DIFESA POST-RACCOLTA

E' necessario premettere che su limone e arancio, in condizioni climatiche favorevoli quali, prolungate precipitazioni ed elevati livelli igrometrici, è indispensabile effettuare specifici trattamenti fungicidi a base di rame nella parte bassa della chioma (o all'intera chioma di limoneti terrazzati) per prevenire il marciume bruno (Phytophthora spp). Tale intervento consente di prevenire la malattia senza ricorrere a termoterapia con acqua. La prevenzione dell'alterazione risulta maggiormente efficace se il terreno viene lasciato inerbito durante l'autunno-inverno.

Le più frequenti e importanti cause di alterazione post-raccolta degli agrumi sono sono la muffa verde (Penicillium digitatum) e la muffa azzurra (Penicillium italicum). Trattasi di patogeni da ferita, pertanto la principale norma profilattica consiste nel limitare le ferite nel corso della raccolta, trasporto, lavorazione, commercializzazione.
Accanto a queste alterazioni, in modo meno diffuso o di comparsa più saltuaria, sono presenti: dermatosi, membranosi, adustiosi, peteca, spigolatura, marciume da Phomopsis (Phomopsis citri), muffa grigia (botrytis cinerea), marciume da Sclerotinia (sclerotinia sclerotiorum), marciume nero dell'asse (Alternaria citri). Fra questo ultimo gruppo di micosi, la Alòternaria è indubbiamente più dannosa, soprattutto su limoni privi di rosetta o quando questa disecca a seguito di una conservazione errata o troppo prolungata.
Sui frutti possono essere, inoltre, rilevati danni da asfissia, avvizzimento e traumi.
Occorre sottolineare che la difesa con mezzi chimici dalle materie sopra elencate, causate da patogeni, va effettuata nel rispetto delle norme legali vigenti relative ai principi attivi autorizzati, ai residui massimi consentiti, agli intervalli di sicurezza prescritti. A ciò si aggiunga che la qualità igienico-sanitaria, nell'ambito di una politica di quantuificazione commerciale, comporta l'opportunità di attuare la difesa chimica solo nelle circostanze strettamente necessarie. Di conseguenza i frutti di cultivar di mandarino e clementine poco suscettibili ai marciumi così come i frutti di arancio Ovale non dovrebbero subire trattamenti fungicidi post-raccolta.
Tale indicazione non può essere estesa sic et simpliciter ad ad altre cvv. e specie, anche se alcuni tentativi di commercializzare aranci e limoni non trattati, raccogliendo frutti fisiologicamente "giovani" e modificando radicalmente le manipolazioni tramite l'uso esclusivo della lavorazione manuale, hanno fornito esiti abbastanza soddisfacenti. A questo proposito, molto promettente, anche se debbono essere approfonditi alcuni aspetti applicativi, risulta essere il condizionamento termo-igrometrico pre-commercializzazione. Esso viene realizzato a 32 + 36°C con u.r. 94 + 98% per 2 + 3 giorni, in modo da favorire la cicatrizzazione delle ferite e l'attività di composti antifungini endogeni.
E' parte integrante della strategia di difesa degli agrumi, soprattutto dai penicilli, la riduzione delle ferite e la sanitizzazione degli ambienti e dell'imballaggio. La prima, come già detto, va attuata in fase di raccolta che di lavorazione verificando il funzionamento delle macchine che compongono le linee. Per quanto riguarda la sanitizzazione occorre compartimentalizzare le fasi di svuotamento e prima selezione ed allontanare prontamente dal magazzino i frutti marci. Inoltre, tramite l'impiego di germicidi ad ampio spettro, ridurre i livelli di inoculo presenti sulle pareti, sulle macchine e sugli imballaggi.


La cosmesi

La quasi totalità degli agrumi viene trattata prima della commercializzazione con cere solubili in acqua o in solventi. Tale pratica ha finalità eminentemente estetiche, tende cioè a rendere più brillanti i frutti, mentre modesta è l'attività di contenimento della traspirazione. di recente, in un ottica di contenimento degli additivi superflui, crescenti quantitativi di frutti vengono esitati senza ceratura.


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