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A

AGENDA 2000

E' il nome attribuito dalla Commissione Europea al documento strategico che riporta le nuove regole generali di gestione economica, finanziaria e amministrativa che i nuovi programmi comunitari dovranno rispettare.

AREE DEPRESSE

Si intendono come tali, ai sensi della legge 104/95, le aree individuate dalla Commissione Europea come ammissibili agli interventi dei fondi strutturali, Obiettivo 1, 2 e 5b, o quelle eleggibili ai sensi dell’art.92.3.c del trattato CEE.

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B

BEI

Banca Europea per gli Investimenti, creata nel 1958 in ambito comunitario per contribuire allo sviluppo equilibrato e stabile dell’Europa comunitaria; raccogliendo capitoli sul mercato, finanzia opere infrastrutturali ed investimenti privati sia in ambito comunitario che extracomunitario.

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C

CIPE

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, istituito con la legge 48/67, è un organo di direzione in campo economico e finanziario; oltre a competenze generali in materia di programmazione economica esso svolge un ruolo importante per quanto attiene le politiche per le aree depresse.

COMMISSIONE EUROPEA

E' l’organo esecutivo dell’Unione Europea, con sede a Bruxelles. Conta 20 membri, di cui almeno uno di ciascun paese della Comunità (2 italiani). I commissari sono nominati di comune accordo dai governi degli Stati membri con mandato rinnovabile della durata di 5 anni. Essi agiscono indipendentemente da tali governi nell’esclusivo interesse della Comunità. La Commissione: vigila sull’applicazione dei trattati, sottopone al Consiglio comunicazioni e proposte, esercita le competenze di esecuzione delle decisioni di quest’ultimo, gestisce i vari fondi e programmi comunitari, stabilisce regolamenti e direttive, prende decisioni, formula raccomandazioni o pareri.

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D

DIRETTIVA

La direttiva rappresenta lo strumento di cui si avvalgono le istituzioni, il Consiglio o la Commissione, per procedere ad un riavvicinamento delle legislazioni nazionali, cioè quando il diritto comunitario vuole utilizzare i singoli ordinamenti interni per ottenere gli scopi previsti dai trattati. La direttiva vincola gli Stati membri a cui è rivolta per il recepimento nell’ordinamento nazionale entro i limiti fissati dalle Autorità comunitarie. La scadenza del termine può portare la Commissione ad avviare un procedimento per inadempimento nei confronti dello Stato membro ed autorizza i singoli ad invocare dinanzi ai giudici nazionali i diritti garantiti loro dalla direttiva stessa.

DISTRETTO INDUSTRIALE

Si tratta di un sistema locale di imprese caratterizzato da forte concentrazione geografica e specializzazione settoriale e da un modello cooperativo di relazione tra le imprese. La fonte normativa al riguardo è rappresentata dalla legge 317/91.

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E

ESL ed ESN

Rispettivamente Equivalente Sovvenzione Lordo e Netto. Sono due parametri introdotti nel meccanismo di calcolo delle agevolazioni alle imprese. Introdotti dalla normativa comunitaria e recepiti dalla normativa italiana sulle aree depresse, essi rappresentano il limite di incidenza degli aiuti di stato entro il quale ogni agevolazione deve essere ricondotta per la determinazione del livello di incentivazione. Il primo (ESL), a differenza del secondo (ESN) non tiene conto del carico fiscale.

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F

FEOGA

Il Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia opera per il miglioramento delle strutture agricole tramite un regime di aiuti diretti e indiretti.

FESR

Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale è finalizzato alla riduzione degli squilibri regionali; concede a questo scopo sovvenzioni agli investimenti in infrastrutture e nei settori produttivi localizzati nelle aree depresse della Comunità.

FONDI STRUTTURALI: FESR, FSE, FEOGA E SFOP

Sono i serbatoi finanziari attraverso i quali la Comunità attinge le risorse per perseguire l’obiettivo della coesione socio-economica tra le varie regioni europee.

FSE

Il Fondo Sociale Europeo è destinato a migliorare le possibilità occupazionali all’interno della Comunità; promuove la formazione, l’occupazione e la mobilità dei lavoratori mediante il sostegno di progetti ed iniziative con questi obiettivi.

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I

INTERREG II

Iniziativa comunitaria che mira a sviluppare la cooperazione transfrontaliera e ad aiutare le zone di frontiera, interne ed esterne all’UE, a risolvere i problemi derivanti dalla loro posizione di relativo isolamento nel contesto nazionale e dell’intera Unione.

ISTRUTTORIA BANCARIA

Fase di verifica e fattibilità economica e finanziaria di un progetto di investimento o di un progetto infrastrutturale eseguita da un banca o istituto di credito convenzionato con un Ministero.

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L

LEADER II

Iniziativa comunitaria che mira a incoraggiare i progetti di sviluppo locale nel settore rurale, attraverso la valorizzazione del potenziale intrinseco degli operatori e dei territori rurali.

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M

MOTORE LOCALE

E' la persona o istituzione che promuove e stimola la concertazione tra gli attori principali dello sviluppo locale. In genere, per un patto territoriale, è il coordinatore del patto.

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O

OBIETTIVO 1

Sviluppo regionale (quando il PIL pro capite è < al 75% della media comunitaria); vi rientrano tutte le regioni dell’Italia meridionale (l’Abruzzo non oltre il 1996, il Molise fino al 31.12.1999).

OBIETTIVO 2

Riconversione delle regioni in declino industriale (quando il tasso di disoccupazione e tasso di occupazione nell’industria sono maggiori della media comunitaria).

OBIETTIVO 3

Lotta alla disoccupazione giovanile.

OBIETTIVO 4

Adeguamento dei lavoratori all’evoluzione dei sistemi di produzione.

OBIETTIVO 5a

Adeguamento delle strutture agricole.

OBIETTIVO 5b

Sviluppo e adeguamento strutturale delle zone rurali che presentano un tasso elevato di occupazione agricola, basso livello di reddito agricolo, bassa densità di popolazione.

OBIETTIVO 6

Sviluppo delle regioni artiche a bassissima densità di popolazione.

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P

PMI (piccole e medie imprese)

Secondo la definizione comunitaria si definisce piccola o media l’impresa che ha le seguenti caratteristiche:

PARAMETRO

PICCOLA IMPRESA

MEDIA IMPRESA

1) Numero di dipendenti

< 50

<250

2) Fatturato annuo

oppure

2) Totale di Bilancio annuo

£ 7 milioni di ECU

£ 5 milioni di ECU

£ 40 milioni di ECU

£ 27 milioni di ECU

3) Requisito di indipendenza

Sono considerate imprese indipendenti quelle il cui capitale o i cui diritti di voto non sono detenuti per il 25% o più da una sola impresa, oppure congiuntamente da più imprese non conformi alle definizioni di PMI o di piccola impresa, secondo il caso.

Questa soglia può essere superata nelle due fattispecie seguenti:

  • se l’impresa è detenuta da società di investimenti pubblici, società di capitali di rischio o investitori istituzionali, a condizione che questi non esercitino alcun controllo individuale o congiunto sull’impresa;
  • se il capitale è frammentato in modo tale che sia impossibile determinare da chi è detenuto e se l’impresa dichiara di poter legittimamente presumere che non è detenuto per il 25% o più da una sola impresa, oppure, congiuntamente, da più imprese non conformi alle definizioni di PMI o di piccola impresa, secondo il caso.

  

POM

Il Programma Operativo Multiregionale è una delle forme attraverso la quale viene attuato il Quadro Comunitario di Sostegno. A differenza dei Programmi regionali, redatti per aree geografiche, il Programma multiregionale viene predisposto per settori di intervento. I Fondi del programma ricadono su un numero prestabilito di regioni che fanno capo allo stesso obiettivo.

POP

Il Programma Operativo Plurifondo costituisce una delle possibili forme di intervento dei fondi strutturali previste dal Regolamento CEE 2052/88, integrato e modificato dai Reg. CE 2082/93 e 2083/93. E’ un insieme organico di azioni pluriennali per la cui esecuzione si può far ricorso al cofinanziamento di uno o più fondi strutturali, della BEI o di altri strumenti finanziari. E’ uno strumento privilegiato dalla Comunità rispetto ad altre forme di intervento in quanto più idoneo ad accorpare una varietà di azini concernenti la creazione e l’ammodernamento delle infrastrutture locali.

PROTOCOLLO DI INTESA

E' un documento, definito nell’ambito della delibera CIPE del 21.3.97, in cui vengono riportati gli impegni e gli obblighi assunti dal partenariato locale, ciascuno per la sua parte, nella attuazione di un programma di sviluppo locale.

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Q

QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO

Con il Q.C.S., elaborato dalla Commissione UE di concerto con lo Stato membro interessato, viene programmata l’azione di sviluppo da condurre nelle regioni obiettivo 1 in un dato periodo (il Q.C.S. attualmente in vigore è relativo al periodo 1994/99). Nel documento vengono individuate le linee guida di tale azione, o assi prioritari di sviluppo, e gli strumenti da attivare (Programmi operativi, Sovvenzioni Globali, Cofinanziamento di leggi nazionali). Esso rappresenta, quindi, una "cornice" nella quale sono inseriti tutti gli interventi da realizzare con il ricorso ai Fondi Strutturali.

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S

SFOP

Lo Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca interviene in favore di interventi nel settore della pesca e acquacoltura.

SIL

E' il Soggetto di Intermediazione Locale che rappresenta gli interessi del partenariato locale, promuove programmi di sviluppo locale e ne gestisce la fase di attuazione. E’ il Soggetto Responsabile nel caso dei Patti Territoriali.

SOVVENZIONE GLOBALE

Rappresenta una delle forme di intervento dei fondi strutturali. E’ una "linea di credito" gestita da intermediari abilitati dagli Stati membri, diretta a finanziare singole iniziative proposte da soggetti diversi che diventeranno i beneficiari finali.

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T

TAVOLO DI CONCERTAZIONE

E' il tavolo ideale attorno al quale siedono gli attori principali dello sviluppo locale (amministrazioni, associazioni di imprenditori, sindacati, banche,..) per impostare le linee prioritarie dello sviluppo del territorio.

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