Patto Territoriale di BARI
Il Patto Territoriale di Bari è il risultato del costruttivo confronto svolto tra tutte le forze economiche e sociali del territorio, per promuovere lo sviluppo socio economico all’interno dell’area metropolitana barese, sostenendo e potenziando i settori produttivi maggiormente trainanti del sistema locale delle imprese.
La concertazione tra le parti protagoniste del Patto Territoriale di Bari ha proficuamente esaltato il ruolo propulsivo delle amministrazioni e si è sviluppata in una logica di collaborazione tesa a creare le premesse per il successo dell'iniziativa.
L’intento principale perseguito dai Promotori del Patto è stato quello di dare impulso e sostegno allo sviluppo integrato e coordinato ai settori economici più trainanti per l'economia locale migliorando, al tempo stesso, le condizioni sociali della popolazione e la vivibilità del territorio.
Determinante è stato il contributo fornito dalle rappresentanze sindacali, dalle associazioni di categoria e dagli istituti di credito al dibattito sugli assi prioritari di sviluppo locale da porre alla base del patto territoriale di Bari e verso cui convergere in modo unitario.
Il primo documento strategico, che analizza i principali comparti economici e produttivi, individua le potenzialità endogene di sviluppo del territorio e identifica i punti di forza e di debolezza del sistema produttivo locale, è stato realizzato e sottoscritto dai promotori del Patto Territoriale di Bari nel gennaio del '98. Si è trattato di un passo importante che ha dato avvio ad una successiva intensa fase di concertazione tra tutte le forze sociali.
Tutte le forze imprenditoriali sono state invitate ad aderire al Patto Territoriale con proposte di progetti di investimento integrati e congruenti con gli obiettivi stabiliti dal partenariato. Una intensa campagna di sensibilizzazione ed informazione è stata svolta nel '98 attraverso convegni e seminari specifici, mediante l'istituzione di sportelli informativi presso la segreteria del Patto Territoriale e con l'allestimento di un apposito sito Internet.
Il territorio di riferimento, inizialmente limitato alle aree dei Comuni di Bari, Modugno, Casamassima, Triggiano e Sannicandro si è esteso successivamente con la partecipazione al Patto dei Comuni di Adelfia, Bitetto, Bitritto, Valenzano, Capurso, Noicattaro e Cellamare. L’area di riferimento riguarda un'area di circa 400kmq e si sviluppa dal mare ai territori a Sud di Bari, con una popolazione complessiva di oltre 480.000 abitanti, di cui il 72% concentrata nel solo Comune di Bari.
1. Obiettivi generali del Patto
I fabbisogni specifici di miglioramento nei settori dell'industria, agroindustria, servizi e turismo sono scaturiti dall'analisi del contesto socio-economico e si riassumono in:
Gli obiettivi prioritari posti alla base del Patto sono:
1. valorizzare le iniziative che presentano caratteri autopropulsivi di ulteriore sviluppo;
2. realizzare le maggiori ricadute possibili sul piano occupazionale;
3. favorire la nascita di nuove attività economiche e l’ampliamento di quelle esistenti;
4. promuovere la ristrutturazione, la riorganizzazione e la riqualificazione delle imprese;
5. migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione;
6. potenziare e razionalizzare l’offerta di servizi alle piccole e medie imprese;
7. migliorare le condizioni di accesso al credito delle imprese a breve e medio termine nella realizzazione delle iniziative del Patto, anche attraverso soluzioni innovative e di organizzazione della domanda;
8. qualificare e migliorare le relazioni industriali tra le parti interessate secondo le regole concertative del Patto e con l’utilizzo di forme di flessibilità sui vari temi contrattuali, per nuove iniziative ed ampliamenti di quella esistente e per tempi definiti;
9. qualificare le risorse umane con progetti mirati di formazione;
10. promuovere azioni per ridurre l’area del sommerso e del lavoro irregolare;
11. attrezzare il sistema territoriale in modo che possa cogliere le opportunità di agevolazioni e finanziamenti regionali, nazionali ed europei destinati a interventi pubblici e privati di sostegno all’economia;
12. favorire la diffusione di imprese e altre iniziative no-profit nel sociale.
Un obiettivo trasversale è quello di orientare le Amministrazioni e le imprese a percorrere con rapidità ed efficacia i nuovi scenari aperti dall'evoluzione della normativa, in termini di:
·
sviluppo eco-compatibile,·
nuovi criteri di gestione del territorio,·
compatibilità ambientali ed economiche, ivi incluse le scelte tecnologiche dello smaltimento, le innovazioni e le opportunità impiantistiche.
2. Punti di forza e di debolezza dell'area
Punti di forza:
Punti di debolezza:
3. Gli interventi programmati e lo stato di attuazione
Con il decreto dirigenziale n. 991 del 29 gennaio 1999, il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ha approvato il Patto Territoriale di Bari con un finanziamento di 60,520 miliardi di lire, per 57 progetti imprenditoriali e 2 progetti infrastrutturali. I progetti imprenditoriali prevedono investimenti per circa 97 miliardi di lire, con un contributo dello Stato di circa 43 miliardi di lire e con un obiettivo di occupazione aggiuntiva a regime prevista in 654 nuove unità.
La distribuzione dei contributi per settore è per il 5% nell'agroindustria, l'81% nel manifatturiero, il 10% nei servizi e il 4% nel turismo.
I due progetti infrastrutturali sono relativi ad insediamenti produttivi nei Comuni di Adelfia e di Bari e prevedono un finanziamento per circa 17,5 miliardi di lire.
Lo stato di attuazione è indicato nella scheda allegata.
4. Azioni di miglioramento del contesto
Il Patto Territoriale di Bari ha alimentato culture locali e humus sociale favorevoli allo sviluppo. Ha contribuito alla crescita, tra gli attori territoriali, della consapevolezza che lo sviluppo economico e occupazionale dipende largamente anche dai comportamenti delle istituzioni e delle parti sociali locali. Il Patto ha "costretto" alla cooperazione contro una radicata tradizione di separatezza e di autoreferenzialità. La concertazione tra i soggetti ha permesso di dare visibilità e riconoscibilità reciproca alle parti coinvolte, ha stimolato la complementarietà funzionale, ha contribuito a ricomporre poteri assai frantumati e dispersi e ha avviato e rafforzato relazioni di conoscenza e di fiducia, facendo lievitare il "capitale sociale" locale.
La fase di concertazione tra le forze sociali ha portato alla definizione e sottoscrizione di Accordi e Protocolli di Concertazione a completamento del quadro degli impegni assunti nel Patto Territoriale. Con lo scopo di garantire le migliori condizioni operative per lo sviluppo dei singoli progetti imprenditoriali nel rispetto degli obiettivi complessivi del Patto sono stati sottoscritti: un protocollo sugli adempimenti amministrativi, un protocollo sulla finanza, un protocollo delle relazioni industriali, un protocollo delle relazioni sindacali e un protocollo per la sicurezza e l'ordine pubblico.
Protocollo sugli adempimenti amministrativi
Approvato nella riunione del 24 giugno 1998. Gli enti locali e gli altri soggetti pubblici si sono impegnati a dare piena attuazione alla legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni, ed a tutte le altre norme di semplificazione ed accelerazione procedurale. In particolare, le amministrazioni si sono impegnate a:
Protocollo delle relazioni industriali
Le organizzazioni imprenditoriali si sono impegnate a:
Protocollo delle relazioni sindacali
Le organizzazioni sindacali si sono impegnate a fare applicare tutti gli strumenti di legge e contrattuali nazionali e locali per favorire lo sviluppo occupazionale nell’ambito delle linee definite dal Patto. In particolare, gli accordi di flessibilità riguardano:
Protocollo sulla finanza
Sottoscritto il 24 giugno 1998. Le banche e gli istituti finanziari, nei limiti dei loro statuti, hanno assunto l'impegno a:
Protocollo Crediti
Allo scopo di dare attuazione al Protocollo sulla Finanza, il 26 maggio 2000 è stato sottoscritto il Protocollo crediti tra la società del Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari e dieci banche protagoniste dell'economia locale.
L'accordo, formulato dopo l'attento esame delle domande di credito, servizi finanziari e bancari espressa dalle imprese interessate alla realizzazione di programmi d'investimento, riguarda:
Protocollo per la sicurezza e l'ordine pubblico
Definisce interventi in materia di ordine e sicurezza pubblica sul territorio dei comuni del patto e si concretizzano in:
5. Nuove iniziative
Misura 5.3 POP Puglia '94-'99
Obiettivo di questa misura è di potenziare la capacità di programmazione degli Enti locali attraverso la predisposizione di un programma integrato di iniziative imprenditoriali e infrastrutturali. Il programma presentato dalla società "Patto Territoriale dell'Area Metropolitana di Bari S.p.A" a maggio del '99 è stato successivamente approvato con un finanziamento di 18,8 MLD ed è ora in fase di attuazione. 17 sono le iniziative imprenditoriali e 4 i progetti infrastrutturali ammessi ad usufruire dei contributi. Produrranno 269 nuovi occupati e impegneranno circa 14,709 miliardi di lire di capitali privati.
Al programma si accompagna un intervento formativo orientato a 30 funzionati e tecnici delle amministrazioni locali sulla gestione operativa dei Fondi Strutturati 2000/2006 e a 4 "agenti di sviluppo" che opereranno all'interno della società di gestione del Patto Territoriale.
Patto specializzato per il Turismo
Il Patto Territoriale di Bari si inserisce come un’opportunità reale e concreta in grado di suscitare progettualità ed iniziative che aiutino il settore turistico ad uscire da una "posizione residuale" per ancorarsi ad uno stadio propulsivo di irradiamento di ricchezza e di occupazione. Si rende necessario un potenziamento ed ammodernamento sia del turismo congressuale e di affari sia di quello enogastronomico. L’uno e l’altro possono a loro volta integrarsi producendo effetti di complementarietà e determinando flussi turistici aggiuntivi in grado di remunerare adeguatamente gli investimenti privati e quelli previsti dagli strumenti normativi e finanziari utilizzati.
I progetti pervenuti sono stati 25 e 22 sono passati in istruttoria bancaria. Prevedono: investimenti totali 65,5 mld, agevolazione richiesta 23,9 mld, capitali privati pari a circa 44 mld, nuova occupazione 237 unità nel periodo '99-2003.
Patto specializzato per l'Agricoltura
L’agricoltura del territorio interessato dal Patto Territoriale di Bari, mostra performance del settore agricolo di grande interesse. Pur confermando il ruolo sostenuto da ciascun comparto nel tessuto economico dell'area del Patto, c'è necessità di una politica agricola più attenta allo sviluppo attraverso misure verticali indirizzate ai comparti produttivi tradizionali (viticoltura, olivicoltura, ortofrutticoltura).
I progetti imprenditoriali pervenuti sono stati 67, dei quali 61 trasmessi alla successiva istruttoria bancaria. Essi prevedono: investimenti totali per 54,683 mld, agevolazione richiesta di 29,968 mld, capitali privati pari a circa 24,239 mld e nuova occupazione per 412 unità.
Protocollo Aggiuntivo
Questo Protocollo Aggiuntivo è finalizzato ad utilizzare le risorse residue del Patto Territoriale di Bari, nella misura di 39,5 MLD, che costituiscono il complemento, rispetto a quanto già approvato come finanziamento, ai 100 MLD previsti dal punto 2.9.a) della delibera CIPE del 31 marzo 97 come importo massimo di finanziamento per ciascun patto territoriale. La risposta imprenditoriale è stata consistente. Si attende di maturare il requisito di aver erogato almeno il 50% della prima quota del patto territoriale a cui il Protocollo Aggiuntivo si riferisce.
Cod. |
AZIENDA |
Comune unità produttiva |
SPESA AMMISSIBILE |
CONTRIBUTO CONCESSO |
EROGAZIONE OTTENUTA |
% AVANZAMENTO PROGRAMMA |
INCREMENTO OCCUPAZIONALE |
5 |
C.M.A. SUD SRL |
MODUGNO |
592 |
227 |
113,50 |
90,00% |
10 |
13 |
ELEM DI CUCCOVILLO SNC |
MODUGNO |
598 |
237 |
79,00 |
35,51% |
0 |
14 |
ESSE CI OLIVE DI CARONE ANGELA & C. SAS |
SANNICANDRO |
336 |
194 |
97,00 |
37,00% |
2,5 |
23 |
FERRARA PNEUMATICI SNC |
BARI |
1.213 |
465 |
232,50 |
75,00% |
0 |
24 |
CASSANO SNC DI CASSANO IGNAZIO & C. |
MODUGNO |
1.974 |
851 |
283,67 |
16,00% |
7 |
34 |
ITALUTENSILI DI LASSANDRA E LOIACONO SNC |
BARI |
384 |
177 |
59,00 |
10,16% |
2,8 |
35 |
MORBIFLEX DI CASCELLA G&C SAS |
MODUGNO |
1.045 |
562 |
281,00 |
12,00% |
4 |
36 |
SANIGEN SPA |
MODUGNO |
1.031 |
400 |
200,00 |
20,00% |
3 |
37 |
PUGLIESE ANTONIO D.I. |
CASAMASSIMA |
861 |
365 |
121,67 |
37,98% |
4 |
43 |
THERMOCOLD COSTRUZIONI SRL |
MODUGNO |
2.332 |
1.163 |
796,21 |
100,00% |
9 |
46 |
SANIROLL SRL |
BITETTO |
535 |
227 |
113,50 |
55,00% |
2 |
51 |
CALLEA TOMMASO |
BITRITTO |
129 |
86 |
28,67 |
35,02% |
1 |
62 |
EUROWOOD SRL |
BARI |
1.447 |
620 |
206,70 |
40,00% |
30 |
75 |
F.LLI GRAZIOSO DI GRAZIOSO G & c SNC |
BARI |
1.415 |
1.096 |
365,24 |
24,05% |
2 |
77 |
MASMEC SRL |
MODUGNO |
3.257 |
2.191 |
730,33 |
80,00% |
26,5 |
86 |
ECUMENICA EDITRICE SCARL |
BARI |
962 |
663 |
331,50 |
51,38% |
1 |
92 |
DENTAL ART |
BARI |
149 |
103 |
51,50 |
70,00% |
2 |
TOTALI |
4090,99 |
46,42% |
106,80 |