Il
sistema Puglia per l’internazionalizzazione
Università,
ricerca e formazione, Regione e Ministeri,
finanza regionale, cultura, imprese e banche. Per
la prima volta insieme, alla tavola
rotonda che il Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis
Csata ha organizzato questa mattina
nell’ambito della 66esima edizione della Fiera
del Levante di Bari, per discutere di “cooperazione tecnologica al servizio della
internazionalizzazione delle piccole e medie
imprese italiane nel bacino del Mediterraneo”.
Un luogo che sempre più si appresta a diventare
sintesi di tutte le identità, di tutte le
culture e le economie dei paesi del Mediterraneo,
dell’est Europeo e di quelli Balcanici. Due
gli aspetti importanti che sono emersi nel
corso della tavola rotonda su quali le opportunità
che si aprono in questi paesi per le Piccole e
medie imprese, ma soprattutto quali approcci
seguire. Il primo aspetto è collegato alla
individuazione dei possibili mercati e alla
conoscenza profonda dei paesi. Laddove oggi con
il termine globalizzazione si intende non più
solo ricerca e apertura verso nuovi mercati e
scenari di business e di commercializzazione, ma
anche apertura verso un nuovo “modus
culturale” che coinvolge la storia stessa del
Paese. Questo primo aspetto necessiterebbe di una
figura di riferimento stabile. A questo
proposito, Enrico
Guicciardi, del Ministero
degli Affari Esteri, ha auspicato la creazione di
una figura istituzionale che possa essere di
interfaccia tra il sistema Italia e il sistema
Paese. Una specie di “ambasciatore tecnico
economico”.
Altrettanto importante però è il livello
regionale, pugliese, che, avvalendosi di una
serie di competenze esterne, dovrebbe fare
sistema coordinandone i vari livelli, e
rapportandosi al governo nazionale. Il
coordinatore dell’assessorato all’Industria,
al Commercio e all’Artigianato della regione
Puglia, Francesco
Sciannameo a questo proposito ha annunciato
l’imminente costituzione dello Sportello Unico
per la internazionalizzazione che la regione
Puglia sta mettendo a punto.
Tecnopolis
Csata è impegnata da anni nel processo di
internazionalizzazione delle proprie attività e
dei sistemi locali di amministrazione ed imprese.
Dopo aver consolidato un ampio network europeo
che ormai praticamente coinvolge tutti gli Stati
dell’Unione, dal 1997 il Parco si è mosso
verso alcuni dei più vicini Paesi dell’est
europeo e dell’area del Bacino del
Mediterraneo. Tecnopolis ha accordi con
l’Egitto, la Tunisia,
la Libia, il Marocco, la Romania, la
Slovenia, la Grecia, la repubblica di Montenegro
e l’Albania. In corso di definizione i rapporti
con la Siria.
Bari,
11 settembre 2002
Per ulteriori informazioni
contattare lUfficio stampa di Tecnopolis
Susanna Napolitano 333/2750510