettazione da parte di tutti gli attori coinvolti nella concertazione sono stati perfezionati e sottoscritti dalle parti sociali i protocolli aggiuntivi (protocollo sugli adempimenti amministrativi, protocollo sulla finanza, protocollo delle relazioni industriali, protocollo delle relazioni sindacali, protocollo per la sicurezza e l'ordine pubblico) a completamento del quadro degli impegni assunti nel Patto Territoriale con lo scopo di garantire le migliori condizioni operative per lo sviluppo dei singoli progetti imprenditoriali nel rispetto degli obiettivi complessivi del Patto.
 
 

Il Ministero del Bilancio, del Tesoro e della P.E. ha approvato il Patto Territoriale POLIS inserendolo nella graduatoria dei Patti ammessi al finanziamento per il Bando del 10 aprile 1999. I sottoscrittori del Patto stanno provvedendo attualmente a definire il Soggetto Responsabile dell'attuazione del Patto, ai sensi della delibera CIPE 21.3.97, costituendolo in forma di Società a r.l.
 
 

L'ampia partecipazione a questa Società fornisce ampie garanzie di riuscita del programma di sviluppo locale. La Società, che si costituirà a breve, opererà per promuove nuove iniziative finalizzate ad accrescere la competitività del sistema delle imprese e per favorire la nuova occupazione nei settori economici trainanti del territorio.
 
 

L'area d'intervento del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare è delimitata dai confini amministrativi dei Comuni aderenti al Patto Territoriale Polis e dai Comuni che fanno parte del Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Mare Grotte". Il territorio di riferimento del Patto risulta interprovinciale per la presenza di alcuni comuni che ricadono nel territorio delle province di Taranto e di Brindisi, oltre che di Bari.
 
 

Il territorio interessato, integrato con l’appendice dell’arco salentino assume la configurazione di un vero e proprio distretto turistico per la ricchezza del patrimonio artistico culturale ivi presente ed è destinato ad avere rilevanze centrali nei processi di assetto turistico territoriale regionale e nazionale con rilevanti ricadute di carattere economico.
 
 

Con uno sviluppo territoriale di oltre 1000 kmq, il territorio del Patto PolisJ TrulliGrotteMare è localizzato sul bordo adriatico della Murgia centrale, in una zona caratterizzata dalla presenza di giacimenti storici e culturali di enorme valore e da una costa tra le più belle tra quelle che si affacciano sul mare Adriatico.
 
 

La popolazione complessivamente interessata è pari a 373.318 abitanti che risiedono nei 16 comuni del comprensorio, legati da forti omogeneità sul piano economico e sociale.
 
 
 
 
 
Denominazione
Superficie Territoriale kmq 
Popolazione residente
Densità demografica
ALBEROBELLO
40,34
10.842
269
CASTELLANA GROTTE
67,96
18.354
271
CISTERNINO
54.04
12.223
227
CONVERSANO
126,92
23.764
188
FASANO
128.89
40.142
312
LOCOROTONDO  
14.122
 
MARTINA FRANCA  
46.000
 
MOLA DI BARI
50,72
26.461
522
MONOPOLI
156,82
48.461
310
NOCI
148,82
19.461
131
OSTUNI
23.00
33.608
147
POLIGNANO A MARE
62,50
16.630
267
PUTIGNANO
99,13
27.933
282
RUTIGLIANO
53,25
17.030
320
SAMMICHELE DI BARI
33,87
7.191
212
TURI
70,75
11.096
157
Area Patto PolisJ TrulliGrotteMare
1043,18
373.318 
258

 

L'ammissibilità alle agevolazioni previste per i patti territoriali per le imprese del settore turistico che propongono di svolgere le attività definite dagli artt.6 e 9 della legge 17.5.83, n.217 e per le ulteriori attività indicate come priorità regionali per la Regione Puglia, rappresenta un impulso determinante per il settore del turismo che nell'area del Sud-Est Barese assume un grande rilievo economico.
 
 

Già i promotori del Patto territoriale Polis nell'indicare le priorità da porre alla base del patto avevano individuato nel turismo una componente economica promettente per l'intero comprensorio, stante l'inestimabile patrimonio storico-culturale e ambientale esistente e la necessità di potenziare e innovare l'offerta turistica del territorio.
 
 

Il tavolo di concertazione per questo Patto Territoriale Specializzato per il Turismo è stato composto dai sottoscrittori del Patto Polis ulteriormente allargato sia ai Comuni aderenti al Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare" (alcuni dei quali non rientranti tra i sottoscrittori del Patto Polis), sia alle associazioni e alle rappresentanze di categoria del settore turistico-alberghiero che hanno operato positivamente per pervenire al presente protocollo d'intesa.
 
 
 
 

1.2. Soggetti Promotori e Soggetto Responsabile
 
 

Al primo nucleo di sottoscrittori del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare si aggiungono altri promotori sia di amministrazioni di altri comuni appartenenti al Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare", sia di associazioni imprenditoriali che hanno attivamente partecipato durante la fase di concertazione portando il proprio contributo di idee e di progetti per il settore turistico e assumendo, per parte propria, gli impegni ed obblighi già sottoscritti nel Patto Territoriale Polis.
 
 

La compagine del promotori del Patto per il Turismo diventa quindi composta da:
 
 

Le Amministrazioni pubbliche:

dei Comuni di:

Alberobello

Castellana grotte

Cisternino

Conversano

Fasano

Locorotondo

Martina Franca

Mola di Bari

Monopoli

Noci

Ostuni

Polignano a Mare

Putignano

Rutigliano

Sammichele di Bari

Turi
 
 

Provincia di Bari

Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare"

Camera di Commercio di Bari
 
 

Le Organizzazioni sindacali:

CGIL

CISL

UIL

UGL
 
 

Le Confederazioni Provinciali di categoria:

CNA e CNA Assoedili

CONFARTIGIANATO

COAP scrl

CIA

Ass. Prov. Produttori Patate

ENAIP

CNCD

Associazione import-export

Associazione Sviluppo POLIS

Confcommercio

Confesercenti

Federalberghi

Federcommercio
 
 
 
 

Altri Enti

APT

Ente Bilaterale per il Turismo

Cotup

Ente Bilaterale per il Turismo

Fiavet

Faita
 
 
 
 

Ordini Professionali:

Ordine dei geologi di Puglia

Collegio Ragionieri e Periti Comm.
 
 

Enti di Ricerca, Formazione e Trasferimento tecnologico

Università di Bari

Politecnico di Bari

Tecnopolis
 
 

Gli Istituti di Credito:

Banca Puglia e Basilicata

Monte dei Paschi di Siena

Banca Popolare di Bari

Istituto S. Paolo di Torino

Banco di Roma

Banco di Napoli

Cassa Rurale ed artigiana

Istituto di Credito Artigiancassa

Finpuglia

BNL spa

Caripuglia
 
 

1.3. Elenco delle iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali ordinate secondo graduatoria di priorità
 
 
 
 

Le domande di finanziamento per il patto territoriale sono state presentate, secondo lo schema fornito dal Ministero, da imprese operanti nel settore turistico-alberghiero di cui all'artt.6 e 9 della legge 17.5.83, n.217, ammesso dall'art.9 della Legge 27 dicembre 1997, n.449, ai benefici della Legge 19 dicembre 1992, n. 488 e successive modifiche ed integrazioni e dalle successive disposizioni attuative contenute nella Circolare del 19-3-99, nonché dal D.M. del MICA del 20 luglio 98 e dal D.M. del MICA del 19 marzo 1999 o da altri regimi di aiuto nazionale o regionale previsti per il settore del turismo di cui al punto 2.1 della delibera CIPE del 21 marzo 1997 e approvati dalla U.E..
 
 

I promotori hanno inteso limitare l'acceso al patto territoriale ai progetti di investimento il cui investimento agevolabile fosse superiore a 100 milioni di lire (51.645,69 EURO) e il cui contributo richiesto fosse non superiore a 5.809 milioni di lire (3.000.000 EURO).
 
 

Inoltre, le risorse rese disponibili dal Ministero con la delibera CIPE del 9.6.99 pari a 50 miliardi massimo per ciascun patto specializzato sono state suddivise, per le iniziative imprenditoriali del patto territoriale PolisJ TrulliGrotteMare per tipologia di attività nel seguente modo:

  1. il 10% destinato ai progetti di investimento che propongono attività di cui all'art.9 della legge 217/83;
  2. il 30% destinato ai progetti di investimento che propongono attività di cui all'art.6 della legge 217/83 ovvero le ulteriori attività indicate come priorità regionali per la Regione Puglia nel D.M. del MICA del 19 marzo 1999, che richiedano un contributo non superiore a 500 milioni di lire (258.228,45 EURO);
  3. il 60% destinato ai progetti di investimento che propongono attività di cui all'art.6 della legge 217/83 o le ulteriori attività indicate come priorità regionali per la Regione Puglia nel D.M. del MICA del 19 marzo 1999, che richiedano un contributo superiore a 500 milioni di lire (258.228,45 EURO);

In caso di residuo di risorse in alcune delle tre precedenti categorie, queste sono rese disponibili, con la stessa ponderazione percentuale, tra le altre categorie che richiedano risorse in eccesso per i progetti imprenditoriali presentati.
 
 
 
 

Le domande di agevolazione sono state corredate dalla seguente documentazione:
 
 

  1. Scheda Tecnica
  2. Business plan contenente gli elementi e i dati per la valutazione dell’iniziativa (con particolare cura all’analisi degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei tempi di realizzazione delle opere e formulazione del giudizio di convenienza economica); composto di due parti:
  1. Planimetria generale
  2. Planimetria del fabbricato
  3. Computo metrico analitico relativo alle opere da realizzare
  4. Bilanci relativi ai due esercizi precedenti la data di sottoscrizione del modulo di domanda, corredata degli allegati esplicativi, e per le imprese che non sono tenute alla redazione del bilancio Dichiarazione dei redditi relativi agli stessi due esercizi; qualora l’ultimo bilancio non fosse ancora stato approvato può esserne trasmessa bozza sottoscritta dai legali rappresentanti dell’impresa e corredata degli allegati esplicativi delle varie poste; le imprese che non dispongono ancora di tali due bilanci devono allegare quello/i disponibile/i e la situazione patrimoniale dei soci riferita agli ultimi due anni (per le società di capitali, i bilanci).
  5. Certificato di vigenza, ovvero per le imprese individuali, di iscrizione, rilasciato dalla competente CCIIA, corredato della dicitura antimafia ai sensi del DPR 252/98 (in alternativa compilare gli allegati).
  6. Atto costitutivo e statuto della società
  7. Certificato di iscrizione all'INPS
  8. Certificato di iscrizione presso il Registro delle imprese
  9. Titolo di proprietà o atto preliminare di acquisto, o di locazione, dell'area o dei fabbricati aziendali
  10. Comunicazione di disponibilità della concessione del finanziamento da parte della Banca a m/l termine previsto a copertura dei fabbisogni finanziari connessi con la realizzazione dell’iniziativa in progetto
  11. Dichiarazione attestante che la società non si trova nelle situazioni previste dall'art.2359
  12. Delibera della società di leasing relativa agli investimenti da acquisire in locazione finanziaria
  13. Documentazione che attesti la proroga della validità della società (ove necessario)
  14. Documentazione che attesti il riequilibrio finanziario della società (ove necessario)
  15. Documentazione attestante l'apporto dei mezzi propri
  16. Certificazioni varie (ove necessario)
  17. Fotocopia dei preventivi di spesa per l'acquisto dei macchinari e delle attrezzature.

 
 

Tutte le predette indicazioni sono state riportate nel bando per la presentazione delle richieste di agevolazione agli investimenti delle imprese riportato per completezza integralmente in appendice alla presente relazione finale di istruttoria tecnico amministrativa.
 
 

La fase di istruttoria è stata svolta con l'assistenza della società Tecnopolis, inserita, in ATI con Finpuglia, nell'elenco delle società convenzionate con il Ministero del Bilancio, del Tesoro e della P.E..
 
 

L'istruttoria è stata condotta valutando i seguenti aspetti:
 
 

  1. corretto inquadramento programmatico del Patto Territoriale, come tale intendendosi la coerenza complessiva del Patto stesso e delle singole iniziative in esso contenute con le linee ed i metodi, anche finanziari, di attuazione della programmazione regionale;
  2. validità ed efficacia delle singole iniziative contenute nel Patto Territoriale in relazione agli obiettivi di sviluppo locale stabiliti dai promotori, anche in termini di incremento complessivo dell’occupazione;
  3. coerenza ed integrazione, sia sul piano funzionale che su quello temporale, tra le diverse iniziative contenute nel Patto Territoriale;
  4. fattibilità giuridica ed amministrativa del Patto Territoriale, anche attraverso l’inventario di tutti gli atti e le procedure occorrenti ai fini dell’avvio, della realizzazione e della fruizione delle singole iniziative;
  5. completezza, concretezza e coerenza dell’insieme degli impegni ed obblighi di ciascuno dei soggetti chiamati a sottoscrivere il Patto Territoriale una volta approvato;
  6. compatibilità del Patto territoriale con lo sviluppo ecosostenibile, in termini sia di salvaguardia che di valorizzazione delle risorse ambientali.

I progetti imprenditoriali proposti per essere inseriti nel patto territoriale sono stati 128 e su questi si è provveduto ad applicare la griglia di indicatori stabilita nel bando al fine di valutare le iniziative ammissibili, complete in termini di documentazione almeno in quella parte essenziale per la concreta fattibilità tecnico-economica e finanziaria.
 
 

L'applicazione dei criteri di selezione ha consentito di definire una lista delle iniziative secondo un ordine di preferenza come disposto al punto 1.10 del comunicato del Ministero del Bilancio del 29-7-98.
 
 

In un successivo paragrafo viene dettagliato l'insieme degli indicatori utilizzati dai promotori per la valutazione delle iniziative imprenditoriali e per la costituzione dell'ordine di preferenza delle iniziative proposte.
 
 

Le iniziative imprenditoriali utilmente collocate in graduatoria in base alle risorse diponibili, incrementate del 20% come stabilito al punto 1.10 dello stesso comunicato ministeriale del 29-7-98, sono state inviate per la successiva fase di istruttoria bancaria, unitamente alla richiesta di istruttoria da parte del legale rappresentante del soggetto delegato dai promotori e di tutta la ulteriore documentazione indicata al punto 2.1 del già citato comunicato del Ministero del Tesoro del 29-7-98.
 
 

La seguente Tavola 1.1 riassume gli investimenti totali, agevolabili e i relativi oneri per lo Stato secondo l'ordine di preferenza in precedenza descritto. Le iniziative sono ordinate in base alle tre fasce di suddivisione percentuale (10, 30 e 60 percento) delle risorse disponibili, così come innanzi descritto in questo stesso paragrafo.
 
 



Tavola 1.1

INIZIATIVE PRODUTTIVE


 
 
 
Ordine di

preferenza

Tipologia
Investimento totale

(Milioni di lire)

Investimento agevolabile

(Milioni di lire)

Onere per lo Stato
 
 

(Milioni di lire)

1
1
199
199
67
2
1
236
236
63
3
1
125
125
44
4
1
259
259
91
5
2
990
990
346
6
2
998
998
247
7
2
879
879
308
8
2
532
532
187
9
2
848
848
308
10
2
679
679
190
11
2
643
643
225
12
2
159
159
52
13
2
355
355
109
14
2
1.143
1.143
400
15
2
988
988
311
16
2
986
986
345
17
2
922
922
319
18
2
745
745
267
19
2
942
942
297
20
2
647
647
242
21
2
963
963
480
22
2
545
545
200
23
2
218
218
72
24
2
433
433
157
25
2
492
492
248
26
2
942
896
340
27
2
261
261
100
28
2
468
468
164
29
2
740
740
336
30
2
247
247
122
31
2
423
423
223
32
2
976
976
371
33
2
390
390
183
34
2
626
626
206
35
2
344
344
201
36
2
1.132
1.132
412
37
2
232
232
89
38
2
615
615
279
39
2
589
589
319
40
3
7.769
7.769
1.239
41
3
31.133
31.133
5.809
42
3
3.731
3.721
1.003
43
3
2.603
2.603
712
44
3
2.442
2.442
681
45
3
3.874
3.874
1.045
46
3
2.186
2.186
759
47
3
2.292
2.292
693
48
3
6.622
6.622
1.828
49
3
11.056
11.056
3.049
50
3
4.900
4.900
1.645
51
3
8.563
8.500
2.627
52
3
1.904
1.904
717
53
3
3.599
3.599
1.305
54
3
4.049
4.049
1.512
55
3
3.208
3.208
1.126
56
3
6.079
6.079
2.056
TOTALE
129.921
129.802
36.727
57
3
5.266
5.266
2.198
58
3
7.350
7.350
2.410
59
3
3.180
2.980
1.312

 
 
 
 
 
 

In totale, delle 128 richieste pervenute solo 88 hanno superato l'istruttoria tecnico-amministrativa e sono state inserite nella graduatoria.
 
 

Di queste 88 solo le 56 riportate nella precedente tabella sono state inoltrate alla banca convenzionata per l'istruttoria bancaria, essendosi posizionate ai primi posti in graduatoria, assorbendo il volume massimo di agevolazioni per le quali, ai sensi del punto 1.10 del comunicato ministeriale del 29-7-98, è possibile la successiva istruttoria bancaria.

In appendice è riportato, comunque, l'elenco completo delle iniziative che hanno superato l'istruttoria tecnico amministrativa.
 
 

Oltre le 56 iniziative imprenditoriali anzidette, nella tabella, a titolo indicativo sono riportati i tre progetti di investimento immediatamente seguenti in graduatoria.
 
 

Come si evince dalla tabella precedente, le iniziative imprenditoriali trasmesse alla successiva fase di istruttoria bancaria sono distribuite nel seguente modo:
 
 


 
 
 
 

La successiva Tavola 1.2 riporta l'elenco degli interventi proposti in ordine di preferenza per le infrastrutture funzionali alle iniziative imprenditoriali proposte dagli Enti pubblici promotori del Patto Specializzato PolisJ TrulliGrotteMare.
 
 





Tavola 1.2

INTERVENTI INFRASTRUTTURALI


 
 





















2. CORRETTO INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO
 
 
 
 

2.1. Descrizione sintetica della situazione di riferimento
 
 

Nonostante il ricco patrimonio naturale e paesaggistico, lo sviluppo del turismo in Puglia ha raggiunto andamenti di rilievo solo a partire dalla seconda metà del decennio, sia dal punto di vista della capacità ricettiva (aumentata a circa 180.000 posti letto), sia in relazione alle presenze turistiche, cresciute nell'ultimo triennio di circa l'8% l'anno.
 
 

I risultati più favorevoli sono stati raggiunti nei casi in cui è stato possibile accentuare il rapporto esistente tra il turismo ed il resto dell'economia regionale nel suo complesso, a partire ad esempio dalla valorizzazione dei beni culturali e dallo stesso sistema commerciale, il cui contributo allo sviluppo delle attività turistiche appare tradizionalmente elevato.
 
 

Occorre intervenire per sostenere i processi di riorganizzazione, innovazione ed ammodernamento, che si rendono quanto mai necessari alla luce delle profonde trasformazioni verificatesi negli ultimi anni, e favorire il miglioramento strutturale dell'offerta congiuntamente alla riorganizzazione del sistema produttivo soprattutto in direzione di una più elevata qualificazione e specializzazione dei servizi.
 
 

In particolare, è necessario promuovere una più stretta integrazione con la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali da un lato, e con i collegamenti infrastrutturali dall'altro, concentrando gli interventi su quelle aree regionali a maggiore vocazione turistica (nelle diverse componenti, marina, congressuale, rurale, religiosa, culturale, termale, etc.).
 
 

La Regione Puglia presenta una eccezionale dotazione di risorse ambientali e culturali, ma solo una minima parte di esse è valorizzata a livello turistico nazionale e internazionale. La Puglia è dotata di rilevanti beni artistici, storico-culturali e siti archeologici di rilevante interesse non solo regionale, ma in molti casi di interesse nazionale ed internazionale. Nella regione si contano circa 5.000 beni immobili e siti archeologici e storico-culturali. Di questi pochi sono quelli pienamente recuperati e fruibili dal pubblico.
 
 

L'attività turistica in Puglia, ancora poco sviluppata in rapporto ad altre regioni italiane e mediterranee, sconta da un lato un grave ritardo nella qualità e nella diversificazione dell'offerta ricettiva (rispetto ad una articolazione della domanda per fascia di età, reddito e condizioni sociali), dall'altro una scarsa attività promozionale tesa a far conoscere all'esterno della regione le ricchezze di natura turistica di cui è dotata e ad incentivare il flusso turistico nazionale ed internazionale verso la regione.
 
 

Secondo dati del 97 forniti dalle A.P.T., il numero degli esercizi alberghieri in tutta la Puglia era di 631 unità, di cui quasi la metà collocati nella fascia da 3 stelle, con 48.814 posti letto, 12.28 ogni 1.000 abitanti (vedi tabella seguente).
 
 

In un recente studio del Touring Club Italiano, la provincia di Bari è all’ottantesimo posto in Italia per "turisticità" effettiva, con un numero di presenze per abitante dello 0,91% ed una percentuale di addetti per abitanti del 0,62% (il dato si riferisce agli addetti ristoranti e alberghi). Con un rapporto del 3,7% del numero di alberghi e ristoranti sul totale delle imprese operanti nel sistema produttivo locale; e di 6,2% ogni mille abitanti per quanto riguarda il numero di addetti negli alberghi e ristoranti.
 
 

Le infrastrutture di collegamento giocano un ruolo non indifferente per lo sviluppo dell'economia turistica pugliese, già svantaggiata dalla distanza geografica rispetto ai poli di maggiore generazione di domanda turistica, e alle aree ad alto reddito dell'Europa Centrale e Settentrionale.
 
 

Alla fragilità strutturale dell'offerta corrisponde una debole presenza di turismo straniero che rappresenta la componente di domanda più ricca e che quindi genera i più elevati effetti moltiplicativi sul reddito e sull'occupazione.
 
 

L'industrializzazione dell'offerta turistica, come in altri Paesi, deve basarsi sulla creazione di:

Il turismo attualmente impiega il 9% della forza lavoro occupata, di cui però solo 534.000 sono le unità impegnate a tempo pieno (fonte INAIL). La creazione di un posto di lavoro nel turismo comporta, da parte del settore pubblico, un investimento di 150- 200 milioni di lire, vale a dire quattro o cinque volte meno che nei tradizionali comparti industriali. Tuttavia, poiché le attività produttrici di beni e servizi direttamente acquistati dai turisti sono, nella loro maggioranza, caratterizzate da un impiego intensivo di manodopera, accade che per ogni posto di lavoro creato nel turismo se ne genera un altro in un differente settore economico, contribuendo l’industria turistica a ridurre il tasso di disoccupazione e attenuando lo squilibrio fra offerta e domanda di lavoro.
 
 

Pur nella consapevolezza che il Dlgs 469/97 regionalizza le politiche del lavoro, i promotori del Patto sono convinti che il settore del turismo possa farsi promotore di un processo di svolta del mercato del lavoro in termini di maggiore formazione, maggiore professionalità e maggiore regolarità. Uno stimolo in questa direzione può venire dagli Enti Bilaterali nazionali e regionali previsti dai CCNL stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali nell'ambito di questo Patto per il Turismo, con la stipula di protocolli aggiuntivi nel settore della formazione per un rapporto più stretto tra scuola e lavoro con il coinvolgimento diretto delle imprese.
 
 

Le presenze degli italiani e degli stranieri nelle strutture ricettive insediate nelle località marine hanno un'incidenza ancora bassa rispetto al totale nazionale. Nel 1997 le presenze degli stranieri hanno rappresentato il 12% sul totale, e gli arrivi poco più del 10%. L'attrazione della domanda internazionale è rappresentativa della capacità competitiva del settore turistico pugliese, misurata in termini di ospitalità ed indica la potenzialità di rafforzamento o anche solo di tenuta nel medio e lungo termine.

Su fronte del turismo culturale dal 1991 al 1994 le presenze alberghiere nelle città d'arte sono incrementate del 17% contro l'11% di quelle balneari. Dall'indagine dell'ENIT del 1995, dei 45.000 MLD che l'Italia ha ricavato dal turismo straniero il 40% proviene da quello culturale.
 
 

Il Piano regionale di sviluppo per il turismo prevedeva negli anni scorsi il rilancio e la rivalorizzazione del settore secondo i seguenti obiettivi:
 
 

Obiettivo principale del Piano Operativo Regionale in preparazione è quello di valorizzare il settore turistico regionale nel suo complesso, incoraggiando i processi d'integrazione e di concentrazione dell'offerta turistica pugliese, consolidando e potenziando azioni già in atto nelle aree protette e nelle aree già oggetto di politiche di intervento pubblico e quindi facendo leva sull’omogeneità culturale dei bacini di riferimento.
 
 

Questo obiettivo verrà perseguito con la localizzazione di distretti turistici attuali e potenziali della Regione e nell'ambito dei distretti con la costruzione di matrici territorio/prodotto turistico.
 
 

Gli assi prioritari dello sviluppo regionale sono, quindi individuati in:
 
 

In questa ottica risultare propulsiva l'integrazione tra il Patto Polis e il Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli, Grotte, Mare" che raccoglie i Comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Conversano, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci, Ostuni, Polignano a Mare, Putignano, e che ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere e valorizzare l'ingente patrimonio artistico, monumentale ed ambientale esistente. Sette di questi Comuni aderiscono, infatti, al Patto Territoriale POLIS.
 
 

La promozione di un distretto turistico per questo territorio diviene essenziale. Il Distretto turistico (o sistema locale di sviluppo turistico) è infatti definito, nella bozza di rapporto interinale sulla "Ospitalità" della Regione Puglia, come un'area a specializzazione turistica consolidata o emergente in cui va massimizzata la crescita del settore produttivo specifico enfatizzando le possibili esternalità positive ed il raggiungimento di una massa critica sia dimensionale di offerta che di scambio tra imprese.
 
 

Le debolezze del settore del turismo in Puglia riguardano soprattutto lo scarso utilizzo delle strutture ricettive rispetto agli standard nazionali, la scarsa valorizzazione del patrimonio culturale (artistico, folcloristico, storico, archeologico), il deterioramento ambientale e un insufficiente sistema dei trasporti.
 
 

Le tabelle che seguono consentono di tracciare un quadro sintetico della situazione dell'offerta turistica a livello regionale e provinciale.
 
 

Le strutture ricettive della provincia di Bari totalizzano circa 17.000 posti-letto; ricevono ogni anno circa 450.000 clienti, per un totale di circa 1.400.000 pernottamenti, come si deduce dalle tabelle seguenti. La media dei posti letto per 1000 abitanti è pari a 10.87, estremamente bassa rispetto alla media regionale (42.14) e a quella nazionale (58,97).

Il valore medio dei pernottamenti per posto letto è pari a 84,77 ed è, invece, allineato al dato nazionale (85.57) e superiore a quello regionale (44.44). Il numero dei pernottamenti rapportati agli arrivi, infine, è pari a 3.32, leggermente inferiore al dato regionale (4.91) e a quello nazionale (4.26). Questo valore evidenza in genere il minore periodo di soggiorno per ciascun arrivo.

Il Prodotto Interno Lordo a prezzi costanti relativo a tale attività in Puglia è pari a circa 1.300 miliardi di lire, e nella Provincia è stimabile in un valore superiore a 250 miliardi di lire per anno. L'1,89% del PIL regionale è formato dal settore della ricettività turistica che, a livello nazionale, costituisce circa il 5% del PIL del settore.

Deve purtroppo evidenziarsi la scarsità di imprese turistiche, in generale, con 107 imprese turistiche per 100.000 abitanti in Italia, che scende a 42 in Puglia (con l'eccezione della Provincia di Lecce per la numerosità dei campeggi e della disponibilità di affittacamere e agriturismo). I posti letto in hotel ammontano a 31 per 1000 abitanti in Italia che scendono a 12 per 1000 abitanti in Puglia.

Un'analisi interessante può essere condotta osservando i flussi in termini di arrivi e pernotti da parte degli stranieri. Si può constatare come la provincia di Bari abbia un elevato numero di arrivi e pernotti (seconda solo alla provincia di Foggia, per il Gargano) ma possiede un numero di pernotti/arrivi di stranieri molto più modesto di quanto non accada nelle altre provincie. Ciò è anche dovuto la carenza di ricettività in periodi di punta in occasione di particolari eventi e/o manifestazioni (come quelle fieristiche).
 
 

Si tratterebbe di dati sostanzialmente positivi, se non apparisse in tutta la sua gravità il sostanziale sotto-utilizzo del potenziale turistico, rappresentato da una struttura d'offerta di ricettività turistica di un ordine di grandezza inferiore al dato medio nazionale.
 
 
 
 
 
 
HOTEL
ALTRI
HOTEL
ALTRI
TOTALE
LETTI IN

HOTEL

LETTI IN

ALTRI

TOTALE LETTI
HOTEL

PER

ALTRI

PER

TOTALE IMPRESE PER
Province/ Regione/ Italia
LETTI
LETTI
LETTI
PER 1000 AB.
PER 1000 AB.
PER 1000 AB.
100.000

AB.

100.00

AB.

100.000

AB.

Bari
149
74
12420
4206
16626
8,12
2,75
10,87
9,74
4,84
14,58
Brindisi
56
46
5271
10453
15724
13,34
26,46
39,81
14,18
11,65
25,82
Foggia
219
155
14362
75846
90208
20,52
108,35
128,87
31,29
22,14
53,43
Lecce
146
653
12380
24500
36880
16,18
32,03
48,21
19,08
85,36
104,44
Taranto
61
103
4238
3396
7634
7,37
5,91
13,28
10,61
17,91
28,52
Puglia
631
1031
48671
118401
167072
12,28
29,86
42,14
15,91
26,00
41,92
Italia
34296
26450
1738031
1609990
3348021
30,61
28,36
58,97
60,40
46,58
106,99

 
 
 
 
 
HOTEL + ALTRI
italiani
stranieri
totale
pernottamenti /
pernottamenti/arrivi
Area
arrivi
pernotti
arrivi
pernotti
arrivi
pernotti
letti
italiani
stranieri
totale
Prov. Bari
378755
1305961
45373
103545
424128
1409506
84,77722
3,448036
2,282084
3,323303
Prov. Brindisi
116643
695613
20467
73807
137110
769420
48,93284
5,963607
3,606146
5,611699
Prov. Foggia
451664
2336426
71883
540500
523547
2876926
31,89214
5,172929
7,519163
5,495067
Prov. Lecce
270478
1697751
32238
186928
302716
1884679
51,10301
6,276854
5,798375
6,225898
Prov. Taranto
112502
442858
11916
41624
124418
484482
63,46371
3,936446
3,493118
3,893986
reg. Puglia
1330042
6478609
181877
946404
1511919
7425013
44,442
4,870981
5,203539
4,910986
Italia
39587608
173494221
27581077
113000571
67168685
286494792
85,57138
4,382539
4,097033
4,265303
%Puglia/Italia
3,36%
3,73%
0,66%
0,84%
2,25%
2,59%

 
 
 
 
 
 
 
 
PIL a prezzi costanti
PUGLIA
ITALIA
PUGLIA/ITALIA
A
TOTALE (MECU '94)
34.654
698.690
4,96%
B
HOTEL & ALTRI (MECU '94)
656
23.153
2,84%
B/A
(HOTEL & ALTRI)/TOTALE
1,89 %
3,31 %

 
 
 

In merito alle previsioni dei Fondi Strutturali '94-'99 per il settore del turismo si deve osservare un ritardo (ultimamente in riduzione) nella capacità di spesa regionale sul turismo. Il 90% della domanda turistica in Puglia è regionale e nazionale. Vanno pertanto rafforzate le attività di promozione finalizzate ad aumentare la quota di presenze straniere ed è necessario ridurre al minimo l'"effetto stagione", innovando l'offerta del prodotto turistico.
 
 

E' evidente, quindi, che il recupero di una base economica forte per l'intera provincia passa sicuramente attraverso il potenziamento dell'offerta, unito all'attrazione della domanda di turismo con prodotti nuovi, che siano anche in grado di diminuire l'effetto stagione.
 
 

La valorizzazione dei beni culturali assume, un'importanza strategica per la riqualificazione del turismo e l’individuazione di nuove attività economiche che puntano esclusivamente sulla valorizzazione delle risorse artistiche ed ambientali locali per produrre reddito e nuove occasioni di lavoro, in particolare per i giovani.

Negli ultimi anni si è assistito in Italia ad una profonda trasformazione del turismo, che sarà sempre più evidente nel prossimo futuro: non si può più parlare soltanto di ‘turismo di massa’, caratterizzato da un’offerta molto omogenea e fatto di grandi numeri. Cominciano a farsi spazio nuove forme di domanda turistica nelle diverse componenti: marina, congressuale, rurale, religiosa, culturale, termale, ecc., che secondo gli esperti rappresentano una reazione da un lato alla decontestualizzazione delle opere d’arte, dall’altro ai ritmi della vita quotidiana e alla sempre minore vivibilità delle aree urbane e metropolitane.
 
 

Perché l'attrazione di visitatori si accompagni ad un'autentica valorizzazione delle risorse locali, siano esse ambientali o artistico-culturali, è necessario avere le capacità per individuare l’immagine più autentica da promuovere dei luoghi e del patrimonio di riferimento.
 
 

Questo anche in considerazione del fatto che la tendenza a riscoprire i piccoli centri - che sta riguardando sempre più anche le regioni dell’Italia meridionale - è legata alla domanda di esperienza urbana che proviene da gruppi sempre più numerosi di turisti, i quali ricercano la soddisfazione di quei bisogni che la propria città nell’esperienza quotidiana non può soddisfare.
 
 

Sotto questo aspetto, occorre sicuramente ripensare il rapporto fra città e mare, fra città ed hinterland, i rapporti con il Centro-Nord, con l'Europa e con il Mediterraneo, nella molteplice dimensione dei trasporti, della qualità e della sicurezza dell'ambiente e della vita, della cultura e dello sport.
 
 

Non si può dimenticare, infine, che il turismo è un tipico settore trainante per una serie di altre attività, dalle costruzioni, al commercio, ai servizi, tanto da fare stimare recentemente, in uno studio promosso dal Dipartimento del Turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che almeno un quinto del PIL nazionale è imputabile ad attività direttamente ed indirettamente connesse con il turismo ed il tempo libero.
 
 

Il fatto che tuttora questo territorio fatichi ad attrarre visitatori è comprensibile per i seguenti fattori di criticità:
 
 

Il turismo nell'area del Patto POLIS e le prospettive e gli orientamenti degli operatori del settore
 
 

L’intero comprensorio dei comuni del Patto PolisJ TrulliGrotteMare è dotato di risorse paesaggistiche e naturalistiche unite a vestigia storiche ed architettoniche di assoluto valore, che rafforzano l’ipotesi di una vocazione turistica del territorio.
 
 

Per avere un'idea del potenziale turistico del comprensorio gli unici dati disponibili con carattere di ufficialità sono i dati forniti dal Comune di Castellana, per gli accessi alle grotte, e dal Comune di Alberobello per i visitatori dei trulli: nel 1996 vi sono stati circa 245.000 visitatori per le grotte e circa un milione di persone si è fermato ad Alberobello per visitare le caratteristiche strutture abitative.
 
 

Il settore del turismo nell'area è caratterizzato da una tipologia di turismo ‘fuori porta’ legato agli stranieri che arrivano ma restano per un brevissimo periodo prima di transitare verso la penisola salentina o verso la Grecia. Occorre porre in essere azioni di promozione del territorio orientate a valorizzare percorsi, che inducano i visitatori a una permanenza più lunga di una giornata, e in relazione a ciò va quantitativamente e qualitativamente migliorata la capacità ricettiva dell’area, soprattutto va differenziata.
 
 

L’area dei comuni del patto offre circa un terzo della disponibilità di posti letto della provincia di Bari, con una concentrazione delle strutture alberghiere nel territorio di Monopoli e una diradazione dell’offerta negli altri comuni. Mancano pressochè totalmente i campeggi, ma anche gli affittacamere e la disponibilità di case per le ferie, che potrebbero attrarre un segmento molto particolare (anche se non ancora quantitativamente rilevante) della domanda turistica di tipo stanziale. Le azioni da promuovere devono dunque prioritariamente mirare al potenziamento della struttura ricettiva.
 
 

La valorizzazione dei beni culturali assume, nel comprensorio del patto PolisJ TrulliGrotteMare, un'importanza strategica per la riqualificazione del turismo e l’individuazione di nuove attività economiche che puntano esclusivamente sulla valorizzazione delle risorse artistiche ed ambientali locali per produrre reddito e nuove occasioni di lavoro, in particolare per i giovani.
 
 

L’affermazione sempre maggiore di questo segmento di domanda turistica che si è ormai creato una propria nicchia di mercato, non può che suggerire agli operatori del settore di puntare su alcuni eventi per promuovere i luoghi, il che è tanto più rilevante quanto meno si tratta di luoghi noti: con l’evento si calamitano persone verso patrimoni artistico-culturali poco conosciuti.
 
 

Il potenziamento delle strutture e lo sviluppo di attività nel settore della ricettività turistica è assunta come condizione essenziale per la valorizzazione e la maggiore fruizione del patrimonio artistico-cultarale disponibile nell'area del Patto.
 
 

E’ evidente che valorizzare i patrimoni artistico-culturali dei comuni del patto PolisJ TrulliGrotteMare richiede sforzi di organizzazione, di creatività e di preparazione che vanno ben al di là, pur non potendone prescindere, dei servizi di ricezione turistica in senso stretto (alberghi, pensioni, campeggi, ristoranti, villaggi turistici, bar, ecc..).
 
 

Si fa, in questa sede, riferimento a tutti quei servizi che consentono una fruizione diversa e più completa di singoli beni artistici o di una parte del patrimonio di un territorio: servizi informativi in senso lato, servizi d'animazione, servizi di accoglienza turistica e servizi accessori che completano la fruizione di un percorso artistico-culturale.
 
 

I Comuni da segnalare nell’ambito del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare per le maggiori potenzialità di sviluppo turistico sono: Conversano, Polignano a Mare, Monopoli, Castellana, Alberobello, Locorotondo, Mola di Bari, Noci, Ostuni, Putignano, Fasano e Martina Franca. Tutti questi comuni sono definiti ‘turisticamente rilevanti’ dalla Legge regionale n.23/96.
 
 

Numerose sono le attività e i progetti che interessano il comprensorio del Patto. Una breve sintesi delle più significative iniziative in corso permette di meglio mettere a fuoco la dinamicità del sistema turistico locale, le potenzialità presenti e l'attenzione che al turismo dedicano sia le amministrazioni locali e regionale, sia gli operatori del settore.
 
 

La descrizione di queste iniziative, seppure molto sommaria e sintetica, evidenzia la vitalità del settore turistico, l'impegno delle amministrazioni locali e la determinazione degli operatori turistici che intendono fare del turismo, in questo comprensorio, uno dei settori più trainanti dell'economia locale.
 
 

Se è vero che il sistema dell'offerta turistica di un territorio è costituito dall'insieme delle strutture ricettive, delle infrastrutture e dei servizi utilizzabili dal turista, anche se ad esso non specificatamente destinati, e dal modo in cui queste componenti si integrano funzionalmente fra loro secondo una logica di rete, il Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare si inserisce come opportunità reale e concreta in grado di suscitare progettualità ed iniziative che aiutino il settore turistico ad uscire da una "posizione residuale" per ancorarsi ad uno stadio propulsivo di irradiamento di ricchezza e di occupazione.
 
 

Il Patto Territoriale deve costituire uno strumento significativo per il rilancio dell’occupazione, per lo sviluppo locale e per ridurre il lavoro illegale e irregolare, migliorando la qualità della vita delle popolazioni soprattutto nelle periferie emarginate e degradate in cui si annidano sacche di attività illegali e irregolari che incidono negativamente sull’intero progresso sociale ed economico dell’area del Patto.
 
 

Il potenziamento infrastrutturale legato alle iniziative del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare produrrà sicuramente una maggiore vivibilità del territorio e contribuirà a mitigare l’attuale divario di sviluppo esistente tra le aree costiere e le aree interne. Questa dicotomia che incide profondamente nel tessuto sociale come in quello economico deve trovare la giusta soluzione in un equilibrio e valorizzazione nell’utilizzo integrato del territorio dell’area del patto.
 
 

In sintesi, i punti di forza del settore turismo possono ricondursi ai seguenti:
 
 

Peraltro, i punti di maggiore debolezza sono:
 
 

I dati della tavola seguente mostrano, in riferimento ad alcuni dei comuni del patto, circa un terzo della disponibilità di posti letto della provincia, con una concentrazione delle strutture alberghiere nel territorio di Monopoli e una diradazione dell’offerta negli altri comuni. Mancano pressochè totalmente i campeggi, ma anche gli affittacamere e la disponibilità di case per le ferie, che potrebbero attrarre un segmento molto particolare (anche se non ancora quantitativamente rilevante) della domanda turistica di tipo stanziale.

Le azioni da promuovere devono dunque prioritariamente mirare, come già accennato al potenziamento della struttura ricettiva.
 
 


 
 
 
 

2.2. Individuazione delle finalità generali del Patto e relazione con la programmazione regionale
 
 

Il Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare intende determinare, nel quadro appena delineato, un complesso organico di interventi misurati sulle peculiarità del sistema turistico del territorio, perseguendo un disegno unitario di sviluppo del settore e contribuendo ad aumentare l'occupazione in un ambito, come quello del turismo, che appare particolarmente promettente.
 
 

Gli obiettivi fissati in precedenza in seno al partenariato nella concertazione per il Patto Territoriale POLIS sono di seguito riportati:
 
 

  1. Rilanciare l’occupazione affrontando con particolare determinazione i significativi fenomeni di disoccupazione giovanile.
  2. Qualificare e ampliare il tessuto della piccola e media impresa locale, che attualmente appare particolarmente fragile, innalzando gli standard produttivi, tecnologici, organizzativi e finanziari delle aziende.
  3. Implementare e qualificare l’offerta dei servizi alle imprese che attualmente risulta particolarmente carente.
  4. Valorizzare le potenzialità insite nella risorse natura, in particolare strutturando il ciclo dell’offerta turistica.
  5. Utilizzare pienamente gli investimenti già realizzati in strutture ed attrezzature turistiche. E’ necessario, infatti, assicurare qualificate modalità gestionali, la messa in rete delle stesse ed un’efficace strategia di marketing.
  6. Potenziare e valorizzare la filiera agroalimentare già esistente che in alcuni casi presenta ancora forti carenze di risorse imprenditoriali e manageriali.
  7. Migliorare la qualità della vita diffondendo e strutturando l’offerta di servizi alle persone e alle comunità locali, integrando l’azione dei gruppi di volontariato e dell’impresa no profit.
  8. Preservare l’ambiente naturale e urbano dai fattori inquinanti e valorizzare il patrimonio culturale e storico-artistico locale, attraverso attività significative in termini economici e occupazionali.
  9. Attivare interventi e strumenti per la difesa degli attuali livelli occupazionali, la lotta a tutte le forme di sfruttamento del lavoro e al lavoro nero, la crescita della attuale base occupazionale, la flessibilità nell’impiego del fattore lavoro all’interno di tutti i processi produttivi, con particolare riguardo ai settori innovativi.

Come si può notare, gli obiettivi 4, 5 e 8 sono direttamente collegati al turismo dell'area e furono posti dai promotori alla base del Patto POLIS, prima di avviare questa iniziativa di Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare.
 
 

Unitamente a questi obiettivi di carattere generale che investono trasversalmente le attività economiche del territorio del Patto, sono stati individuati i seguenti obiettivi prioritari di sviluppo da porre specificatamente alla base del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare:
 
 

  1. assicurare un ritorno di natura economica alle azioni di conservazione e protezione di aree naturali e di siti di valore storico, architettonico e artistico;
  2. potenziare le infrastrutture materiali ed immateriali e di servizi nel settore turistico;
  3. migliorare le condizioni economiche della comunità residenti e, allo stesso tempo, contribuire a ristabilire una consapevolezza positiva delle proprie tradizioni, origini, risorse;
  4. recuperare e rivitalizzare le antiche tradizioni artigianali e gastronomiche locali per tutelare l’immagine autentica del territorio;
  5. favorire l’incremento di nuova occupazione soprattutto giovanile nel settore del turismo;
  6. favorire l'emersione del sommerso e del lavoro illegale ed irregolare;
  7. potenziare la ricettività attraverso: il recupero di strutture ricettive esistenti, la costruzione di nuove strutture ricettive, la valorizzazione della costa e dell'entroterra con interventi a basso impatto ambientale e compatibili con le tipologie architettoniche e con gli ecosistemi ambientali;
  8. promuovere il turismo religioso, culturale, storico, ambientale, l'agriturismo e il turismo rurale mediante la realizzazione di infrastrutture e servizi, la riqualificazione del patrimonio abitativo urbano e rurale, la realizzazione di strutture ricreative e per il tempo libero e il sostegno di iniziative culturali volte al recupero dei centri storici e delle tradizioni locali;
  9. stimolare la creazione di centri di servizio integrati per la promozione dell'offerta turistica soprattutto internazionale;
  10. destagionalizzare i flussi turistici;
  11. favorire la riqualificazione manageriale degli operatori turistici e sostenere la formazione di nuove figure professionali nel settore creando le opportune sinergie tra il sistema della formazione e quello delle imprese;
  12. migliorare il coordinamento tra Comuni del Patto sulle iniziative turistiche onde meglio programmare eventi, manifestazioni e itinerari di particolare rilevanza (Strade del Patto e ferrovie locali) sfruttando le peculiarità dei singoli territori e, soprattutto, creando un circuito virtuoso facilmente fruibile;
  13. favorire lo sviluppo di associazioni e consorzi turistici per rafforzare l'offerta turistica e sostenerne adeguatamente la promozione a livello nazionale ed internazionale;
  14. migliorare la qualità dell'offerta turistica mediante azioni mirate alla standardizzazione e alla certificazione di qualità dei servizi turistici al fine di elevarne il potenziale di offerta e garantirne la trasparenza;
  15. promuovere progetti idonei a migliorare la qualità dei servizi e ad attivare nuovi flussi turistici;
  16. sensibilizzare l'opinione pubblica a difesa dell'utente attraverso attività informative-editoriali, assistenziali di ricerca legislativa, di propaganda nonchè di segnalazione attraverso un "osservatorio dei servizi" da istituire;
  17. ricorrere all'impiego di nuovi mezzi e metodi di comunicazione e realizzare progetti e sistemi informativi che costituiscano un collegamento diretto di interscambio di dati, notizie ed informazioni tra Pubblica Amministrazione ed utenti, tra il Patto, il Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare" e ogni altro ente, Associazione o soggetto interessato.

 
 

2.3. compatibilità complessiva del Patto con lo sviluppo ecosostenibile
 
 

Particolare attenzione è stata riposta dai promotori del Patto Specializzato per il Turismo nel promuovere, insieme allo sviluppo imprenditoriale locale, la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico. Infatti, tra gli indicatori utilizzati per l'ammissione dei progetti di investimento al Patto Territoriale è stato inserito anche l'indicatore adottato per la valutazione dei progetti della 488/turismo che prevede un aumento percentuale del 5% sul punteggio complessivo qualora si intenda adeguarsi alla certificazione ambientale ISO14001.
 
 

Dalla tabella riassuntiva riportata in allegato si evince che 42 delle 56 iniziative ammesse al patto territoriale hanno aderito o intendono aderire alla certificazione ambientale. Il risultato che in termini percentuali è di oltre il 70% dei progetti imprenditoriali, è sicuramente un successo per i promotori che hanno sensibilizzato gli imprenditori e le associazioni di categoria rispetto ai temi della tutela ambientale.
 
 

La seguente tabella mostra la distribuzione in termini assoluti e percentuali dei progetti di investimento nelle tre richiamate tipologie progettuali.
 
 
 
 
 
TIPOLOGIA
N. INIZ. MEZZI PROPRI AGEV. RICH. OCC INV. TOTALE
AGENZIE
1
7%
649 
1%
265 
1%
22 
2%
819 
1%
INIZ.<500 ML
2
35 
63%
13.345 
14%
8.656 
24%
240 
27%
23.092 
18%
INIZ.>500 ML
3
17 
30%
79.457 
85%
27.806 
76%
640 
71%
106.010 
82%
TOTALE
56 
100%
93.451 
100%
36.727 
100%
901 
100%
129.921 
100%

 

Come si può constatare le 56 iniziative sono distribuite per oltre il 50% in progetti di investimento compreso entro i 500 ML, mentre oltre l'80% degli investimenti, dei mezzi propri e delle agevolazioni richieste è associato ai progetti di investimento superiori a 500ML.
 
 

3. Validità ed efficacia delle singole iniziative in relazione agli obiettivi di sviluppo locale
 
 

3.1. Individuazione dei fabbisogni e degli obiettivi di intervento
 
 

I fabbisogni specifici di miglioramento sono riassunti nel protocollo d'intesa e sono costituiti da:
 
 

Per quanto riguarda le opere di carattere infrastrutturale è necessario focalizzare gli interventi su:
 
 

In relazione agli obiettivi di sviluppo locale, le iniziative ammesse all'interno del patto territoriale per il turismo mirano ristabilire un migliore equilibrio tra la capacità ricettiva del territorio e la potenzialità dell'offerta turistica espressa dall'enorme patrimonio storico, architettonico e ambientale esistente nell'area.

In particolare, vengono in parte risolti i problemi più importanti che si trovano alla base di uno sviluppo sostenibile nel settore del turismo, quali:
 
 

Lo sviluppo di occupazione qualificata, accompagnata da opportune misure di formazione, soprattutto rivolte ai giovani che si avviano al lavoro, rappresenta un'esigenza trasversale del settore turistico alberghiero e costituisce elemento di particolare importanza sostenuto dai promotori del Patto, ed in particolare dai sindacati, in tutte le politiche di sviluppo locale.
 
 
 
 

3.2. Quantificazione degli obiettivi di sviluppo locale
 
 
 
 

Il programma di sviluppo nel settore del turismo ha impegnato notevolmente i promotori nell'indicare gli indirizzi più vantaggiosi ed efficaci per lo sviluppo equilibrato del territorio.
 
 

Il punto di partenza resta, come già accennato in precedenza, il sotto-dimensionamento della struttura ricettiva che va potenziata soprattutto in ragione della presenza di siti di notevole pregio storico e naturalistico, in un'ottica di sviluppo di distretti turistici (come indicato nei piani di programmazione regionale) in cui massimizzare gli interventi sia di carattere imprenditoriale sia di carattere infrastrutturale.
 
 

E' con queste premesse che il piano di sviluppo integrato dell'area del Sud-Est barese Polis-TrulleGrotteMare ha impostato sia gli obiettivi sia azioni di sensibilizzazione del sistema imprenditoriale al fine di promuovere gli investimenti e aumentare l'occupazione del settore del turismo.
 
 

Non è necessario qui richiamare il valore del patrimonio e dei giacimenti storici, culturali e di tradizioni di cui è ricca l'area e di cui in allegato si riportano, a titolo puramente esemplificativo, alcune schede sintetiche che illustrano le caratteristiche salienti dei comuni che aderiscono al patto per il turismo e intendono, con questo, valorizzare le potenzialità dell'offerta turistica.
 
 

3.3. Descrizione delle linee di intervento previste e presumibili impatti sul conseguimento degli obiettivi
 
 

Il potenziamento delle strutture e lo sviluppo di attività nel settore della ricettività turistica è assunta come condizione essenziale per la valorizzazione e la maggiore fruizione del patrimonio artistico-cultarale disponibile nell'area del Patto.
 
 

Il fatto che tuttora la Puglia centrale, cioè quel territorio coincidente con la provincia di Bari, e in particolare con il comprensorio di POLIS, fatichi ad attrarre visitatori è comprensibile per i seguenti fattori di criticità:

  1. la carenza di figure professionali adeguatamente formate, che abbiano le competenze per individuare itinerari - conoscendo i patrimoni delle singole località - legare tali itinerari a degli eventi (si pensi all’immenso patrimonio di tradizioni folcloristiche e di feste popolari e religiose) e promuovere i comuni, legati tra loro da una storia, da tradizioni e da un patrimonio artistico per molti versi con caratteristiche simili;
  2. la dotazione quantitativamente e qualitativamente ancora non adeguata della struttura ricettiva esistente;
  3. l’assenza di azioni integrate di promozione del territorio e di valorizzazione di tutte le sue ricchezze naturali e artistiche;
  4. la carenza di imprese capaci di gestire con profitto e con efficacia servizi per il turismo.

E’ evidente che per valorizzare i patrimoni artistico-culturali dei comuni di POLIS è necessario sviluppare i servizi di ricezione turistica in senso stretto (alberghi, pensioni, campeggi, villaggi turistici, ecc...).

I Comuni da segnalare nell’ambito del patto per le maggiori potenzialità di sviluppo turistico sono: Conversano, Polignano, Monopoli, Castellana, Alberobello. Tutti i comuni individuati sono definiti ‘turisticamente rilevanti’ in provincia di Bari dalla Legge regionale n.23/96.
 
 

Il turismo, in tale ottica, può essere un efficace strumento per conseguire i seguenti risultati:
 
 

In coerenza con quanto fin qui detto, le azioni da favorire nell’ambito del patto territoriale POLIS sono tutte quelle orientate a:
 
 


 
  Realizzazione e potenziamento delle infrastrutture
 
 
La presenza di infrastrutture sul territorio determina, al pari di altre condizioni, la scelta della localizzazione, in quanto lo scenario ambientale è una delle componenti fondamentali, anche implicito, di prodotto.
 
 

Le amministrazioni pubbliche che hanno sottoscritto il Patto hanno previsto un insieme di progetti infrastrutturali strettamente funzionali alle iniziative imprenditoriali proposte all'interno del Patto stesso.
 
 

A partire dalla fase di realizzazione del patto territoriale, tuttavia, è sentire comune di tutti i soggetti promotori del patto stesso la necessità di allestire nuove progettazioni e reperire risorse aggiuntive (di provenienza regionale, nazionale e comunitaria) per realizzare nuove infrastrutture di potenziamento complessivo dell’area, nel quadro più ampio di azioni finalizzate ad accrescere l’attrattività dell’area del sud-est barese per gli investimenti dall’estero e da altre aree dell’Italia nel settore del turismo.
 
 

Rispetto ai progetti di infrastrutture presentati da parte delle amministrazioni comunali sottoscriventi il protocollo di intesa del Patto Territoriale POLIS, le priorità, come già accennato in precedenza sono state le seguenti:
 
 

3.4. Individuazione e selezione delle iniziative
 
 

Per la selezione dei progetti di investimento delle imprese da includere nel Patto Territoriale è stato pubblicato un bando (riportato in allegato) con l'invito agli imprenditori ad aderire con proprie iniziative di investimento al Patto Territoriale.
 
 

Nel medesimo bando sono stati riportati i criteri adottati dai Promotori per la selezione delle iniziative imprenditoriali e la formulazione della graduatoria di merito che costituisce l'ordine di priorità degli interventi secondo quanto stabilito dalla comunicazione del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica del 29.7.98.
 
 

I criteri adottati dai Promotori sono ispirati a valutare l'efficacia ed efficienza della singola iniziativa imprenditoriale sia sotto il profilo produttivo ed occupazionale, sia sotto l'aspetto di ecocompatibilità.
 
 

In particolare, i 5 indicatori assunti per la valutazione dei progetti di investimento, mutuati dalla legge 488 e integrati con altri criteri riportati nel bando sono:
 
 

  1. Rapporto tra il capitale proprio immesso nell'iniziativa e l'investimento complessivo.
  2. Rapporto tra il numero di occupati attivati dall'iniziativa e l'investimento complessivo.
  3. Rapporto tra la misura massima dell’agevolazione concedibile e l'agevolazione richiesta per il programma di investimento
  4. Punteggio sulla base delle specifiche priorità Regionali
  5. Indicatore ambientale:
Il punteggio è ottenuto calcolando i valori degli indicatori normalizzati relativi agli indicatori 1, 2, 3 e 4 suddetti mediante la seguente formula:
 
 

Ini = (Ii - M) / D


 


Dove:

Ini= valore normalizzato per l'iniziativa n dell'indicatore i (i=1,2,3,4)

Ii = valore da normalizzare del singolo indicatore

M = media degli n valori da normalizzare (pari a quelli delle iniziative)

D = deviazione standard.
 
 

Il punteggio che l'iniziativa consegue e che determina la posizione della stessa in graduatoria è ottenuta sommando algebricamente i valori normalizzati dei primi 4 indicatori eventualmente incrementati secondo l'indicatore 5.
 
 
 
 

Dall'esame delle proposte imprenditoriali avanzate emergono i seguenti dati di sintesi.
 
 

Le iniziative imprenditoriali presentate a seguito del bando pubblico sono state in totale 128 delle quali 88 sono risultate ammissibili al finanziamento, coerenti con gli obiettivi del Patto e sufficientemente documentate per l'istruttoria tecnica e per la successiva istruttoria bancaria.
 
 

Dato il breve tempo che gli imprenditori hanno avuto a disposizione per la redazione delle proprie proposte imprenditoriali, il risultato ottenuto, sia in termini di numerosità delle proposte di investimento, sia in termini di qualità progettuale, è da ritenersi soddisfacente.
 
 

Le 128 iniziative proposte prevedevano investimenti per 354.830 MLD e richiedevano un'agevolazione di 128.871 MLD. Si tratta senza dubbio di un ambito territoriale nel quale gli imprenditori hanno manifestato l'interesse a investire nel settore del turismo. Il volume delle agevolazioni richieste superiore ai 100MLD lascia trasparire il fatto che questo patto specializzato per il turismo, in questa specifica area, avrebbe potuto assumere le stesse dimensioni di un patto nei settori produttivi del manifatturiero, piuttosto che essere limitato ai 50MLD assegnati ai patti specializzati dal Ministero del Tesoro.
 
 

Delle 88 iniziative che hanno superato la fase di istruttoria tecnica, seppure non perfettamente e completamente corredate dalla tutta la documentazione richiesta nel bando, solo 56, come accennato in precedenza, hanno assunto una posizione nella graduatoria dell'ordine di preferenza tale da consentirne il successivo inoltro all'istituto bancario convenzionato con il Ministero che i promotori hanno prescelto per l'istruttoria bancaria.
 
 

La tabella seguente mostra la distribuzione per tipologia e dimensione di intervento dei mezzi propri da investire, delle agevolazioni richieste, dell'occupazione prevista a regime e dell'investimento totale.
 
 
 
 
 
TIPOLOGIA
N. INIZ. MEZZI PROPRI AGEV. RICH. OCC INV. TOTALE
AGENZIE
1
7%
649 
1%
265 
1%
22 
2%
819 
1%
INIZ.<500 ML
2
35 
63%
13.345 
14%
8.656 
24%
240 
27%
23.092 
18%
INIZ.>500 ML
3
17 
30%
79.457 
85%
27.806 
76%
640 
71%
106.010 
82%
TOTALE
56 
100%
93.451 
100%
36.727 
100%
901 
100%
129.921 
100%

 

In sintesi i 56 progetti imprenditoriali ammissibili al finanziamento prevedono un totale di investimenti di 130 MLD di cui circa 36,7 MLD a carico dello Stato, con un contributo di capitali privati pari a 93,4 MLD con la creazione di nuova occupazione per 901 nuove unità nel periodo '99-2003.
 
 

Le iniziative selezionate dalla graduatoria da avviare alla successiva istruttoria bancaria prevedono un finanziamento a valere sulle risorse destinate dal CIPE non superiore al 20% del limite massimo di 50 MLD stabiliti dalla Delibera CIPE del 29.6.99.
 
 

La selezione delle iniziative da ammettere alla istruttoria bancaria è stata operata rispettando la ripartizione delle risorse nei quattro settori ammissibili secondo quanto stabilito dai Promotori e riportato nel bando in allegato.
 
 

La distribuzione degli investimenti e delle agevolazione per ciascuno dei Comuni aderenti al patto è riportata nella seguente tabella.
 
 
 
Comune unità produttiva 
N. INIZ. MEZZI PROPRI AGEV. RICHIESTA NUOV. OCC INV. TOTALE
ALBEROBELLO
5%
2.072 
2%
1.310 
4%
29 
3%
3.382 
CASTELLANA GROTTE
11%
5.033 
5%
2.993 
8%
47 
5%
8.918 
CISTERNINO
2%
205 
0%
279 
1%
0%
615 
CONVERSANO
13%
5.068 
5%
1.970 
5%
45 
5%
6.422 
FASANO
5%
2.585 
3%
1.155 
3%
33 
4%
3.594 
MARTINA FRANCA
13 
23%
13.099 
14%
6.412 
17%
241 
27%
19.396 
MOLA DI BARI
2%
340 
0%
319 
1%
10 
1%
589 
MONOPOLI
12 
21%
14.337 
15%
5.622 
15%
150 
17%
20.159 
NOCI
4%
7.310 
8%
3.753 
10%
64 
7%
11.771 
OSTUNI
2%
25.324 
27%
5.809 
16%
132 
15%
31.133 
POLIGNANO A MARE
7%
17.784 
19%
6.858 
19%
141 
16%
23.318 
PUTIGNANO
2%
76 
0%
72 
0%
0%
218 
RUTIGLIANO
2%
94 
0%
52 
0%
0%
159 
SAMMICHELE DI BARI
2%
125 
0%
122 
0%
0%
247 
TOTALE
56 
100%
93.451 
100%
36.727 
100%
901 
100%
129.921 

 
 
 
 
 

4. Coerenza e integrazione tra le diverse iniziative e validità complessiva del Patto
 
 
 
 

L'analisi dei progetti imprenditoriali presentati al Patto Polis risultano in linea con il quadro del settore del turismo tracciato dai promotori nel protocollo di intesa e risulta, inoltre, in linea con le finalità di sviluppo del territorio che i promotori hanno programmato durante la fase di concertazione e definite sempre nel protocollo di intesa.
 
 

Le vocazioni specifiche nell'ambito del territorio e dei comuni a maggiore vocazione turistica trovano conferma e si rafforzano nelle iniziative proposte dagli imprenditori.
 
 

L'analisi del sistema delle strutture turistiche esistenti e delle potenzialità insite nell'offerta per le diverse aree geografiche del territorio del Patto già condotta nel protocollo di intesa si ritrova rafforzata in termini sia di ampliamento che di nuove iniziative tese a rafforzare la ricettività turistica e il miglioramento dell'offerta ricettiva con l'annessione di ulteriori servizi che mirano ad aumentare l'attrattività turistica di tipo residenziale rispetto a quella di transito che, come detto, caratterizza negativamente l'area in oggetto.
 
 

Non a caso nel settore del Turismo si è riconfermato la volontà degli imprenditori ad investire basata anche sulla percezione consolidata di un mercato vivace ed in espansione, in base alla domanda turistica oggi altamente diversificata ma allo stesso tempo esigente.
 
 

La connessione esistente tra le la maggior parte delle proposte imprenditoriali e le iniziative infrastrutturali proposte getta i presupposti di una buona riuscita del progetto integrato del patto territoriale e fa intravedere buone opportunità di crescita del mercato e dell'occupazione.
 
 

La coerenza di ciascuna iniziativa proposta con gli obiettivi del Patto è stata valutata caso per caso verificandone l'efficacia rispetto al sistema turistico locale.

Non a caso gli stessi imprenditori hanno proposto investimenti orientati a rafforzare il settore soprattutto in aree dove la domanda è in fase di crescita in quanto si tratta di territori ad alta vocazione turistica e dotati di un ricco patrimonio che può essere vantaggiosamente valorizzato.
 
 

Queste considerazioni dimostrano, tra l'altro, una capacità imprenditoriale ed un livello di maturità nella cultura d'impresa che costituiscono carattere essenziale della proposta del Patto Polis-TrulliGrotteMare.
 
 

La crescita occupazione prevista a fronte delle iniziative imprenditoriali di circa 1000 nuove unità rappresenta un dato estremamente promettente per un'area, come quella del Patto, afflitta da livelli di disoccupazione eccessivamente alti.
 
 

Il rapporto tra nuovi occupati ed investimenti previsti è in media di 1,45 per 100 milioni, superiore ai valori di 1,1 per 100ML riscontrati nel patto territoriale relativo al manifatturiero e sta ad indicare la particolare attenzione che gli imprenditori hanno dedicato a questo parametro altamente significativo per le prospettive di sviluppo economico ma soprattutto sociale di tutto il territorio del Patto.
 
 
 
 

5. Fattibilità giuridica e amministrativa del Patto
 
 

Massima attenzione è stata rivolta sia dai promotori che dagli imprenditori alla rapida cantierabilità di tutte le iniziative che si andavano a proporre all'interno del patto.
 
 

Il richiamo costante alla verifica puntuale, progetto per progetto, di tutti gli adempimenti necessari per l'avvio e la realizzazione dei progetti di investimento (previsti anche al punto B.16 del modulo di domanda) ha consentito in questa fase finale di poter contare su iniziative per le quali gli atti necessari e le autorizzazioni di merito non ancora prodotte sono limitate a quelle per le quali gli stessi Uffici Tecnici dei Comuni garantiscono la coerenza dei tempi di rilascio con i tempi di avvio e realizzazione delle iniziative.
 
 

Il contatto costante delle imprese con le amministrazioni e la particolare disponibilità di queste ultime ha permesso di configurare un insieme di progetti la cui fattibilità giuridica ed amministrativa è coerente con i tempi di svilluppo previsti nei Patti territoriale e limitata a soli 48 mesi.
 
 

La sottoscrizione di uno specifico protocollo amministrativo, aggiuntivo rispetto a quanto già indicato in termini di impegni dei sottoscrittori nel protocollo di intesa, conferma, inoltre, gli impegni delle amministrazioni ad avviare la sperimentazione dello sportello unico per le imprese per minimizzare i tempi necessari al rilascio delle autorizzazioni necessarie allo sviluppo delle iniziative proposte nel Patto.
 
 

Gli imprenditori hanno preferito, nella grande maggioranza dei casi, localizzare le proprie iniziative in aree già destinate ad attività insediative di tipo turistico ovvero nelle quali nulla ostasse l'insediamento proposto. Dal canto loro le amministrazioni, nel proporre progetti di infrastrutturazione, hanno puntato sul miglioramento e sul completamento di opere infrastrutturali e di pregio turistico e destinate a sostenere lo sviluppo integrato del settore.
 
 
 
 
 
 
 
 

6. Completezza, concretezza e coerenza dell'insieme degli impegni dei soggetti coinvolti
 
 

Il quadro delle Amministrazioni e degli Enti che hanno sottoscritto il Patto raccoglie in pratica tutti gli enti con poteri di controllo e di autorizzazione che, rispetto alle iniziative imprenditoriali avanzate nel Patto POLIS-TrulliGrotteMare, saranno chiamati a diverso titolo a predisporre gli atti amministrativi e le autorizzazioni necessarie per l'avvio e la realizzazione delle iniziative previste.
 
 

Questa condizione dà forti garanzie in merito alla rapida cantierabilità di ciascuna iniziativa ammessa al Patto e al raggiungimento complessivo degli obiettivi che i Sottoscrittori si sono dati per lo sviluppo locale nel settore del turismo.
 
 

La completezza delle singole schede di iniziative imprenditoriali e infrastrutturali sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello amministrativo consente di avviare gli ulteriori accertamenti di carattere economico-finanziario e di integrare la documentazione prodotta, laddove necessario, per offrire maggiori garanzie di concreta praticabilità tecnica, economica e finanziaria delle iniziative.
 
 

La concretezza delle iniziative imprenditoriali assicura il raggiungimento di migliori condizioni della struttura turistica ricettiva sia in termini di potenziamento dell'attuale sia in termini di diversificazione mirante ad aumentare l'attrattività turistica per le diverse componenti del turismo presenti nell'area (turismo storico, religioso, congressuale,..).
 
 

Le iniziative infrastrutturali puntualizzano un'azione diretta a sostenere, soprattutto con le necessarie opere di urbanizzazione e di viabilità, le nuove iniziative imprenditoriali, concentrandosi sui distretti turistici più importanti nell'ambito delle diverse amministrazioni comunali.
 
 

Particolare attenzione è stata rivolta alla coerenza di ciascuna delle iniziative imprenditoriali proposte nel Patto con gli obiettivi di sviluppo fissati dalle forze sociali coinvolte e la coerenza complessiva di ciascuna di queste iniziative produttive tra esse nel territorio del Patto.
 
 

Le infrastrutture previste, inoltre, supportano in modo coerente le iniziative imprenditoriali andando a promuovere principalmente completamenti e/o ampliamenti di opere di sicuro e diretto impatto positivo con la crescita delle attività del settore del turismo.
 
 

Dalle schede tecniche analizzate non si rilevano ulteriori necessità negoziali con altre strutture territoriali competenti per concessione ed autorizzazione rispetto agli insediamenti produttivi e alle opere infrastrutturali previste nel Patto POLIS-TrulliGrotteMare.
 
 
 
 

ALLEGATI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALLEGATO

Caratterizzazione turistica dei Comuni del Patto PolisJ TrulliGrotteMare
 






ALBEROBELLO (Prov. BARI)


 
 

Il toponimo di questa singolare cittadina viene fatto derivare da Sylva Arboris Belli, una selva di folte querce che occupava il territorio abitato sin dal secolo XIII. La storia di questa singolare cittadina risale alla seconda metà del XVI secolo, quando piccolo feudo sotto il dominio degli Acquaviva, conti di Conversano, cominciò a popolarsi di contadini che resero la "Selva" (così denominata) fertile. I Conti autorizzavano i coloni a costruire le abitazioni a secco, in modo da poter esser diruite in caso di ispezione regia, poiché la nascita di un agglomerato urbano esigeva il pagamento del tributo secondo la "Prammatica de Baronibus"; con l’astuta proposta si evitava il balzello. Correva l’anno 1797 e un gruppo di coraggiosi Alberobellesi, stanco della precaria condizione, si recò a Taranto per chiedere ausilio al re Ferdinando IV di Borbone che ascoltò e promise. Il 27 maggio 1797 il Re inviò il Decreto con il quale il piccolo villaggio divenne libero. Le dimore a trullo sono dall’uso esterno della pietra a sfoglie, le "chiancole", che rivestono il cono e creano il meraviglioso centro urbano, unico al mondo.

E' il paese più caratteristico e fiabesco del mondo. Il merito va alla singolare architettura del Trullo, abitazione di incerta origine, con una base rettangolare sormontata da un tetto rovesciato. E' una cittadina-monumento unica nel suo genere e, per la sua singolarità architettonica, posta sotto la tutela dell'UNESCO, che l'ha riconosciuta patrimonio dell'intera umanità. Conserva tradizioni legate alla civiltà contadina e custodisce gelosamente i segreti della povera, ma gustosa cucina locale. Tra le informazioni turistiche più rilevanti ci sono: Rione Monti: comprende circa mille trulli raggiungibili da sette strade artistiche, che confluiscono alla sommità del colle, laddove domina la Chiesa di Sant’Antonio, anch’essa a trullo - Aia Piccola: la denominazione "aia" richiama un ampio spiazzo che nei tempi addietro era utilizzato per la battitura del grano. La zona offre al meglio l’idea del vecchio borgo medioevale - La Chiesa a Trullo: con le offerte alberobellesi e di quelli emigrati nelle americhe, il sac. Antonio Lippolis fa erigere la chiesa a trullo. Il fronte è coronato da tre quinte, è abbellito da un rosone e da due finestre a tutto sesto come la porta d’ingresso. La cupola è a trullo e al disopra un lucernario si eleva per m. 3,20. L’interno è a croce greca. - Il Trullo Sovrano: costruito nella seconda metà del 700 ed ubicato alle spalle del santuario, è un trullo a due piani ove non si contano i vani - Il Trullo siamese: è composto di due coni che si amplettano - La Casa d’Amore: la Casa d’Amore è il segno della vittoria degli alberobellesi sul divieto imposto dai Conti di Conversano di non usare la malta né di apportare modifiche ai trulli. Durante la sua costruzione si fa uso, per la prima volta, di calce e bolo - Il Santuario. il prospetto della chiesa è del 1885 ed è in stile neoclassico. Il completamento dell’esterno è avvenuto in anni successivi, rispettando il progetto dell’Arch. Antonio Curri. Il decoro interno è recente. Oltre alle belle statue dei due santi anargiri, Cosma e Damiano, protettori della città, nel santuario si possono ammirare altri simulacri, gli affreschi, gli altari, il coro, un organo a croce e molti quadri a sfondo religioso. E’ meta di pellegrini.

In Alberobello insistono n. 10 Hotels, n. 5 Aziende Agrituristiche, n. 2 Camping, n. 27 Ristoranti e n. 4 Pub.
 




CASTELLANA GROTTE (Prov. Bari)


 




Al primitivo villaggio di "Castellano" (di cui si ha notizia certa a fine del secolo XI) e che andò distrutto nel corso del secolo successivo, successe, nel dicembre del 1171, l’attuale comunità castellanese che, con la concessione dell’Abate Eustasio del Convento di S. benedetto di Conversano, signore feudale del "vicus kastellano", ai coloni di terra d’Otranto Nicola e Coste, ebbe il suo primo ordinamento giuridico ed i primi patti statutari. Fu così che l’Abbazia Benedettina di Conversano cumulò la giurisdizione temporale e quella spirituale, esercitando giurisdizione "quasi-episcopale" sul clero e sul popolo di Castellana. Nella giurisdizione ecclesiastica subentrarono nel 1266 le monache Benedettine, la cui "Badessa" assunse, caso rarissimo nella Cristianità, le insegne ed alcuni poteri episcopali.

Dal 1456 la giurisdizione temporale pervenne alla Casa Acquaviva d’Aragona, duchi d’Atri, che la conservarono, quasi interrottamente, sino all’eversione feudale del 1806.

A metà del XVI secolo la forma "Castellana" sostituì l’antico nome di "Castellano". Dai primi decenni del XVIII secolo di rafforzò la lotta contro gli abusi e le usurpazioni baronali della "Magnifica Università", mai dimenticata del "Privilegio" di Re Ladislao con il quale Castellana fu dichiarata "libera Città Regia", privilegio poi revocato per l’influenza sul Re della potente Casa Acquaviva.

Nel periodo risorgimentale, spinti da aspirazioni di ordinamenti più liberi e giusti, numerosi castellanesi, di ogni ceto, per affermare gli ideali di indipendenza e di unità della Patria, aderirono alla locale "Vendita" carbonara, conoscendo il carcere e l’esilio.

Castellana, per secoli ed ancora oggi, terra di coloni e piccoli proprietari, ha nella cultura contadina le radici profonde della comunità. Dalla fine dell’Ottocento, anche grazie all’apporto determinante del lavoro dei Castellanesi emigrati all’estero, la cittadina ha conosciuto un notevole sviluppo sociale, economico e culturale che ha consentito la crescita del settore artigianale, dei servizi e delle professioni.
 
 

Il 1938 segnò, come è noto, la scoperta delle GROTTE da parte del Prof. Franco Anelli che per primo si calò nella cupa voragine della GRAVE. L’eccezionale complesso speleologico, rinomato in Italia e all’estero, si estende per vari rami a sud-ovest della città dalla quale dista 2 km. Si tratta di un favoloso mondo sotterraneo caratterizzato da ampie caverne, maestosi canyon e suggestivi corridoi, magnificamente decorati da concrezioni alabastrine, dalle più svariate forme e colori, che offrono al visitatore un senso di emozione unica nel suo genere.
 
 

Castellana ha molto da offrire ai visitatori, anche dal punto di vista artistico-monumentale. Basti pensare alla Chiesa Madre, instile romanico pugliese, a quella di S. Frnacesco d’Assisi, ove si contano pregevoli sculture in pietra di Fra’Luca Principino, del Purgatorio e di San Giuseppe, al Convento degli Alcantarini, dimora di pregevoli affreschi, al tempietto bizantino di S. Bartolomeo di Padula, di recente restaurato, e alle rovine di Genna, poste su una collina dalla quale si può godere un vastissimo orizzonte. Castellana annovera un buon numero di feste di vecchia data, alle quali si sono nel tempo aggiunti nuovi appuntamenti di incontro popolare, a volte legati a ricorrenze di carattere religioso.

Il Parco dei Dinosauri, un percorso didattico negli ambienti e nei paesaggi delle ere antiche, attrae molti visitatori, soprattutto bambini.
 
 

Buone le attrezzature alberghiere, per le quali esiste un’apprezzata scuola. Si dispone di oltre 200 posti letto in albergo, rinomati ristoranti ed oltre 10 in aziende agrituristiche.
 
 

CISTERNINO (Prov. Brindisi)
 
 

Distesa su di un’ampia collina, estrema propaggine della Murgia, a circa 400 metri di altezza, Cisternino guarda a sud-ovest l'incantevole Valle d’Itria cosparsa di caratteristici trulli o costruzioni di pietra "viva", di ulivi, di mandorli, di viti e gode di un clima temperato e salubre, anche per la vicinanza del mare Adriatico (15 Km.)

Una leggenda vuole che Cisternino prenda la sua denominazione da un antico centro greco che, a sua volta, prese il nome dal suo fondatore Sturnoi, compagno di Diomede, ambedue profughi della guerra di Troia. Nel 1647, seguendo il glorioso esempio del Napoletano Masianello, Cisternino insorse contro il Vescovo-Barone e nella prima metà dell’ottocento fu sede di un nucleo mazziniano della "Giovane Italia". Nel 1848, poi, si oppose al servaggio dei Borboni. Tre sono le opere di maggiore interesse artistico che possono essere ammirate nel centro abitato di Cisternino, La Chiesa Madre, intitolata a San Nicola, esempio di romanico pugliese e del suo sempre continuo distinguersi da se stesso (è una delle poche Chiese in Puglia con il tetto a capriata), il Palazzo del Governatore ed il Palazzo Vescovile o Baronale in via Castello, anticamente sede estiva del Vescovo.

Diverse sono le ditte che a Cisternino hanno subito un notevole sviluppo negli ultimi 20/30 anni, trasformandosi da semplici botteghe artigiane in aziende a più alto livello economico. Nel settore tessile sono sorte numerose ditte artigiane di confezioni, mentre altri settori hanno subito lo stesso sviluppo, come quelli che ruotano attorno all’imptrenditoria edile, dove si distinguono aziende per la realizzazione di serramenti. Nella campagna cistranese lunghi filari di viti si susseguono alternandosi ad ulivi centenerai, in un unico significativo colpo d’occhio. E’ questo il paesaggio tipico della campagna che si estende tutto intorno a Cisternino. Una terra generosa di frutti e dalla quale i contadini, da sempre, ricavano in maggior parte olio e vino in gran quantità. Prodotti peraltro di ottima qualità, che vengono apprezzati per la loro genuinità non solo sul teritorio, ma anche in altre regioni, indispensabili accompagnatori delle varie specialità della cucina locale. Alla moda e fornitissimi sono i numerosi negozi di Cisternino dove è possibile effettuare i propri acquisti per quanto riguarda i generi di vario interesse.

Nel contesto urbano si possono ammirare opere di grande interesse storico: La Chiesa Madre, intitolata a San Nicola di Patara, sorge sui ruderi della primitiva abbazia basiliana, con le forme romanico-pugliesi, fu ampliata in epoche diverse. E’ uno dei templi più antichi e significativi della Puglia e, una delle poche Chiese col tetto a capriate. Nell’interno a tre navate, con ottimi capitelli e fregi si ammirano una Madonna con il cardellino, delicata scultura in pietra di Stefano da Putignano (1518), la cripta ed alcune tele della scuola di Luca Giordano. La Torre di Porta Grande in piazza Garibaldi, anticamente costituiva la porta principale di accesso al paese che era circondato e protetto da solide scale. L’antica torre normanno-sveva è in fase di restauro. - Palazzo del Governatore: era annesso alla Porta Piccola o Porta di S. Maria (era questa una delle porte di accesso al paese), se ne può ammirare l’artistico-elegante prospetto all’imbocco della porta in Via S. Lucia. - Torre del vento facente parte dell’antico palazzo Capace. Palazzo Vescovile o Baronale in Via Castello anticamente sede estiva del Vescovo - Torre o palazzo Amati sul ponte della Madonnina.

La ricettività turistica è assicurata dagli Hotel: "Aia del Vento", "Falco d’Oro" - "Lo Smeraldo" - "Villa Cenci".
 
 





CONVERSANO (Prov. Bari)


 




Adagiata su una piacevole collina delle Murge, a pochi chilometri dall'Adriatico, immersa nel verde della fertile campagna che la circonda, unisce tradizione e sviluppo, il fascino della sua lunga storia con la ricchezza dei tanti monumenti di arte, la tranquillità del centro di provincia con la varietà di una economia in espansione. La sua origine risale ad epoche preistoriche, quando nelle grotte naturali e sulle alture del territorio furono organizzate le prime forme di popolamento, le cui tracce si rinvengono in prossimità di depressioni carsiche del terreno (i cosiddetti "laghi") che si prestavano alle coltivazioni e all'allevamento. "Norba" era il nome antico di questo abitato, i cui resti archeologici si osservano in alcuni punti della città odierna ed i cui materiali (VII-II sec. a.C.) sono esposti nel Museo Civico. Un'idea della città ci viene fornita dai resti delle sue imponenti "mura megalitiche". La ripresa dell'insediamento sulla collina si ebbe nei primi secoli del Medioevo con il casale "Cupersanum", documentato da preziose pergamene, donde sarebbe derivato il nome moderno di Conversano.

Numerosi i monumenti e le opere d’arte: Castello (XI-XVIII sec.), Cattedrale (XII-XV sec.), Monastero S. Benedetto definito "Monstrum Apuliae", S. Maria dell’Isola, Chiesa di S. Caterina, Castello Marchione, Chiesa S.Cosma, Chiesa Carmine. Il Museo archeologico, ospitato presso il complesso di S. Benedetto, raccoglie in una ricca esposizione, importanti materiali rivenienti dai villaggi preistorici del Sud-Est barese. Il Museo è oggi dotato di una struttura espositiva permanente che ospita mostre e rasseggne di grande valore cultuale.

Fervida attività economica a carattere agricola e artigianale, con raccolta di prodotti tipici:mandorle, olive e soprattutto ciliege "ferrovia". Esisono stabilimenti vinicoli, oleari e conservieri, attrezzate botteghe artigiane per la lavorazione del legno e del ferro battuto. Importante emittente televisiva è Telenorba.

Numerose le Fiere (S. Flaviano, 24 novembre - SS. Pietro e Paolo, 29 giugno - sagra bocconotto, 1^ Domenica d'agosto) - Manifestazioni Culturali (stagione teatrale, manifestazioni estive "Con il Vento di Scirocco", presepe vivente, passione vivente, cavalcata di San Rocco) - Manifestazioni Sportive - Concerti di musica varia - Rassegna Cinematografica.
 
 

L'attività ricettiva è assicurata da: Grand’Hotel d’Aragona - Azienda agrituristica "Masseria del Pino".
 
 





FASANO (Prov. Brindisi)


 




Alle pendici della Murgia che degrada dolcemente verso il mare, l'attuale città di Fasano deriva dal Casale di S. Maria de Fajano, in costruzione nel 1088 ad opera degli abitanti di Egnazia, città messapica e poi romana.

La storia della città ha lasciato tracce monumentali che costituiscono un'offerta turistica di eccezionale interesse. Dal Parco Archeologico di Egnazia e il suo Museo Archeologico Nazionale, al comprensorio culturale-architettonico-naturalistico delle gravine, dalle lame con gli insediamenti rupestri, dalle masserie fortificate.

Il mare, con la scogliera interrotta da piccole calette con sabbia fine e acqua trasparente nel borgo marinaro di Savelletri e il lunghissimo arenile di Torre Canne con i suoi grandi alberghi e le Terme.

La collina con gli insediamenti di Selva, Laureto, Canale di Pirro, un tempo ricoperta solo di boschi, ora un immenso giardino con ville e antichi trulli, vigneti e geometrie di muretti a secco, fa da cornice alla Valle d'Itria.

Fasano è sicuramente un centro in cui l'agricoltura, con le sue rinomate produzioni, costituisce l'attività tradizionale; un posto di rilievo è occupato dall'artigianato con le antiche lavorazioni del legno, del ferro e del rame.

Nel centro storico la maestosa Chiesa Matrice è stata edificata nel sec. XVI. Tra gli altri monumenti di rilievo: la Chiesa di S. Nicola di fine 700, la Chiesa di S. Antonio Abate del 1600, la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa del SS. Rosario entrambe del sec. XVII.

L'offerta turistica attuale, con oltre 2000 posti letto tra strutture alberghiere ed extra-alberghiere è completata dallo Zoosafari-Fasanolandia 120 ettari di parco faunistico, in uno splendido scenario, vivono allo stato libero leoni, zebre, orsi, struzzi, scimmie, circa 1000 animali, di oltre 40 specie, che i visitatori possono ammirare da vicino, stando comodamente seduti nella propria automobile. Parco divertimenti, drive-in ristoranti, bar, shopping, completano il parco faunistico.
 
 



LOCOROTONDO (Prov. Bari)


 




A Locorotondo la Murgia degrada e s'incontra con la Valle d'Itria. Armoniosamente tondeggiante è ricca di vigneti pregiati da cui si ricava un vino bianco D.O.C. che ha assunto la stessa denominazione della località in cui ha origine.

Il vigneto è la principale coltura, ma a Locorotondo è coltivata anche una rara varietà di oliva della "oliva rosa", dalla quale si ricava un pregiatissimo olio extra-vergine di oliva, privo di valori di acidità.

Alcuni studiosi fanno ricdalire le origini di questa città a parecchi secoli prima di Cristo, ad opera di una colonia greca.

Entrandovi non si può non restare incantati dal fascino che si sprigiona dalle sue casette bianche (cummerse) con i loro balconi fioriti.

La Chiesa Matrice è dedicata a S. Giorigio e fu edificata tra il 1790 ed il 1825 e colpisce per il suo aspetto maestoso.

La Chiesa dell'Ospedale è del sec. XVI detta di S'Anna, Chiesa Madonna della Greca del 1520, la Chiesa Spirito Santo edificata nel 1600, il vecchio Palazzo Comunale sede della Biblioteca civica e centro di coordinamento di iniziative culturali, Palazzo Morelli, la Chiesa di S. Nicola e la Chiesa Madre ed altri monumenti testimoniano il ricco passato di Locorotondo e le tradizioni oggi ancora conservate.

Molto ricercati i piatti tipici della cucina: purè di fave e cicorie campestri; orecchiette integrali con le cime di rapa; l'acciuga e la mollica di pane fritto.
 
 







MARTINA FRANCA (Prov. Taranto)


 




Tra le mete turistiche pugliesi, Martina Franca si segnala per la molteplicità delle sue proposte.

In primo luogo il centro storico ricco di stratificazioni architettoniche ed artistiche - che partendo dal periodo angioino culminano nell'architettura civile e religiosa barocca - è tra i meglio conservati della zona.

Le sue campagne sono disseminate da migliaia di trulli e di numerose masseire (a corte, a pignon, ecc.) che rendono il paesaggio altamente suggestivo e di notevole interesse artistico.

La natura carsica del territorio murgiano ha, poi, reso possibile il formarsi di un cospicuo patrimonio speleologico ancora in attesa di adeguata valorizzazione.

Non mancano anche siti archeologici tra i quali il più noto è quello di "Badessa-Monte del Forno" posto a cavallo delle strade per Noci ed Alberobello.

Infine da ricordare le specialità eno-gastronomiche ed il Festival Musicale della Valle d'Itria, manifestazione di livello internazionale giunta al venticinquesimo anno di vita che costituisce il fiore all'occhiello delle attività culturali martinesi.
 
 











MOLA DI BARI (Prov. Bari)


 




Vanta un'antica tradizione marinara che risale al XVI secolo, quando i marinai molesi per attività di commercio si spingevano fino alle coste dalmate, alle isole dell'Egeo e all'Africa settentrionale. Gli oltre 1200 pescatori impegnano una flottiglia di pescherecci che è tra le più consistenti della Puglia e conta 113 imbarcazioni iscritte all'Ufficio Marittimo. Di queste, 43 con stazza superiore a 10 tonnellate effettuano pesca costiera ravvicinata, e 70 effettuano pesca costiera locale.

Il mercato ittico è una tappa d'obbligo per il turista amante del pesce fresco.

Anche l'agricoltura caratterizza l'economia locale con i prodotti tipici come il pomodoro molese ed il carciofo.

Prospiciente il lungomare sorge l'originale Castello a forma di poligono stellato, considerato inespugnabile per la complessa struttura architettonica.

Dal castello ci si addentra nel nucleo medioevale del centro storico dove si trova la Chiesa Matrice in puro stile romanico.

Risalente al XVI secolo è la Chiesa di S. Maria di Loreto con un campanile di 50 metri ed un magnifico esempio di rosone rinascimentale, scolpito in pietra dura.

Il teatro comunale, in stile neoclassico, fu realizzato nel 1888 ed è intitolato all'illustre musicista molese Nicolò Van Westerhout.
 
 
 
 
 
 

MONOPOLI (Prov. Bari)
 
 

Monopoli è adagiata su una costa bassa, frastagliata e ricca di stupende insenature che ospitano lunghe spiagge e dune sabbiose color oro sulle quali cresce una fitta vegetazione mediterranea. L’entroterra è collinoso e densamente popolato; nelle contrade, veri e propri villaggi, continua ad essere tramandata la civiltà contadina.

Monopoli dal greco Monos-polis, che significa città unica, singolare, era un casale o villaggio che, come tanti nella Puglia Peucezia, doveva far da corona a Gnatia, emporium dell’Adriatico. L’etimo di Monopoli, nella sua accezione letterale di città unica, probabilmente fu coniato dopo il confluire, verso nord, degli abitanti di Gnatia, distrutta da Totila - re dei Goti - nel 545 d.c. Nei secoli successivi, come buona parte dell’Italia Meridionale fu governata da Normanni, Bizantini e Svevi. Nel 1484, con l’arrivo dei Veneziani, cominciò per essa un periodo di notevole crescita economica, dovuta in particolar modo allo sviluppo delle attività del suo porto, situato in posizione strategica e considerato unico rifugio sicuro ed attrezzato fra Bari e Brindisi, nonchè sbocco di un vasto retroterra, ricco di prodotti richiesti su mercati esteri (olio, mandorle, carrube, vino) e centro importatore di numerose altre merci, indispensabili all’economia locale. E’ del 1530, con il concludersi della dominazione veneziana, un tentativo di trasformare Monopoli in Baronia o Marchesato, tentativo frustrato dalla decisa opposizione del popolo monopolitano che volle riscattarsi, pagando all’Imperatore 51.000 ducati d’oro. Ridiventata città libera sotto il governo spagnolo, nel 1545, sempre con pubblico denaro, Monopoli ampliò le sue mura di cinta e nel 1552 fu ingrandito e restaurato l’antico castello di Enrico IV e Federico II, ad opera del Marchese Don Ferrante Loffredo su ordine di Carlo V. Alla dominazione spagnola che si concluse nel 1713 subentrò quella austriaca che si concluse nel 1734, quando i Borboni si insediarono a Napoli per cingere la corona meridionale. Successivamente la Città seguì tutte le vicissitudini che interessarono il Regno di Napoli, fino a quando nel 1860 fu annessa al Regno d’Italia, seguendo le sorti di tutta la nazione.

Di particolare importanza turistica sono: Castello cinquecentesco CarloV, Basilica Cattedrale, Chiesa di S. Maria Amalfitana, Chiesa della Madonna del Soccorso, Chiesa di S. Domenico, Chiesa di S. Maria del Suffragio, mura di cinta del XVI sec., torre civica con colonna infame, ospedale Gerosolomitano, Abbazia Benedettina (Castello S. Stefano), Cripte e Santuari Rupestri: Cristo Campanarello, Spirito Santo, Procopio, S. Giovanni da Staveta, Madonna della Stella, Grotta delle Mura (interessante testimonianza del Paleolitico), Giacimenti Musteriani di Cala Corvino e Cala Camicia (medio Paleolitico), Ville e Masserie fortificate.

I Musei: Archeologico Ginnasiale Galileo Galilei; Cattedrale; Collezione Meo Evoli; Palazzo Rendella (area archeologica).

Le attività economiche prevalenti sono: Agricoltura, Industria, Commercio, Trasporti e comunicazioni, credito e assicurazioni, servizi alle imprese, noleggio, servizi pubblici e privati. Tra i prodotti del settore agricolo da segnalare olive, mandorle e prodotti ortofrutticoli che sono esportati al mercato nazionale ed oltre confine. Notevole nel settore industriale la produzione olearia e la cantieristica navale, la ceramica, la lavorazione e produzione di materie plastiche, prefabbricati per costruzioni edili e per irrigazione. Nel settore artigianale troviamo la lavorazione del ferro battuto, del rame e di altri metalli, lavori di ricamo, mobilifici, tendifici, estratti per liquori.

L’aspetto paesaggistico, i suoi tesori d’arte e di cultura, precedentemente elencati, rappresentano requisiti sufficienti perchè Monopoli si imponga a livello nazionale ed internazionale come località turistica di notevole rilevanza, inoltre, non manca di folklore. La cittadinanza è molto legata ad alcune manifestazioni, nella quasi totalità di origine religiosa, che impongono ancora oggi un preciso rituale.

L'attività ricettiva è fornita da: Clio Residence, Max Hotel, Hotel Vill. Cala Corvino, Hotel Papillon, Hotel Vill. Torre Cintola, Residence La Corvetta, Hotel Res. Porto Giardino, Hotel Lido Torre Egnazia, Hotel Vecchio Mulino, Il Melograno, Camping De Meo, Camping S. Stefano, Camping Monacelle.
 
 
 
 

NOCI (Prov. Bari)
 
 

Noci, le cui origini secondo una vecchia tradizione risalgono al VI secolo d.C., conta quasi 20.000 abitanti e deve il suo nome ai numerosi alberi di noci esistenti anticamente nella zona. Con i suoi 420 metri di altidudine è il comune più elevato del comprensorio del Consorzio "Trulli, Grotte, Mare". Il suo territorio, avrio ed ondulato, è caratterizzato da numerosi boschi di fragno, fra i quali s'insinuano i fondi seminativi dominati dalle tipiche architetture e strutture rurali (masserie e trulli). Esso comprende gran parte dell'oasi protetta di Barsento, definita con legge della Regione Puglia "Riserva naturale orientata".Le prime forme di popolamento umano nel territorio nocese risalgono ad epoca remota. Nel sito di Barsento è attestata la presenza di un antichissimo villaggio preistorico messapico.

Per la sua felice posizione geografica, per la salubrità dell'aria, per la mitezza del clima, Noci, che è dotata tra l'altro di buone attrezzature ricettive (alberghiere, extralberghiere e agrituristiche) e di ottimi ristoranti e trattorie tipiche, si pone come meta preferita di villegianti e di turisti, a cui può offrire sereni e ridenti paesaggi, tanto verde e numerose possibilità di svago.Degno di considerazione è il patrimonio artistico nocese. Monumenti insigni sono: Barsento, chiesa abbaziale del VI secolo, fatta costruire, secondo la tradizione storiografica, per volere di S. Gregorio Magno; la Chiesa Madre (Sec. XIV) dalla facciata gotico-romanica; il Santuario di Santa Maria della Croce (Sec. XV), nel quale è conservato un affresco della Vergine di notevole valore storico ed artistico; l'Abbazia Benedettina della Madonna della Scala con una bella chiesina romanica del secolo XII.Nel campo del folklore e delle tradizioni popolari e religiose sono da citare: le feste patronali di S. Rocco ( 1^ domenica di settembre), della Madonna della Croce ( 3 maggio) e dei SS. Medici Cosma e Damiano ( 2^ domenica di ottobre); l'ultrasecolare pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Croce (maggio); la processione di Cristo Casaboli la sera del Venerdì santo; le feste campestri del 31 maggio, nei pressi del Santuario di S. Maria della Croce, e dell'8 settembre, a Barsento. Da trenta anni opera, a livello interregionale, il Gruppo folkloristico "la Murgia".Fra le manifestazioni periodiche più importanti sono da segnalare l'Europa Jazz Festival e il Festival internazionale del folklore.

Un posto preminente, nella tradizione musicale nocese, è occupato dal Gran Concerto Bandistico " Città di Noci", che da oltre cento anni si esibisce sulle piazze di tutta Italia e alla cui guida si sono succeduti i migliori maestri.

Nell'economia del paese sono rappresentati tutti i settori produttivi. Una posizione di rilievo è occupata dalle imprese di costruzioni edili e delle attività connesse e da quelle del trattamento acque. Fiorenti sono le industrie alimentari (casearie, salumifici, industrie della cioccolata) e dell'abbigliamento. Numerosi i centri di elaborazione dati. Sviluppato il settore terziario. Notevole l'allevamento del bestiame, specialmente bovino.
 
 







OSTUNI (Prov. Bari)


 




L'incantata città bianca sorge su tre colli, su di un terriorio che dagli ultimi rilievi della Murgia va fino all'Adriatico.

Questa cittadina, dall'aspetto orientaleggiante, offre allo sguardo uno scenario fantastico e suggestivo. Con il candore delle sue casette imbiancate a calce, in contrasto con la pietra bruno-rosata dei suoi monumenti, sembra quasi emergere dalla verdeggiante campagna di ulivi su cui si affaccia.

Attivo centro agricolo, commerciale, turistico ed artigianale, con la caratteristica lavorazione del ferro battuto, è l'eredità di millenni di storia, come testimoniati dai numerosi reperti archeologici, dalle sue cripte rupestri e le sue grotte.

Nel Museo della Civiltà preclassica della Murgia meridionale, si può osservare un reperto strabiliante del corpo di una donna risalente addirittura a 25 mila anni fa.

E' stata messapica, romana, dominio dei Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, ciascuno dei quali ha lasciato la sua impronta.

La cattedrale, del secolo XV, ha una facciata tardo-gotica con caratteristici archetti e tre porte ogivali. Il Palazzo Vescovile, edificato nel 1750, è situato nella piazza antistante il Duomo.

Il borgo antico, recintato da mura Angioine, fortificate in seguito con 13 torri dagli Aragonesi, incorpora i resti del Castello eretto nel 1198.

Tra le chiese, numerose, la Cripta della Madonna della Nova, San Biagio del secolo XII, il Santuario di S. Oronzo.

A pochi chilometri sorge Villanova, zona balneare della marina di Ostuni, con moderne attrezzature e insediamenti turistici.
 
 





POLIGNANO A MARE (Prov. Bari)


 




Polignano si erge a picco sul mare, con una costa ricca di insenature, cale e grotte naturali. Il centro storico è un piccolo gioiello di origini medievali, molto ben conservato cui si accede attraverso una porta incastonata nel palazzo feudale.

Centro agricolo-peschereccio e stazione balneare, sorge sul luogo della città greca Neapolis (poi Polineanum), come testimoniano alcune monete ritrovate nella zona. Nel medioevo fu una città fortificata, mentre nel corso del secolo XVI apparteneva a Venezia.

Le sue splendide grotte, la più famosa grotta Palazzese e le altrettanto belle grotta Ardito e grotta delle Rondini, attirano numerosi visitatori.

Al borgo si accede attraverso una grande porta che consente di entrare nel labirinto dei suoi candidi vicoli medievali, ricchi di casette dall'aria orientale, imbiancate a calce bianca o rosa, con splendidi balconi, sempre adorni di fiori.

Sorprendenti terrazze sul mare, da dove si può godere la vista di un mare limpido e cristallino con le sue insenature e le sue grotte.

Al centro del borgo si trova la Chiesa Madre, consacrata nel 1295 e più volte rimaneggiata, in stile tardo-rinascimentale con un maestoso campanile quadrangolare.

Il vicino Monastero di S. Vito, eretto direttamente sulla costa si erge maestoso e custodisce le reliquie del Martire.

Famosa per il gelato artigianale la cui tradizione non teme la concorrenza e attira numerose persone da paesi vicini, in tutte le stagioni per gustare quest'ottimo gelato.

Le osterie lungo la costa servono pesce fresco, spaghetti con le cozze e zuppa di pesce.

Il calendario folcloristico e delle tradizioni è ricco di appuntamenti durante tutto l'anno.
 
 









PUTIGNANO (Prov. Bari)


 






Putignano ha una storia molto ricca e testimoniata dal borgo antico composto da stretti viottoli che si fanno largo tra case basse e linde, bianche dimore medievali e un ricco patrimonio di chiese. Famoso il Carnevale di Putignano che risale al 1363 e si consolida nella satira con la manifestazione della sfilata dei carri allegorici che sono delle vere e proprie opere d'arte dei maestri cartapestai.

E' uno dei centri più dinamici ed operosi della Murgia, sia nel settore agricolo e zootecnico sia in quello industriale. L'attività agricola si presenta molto florida con pregiate e svariate colture, mentre il prospero allevamento permette di organizzare delle fiere zootecniche di rilievo regionale e nazionale.

E' una città i cui insediamenti industriali risalgono ad epoche pionieristiche. Tra le industrie si ricordano quella antica e famosa della produzione della felpa, ma soprattutto la confezione di abiti da sposa, la cui fama oltrepassa i confini nazionali. Naturalmente il settore dell'abbigliamento e delle calzature è quello che principalmente alimenta l'industria moderna. Molto fiorente la lavorazione del legno.

Dal 1086 al 1358 fu feudo dei Benedettini di Monopoli e fu in questo periodo che iniziò la sua espansione.

Tra le chiese più ammirate è la Cattedrale, dedicata a S. Pietro, del secolo XII e successivamente rifatta in forme barocche. Tra i palazzi è da segnalare il Palazzo Romanazzi nel quale ha sede il Museo civico.
 
 









Bando per la presentazione delle richieste di agevolazione
agli investimenti delle imprese


 






Premessa
 
 

La delibera CIPE n.77 del 9 giugno 1999, pubblicata sulla G.U. n.182 del 5.8.99, al punto 4 ha fissato per il 10 ottobre 1999 il termine di scadenza di un bando per nuovi patti territoriali per le aree obiettivo 1, riservando ad essi 859 miliardi di lire, dei quali 350 miliardi di lire destinati a patti specializzati nei settori del turismo, dell'agricoltura e della pesca.
 
 

Il presente Bando è rivolto a tutte le imprese che operano nel settore turistico-alberghiero ammissibili ai sensi della Legge 488/92, come integrata in base all'art.9, comma 1, della legge n.449/97 e al D.M. del MICA del 20 luglio 98, che intendono presentare la richiesta di agevolazione in relazione a iniziative imprenditoriali da includere nel Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare specializzato per il Turismo.

In particolare, possono richiedere l'ammissione alle agevolazioni le imprese che svolgono attività di gestione delle strutture individuate e definite dall'art.6 della legge 17.5.83, n.217, quelle che gestiscono le attività indicate come priorità regionali per la Regione Puglia nel D.M. del MICA del 19 marzo 1999, nonché le agenzie di viaggio e turismo di cui all'art.9 della predetta legge 217/83 e che propongano progetti di investimento il cui investimento agevolabile sia superiore a 100 milioni di lire (51.645,69 EURO).
 
 

Il contributo massimo concedibile è stabilito nella misura massima prevista in materia di aiuti di stato, per le PMI pari a 40% ESN + 15% ESL, per le grandi imprese pari al 40% ESN.

Il contributo richiesto non potrà essere maggiore di 5.809 milioni di lire (3.000.000 EURO).
 
 

Le risorse disponibili per le iniziative imprenditoriali del patto territoriale PolisJ TrulliGrotteMare saranno suddivise per tipologia di attività nel seguente modo:

In caso di residuo di risorse in alcune delle tre precedenti categorie, esse verranno rese disponibili, con la stessa ponderazione percentuale, tra le altre categorie che richiedano, invece, risorse in eccesso per i progetti imprenditoriali presentati.
 
 

Al presente Bando sono allegati il modulo di Domanda, la Scheda Tecnica e gli Allegati.
 
 

Le unità locali dovranno essere localizzate nei Comuni di:

Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Conversano, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Ostuni, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Turi.
 
 
 
 

Obiettivi del Patto territoriale
 
 

Gli obiettivi del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare inseriti nel Protocollo di Intesa di concerto con i promotori del Patto Territoriale e i rappresentanti del settore turistico-alberghiero, sono:

  1. assicurare un ritorno di natura economica alle azioni di conservazione e protezione di aree naturali e di siti di valore storico, architettonico e artistico;
  2. potenziare le infrastrutture materiali ed immateriali e di servizi nel settore turistico;
  3. migliorare le condizioni economiche della comunità residenti e, allo stesso tempo, contribuire a ristabilire una consapevolezza positiva delle proprie tradizioni, origini, risorse;
  4. recuperare e rivitalizzare le antiche tradizioni artigianali e gastronomiche locali per tutelare l’immagine autentica del territorio;
  5. favorire l’incremento di nuova occupazione soprattutto giovanile nel settore del turismo;
  6. favorire l'emersione del sommerso e del lavoro illegale ed irregolare;
  7. potenziare la ricettività attraverso: il recupero di strutture ricettive esistenti, la costruzione di nuove strutture ricettive, la valorizzazione della costa e dell'entroterra con interventi a basso impatto ambientale e compatibili con le tipologie architettoniche e con gli ecosistemi ambientali;
  8. promuovere il turismo religioso, culturale, storico, ambientale, l'agriturismo e il turismo rurale mediante la realizzazione di infrastrutture e servizi, la riqualificazione del patrimonio abitativo urbano e rurale, la realizzazione di strutture ricreative e per il tempo libero e il sostegno di iniziative culturali volte al recupero dei centri storici e delle tradizioni locali;
  9. stimolare la creazione di centri di servizio integrati per la promozione dell'offerta turistica soprattutto internazionale;
  10. destagionalizzare i flussi turistici;
  11. favorire la riqualificazione manageriale degli operatori turistici e sostenere la formazione di nuove figure professionali nel settore creando le opportune sinergie tra il sistema della formazione e quello delle imprese;
  12. migliorare il coordinamento tra Comuni del Patto sulle iniziative turistiche onde meglio programmare eventi, manifestazioni e itinerari di particolare rilevanza (Strade del Patto e ferrovie locali) sfruttando le peculiarità dei singoli territori e, soprattutto, creando un circuito virtuoso facilmente fruibile;
  13. favorire lo sviluppo di associazioni e consorzi turistici per rafforzare l'offerta turistica e sostenerne adeguatamente la promozione a livello nazionale ed internazionale;
  14. migliorare la qualità dell'offerta turistica mediante azioni mirate alla standardizzazione e alla certificazione di qualità dei servizi turistici al fine di elevarne il potenziale di offerta e garantirne la trasparenza;
  15. promuovere progetti idonei a migliorare la qualità dei servizi e ad attivare nuovi flussi turistici;
  16. sensibilizzare l'opinione pubblica a difesa dell'utente attraverso attività informative-editoriali, assistenziali di ricerca legislativa, di propaganda nonchè di segnalazione attraverso un "osservatorio dei servizi" da istituire;
  17. ricorrere all'impiego di nuovi mezzi e metodi di comunicazione e realizzare progetti e sistemi informativi che costituiscano un collegamento diretto di interscambio di dati, notizie ed informazioni tra Pubblica Amministrazione ed utenti, tra il Patto, il Consorzio Turistico Intercomunale "Trulli Grotte Mare" e ogni altro ente, Associazione o soggetto interessato.

Requisiti ed iniziative ammissibili
 
 

Saranno ammesse le proposte di progetti imprenditoriali:
 
 

Il plico contenente, a pena di decadenza, l'intera documentazione dovrà essere consegnata a mano, con allegata dichiarazione in duplice copia dei documenti prodotti, entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 10 settembre 1999 alla Segreteria del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare, presso il Comune di Monopoli, Via Garibaldi 6, Monopoli.

Il plico dovrà riportare l'indicazione "CONTIENE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE DI PROGETTI IMPRENDITORIALI PER IL PATTO TERRITORIALE POLISJ TRULLIGROTTEMARE.
 
 

Non potranno essere prese in considerazione le domande pervenute prima della emissione del presente Bando, né quelle spedite oltre il termine di scadenza di cui sopra.
 
 

Per ulteriori informazioni e chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi allo Sportello Informativo della Segreteria del Patto PolisJ TrulliGrotteMare, presso il Comune di Monopoli nei giorni 20 agosto 1999 e 1,2 e 6 settembre 1999, dalle ore 9 alle ore 12.
 
 

Copie del Bando, del Modulo di Domanda e degli Allegati, sono disponibili presso le sedi dei Comuni del Patto e sul sito Internet: http://www.tno.it/patti/polis
 
 

Per le spese ammissibili sono applicati i criteri previsti dalla Legge 488/1992-Turismo e successive modificazioni ed integrazioni, e dalle relative disposizioni applicative.
 
 

Ai fini della decorrenza dell'ammissibilità delle spese, fermo restando quant'altro previsto dalla disciplina della Legge 488/92, il termine di riferimento è quello relativo alla data di inizio dell'istruttoria bancaria comunicata al Ministero del Bilancio, di cui sarà data tempestiva comunicazione agli imprenditori.
 
 

Sono ammesse alle agevolazioni anche le spese per beni acquisiti tramite locazione finanziaria, purché il bene oggetto di locazione venga utilizzato dall'impresa durante tutto il periodo di realizzazione dell'investimento, e fermo restando il vincolo quinquennale di destinazione del bene stesso all'investimento agevolato. Le spese ammesse ad agevolazione a tale titolo sono pertanto quelle relative ai canoni pagati dall'impresa durante il periodo di realizzazione dell'investimento, al netto di interessi, spese ed eventuali quote riferite alla manutenzione ed alla assistenza tecnica contenute nel canone.
 
 

Le principali condizioni per l'erogazione del contributo sono che l'iniziativa abbia raggiunto uno stato d'avanzamento almeno proporzionale alla quota da erogare e che l'impresa abbia versato/accantonato una quota corrispondente del capitale proprio.
 
 

Le spese d'investimento dovranno essere sostenute entro il termine di 48 mesi dalla data di inizio dell'istruttoria del Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare.
 
 

In relazione alla durata del programma di investimento, l'erogazione delle agevolazioni potrà avvenire in 2, 3 ovvero 4 quote annuali di pari importo.
 
 

Il livello dell'apporto di mezzi propri da parte dell'impresa, da dimostrare all'atto della richiesta di ogni singola erogazione delle agevolazioni, resta stabilito nei termini di cui al punto 2.9 lettera d) della Delibera CIPE del 21 marzo 1997 e, pertanto, dev'essere non inferiore al 30 percento del totale dell'investimento proposto.
 
 

Criteri di selezione delle iniziative imprenditoriali e graduatorie di merito
 
 

Gli indicatori previsti per l'elaborazione della graduatoria di merito dei progetti imprenditoriali sono:
 
 

  1. Rapporto tra il capitale proprio immesso nell'iniziativa e l'investimento complessivo.

  2. Ai fini del calcolo del presente indicatore, il capitale proprio da investire nell’iniziativa non può essere superiore alla differenza tra il totale dell’investimento e l’agevolazione richiesta (riportati in D6 della Scheda Tecnica);

  3. Rapporto tra il numero di occupati attivati dall'iniziativa e l'investimento complessivo.

  4. Per occupati attivati dall’iniziativa si intende la differenza tra gli occupati medi annui a regime e gli occupati medi annui relativi all’anno precedente la presentazione della domanda;

  5. Rapporto tra la misura massima dell’agevolazione concedibile e l'agevolazione richiesta per il programma di investimento (riportata in C2 della Scheda Tecnica);
  6. Punteggio sulla base delle specifiche priorità Regionali (riportati in Allegato);

  7. A ciascuna iniziativa viene, pertanto, attribuito un punteggio numerico intero compreso tra zero e trenta sulla base dei punteggi attribuiti dalla regione a ciascuno di detti elementi o alle combinazioni degli elementi stessi, così come approvati dal Ministero; tale punteggio costituisce il valore dell’indicatore regionale dell’iniziativa medesima.

    Ai fini di cui sopra:

    - il punteggio relativo al territorio viene attribuito con riferimento all’ubicazione dell’unità locale indicata al punto B1 della Scheda Tecnica allegata al Modulo di domanda; quello relativo all’attività, con riferimento al punto B4.2; quello relativo alla tipologia, con riferimento al punto B5 (si veda l’Allegato);

  8. Indicatore ambientale:
Il valore dei predetti indicatori è incrementato del 5% qualora l’impresa abbia già aderito o intenda aderire, entro l’esercizio "a regime" dell’iniziativa da agevolare, al sistema internazionale riconosciuto di certificazione ambientale ISO 14001. A tal fine l’impresa fornisce la propria indicazione compilando il punto C3.1.1 della Scheda Tecnica allegata al Modulo di domanda. L’impresa stessa deve tenere a disposizione, per eventuali controlli e/o ispezioni, la documentazione idonea a comprovare l’eventuale adesione al suddetto sistema. Il punteggio è ottenuto calcolando i valori degli indicatori normalizzati relativi agli indicatori 1, 2, 3 e 4 suddetti mediante la seguente formula:
 


Ini = (Ii - M) / D


 


Dove:

Ini= valore normalizzato per l'iniziativa n dell'indicatore i (i=1,2,3,4)

Ii = valore da normalizzare del singolo indicatore

M = media degli n valori da normalizzare (pari a quelli delle iniziative)

D = deviazione standard.
 
 

Il punteggio che l'iniziativa consegue e che determina la posizione della stessa in graduatoria è ottenuta sommando algebricamente i valori normalizzati dei primi 4 indicatori eventualmente incrementati secondo l'indicatore 5.
 
 

Documentazione da allegare alla domanda
 
 

La documentazione indicata di seguito deve essere allegata alla domanda di agevolazione a pena la decadenza dall'inserimento dell'iniziativa proposta nel Patto Territoriale PolisJ TrulliGrotteMare.
 
 

  1. Scheda Tecnica (Allegata)
  2. Business plan (redatto secondo le indicazioni riportate in allegato) contenente gli elementi e i dati per la valutazione dell’iniziativa (con particolare cura all’analisi degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei tempi di realizzazione delle opere e formulazione del giudizio di convenienza economica); composto di due parti:
  1. Planimetria generale
  2. Planimetria del fabbricato
  3. Computo metrico analitico relativo alle opere da realizzare
  4. Bilanci relativi ai due esercizi precedenti la data di sottoscrizione del modulo di domanda, corredata degli allegati esplicativi, e per le imprese che non sono tenute alla redazione del bilancio Dichiarazione dei redditi relativi agli stessi due esercizi; qualora l’ultimo bilancio non fosse ancora stato approvato può esserne trasmessa bozza sottoscritta dai legali rappresentanti dell’impresa e corredata degli allegati esplicativi delle varie poste; le imprese che non dispongono ancora di tali due bilanci devono allegare quello/i disponibile/i e la situazione patrimoniale dei soci riferita agli ultimi due anni (per le società di capitali, i bilanci).
  5. Certificato di vigenza, ovvero per le imprese individuali, di iscrizione, rilasciato dalla competente CCIIA, corredato della dicitura antimafia ai sensi del DPR 252/98 (in alternativa compilare gli allegati).
  6. Atto costitutivo e statuto della società
  7. Certificato di iscrizione all'INPS
  8. Certificato di iscrizione presso il Registro delle imprese
  9. Titolo di proprietà o atto preliminare di acquisto, o di locazione, dell'area o dei fabbricati aziendali
  10. Comunicazione di disponibilità della concessione del finanziamento da parte della Banca a m/l termine previsto a copertura dei fabbisogni finanziari connessi con la realizzazione dell’iniziativa in progetto
  11. Dichiarazione attestante che la società non si trova nelle situazioni previste dall'art.2359
  12. Delibera della società di leasing relativa agli investimenti da acquisire in locazione finanziaria
  13. Documentazione che attesti la proroga della validità della società (ove necessario)
  14. Documentazione che attesti il riequilibrio finanziario della società (ove necessario)
  15. Documentazione attestante l'apporto dei mezzi propri
  16. Certificazioni varie (ove necessario)
  17. Fotocopia dei preventivi di spesa per l'acquisto dei macchinari e delle attrezzature.

DISPOSIZIONI FINALI
 
 

Il Modulo di Domanda, la Scheda Tecnica e gli Allegati devono intendersi parte integrante del presente Bando.

Il trattamento dei dati acquisiti in fase istruttoria avverrà nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 675/96.

Un'eventuale proroga alla data di scadenza indicata nel presente bando potrà essere concessa solo nel caso di proroga dei termini di scadenza fissati dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della P.E. per i patti territoriali. Di questo sarà data tempestiva notizia agli imprenditori.

Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Bando, valgono le norme della Legge 488/92, come integrata in base all'art.9, comma 1, della legge n.449/97 e dal D.M. del MICA del 20 luglio 98, dalle disposizioni attuative contenute nella Circolare del 19 marzo 1999, nella delibera CIPE sulla disciplina per la programmazione negoziata del 21 marzo 1997 e successive modificazioni e integrazioni, e nella delibera CIPE n. 77, del 9 giugno 1999.
 
 

Monopoli, 17 Agosto 1999
 
 

PattoTerritoriale PolisJ TrulliGrotteMare

Il Sindaco del Comune di Monopoli

 

Prof. Walter Lagana'
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ELENCO DELLE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI AMMESSE AL PATTO