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TECNOPOLIS E LA FORMAZIONE

Tecnopolis, il Parco Scientifico e Tecnologico di Valenzano, ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del sistema economico locale attraverso l'uso strategico dell'innovazione. Al suo interno ha una Divisione ad hoc che si chiama Divisione Innovazione del capitale e umano & Formazione (DIF). Recentemente Tecnopolis, attraverso questa Divisione, ha avviato una serie di progetti di Alta Formazione finanziati dal Miur, il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con i fondi FSE. I progetti sono stati ammessi al cofinanziamento nell’ambito del Programma operativo nazionale 2000/2006 su "Ricerca scientifica, Sviluppo tecnologico, Alta Formazione" (il PON è attuato dal Miur, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca).

6 i corsi di Alta Formazione per un importo di oltre 4 milioni di Euro che vede il Parco Scientifico Tecnologico pugliese proponente, e con un ruolo di primo piano, assieme a soggetti come l'Università degli Studi di Bari e di Foggia, il Politecnico di Bari, l'ENEL, la Star Service, la Svimservice, la Uni.Versus-CSEI, l'Istituto Agronomico Mediterraneo. E nell’ambito di due misure (la 3.1 e la 3.2), i progetti presentati da Tecnopolis Csata sono arrivati in graduatoria al primo posto, mentre al secondo e quarto posto sono arrivati i progetti relativi alle rimanenti misure (3.4 e 3.6).

Risultati che confermano Tecnopolis Csata leader nei processi di formazione di alte professionalità, di formazione superiore e universitaria. Ma soprattutto quale soggetto coordinatore di partner strategici per lo sviluppo del territorio, nell’ottica di trasformazione del Parco verso un Sistema Integrato per l’Innovazione.

Tra i sei progetti sono stati cofinanziati tre Master: "Project leader di progetti di ricerca e sviluppo" (con l’Università degli Studi di Bari), "Manager dei processi di Innovazione della filiera bioagroalimentare" (con l’Università degli Studi di Foggia) e "Ingegneria della Sicurezza" (con il Politecnico di Bari).

Gli altri corsi riguardano la formazione di "Specialista in finanziamento e gestione delle attività innovative" (con l’Enel), "Manager della Biointegrazione nei settori dell’ambiente, dell’agricoltura, della zootecnia e della sanità" (con ApuliaBiotech) e infine il corso di Alta Formazione per "Manager dell’innovazione, trasferimento e diffusione delle Ict" (con Star Service, Svim Service e Uni.Versus-Csei).

Nuove figure professionali destinate a parlare nuovi linguaggi, ad esplorare professionalità e ambiti, fino ad ora, rimasti sconosciuti. Cambia la società, e con essa cambiano le esigenze formative. E' da tempo che si parla di Società della Conoscenza, Società dell’Informazione. E organismi come l'OCSE ci dicono che ci stiamo avviando verso un'"economia del sapere, nata dalla presa di coscienza del ruolo del sapere e della tecnologia nella crescita economica", mentre la Commissione Europea ha già avviato un piano di azione denominato "eEurope - Una società dell'informazione per tutti", che prende atto di questo scenario in evoluzione e in cambiamento e cerca di programmarlo attraverso una serie di iniziative nei diversi campi della società.

DIVISIONE INNOVAZIONE DEL CAPITALE UMANO E FORMAZIONE

Progetti all'avvio nell'ambito della formazione

Manager dell’innovazione, trasferimento e diffusione delle ICT

Master in Management dei processi di Innovazione della filiera Bioagroalimentare.

Manager della Biointerazione nei settori dell’ambiente, dell’agricoltura, della zootecnia e della sanità.

 

Manager dell’innovazione, trasferimento e diffusione delle ICT

Donne, innovazione e Società dell’Informazione.

A 30 giovani laureate, disoccupate o in cerca di prima occupazione è rivolto questo corso di Alta Formazione finalizzato all’inserimento in strutture di ricerca pubbliche, private o a capitale misto. 1700 ore (850 per ciascuna edizione) di percorsi formativi che hanno l’obiettivo principale di formare donne responsabili di progetti che sostengano la ricerca, il trasferimento e la diffusione delle Ict, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

La figura che si intende formare con questo corso si identifica con il vero e proprio manager dell’innovazione in grado 1) di individuare e valutare quali possono essere le sedi di ricerca e di sviluppo del settore, 2) di individuare e gestire le risorse normative, finanziarie e professionali utili ad un progetto di innovazione/diffusione/trasferimento, 3) di promuovere e gestire una rete tra tutti quegli attori diretti e indiretti delle azioni di diffusione e trasferimento nel settore, 4) di valutare l’impatto economico e organizzativo di un tale progetto.

Ma soprattutto questo tipo di figura professionale deve essere in grado di costruire delle reti di affari tra coloro che hanno un fabbisogno di innovazione e coloro possono fornirla, con una capacità di innovazione e di nuove tecnologie da trasferire.

Le sedi dello svolgimento del corso sono Bari e Potenza. L’età richiesta deve essere superiore a 28 anni e non oltre 50 anni. In questo corso di Alta Formazione, la partnership è costituita da Tecnopolis Csata (soggetto capofila), Star Service, Svim Service e Universus Csei. Laddove il ruolo di Tecnopolis, il Parco tecnologico pugliese interfaccia tra mondo della ricerca e mondo delle imprese, è in relazione ai processi di innovazione e di trasferimento tecnologico verso il mondo delle imprese. Tutti processi che possono svilupparsi attraverso azioni di ricerca, formazione specialistica e assistenza consulenziale.

 

Master in Management dei processi di Innovazione della filiera Bioagroalimentare.

Manager di impresa-Mainfarm

Questo Master si rivolge a 20 giovani laureati disoccupati o in cerca di prima occupazione, che non abbiano un’età superiore ai 28 anni in possesso di una laurea tecnico-scientifica o economica-giuridica. Titolo preferenziale sarà considerato comunque la laurea in Scienze Agrarie, Scienze e Tecnologie Alimentari, Economia e Commercio. L’obiettivo formativo delle 1600 ore complessive, è quello di "costruire" un manager che abbia la capacità di lavorare in team, in posizione di leadership, su tutti gli aspetti che riguardano gli interventi di innovazione nelle aziende bioagroalimentari. Deve conoscere il contesto evolutivo e di mercato della stessa impresa e deve essere in grado di progettare un intervento di innovazione di processo o di prodotto. IL Manager dei Processi di Innovazione della Filiera Bio-Agroalimentare deve esser in grado di inserirsi all’interno di una impresa in trasformazione, all’interno di una Pmi del comparto agoralimentare, dove molto importanti sono gli interventi di innovazione di processo nel campo della sicurezza alimentare e ambientale, all’interno delle Pmi o delle grandi imprese o all’interno dei Centri di ricerca e di trasferimento tecnologico. Al termine del Master, il Manager formato avrà una conoscenza ed una gestione delle informazioni e dello scenario evolutivo della new economy, delle problematiche della old economy con particolare attenzione e approfondimento dei limiti e delle potenzialità del sistema agoralimentare pugliese. La sede dello svolgimento del corso è Bari.

Il soggetto proponente è l’Università degli Studi di Foggia, i soggetti attuatori sono Tecnopolis Csata (anche soggetto capofila dell’Associazione Temporanea di Impresa) e l’Istituto Agronomico Mediterraneo.

 

Manager della Biointerazione nei settori dell’ambiente, dell’agricoltura, della zootecnia e della sanità.

Applicazione delle tecnologie e sviluppo delle scienze dell’ultimo decennio.

Governare i processi e gestire al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie nei campi dell’ambiente, dell’agricoltura, della zootecnia e della sanità è l’obiettivo del corso di Alta Formazione per i Manager della Bio interazione. Figure professionali che dovranno alimentare e sviluppare la competitività del tessuto produttivo delle PMi pugliesi e aviare alla risoluzione alcune problematiche di rilevanza sociale per il miglioramento della qualità della vita nelle regioni dell’Obiettivo 1. La scienza e il sapere negli ultimi anni hanno fatto progressi enormi (nell’ambito della noosfera) . Tutte le nuove idee sono state quindi trasferite e concretizzate in applicazioni tecnico pratico (il livello inorganico della tecnosfera). Tutto questo ha comportato cambiamenti significativi nel mondo circostante (il livello della biosfera). Coordinare e gestire sempre meglio il rapporto tra questi tre campi di azione diventa sempre più necessario per uno sviluppo della scienza positivo e controllabile. Il rapporto, ad esempio, tra industria e ambiente può anche significare un danno allo stesso ambiente (i vari livelli dell’inquinamento), o ancora il rapporto tra industria e agricoltura e/o zootecnia per venire incontro alle crescenti esigenze della umanità, può comportare effetti indesiderati come l’aumento delle malattie infettive e trasmissibili all’uomo, come la mucca pazza. Nell’ambito della sanità, infine, sono stati riscontrati effetti collaterali derivanti dall’uso indiscriminato e non controllato dei farmaci.

A tutto ciò, e a tutto ciò che può scaturire dalla interazione dei tre livelli individuati precedentemente, dovrà prestare attenzione questa nuova figura professionale, il manager della Bio interazione.

Il numero dei partecipanti è di 20 persone con età non superiore ai 28 anni, disoccupati o in cerca di prima occupazione. Le ore complessive di formazione saranno 1150. La sede del corso sarà Bari. Il soggetto proponente del corso è ApuliaBiotech. Mentre Tecnopolis Csata è il soggetto attuatore.

Bari, 3 luglio 2002

Susanna Napolitano 333/2750510

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