IL SISTEMA MODA IN EUROPA: QUALE RUOLO DELL'INNOVAZIONE
TECNOLOGICA E DELLA RICERCA?

Innovare: perchè?

Un caso di successo di partnership tecnologica internazionale

Il valore del networking

La piattaforma tecnologica europea per il futuro del tessile-abbigliamento

INNOVARE: PERCHE'?
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Troppo spesso, in Italia, chi opera in un settore è immerso nel campo di forza delle tecnologie impiegate nel settore stesso e quando innova lo fa con atteggiamenti imitativi, rendendosi conto che non ne può proprio fare a meno.
Occorrerebbe invece sfruttare fino in fondo l’enormi potenzialità di innovazione offerte oggi dalle tecnologie emergenti, che consentono di coniugare alta qualità e flessibilità con elevata produttività anche in imprese di dimensioni medio-piccole. In particolare, le nuove tecnologie riescono a valorizzare appieno nel design e nella moda la creatività italiana, frutto anche di una ricca cultura umanistica.

A priori, le strategie di innovazione adottabili da parte delle imprese sono molteplici:

  • lasciare il tessile abbigliamento per il tessile tecnico, a fronte però di difficoltà notevoli;
  • innovare il prodotto realizzando qualcosa che venga percepito come nuovo:
    • per l’aspetto;
    • per le caratteristiche (es. per la mano);
    • per le prestazioni (es. per la traspirabilità);
  • innovare il processo:
    • per ridurre i costi;
    • per ottenere una "compatibilità ecologica";
    • per ottenere flessibilità, elasticità, velocità.

D’altra parte, per poter attuare con successo una strategia d’attacco, non è sufficiente che il management sia predisposto all’innovazione, e che sia in grado di disporre delle conoscenze indispensabili sulle nuove tecnologie.
La tecnologia, di per sé, non costituisce un vantaggio competitivo. Il vantaggio sta nell’uso che si è capaci di farne, disegnando processi e modi di operare in funzione delle potenzialità tecnologiche che diventano via via disponibili.
Le nuove sfide di mercato e il potenziale tecnologico ci spingono verso un obbiettivo assai più ambizioso: un’impresa flessibile, capace di reagire rapidamente ai cambiamenti e di configurarsi nel modo migliore per cogliere le occasioni che si presentano e reagire ai rischi inaspettati. Il nuovo modello di impresa deve ovviamente essere sostenuto da un’adeguata infrastruttura tecnologica, ma parallelamente, richiede profondi cambiamenti sul piano dell’organizzazione e dei processi, fuori e dentro l’impresa. In definitiva la competitività del settore tessile abbigliamento può essere assicurata attraverso la stretta cooperazione tra i vari segmenti dell’industria, dal produttore di fibre, ai trasformatori tessili, ai confezionisti, nonché avvalendosi dell’apporto della ricerca e dei costruttori di macchine e impianti.

UN CASO DI SUCCESSO DI PARTNERSHIP TECNOLOGICA INTERNAZIONALE
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Post candeggio innovativo

Il post candeggio di tessuti di cotone offre al settore industriale della tintoria una serie di vantaggi rispetto al pre-candeggio. Tuttavia , può avere effetti negativi su certe tinte. Un processo innovativo di post candeggio sviluppato e testato all’Università portoghese di Minho si è rivelato la soluzione a questo problema. Grazie all’aiuto di partner dell’IRC in Grecia e Portogallo, e dell’A.d.I (Agenzia de Inovacao) in Spagna, alcune PMI in Grecia possono ora trarre beneficio dalla nuova tecnologia: una buona notizia, sia per l’industria tessile greca che per l’ambiente.

Il post-candeggio riduce le fasi necessarie a tingere i tessuti di cotone

Solitamente, i tessuti di cotone vengono sottoposti a quattro fasi di lavorazione: candeggio, tintura, lavaggio e risciacquo. All'inizio, con il termine “candeggio”si intendeva semplicemente l’operazione di sbiancare il materiale, ma nell’attuale industria hi-tech il termine si riferisce ad un intero insieme di procedimenti che implicano l’uso di acidi ed altri prodotti chimici. Paragonato al pre-candeggio, il processo del post-candeggio - se applicato alla tintura di tessuti di cotone con tinte reattive - comporta molti vantaggi. Per prima cosa, riduce il tempo di lavorazione eliminando la necessità di una serie di fasi. Secondo, richiede molta meno acqua – il 30% in meno. Terzo, evita l’uso di prodotti soggetti a restrizioni dal punto di vista ecologico quali agenti riducenti, enzimi ed acidi. Inoltre, la lavorazione risulta più efficiente dal punto di vista energetico e necessita, complessivamente, di meno prodotti chimici. Lo svantaggio è che può avere un effetto negativo su alcune tinte reattive, comportando una significativa perdita di vivacità del colore. Per ovviare a tale inconveniente, il professor Gomes Jaime Rocha dell’Università portoghese di Minho ha condotto un progetto di ricerca al fine di sviluppare un nuovo prodotto, che ha brevettato e, attraverso la società di consulenze Quimcor, della quale è presidente, ha successivamente presentato ad alcune ditte tessili portoghesi.

Dal Portogallo alla Grecia

Rendendosi conto che tale procedimento sarebbe stato in grado di apportare vantaggi all’industria tessile in tutt’Europa, l’Università di Minho e la Quimcor hanno contattato TecMinho in Portogallo, un partner dell’IRC Portoghese A.d.I., per essere aiutati nella ricerca di partner per un eventuale azione di trasferimento di tecnologia. L’idea era quella di presentare il procedimento ad un gruppo di PMI, dimostrarne i vantaggi e diffondere i risultati finali per mezzo di un progetto di innovazione all’interno del quarto Programma Quadro dell’Unione Europea. La TecMinho si è fatta promotrice della ricerca del partner e, attraverso la rete degli IRC ha attirato l’attenzione della Clotefi,un partner dell’IRC ellenico in Grecia. Clotefi, la Società di Sviluppo Tecnologico di Fibre e Indumenti Tessili è stata fondata nel 1986 dal Ministero greco per l’Industria, Energia e Tecnologia, con lo scopo di offrire perizie scientifiche e tecnologiche al settore T.A. greco.

Il primo contatto è stato proficuo, portando partner di Belgio, Grecia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito alla definizione di un progetto. Sfortunatamente, la proposta di un successivo progetto di implementazione della durata di 18 mesi non è stato appoggiata. Tuttavia, la Clotefi nella ferma convinzione che la tecnologia potesse dimostrarsi importante per l’industria tessile greca, che di per sé gioca un ruolo importante nell’economia nazionale, ha ricominciato ad impegnarsi con modalità alternative nella ricerca partner per il trasferimento tecnologico.

La Giornata del Trasferimento di Tecnologia

Avendo mantenuto stretti contatti con la TecMinho, la Clotefi ha organizzato una giornata di trasferimento tecnologico a Tessalonico -nello scorso gennaio - durante la quale il Professor Gomes è stato il relatore principale. L’ avvenimento ha riscosso molto successo presso i rappresentanti delle 15 più grandi PMI di tintura e finitura presenti all’evento. In seguito alle dimostrazioni d’interesse, gli esperti della Clotefi hanno visitato tre delle società, (tutte PMI, ognuna con uno staff di circa un centinaio di persone, con sede in Tessalonico e dintorni, nel nord della Grecia) confermandone la volontà di cooperare nell’adattare ed introdurre la nuova tecnologia. Inizialmente, si voleva sperimentare la tecnologia in laboratorio per procedere successivamente all’integrazione su scala industriale, in caso di successo. Per portare avanti questo progetto le PMI hanno avuto bisogno di finanziamenti, pertanto hanno cercato di accedere al programma di ricerca PAVE (partner events in europe), ma sfortunatamente senza riuscirvi. Comunque, una delle PMI più grandi, la Texapret, è rimasta così favorevolmente impressionata dalle potenzialità della sopraccitata tecnologia, che ha deciso di auto-finanziarsi per introdurla all’interno dei suoi procedimenti lavorativi. Attualmente la sta utilizzando su piccola scala e sta redigendo con il Prof. Gomes un accordo di trasferimento di tecnologia. Inoltre, il professore è in trattative per un accordo di marketing con un produttore di sostanze chimiche che dovrebbe occuparsi della rappresentanza commerciale. La Texapret prevede di dedicare i prossimi due anni allo sviluppo ed alla integrazione della nuova tecnologia nei propri impianti. La Clotefi si auspica di trasferire ancora la tecnologia ad altre PMI, cosicché il settore tessile di questa parte della Grecia non solo diventerà più competitivo, ma utilizzerà un processo “più verde” di tintura e finitura che sarà benaccetto dall’industria e dagli ambientalisti.

IL VALORE DEL NETWORKING
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L’innovazione in una data impresa non è un “bene” separabile dal soggetto che la attua, essa è un modo di essere, cioè un comportamento di tale soggetto. Ciò significa che non esistono sorgenti di innovazione , né canali di trasmissione lungo i quali trasferire l’innovazione stessa.
L’innovazione non può essere acquisita dall’esterno (come invece la tecnologia), ma può essere oggetto di apprendimento, di sperimentazione, di dimostrazione, etc.
Possono essere varie le modalità e le strade nel processo di avvio e gestione di innovazioni nelle PMI.
L’impresa offre al suo mercato un prodotto/servizio.
Dall’osservazione del comportamento del mercato l’imprenditore coi i suoi collaboratori percepisce che qualcosa non va bene come prima: il prodotto/servizio si vende con maggiore difficoltà, nuovi prodotti della concorrenza sono meglio apprezzati dai clienti e quindi intaccano la quota di mercato, ect.
Ecco che l’imprenditore si pone delle domande a cui cerca di darsi una risposta e che attivano richieste a soggetti fornitori di servizi e/o intermediatori (con i quali attiva interazioni che possono dar vita a rapporti di cooperazione).
I principali strumenti a disposizione della PMI per raggiungere i propri obiettivi sono le risorse finanziarie, le risorse materiali, le risorse umane, le risorse di conoscenza, le risorse ambientali e innanzitutto l’idea imprenditoriale o di business cioè la capacità di trasformare le precedenti risorse in un affare che produca reddito.
Elemento che caratterizza le PMI è la difficoltà di reperire e gestire queste risorse, che ha motivato la creazione e promozione di soggetti di intermediazione e di fornitori di servizi reali.

LA PIATTAFORMA TECNOLOGICA EUROPEA PER IL FUTURO DEL TESSILE - ABBIGLIAMENTO
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Fonte: Cordis

Grazie all'aiuto della Commissione, l'industria tessile e dell'abbigliamento europea beneficerà della creazione di una piattaforma di tecnologia che definirà le linee guida per rendere il settore più innovativo e maggiormente basato sulla conoscenza.

La 'European Technology Platform for the Future of Textiles and Clothing' è stata lanciata a Bruxelles il 17 dicembre 2004, nel corso di un avvenimento a cui era presente il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. Il lavoro preparatorio per la creazione della piattaforma è stato condotto in larga parte dall'organo di rappresentanza dell'industria Euratex (Europe Apparel and Textile Organisation).

L'iniziativa coinvolgerà rappresentanti dell'industria tessile oltre a quelli delle industrie ad essa correlate e dei fornitori di servizi, la comunità scientifica e quella dell'istruzione e le autorità pubbliche a tutti I livelli. Insieme, essi definiranno una visione a lungo termine e un'agenda di ricerca strategica basate su ricerca, tecnologia e innovazione.

La piattaforma sostanzialmente affermerà tre linee strategiche:

  • passare dalle commodities alle specialities usando processi d'alta tecnologia, basati su nano, micro e biotecnologie, nuovi rivestimenti e laminazioni, processi digitali, ecc.;
  • affermare ed espandere i tessili come materia prima di scelta in molti settori e applicazioni (sistemi di trasporto, edilizia, applicazioni di protezione e medicali, ecc.);
  • passare dalla manifattura di massa dei prodotti tessili ad una nuova era industriale caratterizzata dalla produzione personalizzata su misura e a richiesta, abbinata ad una logistica, distribuzione e servizi intelligenti.

Tra gli altri obiettivi che saranno evidenziati nella piattaforma, vi è il coordinamento degli sforzi di ricerca e innovazione, lo sviluppo di una visione a lungo termine e della corrispondente agenda di ricerca strategica, l'agevolazione dell'accesso alle risorse per l'innovazione.

Per conseguire i vari obiettivi l'industria dovrà superare un certo numero di limitazioni nei suoi risultati di ricerca e sviluppo, quali una generale mancanza di risorse, sia umane che finanziarie, l'ampia frammentazione e duplicazione degli sforzi, l'incapacità di tradurre la ricerca in applicazioni con valore commerciale e la difficoltà di proteggere i diritti di proprietà intellettuale.

Per ulteriori informazione: www.cordis.lu

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