RACCOLTA

La raccolta deve essere effettuata con la massima cura per evitare danni ai frutti e conseguentemente la possibilità di penetrazione a svariati parassiti fungini.
Oppure raccogliere con tempo asciutto o comunque aspettando che i frutti si siano liberati dalla rugiada condensatasi durante la notte precedente.
I frutti turgidi infatti sono più suscettibili ai danni da oleocellosi conseguenti alla rottura delle ghiandole oleifere ed alla fuoriuscita degli oli essenziali che intaccano la buccia.
Il momento della raccolta è determinante non solo per la qualità globale della produzione, ma anche per la possibilità di selezionare, confezionare e conservare il prodotto, mantenendone intatte le qualità organolettiche.
Purtroppo per gli agrumi non si dispone di "indici di maturità" semplici e sbrigativi. La materia è poi differentemente disciplinata nei vari paesi produttori.
Gli indici di maturità contemplati dalla legislazione italiana fanno sostanzialmente riferimento al contenuto in succo ed alla colorazione.
I valori del contenuto in succo sono così definiti:

Nessun riferimento viene invece fatto in relazione al rapporto solidi solubili/acidità titolabile che però è previsto dalla normativa di altri paesi produttori e che non dovrebbe essere inferiore per alcuni a 5 - 5,5 per le arance.
Il principale indice di maturità di riferimento per gli esperidi è comunque rappresentato dal rapporto solidi solubili/acidità di cui sopra, unitamente alla determinazione del contenuto in succo.
Per quanto riguarda l'arancio è consigliabile che il valore minimo del rapporto solidi solubili/acidità per le cv. precoci sia pari a 6; fa eccezione la cv. Moro per la quale può essere abbassato a 5. Tale valore s'innalza a 10-12 per le cv. più tardive.
Per i mandarini si consiglia un rapporto solidi solubili/acidità non inferiore a 6.


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