BARI - «La strategia di Tecnopolis è
proporsi come struttura di stimolo tra i diversi attori del
territorio per promuovere cultura d’impresa in ambito di
high-tech e new economy. La seconda edizione del concorso
Buonaidea rientra esattamente all’interno di questo obiettivo,
abbiamo cercato di ottimizzare l’esperienza dell’incubatore
d’impresa, per sostenere la crescita di nuove idee
imprenditoriali». Vito Di Gennaro responsabile del concorso
per idee d’impresa Buonaidea, a tre giorni dall’evento,
programmato all’interno dell’appuntamento fieristico Expolavoro e che proclamerà i vincitori
della seconda edizione, prova a fare un primo bilancio di
questa iniziativa e contemporaneamente a buttare le basi per
la successiva edizione, nella speranza che da una business
plan competition si passi ad una iniziativa stabile e
concreta, che si proponga come punto di riferimento per i
giovani pugliesi che sognano di diventare imprenditori
nell’Information and comunication tecnology. Il concorso
Buonaidea 2002 ha visto la partecipazione di oltre 120 giovani
pugliesi con una presenza di quasi il 60% di donne, le idee
presentate sono state 49, nella quasi totalità provenienti
dalla provincia di Bari. Alla prima classificata sarà
assegnato un premio in denaro di 5000 euro, alle prime 5 idee
in graduatoria Tecnopolis fornirà a titolo gratuito
un’assistenza della durata di sei mesi, durante i quali si
stenderà il business plan e si cercherà di far sì che
dall’idea si passi ad un vero e proprio avvio imprenditoriale.
Sempre all’interno del concorso Buonaidea, il Comune di Bari
assegnerà un proprio premio in denaro del valore di 5000 euro
per la migliore idea d’impresa con ricadute dirette nell’area
metropolitana del capoluogo. Buonaidea è promosso non solo da
Tecnopolis, ma
anche da una rete di partner che hanno collaborato al
progetto: il Comune di Bari, Monte dei Paschi di Siena, Euro
Info centre Finpuglia, La Gazzetta del Mezzogiorno, Antenna
Sud e Gdmland. «Sarebbe incoerente da parte di Tecnopolis
cercare di sostenere lo sviluppo informatico da solo e non
riuscire a fare rete tra i soggetti che devono garantire
questa crescita: enti locali, università, ma anche media e
strutture che possano garantire i finanziamenti necessari alla
neo azienda per maturare – spiega Vito Di Gennaro – ecco
perché si è scelto di lavorare insieme, in prospettiva si sta
cercando di ampliare la partnership per rafforzare i legami e
le collaborazioni». E in quest’ottica di collaborazione la
premiazione di una business plan competition come
Buonaidea all’interno di un salone per l’orientamento e la
formazione professionale come è Expolavoro non può che essere
un segnale forte di questa volontà di lavorare insieme per lo
sviluppo del territorio ed il sostegno dei giovani. «I
giovani che hanno partecipato al concorso – sottolinea Di
Gennaro – magari hanno tirato fuori un’idea dal cassetto, o si
sono posti come davanti ad una scommessa. Ora tocca a noi
aiutarli. Sfogliando le loro proposte si trovano progetti che
riguardano i servizi alla persona, soluzioni per le aziende,
il turismo e lo sviluppo sostenibile, piani per
decongestionare il traffico urbano o risolvere il problema
della mobilità cittadina, progetti di e-commerce ed
e-government, il più delle volte utilizzano uno strumento
tecnologico già consolidato come Internet, più raramente
sviluppano un prodotto tecnologico brevettabile. Per tutti la
parte debole è il business plan, la pianificazione operativa e
finanziaria ed è su questa debolezza che noi e i partner
cercheremo di portare il nostro aiuto, rafforzando la cultura
d’impresa e portandoli a confrontarsi con il mercato». Tra
i progetti che si cercheranno di sviluppare nella prossima
edizione di Buonaidea è coinvolgere le scuole superiori
pugliesi sia con l’obiettivo di valorizzare la creatività dei
più giovani, sia per sostenerli in un’eventuale scelta
imprenditoriale.
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