SISTEMA DI PRODUZIONE E D'IMPIANTO
Il riposo del terreno
Nel caso di reimpianto dell'agrumeto è consigliabile
mettere il terreno a riposo per almeno un anno o effettuare una rotazione con colture
erbacee.
E', inoltre, molto importante l'asportazione dei residui radicali della coltura
precedente. E' sempre consigliatoricorrere nei reimpianti a un portinnesto diverso da
quello già utilizzato.
E', infatti, auspicabile effettuare una rotazione nell'utilizzo dei portainnesti: ad
esempio è conveniente far succedere all'arancio amaro il citrange.
Sono vietati i trattamenti al terreno con sostanze gassose
o fumiganti; in alcune circostanze può rivelarsi efficace anche la solarizzazione del
terreno, da effettuare sotto il controllo del tecnico.
Per il controllo del nematode Tylenchuslus semipenetrans, si può
intervenire, al momento dell'estirpazione del vecchio impianto e solo nei casi di
documentata necessità, al superamento della soglia [40.000 unità x 10g. di radici] con i
principi attivi autorizzati.
Gli interventi pre impianto
Tali operazioni consistono nell'effettuareopera di
sistemazione idraulico-agraria, per un corretto deflusso delle acque superficiali e lo
scolo delle acque di infiltrazione; inoltre, sono utili lavori di sistemazione del terreno
per rendere meglio abitabile l'area che verrà esplorata dagli apparati radicali.
Si deve intervenire con uno scasso profondo, (1 m. circa), utile anche all'interramento
dell'eventuale concimazione di fondo, che però può essere favorevolmente sostituito da
ripuntature effettuate con il "ripper", soprattutto nel caso di possibile
spostamento in superficie di orizzonti di suoli anomali. A tali interventi segue
un'aratura superficiale (30 cm. circa), l'eventuale spietramento e il livellamento da
effettuare per modellare la superficie del suolo, in modo da consentire un afìgile
deflusso delle acque meteoriche.
In linea generale, i livellamenti, i riporti di terra e lo scasso sono operazioni che
devono rispettare la configurazione ordinaria del terreno, evitando di portare in
superficie gli strati più profondi.
In questa fase si ritiene molto importante praticare la concimazione di fondo o di
pre-impianto, che va comunque effettuata in funzione della dotazione del terreno,
distribuendo concimi organici e fosfo-potassici.
La scelta del portinnesto
La scelta del portinnesto è una
fase fondamentale nell'impianto dell'agrumeto e deve essere fatta in funzione di attente
valutazioni agronomiche: affinità manifestata nei confronti della varietà prescelta;
resistenza alle principali avversità, in particolare virotiche; tipo di terreno che si ha
a disposizione.
La densità d'impianto
La densità d'impianto e gli interventi di potatura devono permettere uno sviluppo
armonico della pianta, favorendo la migliore intercettezione dell'energia radiante,
ottimizzare la produzione dei prodotti antiparassitari e agevolare le diverse operazioni
colturali, lotta antiparassitaria compresa.
La densità d'impianto standard è di circa 416 piante /ha con un sesto di 6x4 m., per
arrivare anche alle 1000 piante/ha per sesti dinamici.
In ambiente pedoclimatico particolarmente favorevole all'agrume e in terreni di buona
fertilità è comunque consentito, sotto il controllo delle Istituzioni preposte e con il
supporto degli Enti di ricerca, effettuare impianti intensivi, mediante l'utilizzo di
combinazioni soggetto/oggetto nanizzanti.
L'impianto
Il sistema di impianto consigliato è quello a filari singoli disposti a rettangolo con
orientamento nord-sud, che permette una migliore intercettazione e distribuzione della
radiazione luminosa, nonchè l'ottimizzazione della movimentazione deimezzi meccanici
nell'agrumeto.
La realizzazione dei nuovi impianti deve essere effettuata tenendo in considerazioni
alcuni parametri meteorologici (le temperature, l'umidita relativa, ecc.)per attenuare i
possibili effetti causati da avversità biotiche e abiotiche.
L'epoca ottimale d' impianto è quella primaverile, passati i freddi e le gelate invernali.
In questa stagione la pianta, aiutata dal supporto irriguo, presenta un rapido sviluppo
radicale e attecchisce abbastanza facilmente.
Utilizzo di frangiventi
Nelle zone con accertata ventosità si consiglia l'utilizzo di barriere frangivento vive o morte, che proteggono dal vento dominante per una lunghezza che va da 6 a 10 volte l'altezza del frangivento stesso.
Il reinnesto
Le operazioni di reinnesto sono ammissibili solo su impianti che non presentino diffusi
fenomeni di senilità, che siano in buone condizioni vegetative e sanitarie,
caratterizzati da densità e sesti d'impianto sufficienti.
In linea generale, per questa pratica si utilittano 3-5 marze per pianta. Si consiglia di
effettuare l'innesto a corona sul tronco, sotto il punto d'innesto, durante la stagione
primaverile, facendo particolare attenzione alla prevenzione della carie del legno.
Si raccomanda, in particolare, la compatibilità sanitaria del nuovo sesto con le
eventuali infezioni latenti presenti nel vecchio soggetto e l'uso di materiale
certificato.