Settori |
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Le iniziative ammissibili al finanziamento possono riguardare i seguenti settori:
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Aree territoriali |
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Le aree territoriali nelle quali può avviarsi la realizzazione di un Patto territoriale, così come stabilito dalla delibera CIPE del 21.3.97, sono:
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Soggetti promotori |
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Sono indicati dalla delibera CIPE in:
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Sottoscrittori |
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Sono, oltre i soggetti promotori, altri enti e istituzioni che possono giocare un ruolo rilevante nella preparazione e nell'attuazione di un piano di sviluppo, come:
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Principali soggetti coinvolti |
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Come già accennato in precedenza, i principali soggetti coinvolti nella concertazione per lo sviluppo locale sono:
Ciascuno di questi soggetti, per un verso definisce gli obiettivi rappresentando i bisogni di ciascuna categoria, per l'altro assume obblighi ed impegni per il raggiungimento dei medesimi obiettivi di sviluppo. In particolare gli Enti Locali e soggetti pubblici si impegnano a:
Regione Puglia Con l'approvazione della L.R. "Approvazione del bilancio di previsione 1996 e del bilancio pluriennale 1996/99" la Regione Puglia ha assunto l'impegno di intervenire in materia di Patti Territoriali. La citata legge regionale dispone infatti che:
in presenza di intese di programma o patti territoriali proposti dai soggetti pubblici e privati ad esprimere il parere previsto al punto 4, ultimo comma, della delibera CIPE del 20 novembre 1995; in assenza di iniziative dei soggetti pubblici e privati sul proprio territorio, a promuovere intese di programma da realizzarsi mediante i patti territoriali.
Le organizzazioni imprenditoriali assumono l'onere di:
Le organizzazioni sindacali, dal canto loro, devono:
Le banche e istituti finanziari giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo economico del territorio per i rapporti finanziari che intrattengono con le imprese, alle quali devono assicurare assistenza e migliori condizioni di accesso al credito. In particolare devono:
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Soggetto responsabile |
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E' il soggetto, in forma di società a cui viene delegato il compito di gestire la fase di attuazione del Patto. Esso deve assicurare il monitoraggio delle attività, lo stato d'avanzamento dei lavori, il rispetto degli impegni ed obblighi dei sottoscrittori e relazionare semestralmente al Ministero in merito all'andamento dell'intero programma. Il soggetto responsabile viene scelto tra i soggetti pubblici sottoscrittori del Patto o viene costituita una società mista a maggioranza pubblica (legge 142/90) partecipata dai sottoscrittori.
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Contenuto |
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Il documento finale del patto territoriale deve riportare ai sensi della L.662/96:
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Finanziamenti |
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I finanziamenti, per ciascun Patto territoriale, sono i seguenti:
Possono concorrere ulteriori risorse comunitarie, statali, regionali e locali. L'intensità dell'agevolazione concedibile per le iniziative imprenditoriali non può superare i valori stabiliti dalla UE nell'ambito delle aree obiettivo 1 dei Fondi Strutturali.
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Società convenzionate per l'assistenza |
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Il ministero del Bilancio, riconosciuta la effettiva difficoltà da parte delle Amministrazioni locali nell'avviare iniziative di Patti territoriali, ha stipulato delle convenzioni con alcune società specializzate nell'istruttoria tecnico-amministrativa dei Patti. Il ricorso a questa procedura è stata particolarmente sfruttato dai soggetti interessati ai Patti. La G.U. del 7.1.98 e del 3.2.98 riporta l'elenco delle 26 società convenzionate con il ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, a cui i soggetti promotori di Patti territoriali possono richiedere, senza alcun onere, supporto ed assistenza tecnica ed amministrativa per la predisposizione di Patti territoriali. Più di recente, con la delibera CIPE del 17.3.2000 tale assistenza è stata sospesa.
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Servizi offerti dalle società di assistenza |
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La procedura |
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Attivazione
Organizzazioni sindacali, Associazioni imprenditoriali e di categoria, Amministrazioni comunali ed enti pubblici locali, Istituti di credito e finanziari
Promozione e concertazione
Protocollo di intesa
Assistenza
Progettazione del Patto
Verifica e approvazione Verifica Ministero
Approvazione/decreto
Sottoscrizione
In sintesi la procedura per un Patto territoriale può essere rappresentata attraverso lo schema 1 e lo schema 2 .
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LA SITUAZIONE COMPLESSIVA DEI PATTI IN ITALIA La situazione dei patti in Italia può essere sintetizzata nel modo seguente.
24 Pattisono pervenuti al ministero del Tesoro e Bilancio per il bando del 30 novembre 1998. La verifica di ammissibilità alla graduatoria si è completata il 31 gennaio 1999. Ventitrè di questi 24 Patti sono stati approvati per la congruità delle iniziative e la validità complessiva (il Patto di Pisa è stato infatti escluso dal bando). Ventidue dei 23 Patti giudicati ammissibili riceveranno un finanziamento complessivo di 1.349,6 miliardi di lire. A questi ventidue si aggiungono il Patto Maremma Grossetana che è stato finanziato a febbraio 1999 per 99,8 miliardi di lire. Il finanziamento "ad hoc" è dovuto al fatto che l’istruttoria per questo Patto era pervenuta al ministero del Tesoro e Bilancio a giugno del 1998, un mese prima quindi della delibera CIPE del 7 luglio 1998 che ha varato le nuove procedure per il finanziamento dei Patti territoriali; il Patto Piombino Val di Cornia, ammesso alla graduatoria del bando del 30 novembre 1998 ma escluso dai finanziamenti, a metà febbraio del 1999 è stato finanziato per complessivi 65,7 miliardi di lire. 15 Patti sono stati finanziati a seguito del bando che prevedeva come date il 10 aprile per il completamento delle istruttorie e il 10 maggio (ma la data è slittata al 3 giugno) per la definizione delle graduatorie. Erano stati stanziati per questo bando 750 miliardi di lire per il Sud (sui complessivi 1.435,1 disponibili per il 1999) e 239,6 per il Centro Nord (intera disponibilità per il 1999). Dal momento che i finanziamenti a disposizione erano insufficienti a coprire le richieste di finanziamento, il ministero del Tesoro ha chiesto ed ottenuto un contributo finanziario da parte delle Regioni che è servito a coprire le spese per infrastrutture. In più si è ricorso ad un anticipo per 46 miliardi di lire sui fondi a disposizione per i Patti del 2000. Complessivamente, gli otto Patti del Centro Nord approvati recentemente (Ascoli Piceno, Venezia orientale, Basso Veronese e Colognese, Alta Langa Valle Bormida, Canavese, Tigullio Fontanabuona, Pisa, Pomezia) riceveranno un finanziamento nazionale e regionale di 285,7 miliardi di lire, che permetterà la creazione di 4.465 nuovi posti di lavoro. Sono 505 le iniziative imprenditoriali previste, alle quali se ne aggiungono 93 nel campo delle infrastrutture. Complessivamente, i sette Patti del Meridione approvati recentemente (Simeto Etna, Foggia, Polis, Conca barese, Baronia, Catanzaro, Teramo) riceveranno un finanziamento nazionale di 529,6 miliardi di lire, che permetterà la creazione di 3.915 nuovi posti di lavoro. Non è stata dunque utilizzata al Sud l'intera disponibilità finanziaria di 750 miliardi di lire; i rimanenti 220 miliardi vengono aggiunti alle disponibilità finanziarie per il prossimo bando. Sono 306 le iniziative imprenditoriali che verranno finanziate al Sud, alle quali se ne aggiungono 24 nel campo delle infrastrutture. Al 29 febbraio 2000 risultano, dunque, selezionati ed approvati dal ministero del Tesoro e Bilancio 61 Patti, per un totale di circa 1.350 iniziative imprenditoriali e circa 3.900 miliardi di lire di finanziamenti pubblici. Di questi 61 Patti, 41 sono localizzati nel Mezzogiorno e si estendono su un territorio che copre il 36% dell'area. Nel complesso sono previsti 60.215 posti di lavoro (156.049, se si aggiungono i dati, notevolmente sovrastimati dal ministero del Tesoro, relativi al Patto di Ascoli Piceno). A questi 61 Patti se ne aggiungono altri 32 che hanno presentato domanda di finanziamento in occasione dell'ultimo bando indetto dal ministero del Tesoro ad ottobre 1999: la graduatoria relativa a quest'ultimo bando deve ancora essere resa nota. Oltre ai 61 già finanziati e ai 32 in attesa di finanziamento, vi sono inoltre 92i Patti in tutta Italia che sono stati inoltrati al ministero con l'ultimo bando relativo ai Patti specializzati per l'agricoltura e la pesca del 15 maggio 2000. E' imprecisato il numero dei Patti che sono in fase di preparazione o che hanno già siglato un Protocollo d'intesa. La seguente tabella fornisce una indicazione dei 61 Patti approvati suddivisi per regione di appartenenza. Un maggior dettaglio per ciascuno dei 61 Patti territoriali è riportato nella seguente tabella. Come si può constatare, il numero più elevato di Patti territoriali approvati si ha in Sicilia e in Puglia con 10 Patti per regione. Questo denota per un verso l'interesse che hanno suscitato i nuovi strumenti della programmazione negoziata, e, per altro verso, l'impegno e la determinazione che le forze sociali ed economiche della regione Puglia hanno profuso per raggiungere questo risultato, insieme al mondo imprenditoriale che ha dimostrato intelligenza e capacità nel cogliere le opportunità che si sono presentate.
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