SEMINARIO CONCLUSIVO CORSO FORMEZ – PROVINCIA DI BRINDISI
29 Luglio 2001
(Gabriella Aretano – Partecipante)
Per
tracciare un breve consuntivo dell’esperienza appena conclusa, possiamo
affermare di aver sicuramente acquisito una serie di competenze in linea con
gli obiettivi formativi del corso.
Più precisamente, abbiamo appreso il significato del concetto di sviluppo locale, nonché le politiche, gli strumenti e le opportunità che possono essere a supporto dello stesso.
Lo sviluppo locale è legato alla qualità del territorio, alla sua organizzazione e struttura istituzionale, alla capacità di far leva sulle potenzialità endogene, al fine di valorizzare le risorse territoriali e assicurare nel tempo uno sviluppo autosostenuto e sostenibile, di stimolare l’apprendimento collettivo, l’acquisizione e la diffusione di know-how, la costruzione di reti e integrazioni, che consentano di inserire le dinamiche del territorio nella competizione internazionale.
L’Agente di Sviluppo, infatti, è una figura professionale orientata all’innovazione, pronta a recepire il cambiamento, attenta alle dimensioni socioeconomiche che incidono sui processi di sviluppo, è dotata di spirito imprenditoriale e di capacità relazionali.
Deve favorire e sostenere idee progettuali e progetti coerenti con gli obiettivi dello sviluppo locale, costruire reti relazionali e di cooperazione tra una molteplicità di soggetti, avanzare proposte per la valorizzazione delle risorse endogene, favorire l’attrazione territoriale di risorse “mobili” esogene, lavorare al rafforzamento dei partenariati locali e della concertazione intorno ai progetti di sviluppo, lavorare per progetti.
Le principali caratteristiche dell’agente dello sviluppo, così delineate, sono emerse nel corso di queste settimane attraverso un percorso formativo rigorosamente articolato.
I fondamenti teorici dello sviluppo locale e nell’ambito dei sistemi locali di sviluppo, il ruolo del partenariato, hanno costituito le nozioni di base per l’approccio al tema dello sviluppo locale, consentendo ai partecipanti di omogeneizzare le proprie conoscenze di base.
Presupposto necessario per lo studio della materia è stato naturalmente costituito da una puntuale illustrazione dei meccanismi di funzionamento delle istituzioni europee, nazionali, regionali e locali, indicandone i ruoli, i livelli decisionali e i caratteri di operatività.
Abbiamo acquisito il concetto di sussidiarità che ha consentito agli enti locali di assumere un ruolo attivo e propositivo nei processi di sviluppo locale.
E’ apparso subito chiaro che l’acquisizione e l’attuazione di tali principi abbia rappresentato una vera e propria rivoluzione copernicana, nella mentalità nazionale e in particolare di quella del Mezzogiorno, ponendo fine a vecchie logiche di assistenzialismo centralistiche e promovendo un nuovo sistema di azione basato sulla programmazione dello sviluppo ed individuazione di obiettivi ed il loro conseguente raggiungimento che esalta il livello di responsabilità ai diversi livelli locali.
Sotto il profilo pratico una fase fondamentale della formazione è stata costituita dallo studio degli strumenti normativi europei e nazionali vigenti per il Mezzogiorno e lo sviluppo delle singole regioni in Obiettivo 1. (Fondi Strutturali, programmi per l’innovazione e la competitività delle imprese, programmazione negoziata, il sostegno alle aree depresse, il Piano di Sviluppo del Mezzogiorno, le politiche di incentivazione alle imprese, POR, CdP e politiche subregionali).
Particolarmente interessante è stato lo studio dei Fondi Strutturali, che ci hanno consentito di comprendere i meccanismi di fondo e i principi comunitari che sono alla base dei progetti di coesione, e che rappresentano attualmente l’occasione per accelerare le prospettive di uno sviluppo autopropulsivo.
Abbiamo acquisito gli elementi essenziali del ciclo di vita di un progetto di sviluppo locale, con particolare riferimento agli obiettivi, le procedure e alle metodologie per il monitoraggio e la valutazione ex-ante di un progetto, l’analisi SWOT, le procedure di attuazione di un programma di sviluppo locale e le tecniche per il management del progetto.
Particolarmente interessante è stato lo studio delle politiche di attrazione di imprese e di marketing territoriale volte a costruire un articolato ed organico sistema di offerta del territorio per nuove localizzazioni di imprese.
Concludendo, cogliamo l’occasione per ringraziare il Presidente della Provincia di Brindisi Dott. Nicola Frugis e Il Direttore Generale Dott. Giuseppe Jacopino e i loro collaboratori che hanno fortemente voluto questa iniziativa, così come un sentito ringraziamento va al Formez e alla Società Tecnopolis di Bari che con la loro pluriennale esperienza e comprovata professionalità hanno consentito la realizzazione di un corso dai contenuti altamente innovativi e formativi.
Inoltre, sentiamo la necessità di esprimere la nostra gratitudine all’Ing. Nicola Sciacovelli che ha contribuito all’effettiva realizzazione del corso adunando un corpo docenti altamente qualificato, dotato di competenze teoriche e pratiche che ha saputo trasferire saperi ed esperienze particolarmente significative ed istruttive motivandoci quotidianamente ad acquisire nuove competenze.
La nostra riconoscenza va infine ai tutors che si sono distinti per il grande impegno e la serietà con cui hanno espletato le loro funzioni.